Profumo di mare: Terra, mare, natura, cambiamento climatico, biodiversità, transizione ecologica

  1. Riceviamo e pubblichiamo dal nostro amico Guido Picchetti.

    By Filippo Foti il 14 April 2011
     
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    Riceviamo e pubblichiamo: il Ministero dell’Ambiente avrebbe concesso alla “Northern Petroleum” l’autorizzazione alle ricerche petrolifere a meno di 15 km dalle coste di Pantelleria.



    di Guido Picchetti
    14 aprile 2011 - Due sono i permessi di ricerca “prospicienti” Pantelleria, cui il comunicato stampa del Ministero dell’Ambiente, ripreso due giorni or sono dal “Corriere del Mezzogiorno”, fa riferimento, laddove si afferma che «si sono date risposte positive ad alcune richieste di perforazioni nel mar di Sicilia, in un’area prospiciente Pantelleria, ma non a tutte».
    Quali sono lo rivela il Rapporto 2011 del Ministero delle Attività Produttive elaborato dal suo “Dipartimento per l’Energia” della Direzione Generale per le Risorse Minerarie ed Energetiche.
    Il dossier contiene all’ultima pagina la “Carta dei titoli minerari di ricerca, coltivazione e stoccaggio di idrocarburi” in Italia, in pratica una mappa aggiornata dell’Italia e delle acque territoriali sulla quale con precisione sono indicate tutte le aree terrestri e marine interessate da richieste e/o attività in campo petrolifero.
    Qui in allegato riporto un estratto di tale mappa, con le aree interessate dai permessi di ricerca sui sottofondi marini intorno a Pantelleria. Mappa sulla quale sono distinti i permessi vigenti, colorati in verde, da quelli colorati in giallo, ancora in attesa di autorizzazione.

    Come possiamo vedere, a nord di Pantelleria sono vigenti attualmente due concessioni, contraddistinte rispettivamente dal n° 667 intestata all’ "ADX", e dal n° 671 intestata alla “Northern Petroleum”.
    L’ "ADX" è la stessa società petrolifera che la scorsa estate preferì condurre la sua campagna di ricerca in vista di Pantelleria, ma restandosene in acque tunisine. Potè far ciò avvalendosi di una concessione rilasciatale anche dalla Tunisia che va da Capo Bon fino al limite delle acque di competenza territoriale italiana, Limite indicato sulla mappa allegata dalla linea blu che contorna Pantelleria a 13 miglia dalle sue coste, in virtù di un accordo bilaterale stipulato anni fa tra il nostro governo e quello tunisino.
    La “Northern Petroleum”, è invece una società che, più che ad effettuare ulteriori ricerche nella zona, punta allo sfruttamento della concessione di cui è titolare, basandosi proprio sui risultati positivi raggiunti dalle trivellazioni di ricerca effettuate l’estate scorsa dall’"ADX", come dichiara apertamente nel suo sito in rete.
    Ciò nonostante il Ministero dell’Ambiente nei giorni scorsi, secondo il comunicato emesso dal suo ufficio stampa, avrebbe ora concesso alla “Northern Petroleum” quell’autorizzazione a condurre ricerche sulla sua concessione prospiciente Pantelleria, già negatole il 17 Novembre u.s.
    Una concessione che risulta chiaramente indicata con il n° 671 sulla mappa ufficiale del Ministero qui allegata, e i cui confini meridionali sono situati a meno di 15 chilometri dalle coste di Pantelleria, cioè a una distanza di gran lunga inferiore alle 12 miglia dalle Aree Marine Protette previste dalla nuova normativa emanata lo scorso anno.
    D’altronde Pantelleria di un’Area Marina Protetta, a oltre venti anni dalla prima proposta, ancora oggi è totalmente priva. Di chi è la colpa? Chi è causa del suo mal, pianga sè stesso...
    Commento a margine: la Prestigiacomo presto in "tilt"
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