Profumo di mare: Terra, mare, natura, cambiamento climatico, biodiversità, transizione ecologica

  1. Convegno a Napoli sulle Aree Protette e Programma MAB.

    By Filippo Foti il 4 Nov. 2012
     
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    Napoli 8 e 9 Novembre. Settimana di Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2012.
    Convegno sulle Aree Protette e Programma MAB.



    Il Consiglio Nazionale delle Ricerche, l'Istituto di Studi sulle Società del Mediterraneo, l'Università degli Studi di Napoli Parthenope, l'Università degli Studi di Salerno, l'Assessorato all’Ecologia ed alla Tutela dell’Ambiente, l' A.G.C. 05 “Settore Ecologia” e la Federazione Italiana Club e Centri UNESCO, organizzano:
    La Settimana di Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2012, Convegno sulle Aree Protette e Programma MAB.
    L'8 ed il 9 Novembre alle ore 9.30, presso la Sala Convegni CNR, Via Pietro Castellino 111 a Napoli si terrà un convegno sulle Aree Protette e sul Programma MAB.

    I temi dell'incontro saranno la tematica della conservazione e valorizzazione del paesaggio e le questioni relative alla governance di un’area protetta.

    Così come riportato sul sito del C.N.R., "Le 1.144 aree protette italiane costituiscono oggi uno strumento di tutela dell’ambiente di fondamentale importanza, ma anche un elemento di sensibilizzazione per i cittadini sui temi dell’ecosostenibilità, della biodiversità, della salvaguardia del paesaggio fino al “turismo verde”.
    In Italia le aree protette sono strettamente integrate all’insediamento ed all’attività umana; il numero di residenti in tutti i parchi italiani è complessivamente di 4.407.741 e 5.700 sono i centri storici coinvolti. Le aree protette interessano e coinvolgono, spesso, le zone materialmente più povere e marginali (ricche di qualità naturali e scarse di quantità economiche) dove l’Ente parco, facendo convergere le comunità locali verso obiettivi comuni, potrebbe costituire l’elemento propulsore per il riscatto e la rinascita delle comunità locali.
    Le questioni relative alla governance di un’area protetta legate alle politiche coordinate di tutela ambientale capaci di coniugare l’ambito naturalistico con quello economico, sociale e culturale, sono ormai diventate centrali. Il ruolo delle aree protette può svilupparsi non solo attraverso lo stimolo al non abbandono, all’azione conservativa, ma anche con la creazione di occasioni per la riproposizione e il rilancio delle culture locali. Le domande alle quali si cercherà di dare risposte sono:
    - Lo stato dell’arte della gestione delle aree protette;
    - Cosa si può fare per migliorare la gestione delle aree protette;
    - Quali sono le buone pratiche realizzate nelle aree protette;
    - Vi sono dei modelli esportabili di buone pratiche nelle aree protette? Come è possibile esportarli?
    - Lo Stato e i vari Enti (regione, provincia, Comunità Montane, Autorità di Bacino), quale ruolo hanno finora svolto? Come si può valutare? Cosa è possibile fare per migliorare complessivamente le condizioni delle popolazioni che vivono nelle aree protette?"


    Programma Mab Unesco e riserve della biosfera:
    Il Programma MAB (Man and the Biosphere) è stato avviato dall’UNESCO negli anni ’70 allo scopo di migliorare il rapporto tra uomo ed ambiente e ridurre la perdita di biodiversità attraverso programmi di ricerca e capacity-building. Il programma ha portato al riconoscimento, da parte dell’UNESCO, delle Riserve della Biosfera, aree marine e/o terrestri che gli Stati membri s’impegnano a gestire nell’ottica della conservazione delle risorse e dello sviluppo sostenibile, nel pieno coinvolgimento delle comunità locali.

    Scopo della proclamazione delle Riserve è promuovere e dimostrare una relazione equilibrata fra la comunità umana e gli ecosistemi, creare siti privilegiati per la ricerca, la formazione e l'educazione ambientale, oltre che poli di sperimentazione di politiche mirate di sviluppo e pianificazione territoriale.
    La Rete Mondiale delle Riserve della Biosfera oggi conta 610 riserve in 117 paesi di tutto il mondo. Le riserve della Biosfera riconosciute dall’Unesco in Italia sono 8: il Cilento ed il Vallo Diano, il Circeo, Collemeluccio-Montedimezzo , Miramare, la Selva Pisana, Somma-Vesuvio e Miglio d’Oro, l’arcipelago Toscano e la Valle del Ticino.

    Con il patrocinio ed il contributo della Regione Campania, Assessorato all’Ecologia ed alla Tutela dell’Ambiente e A.G.C. 05 “Settore Ecologia” il convegno inizierà giovedì 8 novembre 2012.

    Comitato organizzatore

    Antonio Bertini
    Domenico Nicoletti
    Giovanni Fulvio Russo
    Tiziana Vitolo

    Comitato Scientifico

    Antonio Bertini
    Maurizio Fraissinet
    Domenico Nicoletti
    Giovanni Fulvio Russo
    Alessandro Strumia
    Tiziana Vitolo




    Video

    Un esempio di forum territoriale che si è svolto tra Basilicata e Calabria,
    la Carta Europea per il Turismo sostenibile nelle aree protette.


    Le aree protette - (Titolo I - Art. 2 della “Legge quadro sulle aree protette, 6 dicembre 1991, n. 394).
    Classificazione delle aree naturali protette:
    1. I parchi nazionali sono costituiti da aree terrestri, fluviali, lacuali o marine che contengono uno o più ecosistemi intatti o anche parzialmente alterati da interventi antropici, una o più formazioni fisiche, geologiche, geomorfologiche , biologiche, di rilievo internazionale o nazionale per valori naturalistici, scientifici, estetici, culturali, educativi e ricreativi tali da richiedere l’intervento dello Stato ai fini della loro conservazione per le generazioni presenti e future.
    2. I parchi naturali regionali sono costituiti da aree terrestri, fluviali, lacuali ed eventualmente da tratti di mare prospicienti la costa, di valore naturalistico e ambientale, che costituiscono, nell’ambito di una o più regioni limitrofe, un sistema omogeneo individuato dagli assetti naturali dei luoghi, dai valori paesaggistici ed artistici e dalle tradizioni culturali delle popolazioni locali.
    3. Le riserve naturali sono costituite da aree terrestri, fluviali, lacuali o marine che contengono una o più specie naturalisticamente rilevanti della flora e della fauna, ovvero presentino uno o più ecosistemi importanti per le diversità biologiche o per la conservazione delle risorse genetiche. Le riserve naturali possono essere statali o regionali in base alla rilevanza degli interessi in esse rappresentati.

    4. Con riferimento all’ambiente marino, si distinguono le aree protette come definite ai sensi del protocollo di Ginevra relativo alle aree del Mediterraneo particolarmente protette di cui alla L. 5 marzo 1985, n. 127, e quelle definite ai sensi della L. 31 dicembre 1982, n. 979.

    Parco della fascia fluviale del Po - tratto Cuneese.


    Definizione area protetta World Commission on Protected Areas:

    La definizione di Area Protetta data dalla World Commission on Protected Areas nel 2008 è: “Spazio geografico chiaramente definito, riconosciuto, dedicato e gestito per la conservazione a lungo termine della natura e dei servizi ecosistemici e dei valori culturali associati.

    Definizione di Aree Marine Protette:

    Sono costituite da ambienti marini, dati dalle acque, dai fondali e dai tratti di costa prospicienti, che presentano un rilevante interesse per le caratteristiche naturali, geomorfologiche, fisiche, biochimiche con particolare riguardo alla flora e alla fauna marine e costiere e per l'importanza scientifica, ecologica, culturale, educativa ed economica che rivestono.

    Possono essere costituiti da un ambiente marino avente rilevante valore storico, archeologico-ambientale e culturale. Le aree marine protette sono istituite ai sensi delle leggi n. 979 del 1982 e n. 394 del 1991 con un Decreto del Ministro dell'ambiente che contiene la denominazione e la delimitazione dell'area, gli obiettivi e la disciplina di tutela a cui è finalizzata la protezione.


    Aree Specialmente Protette d'Importanza Mediterranea (ASPIM).

    Con il Protocollo relativo alle Aree Specialmente Protette e la Biodiversità in Mediterraneo del 1995 (Protocollo ASP) le Parti contraenti hanno previsto, al fine di promuovere la cooperazione nella gestione e conservazione delle aree naturali, così come nella protezione delle specie minacciate e dei loro habitat, l'istituzione di Aree Speciali Protette di Importanza Mediterranea (ASPIM) o SPAMI (dall'acronimo inglese Specially Protected Areas of Mediterranean Importance).

    Le ASPIM italiane sono otto:
    - Area naturale marina protetta Portofino;
    - Riserva naturale marina di Miramare;
    - Area naturale marina protetta del Plemmirio;
    - Area naturale marina protetta Tavolara - Punta Coda Cavallo;
    - Riserva naturale marina Torre Guaceto;
    - Area naturale marina protetta Punta Campanella;
    - Area naturale marina protetta Capo Caccia - Isola Piana; Santuario dei cetacei.

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  1. ricciomare
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    Come mai non vedo l'area protetta delle Isole Tremiti di Pianosa ! Credo che faccia parte del Parco del Gargano !

    Edited by Filippo Foti - 5/11/2012, 21:55
     
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    CITAZIONE (ricciomare @ 5/11/2012, 18:38) 
    Come mai non vedo l'area protetta dellle Isole Tremiti di Pianosa ! Credo che faccia parte del Parco del Gargano !

    L’Isola di Pianosa, totalmente disabitata, è la più orientale delle Isole Tremiti e si trova a circa 20 miglia nautiche dal promontorio del Gargano e ad oltre 20 km di distanza dal punto più vicino di Capraia. La sua altezza ridotta, 15 metri, sul livello del mare, durante le mareggiate viene sommersa. E' da qui il suo nome.

    L'isola appartiene alla zona A della Riserva Marina delle Isole Tremiti dal 1996 nel Parco Nazionale del Gargano, che impedisce la balneazione, pesca e navigazione se non nell’ambito di gite organizzate ed autorizzate dall’Ente Gestore.

    Un ambiente marino meraviglioso da tutelare ad ogni costo. La vegetazione è limitata a piante grasse e cipolle selvatiche, con una fauna terrestre che è essenzialmente costituita da piccoli rettili, ratti e conigli selvatici, in mare vi è una grande varietà di specie che qui sembrano proliferare molto più che altrove. Per quanto concerne la flora, tante spugne, gorgonie e praterie di alghe, mentre tra i pesci e i crostacei vale la pena menzionare i polpi, i saraghi, le orate, i dentici, le cernie e le aragoste giganti. Nei cieli scorrazzano le berte maggiori e minori (le diomedee), il rondone pallido e i falchi della regina.

    Francesco queste zone le conoscerà sicuramente!
     
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  3. ricciomare
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    6ql2C Puoi esserne sicuro Filippo !! Negli anni 80' era la mia meta con la NANI un RIO CABIN insieme a moglie e figli per una spettacolare navigazione partendo dalle Tremiti e scorazzando su e giù dai fondali buttando l'ancora a fianco di una nave semi affondata sulla bassa costa e magari catturando con la mia NIKONOS le prede più ambite dei PESCASUB. Un paradiso ineguagliabile !! Ora purtroppo non è più possibile anche conoscendo il C.te della CP salvo eventuali permessi richiesti dalla FIAS ma questo è da vedersi ! Meglio così !! Se sapessi cosa ne facevano certi PESCATORI in quel periodo !! Ringrazio il FORUM per l'attenzione data al paradiso dell'Adriatico !
     
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3 replies since 4/11/2012, 20:37   313 views
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