Profumo di mare: Terra, mare, natura, cambiamento climatico, biodiversità, transizione ecologica

  1. Maria Rita D'Orsogna: dopo il successo a Pantelleria in giro per il Mediterraneo.

    By Filippo Foti il 12 Jan. 2012
     
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    Guido Picchetti.
    Dalla mia Bacheca su FB dell'12/01/12

    ‘Erin’ D’Orsogna spaventa Foggia:
    “Da Petroceltic ok trivellazioni per 2012"


    di Piero Ferrante

    Video


    http://www.statoquotidiano.it/11/01/2012/e...per-2012/66163/

    Foggia – Alla fine scatta l’applauso per la donna dell’anno 2011. Sarà per la sua abruzzesità che neppure la California le ha ancora tolto, sarà per il suo parlare chiaro e rotondo che ha toccato le corde di un popolo da un anno in lotta contro la “follia” delle trivellazioni nell’Adriatico. Maria Rita D’Orsogna ha spiegato, in un Auditorium prima vuoto poi sempre più pieno della Biblioteca Provinciale di Foggia, perché l’Adriatico è intangibile. Lei, docente di Fisica presso l’Università di Los Angeles, il suo viso pacato e chiaro come quello di una statunitense pura, migliaia di miglia e un ammonimento che si pone come ovvio ponte tra la manifestazione di Termoli dello scorso maggio e quella che si terrà a Monopoli tra due sabati: “La nostra missione è quella di chiudere il mare Adriatico alle trivellazioni”. E non, come vorrebbe qualcuno, lucrare economicamente sull’inquinamento prodotto da altri attraverso il sistema delle Royalities. Primo, perché in Italia non vale la pena vendere il corpo azzurro per pochi spicci (10% dei ricavati se si trivella a terra, come in Basilicata; 4% se si trivella a mare, come la Petroceltic vorrebbe fare alle Tremiti); secondo, per la questione, evidente ed abusata dell’Adriatico quale “mare chiuso”. “Mamme, ai vostri figli regalate l’aria buona!”. “Non è detto che debba avvenire per forza di cose una tragedia. Ma, installando le trivelle, è possibile che accada, si apre il campo delle probabilità”. E, è il succo del ragionamento, tutta la costa affogherebbe sotto maree di petrolio che fracasserebbero i sistemi economici. Parla e, man mano, fa scorrere dietro di lei le immagini delle grandi catastrofi umane dovute al petrolio. Europa, Australia, Asia, Africa, America. Alcune sono letteralmente ignote. Altre, come quella del Golfo del Messico (2010, sono state messe sotto silenzio dopo un lungo periodo di frenesia. Lì muoiono gli ecosistemi. Quello marino e quello terrestre. La gente è contaminata. “Il petrolio porta morte, non porta ricchezza”, stiletta la professoressa con garbo. “E le mamme italiane, così ansiose, così impegnate a regalare ai propri figli le cose migliori, le merendine più buone, il computer più buono. E l’aria più buona, non la volete regalare ai vostri figli?” Il caso Basilicata. E per capire che il petrolio non porta ricchezza ... [segue]
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    Commento del sottoscritto su FB a margine del post:
    Quanto accade con la Petroceltic in Adriatico, vale "paro paro" per le richieste di concessione intorno a Pantelleria. Come riferisce in questo servizio giornalistico Piero Ferrante su "Stato Quotidiano", Maria Rita D'Orsogna, nella conferenza di oggi a Foggia, ha affermato in chiusura del suo intervento che la Petroceltic sul suo sito web assicura ai propri azionisti che lo sblocco dei permessi per trivellare nell’Adriatico è previsto attorno alla metà del 2012. Ma come faccia la Petroceltic a saperlo prima che il Tar si esprima il 22 marzo p.v. in merito ai numerosi ricorsi presentati da enti, associazioni, e cittadini, è proprio un mistero. E non sarebbe male che chi di dovere si decidesse ad indagare su quali collegamenti ci siano nel nostro Paese tra le lobby petrolifere e le stanze del potere...

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    Come sempre un commento breve ed esaustivo dell'amico Guido Picchetti.

    Edited by gpicchetti - 30/1/2012, 10:55
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