Profumo di mare: Terra, mare, natura, cambiamento climatico, biodiversità, transizione ecologica

  1. La Northern Petroleum intende ancora operare con gli Airgun nello Stretto di Sicilia

    AvatarBy gpicchetti il 27 Jan. 2012
     
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    La Northern Petroleum intende operare con gli Airgun nelle acque dello Stretto di Sicilia a sud di Sciacca. Tra pochi giorni il parere del Miniambiente


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    Mi è stato segnalato oggi un articolo di Roberta Ragni uscito sul sito web "Green Me It". Il titolo, "Provvedimenti 'trivella facile': il Ministero smentisce. E blocca le esplorazioni petrolifere in Sicilia. Ma la lotta continua...".

    E' davvero un bell'articolo, ma che fotografa la situazione delle trivellazioni in Italia di una settimana fa, quando è stato pubblicato in rete... Oggi le cose cambiano con la velocità della luce, e, come sappiamo, gli articoli 21 e 22 della bozza del decreto sulle liberalizzazioni (citati nell'articolo) sono scomparsi dalla versione definitiva del decreto approvato, sostituiti da un altro articolo alquanto sibillino, il n° 16, che speriamo non riservi sorprese.

    Frattanto, però, le pressioni delle compagnie petrolifere sullo Stretto di Sicilia non sono affatto cessate, e fra pochi giorni i Ministeri interessati (i soliti Ambiente e Attività produttive) dovranno esprimersi sulle richieste di VIA presentate nel Novembre scorso dalla NP per poter dare inizio alle sue campagne di ricerca con gli Airgun in due sue concessioni off-shore a sud di Sciacca, a circa 12 miglia dalla terra di Sicilia, in una zona cosparsa di aree costiere protette (Capo Bianco, Torre Salsa, le tre foci del Fiume Verdura, del Platani e del Magazzolo, il litorale di Palma di Montechiaro, i Fondali di Capo S. Marco, e altre ancora).

    La speranza di tutti noi ora è che la Commissione Via (Valutazione Impatto Ambientale) del Ministero dell'Ambiente, così come ha dato recentemente parere negativo alle ambizioni petrolifere dell'Audax Energy (la compagnia australiana che voleva trivellare nella concessione a nord di Pantelleria "d 364 C.R-.AX" di cui è titolare), non contraddica sè stessa, e che, trattandosi dello stesso ambiente, respinga anche queste due richieste della NP di trivellare i fondali dello Stretto di Sicilia, e adotti la stessa motivazione ecologica (è "un ambiente fragile e indispensabile alla diversità biologica e alla produttività dell'intero Canale di Sicilia").

    E che infine, respingendole, "chiuda definitivamente la porta a qualsiasi richiesta di trivellazione futura nelle acque nello Stretto di Sicilia, considerati dall'Onu un patrimonio della biodiversità del Mediterraneo", come scrive giustamente Roberta Ragni nel suo articolo. E così sia, almeno per le acque di pertinenza italiana. Poi purtroppo, a lambire le acque dello Stretto di Sicilia ci sono anche Tunisia, Malta e anche la Libia. Ma questo è un'altro discorso e occorre, in proposito, che si muova quanto prima l'Unione Europea...

    http://greenme.it/informarsi/ambiente/6745-trivellazioni

    Edited by Filippo Foti - 27/1/2012, 14:12
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