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  1. Eurocargo Venezia della compagnia Grimaldi Lines: è iniziata la protesta a Livorno.

    By Filippo Foti il 8 Jan. 2012
     
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    Sapremo un giorno la verità sull’incidente dell’Eurocargo Venezia della compagnia Grimaldi Lines, avvenuto
    a sud dell’Isola della Gorgona il 17 dicembre scorso e di cosa c'è in fondo al Mare...?



    Il 17 dicembre 2011, l’Eurocargo Venezia della compagnia Grimaldi Lines, ha perso nel tratto di mare tra Gorgona ed il Banco di Santa Lucia, alcuni semirimorchi carichi di 224 fusti da 200 kg contenenti 45 tonnellate di monossido di cobalto e molibdeno. Secondo le recenti informazioni, la nave si sarebbe inclinata di 37 gradi, lasciando cadere in mare il carico. Ci si è chiesto e ci si chiede ancora, come mai, visto il forte allarme meteo di quei giorni, non sarebbe stata necessaria una maggiore prudenza nell'imbarcare sul cargo la merce pericolosa.


    Secondo una comunicazione ufficiale della Guardia Costiera di Livorno "Il prodotto è contenuto all’interno di sacchi di plastica nera racchiusi in fusti metallici di colore azzurro della capacità di 200 litri. Il materiale diventa pericoloso a contatto con l’aria scaldandosi fino ad alte temperature, producendo fiammate bluastre e liberando polveri e gas tossici".

    E sempre per restare in "tema", da ricordare anche che il 9 luglio 2009, a circa 10 miglia a nord del porto di Marciana Marina, all’isola d’Elba, l’equipaggio dell’imbarcazione tedesca MS Thales ha incrociato la nave portacontainer Toscana proveniente da Malta, ferma in mezzo al mare con segni inequivocabili di attività di scarico, in pieno Santuario internazionale dei mammiferi marini Pelagos.

    “Toscana”



    Ecco il resoconto testuale: “Il 9 Luglio 2009 la MS Thales era in navigazione dal porto Marina di Pisa all’Isola d'Elba. Alle 21,00 abbiamo osservato la nave porta-container “Toscana”, il cui (porto di provenienza) è La Valetta, nella posizione 43° 07,893’N, 10° 15,026’E (la posizione è stata presa con l’aiuto del GPS e del sistema radar di bordo). La nave “Toscana” era ferma. Non c’era segno di lavaggio della cisterna. Non c’era segno di ancoraggio o che fosse disabilitata. Ad una osservazione più vicina, con l’aiuto di binocoli (8x40), abbiamo scoperto l’equipaggio della nave mentre lavorava sulle gru di bordo, gettando alcuni oggetti fuori bordo. Gli oggetti sembravano essere container da 16ft.


    Stando ad alcune notizie estrapolate da noti network oggi alle ore 12,00 a Livorno è iniziata una protesta con striscioni che riportano scritte tipo: "IL MARE NON E' UNA DISCARICA". Guidati da questo slogan almeno 200 persone appartenenti a varie estrazioni politiche, sindacali, associazioni ambientaliste ed ecologiste, Legambiente Arcipelago Toscano, Legambiente nazionale, Italia Nostra Elba Giglio ed Italia Nostra Toscana, quanto per citarne alcune, hanno partecipato oggi a Livorno alla manifestazione per 'sapere la verita'' sull'incidente.


    Intanto, pubblicata da Legambiente Arcipelago Toscano sabato 7 gennaio 2012, è stata posta una un'interrogazione parlamentare urgente ai ministri dell'Ambiente e della Salute Clini e Balduzzi, in merito alla dispersione sui fondali del Tirreno, di fronte alla coste della Toscana, delle sostanze tossiche.


    Nell'interrogazione è stato chiesto quali azioni urgenti e risorse verranno disposte per l’immediata individuazione ed il conseguente recupero dei bidoni tossici, considerate anche le possibili difficoltà tecniche causate dalle considerevoli profondità.

    Leggiamo e riferiamo che "la cosa che colpisce di più di questa vicenda è che sembrerebbe che solo dopo quattro giorni la Capitaneria di porto di Livorno abbia inviato bollettini e segnalazioni ai Comuni interessati". Addirittura sembrerebbe che il Comune di Livorno sia stato informato dell'accaduto solo il 29 dicembre, 12 giorni dopo l'incidente. :o:
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