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  1. Replica di Maria Rita D'Orsogna al Sen. D'Ali sul Parco della Costa Teatina

    AvatarBy gpicchetti il 28 Feb. 2012
     
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    Maria Rita D'Orsogna al Senatore D'Alì sul Parco della Costa teatina

    Breve premessa del sottoscritto. Tutti gli elementi qui a seguire elencati (completi di relativi indirizzi alle pagine web dove sono pubblicati on line) sono riportati in cima all'articolo che Maria Rita D'Orsogna ha pubblicato in data odierna sul suo Blog, replicando al Sen. D'Alì per la risposta che quest'ultimo le ha inviato stamane, tramire il dr. Salvatore Braschi suo consulente per le AMP, in risposta alla lettera con la richiesta di chiarimenti che Maria Rita D'Orsogna ha inviato al Senatore D'Alì Domenica scorsa, 5/2, avendo saputo on line da un articolo di "Emergenza Ambiente" del rinvio dell'istituzione del Parco Nazionale della Costa Teatina firmato dal Senatore d'Alì. Unica eccezione questo elenco è nella possibilità di leggere la lettera di Maria Rita D'Orsogna al Sen. D'Alì del 5/2, a me pervenuta per cc, anche su questa mia homepage, completa dei commenti pubblicati a margine lo stesso giorno sulla mia Bacheca di FB.
    Detti elementi sono:
    1) La lettera inviata il 25/02 u.s. da Maria Rita D'Orsogna al Senatore Antonio D'Alì, Presidente della Commissione Ambiente del Senato. Sul suo Blog, all'url: www.csun.edu/~dorsogna/nodrill/LetteraD%27OrsognaD%27Ali.pdf
    2) La risposta del senatore Antonio D'Ali ricevuta da Maria Rita D'Orsogna in data odierna per via del Dr. Salvatore Braschi, http://www.csun.edu/~dorsogna/nodrill/Risp...D%27Orsogna.pdf
    3) L'articolo "Via libera alla proroga" del Parco della Costa Teatina, pubblicato da "Primadanoi" il 25/02 u.s.,
    http://www.primadanoi.it/news/525000/Il-se...ta-Teatina.html
    4) L'attuale composizione della Commissione Ambiente del Senato
    www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/Commissioni/0-00013.htm
    e) L'articolo pubblicato sul Senatore Antonio D'Alì da "Il Fatto Quotidiano" il 21 Giugno 2011,
    http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/06/21...-denaro/121403/
    Qui a seguire l'articolo di Maria Rita, scusandomi per questo chiarimento introduttivo che ritengo dovuto. (gp)

    La mia replica di oggi al Senatore D'Ali
    sul Parco della Costa teatina

    di Maria Rita D'Orsogna


    Come tutti, sono rimasta molto male (molto male) e sorpresa dello slittamento della perimetrazione del Parco Nazionale della Costa Teatina, come richiesto dal senatore Antonio D'Alì. Se n'è parlato molto in questi giorni in Abruzzo, ed è stato per noi tutti, ancora una volta, motivo di scoraggiamento e di incredulità. Il senatore D'Alì è lo stesso onorevole che mi invitò a parlare delle trivellazioni in mare in data 18 Gennaio 2012 presso il Senato della Repubblica Italiana. Durante quell'evento ricordai ai presenti che fra i pochi strumenti utili e veloci che abbiamo per fermare i trivellatori c'è l'approvazione finale e la perimetrazione definitiva sia del Parco Nazionale della Costa Teatina che dell'Area Marina Protetta di Pantelleria. Il mio modesto parere è che sarebbe molto meglio in questo caso copiare gli americani, che hanno fasce di almeno 160 km sulle loro coste, ad eccetto che nel golfo del Messico. Ma in attesa di queste "leggi all'americana", mi accontento delle 12 miglia della Prestigiacomo e del parco per i motivi di cui abbiamo parlato tante volte su questo blog e che Lorenzo Luciano, Lino Salvatorelli e Fabrizia Arduini hanno spiegato egregiamente nel corso degli scorsi mesi a tutti quelli che li volevano ascoltare.

    Scrissi allora una lettera a D'Aìi - che è su in cima. La sostanza dell'email era in una sola domanda: perchè lei ha firmato questo rinvio della perimetrazione? In cima c'è anche la risposta inviata non da D'Alì ma da un suo collaboratore, Salvatore Braschi. Ciascuno pò leggerla e farsi l'opinione che vuole. Qui quello che posso dire è che non c'entra l'emotività mia o di chiunque altro - siamo vivi, abbiamo emozioni e sentimenti, ma sono i fatti che contano. Sono anni - dieci per la precisione - che noi persone normali aspettiamo questo parco e saremmo degli automi se non avessimo sentimenti, visto che soprattutto Lorenzo, Fabrizia e Lino, ci hanno messo lavoro, tempo ed energia gratuitamente per leggersi carte, sensibilizzare, rompere le scatole e sentire l'inascoltabile da parte di politici gretti e senza amore. Come per il petrolio, hanno fatto di più le persone normali che i politici d'Abruzzo. Ma alla fine, alla fine, come dicevo, si devono guardare i fatti. E i fatti sono che:

    1. La chimica, la medicina, le statistiche, i dati, i fatti condannano l'industria del petrolio e che non esiste struttura sicura al 100%.
    2. Ergo, trivellare in riva - dove ci sono attivita' che dipendono da natura e ambiente sano, (nonchè le nostre città !) -è folle.
    3. Ergo, se vogliamo essere razionali, facciamo le leggi all'americana: fascia di 160km anti-trivelle. Di sicuro non succede niente. A prova di bomba. Easy, no?
    4. Visto che i nostri politici sono emotivi e che non vogliono fare la cosa più razionale del mondo - gli americani non sono scemi! - allora facciamo la seconda cosa più razionale: mettiamo il parco che crea la barriera delle 12 miglia. Mi pare tutto così razionale!

    Le argomentazioni riportate nella lettera di cui sopra, a mio parere, sul perchè no, e con tutto il rispetto, sono vecchie e retrograde e suonano, purtroppo, come tante scuse che continuiamo a sentire dai politici d'Abruzzo. Non è stato mai fatto, non si può, si è perso tempo. And so what? Non è stato mai fatto? Bene, facciamolo ora. Proviamoci, facciamo le cose giuste, anche se difficili. Potrei rispondere punto su punto, sul commissario, sugli anni specati, ma a che pro? Credo che sia tutto fine a sè stesso. E' tutto già detto, già scritto. Resta solo il fatto che un altra occasione si è persa. Il parco lo vuole la stragrande maggioranza della gente. E' così. Senatore d'Alì perchè lei non è venuto in Abruzzo a chiederci cosa pensiamo? Perchè non ha mai indetto una conferenza vera dandoci qualcosa di più decente che quel lurido teatrino alla presenza di Sorgi e Di Stefano a San Vito Marina? E così, leggendo e rileggendo, ancora una volta mi rendo conto di come la politica italiana abbia perso una occasione per avvicinarsi alla gente e invece di stare dalla nostra parte, si chiude su stessa dietro tante parole e scuse.

    Ma alla fine, si torna sempre al punto di partenza: Antonio D'Alì avrà anche firmato, ma dov'erano in tutto questo Fabrizio di Stefano, Giovanni Legnini, Gianni Chiodi, Enrico Di Giuseppantonio, Remo Di Martino, Antonio Sorgi e tutta la politica d'Abruzzo? E' facile prendersela con Antonio D'Alì, ma se tutti questi galantuomini che ci rappresentano in Abruzzo avessero fatto il loro dovere, oggi non staremmo qui. Se uno solo si fosse impuntato, non saremmo qui. Grazie al cielo che almeno Maurzio Acerbo e Walter Caporale hanno detto qualcosa, ma gli altri? Dove sono? Cosa dicono? E' a loro che va la vergogna più grande, come sempre. Nessuno di loro ha potuto chiedere spiegazioni a D'Alì, nessuno. Nessuno di loro ha osato commentare, dire, spiegare, ESIGERE che questo parco venisse perimetrato. Dove sono? Hanno qualcosa da dire? Non votateli più: da Gianni Chiodi a scalare, questa gentaglia non merita i vostri quattrini. Io lo sogno ancora un politico con la P maiuscola.

    PS: Se volete lasciare messaggi fatelo sul blog, così li può vedere anche il Senatore, e tutti i politici d'Abruzzo e magari li mettiamo tutti assieme e li mandiamo al Senato.
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