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  1. Sarroch provincia di Cagliari: l'incidente del maggio 2009 cosa ha insegnato?

    By Filippo Foti il 30 Mar. 2012
     
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    Emergenza ambientale a Sarroch, 5.273 abitanti nella provincia di Cagliari. Broncospasmi, riniti, vomiti e congiuntiviti: molti cittadini si sono rivolti ai medici di base per malesseri legati ai miasmi rilasciati dalle industrie.


    Nella foto il pontile della raffineria di Sarroch


    Anzitutto ringraziamo la prof. Maria Rita D'Orsogna che ci ha postato questa notizia sul nostro account di Facebook e naturalmente citiamo la fonte - l'Unione Sarda del 29 marzo 2012 . L'articolo ha irretito la D'Orsogna tanto che ha svolto un commento nel suo blog che leggerete sotto.

    "Giorni terribili e non soltanto per la puzza, quell’odore insopportabile di uova marce e di gas che s’è infilato sin dentro le case rendendo l’aria irrespirabile. A subire le conseguenze di un fenomeno ancora tutto da chiarire sono state le tantissime persone che hanno dovuto ricorrere al medico per problemi respiratori e per fastidi agli occhi.


    L’ EMERGENZA. A Sarroch, dove la convivenza con un’aria non sempre pura per la presenza incombente del grande polo industriale è una costante, in questi giorni sembra aver assunto i caratteri dell’emergenza.
    Stando almeno a quanto denunciato dai medici di base che si sono ritrovati gli ambulatori più affollati del solito e non certo per curare influenze e raffreddori, i normali mali di stagione, ma per attenuare malesseri, vomiti, dolori e infiammazioni alle prime vie respiratorie e agli occhi.

    LE TESTIMONIANZE . «In questi giorni - spiega il dottor Alberto Laconi - ho osservato numerose persone colpite da broncospasmi e congiuntiviti, l’aria in certi momenti era davvero irrespirabile e insopportabile. Mi farò carico io stesso di informare il prefetto di quanto avvenuto».

    Una situazione riscontrata anche da un altro medico di base di Sarroch, Francesco Murgia:
    «Da un po’ di tempo la condizione dell’aria sembra peggiorata e in questi giorni molti dei nostri pazienti sono venuti in ambulatorio per lamentare problemi alla gola e alle prime vie respiratorie. Oggi ( mercoledi scorso per chi legge, ndr) ho dovuto chiudere temporaneamente l’ambulatorio che tra l’altro si trova nella zona alta di Sarroch e che difficilmente veniva interessato dagli odori provenienti dalle industrie ».


    GLI AMBIENTALISTI. Sulla questione ha preso posizione anche l’associazione ambientalista Aria Noa che ha ricordato i tre distinti episodi in cui il paese è stato avvolto dai miasmi e ieri anche l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Tore Mattana ha chiesto chiarimenti alla direzione della Saras. La risposta dell’azienda, affidata al responsabile del Servizio Prevenzione e protezione della raffineria, Antonello Cogoni,
    parla di attivazione delle procedure per la ricerca di eventuali guasti. «Dalle verifiche non sono emerse anomalie in atto alle quali ricondurre gli eventi segnalati ».

    I parametri ambientali della rete di rilevamento della Saras sulla qualità dell’aria, ubicate nelle zone limitrofe alla raffineria e presso il parco di Sarroch, non avrebbero segnalato alcuna variazione significativa sia durante le ore notturne che diurne. Sta di fatto che i malesseri si sono avuti, puntualmente denunciati non da “radio piazza”ma da due medici di base.

    E d’altra parte anche Saras parla di «attività programmate di avviamento e bonifica degli impianti che hanno comportato il convogliamento verso le torce di raffineria di vapori di idrocarburi».
    Andrea Piras «Nell’ultima settimana abbiamo dovuto sopportare i miasmi già tre volte: siamo preoccupati per quello che sta accadendo a Sarroch». Beatrice Tiddia, presidente dell’associazione Aria Noa, è un fiume in piena. Il paese è avvolto da un odore nauseabondo e l’associazione chiede maggiori controlli. «L’aria era irrespirabile anche sabato e domenica - accusa - l’odore nauseante si è percepito per tutta la mattina.

    La situazione è diventata insostenibile. Vorremmo capire se, oltre alla puzza, le centraline hanno segnalato qualche anomalia ». In Municipio sono arrivate le segnalazioni e l’assessore all’Ambiente, Angelo Dessì ha chiesto lumi alla Saras. «Abbiamo contattato la raffineria per capire se i disagi verificatisi durante le prime ore del mattino fossero causati dai loro impianti.
    Ci è stato detto che nessuna anomalia significativa è stata riscontrata»."



    Già a maggio del 2009, sono stati tre i morti per intossicazione da anidride solforosa, mentre erano impegnati nei lavori di manutenzione dell'impianto di una cisterna di desolforazione. L'ennesima tragedia sul lavoro ha avuto come palcoscenico la raffineria Saras di Sarroch, a pochi chilometri da Cagliari, uno dei più grandi impianti d'Europa.

    La Saras, di proprietà della famiglia Moratti, è stata fondata nel 1962. Adesso è guidata dai suoi eredi. La società si occupa di raffinazione petrolifera. L'impianto di Sarroch lavora 300.000 barili al giorno, il 15 % dell'intera raffinazione in Italia. L'incidente del maggio 2009 cosa ha insegnato?

    Maria Rita D'Orsogna ripresa nel corso della sua visita a Pantelleria

    Il commento di Maria Rita D'Orsogna nel suo Blog: http://dorsogna.blogspot.it/

    Thursday, March 29, 2012
    Sarroch: l'idrogeno solforato, questo sconosciuto
    Provo dei sentimenti strani.

    Sono anni, anni, che vado predicando sull'idrogeno solforato, e ogni volta che leggo la stampa italiana su questi strani "gas", "vapori", "miasmi", mi sento un po sconfitta.

    Oggi e' la volta di Sarroch, dove la Saras ha una raffineria di petrolio, che ne ha combinate di tutti i colori nel corso degli anni - morti, inquinamento in aria, in acqua, nei polmoni della gente, strani tentativi di fermare la liberta' di parola e di espressione.

    Forse ha anche inquinato il modo di pensare del popolo, convincendoli piano piano che o si muore di fame o si muore di cancro.

    A Sarroch pero' dovrebbero saperlo bene cos'e' l'idrogeno solforato, visto che e' uno dei principali prodotti di scarto delle raffinerie - quelle torce che si vedono hanno lo scopo esclusivo di bruciarne i residui, a Sarroch, a Viggiano, e in tutte le altre raffinerie del mondo.

    Invece la stampa parla di "puzza insopportabile di uova marce", come se fosse un rapporto del 1800.

    I medici dicono che hanno dovuto chiudere gli ambulatori per colpa della "puzza".

    La gente ha le congiuntiviti per colpa della "puzza".

    La Saras dice che "la puzza" non c'e' ed e' tutto normale ma - e qui casca l'asino - che ci sono stati "convogliamenti verso le torce della raffineria di vapori di idrocarburi"

    Veramente il 1800.

    Perche' non ci si chiede COSA sia quella puzza? Perche' non lo chiede il giornalista, la gente, il sindaco, i medici?

    Come possono accettare che ci sia un misterioso gas killer, senza porsi altre domande?

    Se sa di uova marce, se ci sono stati dei convogliamenti in torcia, non puo' che essere H2S.

    La natura insultata!


    Perche' allora non si spiega alla gente che quella roba si chiama IDROGENO SOLFORATO, e' tossico, ed e' provato che comporta mali respiratori, mal di testa, nausea, problemi alla vista, problemi circolatori, aborti spontanei, tumori?

    Che e' lo stesso gas killer che ha ucciso gente nelle cisterne di Molfetta, Catania e che ogni tanto lascia morti anche alla raffineria dei fratelli Moratti?

    La puzza e' veramente solo la punta dell'iceberg.

    Non e' a caso che la gente parla di bronchiti e di congiuntiviti. E' tutto scritto, da anni, si sa.

    E se la puzza c'e' oggi, e porta a vomito e mal di testa oggi, cosa puo' succedere al corpo umano dopo anni e anni che si respira quella roba che esce incessantemente dalle raffinerie, oggi un po di piu' magari, ma la cui presenza e' costante?

    Non credo che ci voglia un mago dell'epidemiologia per arrivare ad una conclusione.

    E la cosa piu' insopportabile, per me almeno, e' che in Italia gli impianti petroliferi sono autorizzati a rilasciare circa 30 ppm di H2S, a fronte di un limite di 10ppm per altri tipi di impianti industriali.

    E cosa vuol dire 30ppm? Beh, basta guardare in giro.

    Qual'e' il limite raccomandato dall'organizzazione mondiale della sanita' per le concentrazioni in aria? 0.005 ppm.

    Qual'e' il limite legale per le concentrazioni in aria di H2S in Massachussetts? 0.00065 ppm.

    In Italia le raffinerie dunque sono autorizzate ad emettere valori di idrogeno solforato fattori migliaia e migliaia di volte superiori a quanto salutare.

    Migliaia. 30 ppm contro 0.005 ppm! Un vero scandalo.

    La Saras non se ne andra' tanto presto da Sarroch. Ma quel che si puo' fare e' di almeno sapere cosa succede per magari evitare che ce ne siano altre di Sarroch - ad Arborea, ad Ortona, a Lecco, a Bomba.

    Ai cittadini di Arborea: non lasciateli venire nel vostro paese. Il pozzo "esplorativo" di gas Eleonora 1 che cercano di far passare come innocente buchetto nel terreno, e' solo l'inizio. Si allargheranno, e prima o poi vorranno mettere una raffineria anche da voi. E' l'iter normale, ed e' stato cosi' in Basilicata, e volevano fare lo stesso in Abruzzo.

    Grazie a Manuela Pintus e a Davide Rullo.
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