Profumo di mare: Terra, mare, natura, cambiamento climatico, biodiversità, transizione ecologica

  1. Prospezioni petrolifere offshore con air-gun. E' lì la "festa"!?

    By Filippo Foti il 15 Feb. 2013
     
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    In meno di due mesi, sono ben 35 i delfini che si sono spiaggiati sulle coste tirreniche italiane: 15 in Toscana, 10 in Campania e 10 nel Lazio.



    La scorsa estate erano stati trovati spiaggiati, lungo il tratto di costa compreso tra Savelletri e la marina di Monopoli, altri delfini e secondo fonti sanitarie non meglio precisate, la morte sarebbe da ricercare a cause infettive poiché in qualche esemplare è stata rinvenuta traccia di un batterio, “Photobacterium Damselae”, che può portare a sindrome emolitica e lesioni ulcerative.

    Photobacterium Damselae


    Ma noi sappiamo invece che il “Photobacterium Damselae”, è stato isolato nella mortalità in popolazioni naturali di pesce persico bianco ed altri pesci di taglia più modesta.

    Come accade spesso, quando succedono fatti del genere, il ministero dell'Ambiente si è affrettato a comunicare che, dalle prime indagini, sembra di poter escludere eventi eccezionali causati dall'uomo, come sversamenti di petrolio o di sostanze inquinanti. Morale della favola: cambiano i governi, ma guarda caso tutti sono favorevoli all’avvio di una politica energetica volta allo sfruttamento di idrocarburi nel Mediterraneo, e non è difficile dedurre che abbiano volutamente nascosto agli italiani ogni informazione circa i possibili danni ambientali, ed in particolare quelli alla fauna, connessi alle ricerche e all’estrazione di petrolio e gas naturale nelle nostre acque costiere.


    E degli spiaggiamenti recenti avvenuti in Francia e in Spagna ed in altre zone del pianeta dove si effettuano analoghe ricerche di idrocarburi con i famigerati airguns e i sonar che chiamano anche “prospezioni petrolifere” quanto per non fare molto “chiasso”!
    Dal Ministero riferiscono anche del pericolo rappresentato dalla presenza di materiali e microparticelle plastiche disseminate in tutto il mar Mediterraneo, che mettono a serio rischio l’equilibrio ambientale e l’ecosistema marino: le microplastiche che infatti impattano fortemente sul plancton e sui mammiferi marini.


    È invece scientificamente provato che le “prospezioni petrolifere” effettuate da dispositivi di localizzazione, emettono suoni per via dell’introduzione nella colonna d’acqua di aria ad altissimi livelli di pressione. L’eco di questi “suoni”, che viene riflessa dal fondale, rivela la presenza, la profondità e tipologia del giacimento. Ma questa “musica monocorde” non è gradita ai pesci, anzi! Certo, lo Stato ( leggi chi ci governa, leggi uomini come noi, mandati lì da noi…) privilegia l’interesse di pochi, i cercatori dell’oro nero, infischiandosene dei danni che provoca ai “molti”, leggi uomo, ambiente, specie di animali, in particolare cetacei che vengono disorientati con la perdita dell’udito, provocando anche lesioni gravi persino fino alla morte.


    Ma dove sta la verità? Certo, tra il dire ed il fare c'è proprio di mezzo il Mare... e le verità "vere" chi le conosce? Ci sono tante verità, e se sono tante le verità...??!
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Comments
  1. ricciomare
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    Strano che non ne hanno parlato i giornali locali della puglia. Solito ste cose non vengono mai diffuse sempre nascoste sotto la sabbia ! Mah ! Camma fa !!
     
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1 replies since 15/2/2013, 16:07   211 views
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