Profumo di mare: Terra, mare, natura, cambiamento climatico, biodiversità, transizione ecologica

  1. Lo Stretto di Sicilia, figlio bastardo dello Stato Italiano...

    AvatarBy gpicchetti il 29 Mar. 2012
     
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    Lo Stretto di Sicilia, figlio bastardo dello Stato Italiano...

    di Guido Picchetti

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    "Ma ci sei o ci fai ?". Era la frase d'obbligo quando ti trovavi di fronte qualcuno che non capivi bene perche' dicesse una certa cosa... Se perchè era "stupido" o "troppo intelligente" per essere compreso nelle sue intenzioni... Ed è quanto mi viene da dire leggendo questa notizia breve (a leggerla, neppure tanto ...) pubblicata lo scorso autunno in una pagina web del sito dell'Arpat, l'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana, che al motto di "Insieme per uno sviluppo sostenibile" ha organizzato il Convegno finale dei risultati del Progetto Gionha, proprio oggi in programma presso l’Accademia Navale di Livorno ...

    Della notizia in questione basta leggere le prime tre frasi per balzare sulla sedia e sbottare : "Ma ci siamo o ci facciamo ?". Eccole qui riportate con il titolo che le precede:

    Istituzione di zone di protezione ecologica nel Mediterraneo.

    In queste zone, lo Stato eserciterà la propria giurisdizione per proteggere e preservare l’ambiente marino, i mammiferi e le biodiversità dai rischi di catastrofi ecologiche dovute a scarichi di sostanze inquinanti da parte di navi mercantili o ad incidenti di navigazione, conformemente a quanto previsto anche dalla Convenzione UNESCO del 2001 sulla protezione del patrimonio culturale subacqueo.

    Su proposta del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, è stato approvato dal Consiglio dei Ministri del 6 ottobre, un regolamento per l’istituzione di una Zona di protezione ecologica del Mediterraneo nord-occidentale, del Mar Ligure e del Mar Tirreno, nel rispetto della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare del 1982, a partire dal limite esterno del mare territoriale italiano e con esclusione dello Stretto di Sicilia.

    In queste zone, lo Stato eserciterà la propria giurisdizione per proteggere e preservare l’ambiente marino, i mammiferi e le biodiversità dai rischi di catastrofi ecologiche dovute a scarichi di sostanze inquinanti da parte di navi mercantili o ad incidenti di navigazione, conformemente a quanto previsto anche dalla Convenzione UNESCO del 2001 sulla protezione del patrimonio culturale subacqueo."


    E' quell' "ESCLUSIONE DELLO STRETTO DI SICILIA" in fine della seconda frase (che qui riporto a caratteri cubitali) che davvero non mi torna... Possibile che il Consiglio dei Ministri dello Stato Italiano lo scorso ottobre abbia preso un tale decisione, rinunciando di fatto ad una protezione ecologica dello Stretto di Sicilia, anche nella parte di sua competenza? E non è una cosa di poco conto...

    Infatti, se leggiamo la frase successiva dell'articolo in questione, comprendiamo bene come "nella zona di protezione ecologica le autorità italiane sono competenti in materia di controlli, di accertamento delle violazioni e di applicazione delle sanzioni previste, conformemente alle norme dell'ordinamento italiano, del diritto dell'Unione europea e delle Convenzioni internazionali in vigore"... Mentre per il mare che circonda la nostra Penisola al di fuori di quella "zona ecologica", a qualunque distanza dalla costa, niente di tutto ciò ...

    E, a scanso di equivoci, lo Stretto di Sicilia viene precisamente indicato, come un figlio bastardo privato dei suoi diritti di primogenitura dalla sua Madre Patria... Mia cara Madre, ci sei o ci fai?

    http://www.arpat.toscana.it/notizie/notizi...el-mediterraneo

    Edited by gpicchetti - 29/3/2012, 16:38
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