La Green Card e la mazzetta di stato
per i patentati lucani
"La Green Card e la Mazzetta di Stato": così titolavo ieri la mia nota su FB sul "Bonus Idrocarburi" previsto dal governo italiano a favore dei pantetati della Lucania, illustrandone luci ed ombre.. E mentre scrivevo e pubblicavo ciò, in altra parte del mondo, ma con un occhio attento alle "cose nostre" italiane, Maria Rita D'Orsogna scriveva un pezzo che oggi potete leggere sul suo Blog, intitolato guarda caso "Mazzette ENI ai politici stranieri" !!! L'incipit del suo articolo? Questo: "Fanno veramente schifo. Eccoli qui i nostri eroi dell'ENI, i benefattori dell'umanità, questo mostro di ingordigia accecato dal profitto e dai soldi. Qui infatti un articolo sulla Repubblica sulle presunte mazzette ENI in Iraq e in Kazakhstan...". E sapete come finisce il pezzo di Maria Rita ? Con queste parole: "Non è la prima volta che l'ENI è immischiata in questioni di tangenti. L'ENI infatti è stata già condannata dalla SEC americana a pagare oltre 360 milioni di dollari per corruzione, in questo caso in Nigeria. Quindi, non hanno imparato niente e continuano ad allungare mazzette e soldi come se niente fosse. E se fanno così in Iraq e in Kazakhstan, cosa pensate che facciano in Abruzzo, Basilicata, Lombardia? Con buona pace della Bonus Card dei lucani! " !!! (gp)
Mazzette ENI ai politici stranieri
di Maria Rita D'Orsogna
TUESDAY, MARCH 13, 2012. - Fanno veramente schifo. Eccoli qui i nostri eroi dell'ENI, i benefattori dell'umanita', questo mostro di ingordigia accecato dal profitto e dai soldi. Qui infatti un articolo sulla Repubblica sulle presunte mazzette ENI in Iraq e in Kazakhstan. E cosi, mentre noi cerchiamo di esportare l'immagine di paese turistico, cibo genuino, paesaggi da vacanza, una cultura a base di Leonardo da Vinci, Giacomo Puccini e Giorgio Armani, loro esportano la cultura delle mazzette. Infatti, da questi articoli e dalle indagini del pubblico ministero Fabio De Pasquale traspare che per costruire impianti petroliferi a Zubair in Iraq e a Karachaganak in Kazahstan, i signori dell'ENI abbiano pagato mazzette ai politici del posto.
Le ditte coinvolte sono:
ENI - amministratore delegato Paolo Scaroni
Saipem - amministratore delegato Pietro Franco Tali
Tecnimont - amministratore delegato Fabrizio Di Amato
Ansaldo Energia - amministratore delegato Giuseppe Zampini
Elettra Progetti - amministratore delegato Romano Agostini
Siirtec - presidente Giorgio Veronesi
Renco - presidente Antonio Passeri
Prysmian - amministratore delegato Valerio Battista
La Siirtec la conosciamo anche noi in Abruzzo perche' era la ditta coinvolta nel Majella Petroleum System, un progetto per trivellare la Majella. Questa Siirtec avrebbe costruito un desolforatore "ad impatto zero" sotto una delle montagne piu' amate d'Abruzzo. Per quanto riguarda l'Iraq e il Kazashstan, pare che il tutto risalga al giugno 2011 quando le ditte di cui sopra hanno iniziato a "sovraffatturare" l'ENI, con i soldi della differenza usata dall'ENI stessa per corrompere i politici stranieri. Un bellissimo strategemma per creare "provviste di denaro" per "pagamenti di tipo corruttivo", come scrive la Repubblica. E non mi si venga a dire che questi galantuomini di cui sopra, presidenti delle sussidiarie ENI sono da considerarsi meno colpevoli che l'ENI perche' parte di un ingranaggio. Loro hanno *acconsentito* di fare parte del gioco. Nella vita uno puo' scegliere, e questi hanno *liberamente scelto* di partecipare al gioco della corruzione. Il fatto che ci fossero sette ditte, alcune delle quali molto note in Italia, la dice lunga sulla corruzione galoppante in Italia.
Non e' la prima volta che l'ENI e' immischiata in questioni di tangenti. L'ENI infatti e' stata gia' condannata dalla SEC americana a pagare oltre 360 milioni di dollari per corruzione, in questo caso in Nigeria. Quindi, non hanno impartato niente e continuano ad allungare mazzette e soldi come se niente fosse. E se fanno cosi' in Iraq e in Kazakhstan, cosa pensate che facciano in Abruzzo, Basilicata, Lombardia? Con buona pace della bonus card dei lucani!
L'articolo di Repubblica del 13 marzo 2012 di Emilio Randacio: "Mazzette ai politici stranieri. Sotto inchiesta i big del petrolio. Appalti in Iraq e Kazakistan, bufera su sette società italiane alcune delle quali quotate in borsa: da Ansaldo Energia a Saipem, sovrafatturavano commesse Eni. Indaga la procura di Milano. Il reato ipotizzato è "corruzione internazionale di pubblici ufficiali stranieri"
www.repubblica.it/economia/2012/03/...56/?ref=HREC2-1
http://dorsogna.blogspot.com/2012/03/mazze...-stranieri.html
La nota del sottoscritto su FB "La Green Card e la mazzetta di stato" (gp)
www.facebook.com/photo.php?fbid=323...63270409&type=1
Edited by gpicchetti - 14/3/2012, 13:54
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