Profumo di mare: Terra, mare, natura, cambiamento climatico, biodiversità, transizione ecologica

  1. Paolo Scaroni, tra tangenti, inquinamenti ambientali e menzogne...

    AvatarBy gpicchetti il 15 May 2012
     
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    Paolo Scaroni, tra tangenti, inquinamenti ambientali e menzogne...


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    Le canta chiare Maria Rita, e fa più che bene. Qui non è questione di negare che il petrolio oggi come oggi sia indispensabile per far andare avanti la nostra civiltà... Lo sappiamo tutti che non possiamo ancora farne a meno... Ma vorrei tanto (sono un illuso lo so...) che le persone che si occupano delle risorse energetiche per il nostro Paese non fossero degli affaristi spregiudicati, dalle tangenti e dalle menzogne facili, dediti solo all'arricchimento personale e a quello dei loro consoci, privi di scrupoli (gli uni e gli altri) e di ogni preoccupazione delle conseguenze e dei danni che le loro azioni possono provocare sia all'ambiente in cui scelgono di operare, ma anche agli esseri viventi in quell'ambiente da cui tutti (uomo compreso) traggono vitale sostentamento. E invece...

    E' certamente utile che ad occuparsi dei problemi delle riserve energetiche del nostro Paese siano dei "tecnici" più che dei politici. Ma vorrei che fossero anzitutto delle persone intellettualmente oneste, e non solo.... Che non agissero, ad esempio, come l'aministratore delegato dell'ENI, quel certo Paolo Scaroni, già invischiato per circa venti anni in vicende giudiziarie tutte legate a fatti di inquinamento ambientale e tangenti. Un vizio questo che, quando lo si ha, difficilmente con gli anni si perde, e i misfatti in Kazakistan di cui è oggi accusato lo stesso Scaroni lo provano.

    Lo stesso avviene con le balle... Se uno è abituato a spararle grosse, continua a farlo, affermando cose che non stanno nè in cielo, nè in terra, e che solo una stampa amica (comprata a botte di una pubblicità fasulla, freudianamente scritta fino a qualche tempo fa sulla sabbia...), e un'agenzia giornalistica come l'AGI (di totale proprietà dell'Eni) possono avvalorare e certificare. Arrivando persino a premiarlo, come è avvenuto l'11 Maggio u.s. con il Premio 'Guido Carli' e a dargli così una patente di "nobiltà" altrimenti difficile da comprovare... La motivazione del premio? Eccola: "... per i successi manageriali e i fatturati e utili record raggiunti da quando guida l'Eni". Alla faccia della vigente crisi globale !!!

    Delle menzogne poi che racconta abitualmente Paolo Scaroni, Maria Rita D'Orsogna sul suo Blog proprio ieri ci da una bella testimonianza, che riporto integralmente a seguire. Ma è sul "curriculum" del personaggio che vorrei aggiungere ancora qualcosa.

    Per chi non lo sapesse, Paolo Scaroni nel 1992, nella sua qualità di amministratore delegato e vice-presidente della società argentina Technint, fu arrestato durante l'inchiesta giudiziaria di Mani Pulite con l'accusa di aver versato tangenti di svariate centinaia di milioni (di lire italiane) al Partito Socialista Italiano per appalti Enel a Brindisi. Il processo venne celebrato nel 1996 e Scaroni chiese di patteggiare la pena che fu di 1 anno e 4 mesi, giusto sotto la soglia della carcerazione.

    Dieci anni dopo, nel 2006, ci risiamo. Stavolta a processarlo per inquinamento ambientale in qualità di amministratore delegato dell'Enel (lo era all'epoca dei fatti) è il tribunale di Adria, per aver inquinato, con la Centrale di Porto Tolle, il territorio del delta del Po. E arriva alla fine anche la condanna ad un mese di reclusione, a titolo colposo, pena convertita poi in un'ammenda di 1.140 euro (sic!). Ma non finisce qui...

    Nel marzo del 2009 la Corte d’Appello di Venezia lo assolve, ma nel 2011 la Cassazione ribalta la sentenza della Corte d'Appello di Venezia. Secondo quanto si è appreso, sarebbe prevalsa la linea dura per cui sarebbe stata riconosciuta la responsabilità penale, ma i reati nel frattempo si sono prescritti e per Paolo Scaroni pertanto i reati attribuitigli vengono cancellati insieme alla precedente sentenza di primo grado. Conclusione: tutto è "male" quel che finisce "bene" per Scaroni... [Fonte Wikipedia, da Barbacetto, Gomez, Travaglio, "Mani Pulite - la vera storia", Editori Riuniti, 2002].

    Un'ultima precisazione, non priva di valore in questi tempi di crisi che tutti stiamo attraversando, l'abbiamo infine nel servizio di Andrea Greco su Repubblica dell'8 Maggio 2012. Da esso risulta che "nel 2011, tra paga, bonus e incentivi, Scaroni ha percepito 6,06 milioni di euro" ... Poverino !!! Vedi www.repubblica.it/economia/finanza/...dsfsd-34695411/ (gp).


    Le bugie di Scaroni sul petrolio offshore USA
    di Maria Rita D'Orsogna

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    Mappa USA. Rosso: vietato trivellare. Giallo: acque non USA. Verde: trivelle OK.
    Quando anche l'Italia si sarà dotata di zone di interdizione così ampie,
    allora ne riparleremo, caro Scaroni!

    SUNDAY, MAY 13, 2012. - Qualche giorno fa Scaroni ne ha sparata un'altra delle sue, facendo da eco a Passera, con l'idea che se trivelliamo lo stivale da cima a fondo, avremmo risolto tutti i problemi d'Italia. Come riporta l'AGI - l'Agenzia Giornalistica Italiana al 100% di proprietà dell'ENI, Scaroni infatti dice:

    "Dopo l'incidente di Macondo nessun Paese al mondo ha cambiato la legislazione sulle esplorazioni petrolifere. Solo l'Italia l'ha fatto, innalzando il limite da 5 a 12 miglia dalla costa ed invece, abolendo questo limite, l'Erario incasserebbe 2 miliardi di euro in piu' l'anno nei prossimi 20 anni.
    Abbiamo privato il nostro Paese della possibilità di migliorare la bilancia dei pagamenti, le entrate dello stato, i bilanci delle società che vi operano nell'esplorazione e produzione italiana e gli approvvigionamenti energetici.
    Togliendo questo limite che è stato un errore gigantesco, potremo far sì che il nostro Paese la smetta di sentirsi diverso. Negli Usa, dopo Macondo, non è stata modificata alcuna regola mentre in Italia, e solo in Italia, sono stati posti limiti più stringenti ad esempio nell'Adriatico per il gas. Ed invece - ha ricordato - secondo stime di Assomineraria, riducendo il limite a 5 miglia, si otterrebbero ogni anno 2 miliardi di entrate in più per l'Erario per i prossimi 20 anni."


    Intanto, caro Scaroni, visto che le piace l'America, negli USA sarebbe INACCETTABILE che uno come lei, condannato in via definitiva per inquinamento ambientale, sieda al capo di qualsiasi ditta - ENI o non ENI - e che si senta di poter dire qualsiasi cosa sull'ambiente o sul modo di governare l'Italia.

    Punto secondo, caro Scaroni, negli USA sarebbe INACCETTABILE che una ditta petrolifera come la sua sia proprietaria di organi di stampa, e che abbia a pagamento giornalisti quali la Lucia Annunziata. Nessuno permetterebbe alla Chevron di comprarsi una agenzia di stampa, e se pure fosse, nessuno considererebbe quella testata attendibile. Sono cose che sarebbero inaudite qui - come anche che la Annunziata accetti di scrivere per voi. Ma questa è un altra storia.

    Terzo punto, come ripetuto ad infinitum, le leggi non sono cambiate negli USA perchè erano già molto molto più stringenti che in Italia, dove fino al 2010 non avevamo niente di niente - potevi venire e trivellare a 2 chilometri da riva, come era infatti il caso a Vasto!

    Come detto mille volte, in California il limite è di 160 chilometri da riva, e in Florida 200. Si trivella solo nel golfo del Messico, non certo noto come meta turistica!!! Infine, Assomineraria fa gli interessi di ENI, Forest Oil, Petroceltic, Saras, Northern Petroleum e tutta l'allegra banda di speculatori petroliferi. Assomineraria guarda SOLO le trivelle, e ignora tutto il resto.

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    Perchè non lo va a chiedere alle associazioni di turismo, di pesca, di balneatori che ne pensano di trivellare sotto il naso dei loro ombrelloni? E quanto ci costerà salvare le coste dalla subsidenza indotta dalle sue trivelle? E se ci sono scoppi e perdite, chi ci pensa? Verrà lei Scaroni, assieme a Passera a ripulire le nostre cose? O cosa trivelliamo Otranto, Pantelleria, Venezia?

    Come sempre, mi dica dove va al mare lei, e iniziamo a trivellare dalla riviera di casa sua. Grazie e buone tangenti.

    www.dorsogna.blogspot.it/2012/05/le...l-petrolio.html
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