Profumo di mare: Terra, mare, natura, cambiamento climatico, biodiversità, transizione ecologica

  1. Le energie rinnovabili... Quello che la stampa nazionale non dice...

    AvatarBy gpicchetti il 2 April 2012
     
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    Le energie rinnovabili... Quello che la stampa nazionale non dice...

    Non lo sapevamo, ma oggi in Europa, per produzione totale di energia fotovoltaica, siamo secondi solo alla Germania ... Ed è stata una crescita vertiginosa, che in soli sei anni, dal 2005 (quando in Italia producevamo appena una modesta frazione di 0,046 GigaWatt a fronte dei 2 GigaWatt circa della Germania) ci ha visto raggiungere nel 2011 una produzione di ben 12,5 GigaWatt. Un valore, questo, quintuplicatosi solo nell'ultimo anno considerato (tra il 2010 e il 2011). E ciò grazie agli incentivi e al calo dei costi, con un incremento maggiore di quello della stessa Germania, che nello stesso periodo ha solo raddoppiato la sua produzione, come ben mostra la tabellina dell'immagine sotto...
    E, che quello del fotovoltaico sia stato un contributo straordinario, è certificato anche dall'Ente Gestore dei Servizi Energetici d'Italia nel suo Rapporto Statistico annuale relativo al 2011, secondo il quale in Italia la quantità di energia elettrica derivante da fonti rinnovabili ha raggiunto ben il 24.5% dell'energia elettrica prodotta nel nostro Paese. Questi ed altri sono i dati che Maria Rita D'Orsogna porta oggi alla nostra attenzione sul suo Blog con l'ultimo articolo "La politica energetica d'Italia: affossare il sole, trivellare monnezza...", nel quale denuncia come siano sempre più evidenti certi interessi dei soliti personaggi legati alle multinazionali del petrolio e del "fracking", tendenti a bloccare la strada delle rinnovabili, unica strada da percorrere se vogliano davvero garantire futuro e sviluppo a noi e ai nostri figli... (gp)

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    La politica energetica d'Italia: affossare il sole, trivellare monnezza
    di Maria Rita D'Orsogna

    In Italia si puo' quasi raddoppiare la produzione nazionale di idrocarburi.
    (Claudio De Vincenti, sottosegretario allo sviluppo economico)


    SUNDAY, APRIL 1, 2012. - Bene, iniziamo da casa sua, caro Claudio De Vincenti. Il 28 Marzo del 2012 il Rapporto Statistico del 2011 del Gestore Servizi Energetici d'Italia riporta che, per l'anno 2011, in Italia, il 24.5% dell'energia elettrica prodotta è derivante da fonti rinnovabili. Per il fotovoltaico da solo la crescita è stata vertiginosa: siamo passati da circa 3,500 MegaWatt a quasi 13 GigaWatt. L'energia prodotta dai pannelli fotovoltaici nel 2011 è aumentata dunque di cinque volte rispetto al 2010, grazie agli incentivi, grazie al calo dei costi.

    Non siamo ai vertici delle classifiche europee ancora, questo primato spetta alla Germania - quella che il governo Monti vuole ricopiare! - che produce il doppio di noi. Per il 2011 infatti, la Germania ha prodotto quasi 25 Giga Watt di energia fotovoltaica. Abbiamo molto da fare ancora. Ci saranno sicuramente, come in tutte le cose italiche, problemi di dove li mettiamo questi pannelli, consumo di suolo, e brutture visive. Ma io penso che con tutti i suoi piccoli e grandi problemi, e cercando di riempire con i pannelli solari i tetti delle case e delle fabbriche e magari usando vecchi siti industriali dismessi e non i campi, sia questa la strada da perseguire. Specie quando l'alternativa è ... trivellare!

    E quello che dovrebbe essere un piccolo vanto per noi, diventa invece un occasione di sciacallaggio da parte dei soliti noti: Passera, Scaroni, l'ENEL, tutti quelli che vogliono continuare lo status quo, perchè hanno da perderci con le rinnovabili. Iniziamo con Paolo Colombo, presidente dell'ENEL che dice che:

    "Lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabili e il conseguente aumento della pressione competitiva, unito alla perdurante stagnazione della domanda di energia elettrica, sta rendendo difficile la copertura dei costi di produzione degli impianti convenzionali, mettendo a rischio la possibilita' di tali impianti di rimanere in esercizio".

    Ma cosa dice questo! Era proprio questo lo scopo delle rinnovabili, far uscire di scena "gli impianti convenzionali": il carbone, il petrolio, perchè inquinano, perchè portano ai cambiamenti climatici, perchè chi ci vive vicino ci si ammala. Paolo Colombo avrebbe dovuto capirlo 10, 20 anni fa: decideva l'ENEL di essere pioniere in questo settore, e avrebbe visto che neanche lui li avrebbe voluti più gli impianti convenzionali. E invece no, qui ci si aggrappa allo status quo, perchè è troppo difficile innovarsi, mettersi in gioco, iniziare. E cosi dobbiamo difendere l'indifendibile, vero Colombo? Cosa, sovvenzioniamo il carbone perchè produciamo troppa energia pulita? Ma non faccia ridere i polli!

    Passiamo al nemico dell'ambiente Corrado Passera che dice che le bollette degli italiani sono troppo alte, l’esecutivo studia un piano per diminuirle. Un piano che è fatto soprattutto di meno aiuti all’energia pulita, più trivelle e più liberalizzazioni. Claudio De Vincenti invece, il sottosegretario del Ministero dello Sviluppo Economico, dice che si deve puntare al rilancio della produzione nazionale di idrocarburi, perchè si può quasi raddoppiare la produzione nazionale di idrocarburi. Dice che però ci vuole una grande attenzione alla tutela ambientale. Della serie, voglio la botte piena, la moglie ubriaca. Ma mi faccia il piacere! Si faccia un giro in Basilcata, e poi mi dica di che tutela ambientale siamo capaci. Mi dica e poi si vergogni di parlare a vanvera.

    Ma perchè poi questo assalto alle trivelle? Per il beneficio di chi? Come? Ci sono le rinnovabili ci danno un quarto dell'elettricitàà che ci serve, senza creare, tutto sommato, problemi di inquinamento, di malattie dei residenti, e noi vogliamo affossare il sole per metterci a scavare lo schifoso petrolio italico? Ma questi o sono fuori di testa, o hanno interessi nascosti! Come possono dire delle balle di questo genere? Sono questi i professori che devono guidarci? E perchè non chiedono, che so io, a Rubbia? Certo più esperto di questi "professori" in tema. Lo sapevo che prima o poi se ne sarebbero usciti che per uscire dalla crisi si deve trivellare l'Italia da capo a fondo! Lo sapevo, che avrebbero usato lo sciacallaggio e il lavaggio del cervello alla gente. Non credetegli.

    Trivellare l'Italia, caro Passera, caro De Vicenti, caro Colombo, caro Scaroni, non porterà niente di buono: ce ne abbiamo troppo poco di petrolio, fa schifo, e lo devi andare a trivellare fra i campi, le case, la vita della gente! Come già detto, se volete fare, iniziate a dare l'esempio, e trivelliamo a casa vostra! Mmh. Ma chi ci guadagna con i pannelli? Il piccolo imprenditore che li installa. E chi guadagna con le trivelle e gli "impianti convenzionali"? Gli speculatori, i petrolieri. L'ENI, l'ENEL, Scaroni, Descalzi, la Saras, i Moratti. La cricca dei soliti noti, a cui i soldi già escono dalle orecchie. Una cricca di gente a cui non importa niente dell'Italia vera e che pensa solo al proprio portafoglio.

    Queste povere rinnovabili hanno solo fatto il loro dovere, gli Italiani le hanno installate e loro ci hanno portato a circa il 25% del fabbisogno nazionale. E' un ottima percentale. E' così difficile immaginare il 100% per l'Italia? E' così difficile pensare che ogni condominio se le possa installare da sè, ogni fabbrica, ogni edificio non storico? E così invece di sentirci fieri, da sadici decidiamo di affossare queste rinnovabili che non portano quattrini a Scaroni, Passera, Colombo, De Vincenti, Descalzi e compagnia. Non credetegli.

    http://dorsogna.blogspot.it/2012/04/le-rin...fossare-il.html

    Edited by gpicchetti - 2/4/2012, 19:23
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