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  1. Papa Francesco e Beppe Grillo i nuovi "Figli dei Fiori"!?

    By Filippo Foti il 31 Mar. 2013
     
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    Mettete dei fiori nei vostri cannoni perché non vogliamo mai nel cielo molecole malate ma note musicali che formino gli accordi per una ballata di pace!



    Momento ricco di cambiamenti epocali e sorprese. Irrompe Grillo nella politica italiana con il Movimento Cinque Stelle, ma anche in Vaticano arriva l’argentino Jorge Bertoglio, che da subito dimostra la sua umiltà pregando insieme ad una folla immensa accorsa in Piazza S. Pietro per salutarlo. Si farà chiamare semplicemente Francesco.

    Sembrerebbero due “Figli dei Fiori”, ovvero due persone semplici che stanno predicando bene e non vediamo come potrebbero razzolare male.

    “Figli dei fiori” come metafora positiva. Dovranno entrambi affrontare i problemi di sempre e sono gravati da una grande responsabilità. Tutto il mondo cattolico ha dimostrato di aver capito quanto sia importante che questo pontefice non fallisca. E’ probabile che nel suo pontificato vi sia l’ultima opportunità perché la Chiesa ritorni ad essere il luogo delle anime e non delle banconote. Per quanto riguarda Grillo molta gente in Italia ripone tante speranze, le spesse che Francesco ci invita ad avere sempre dentro di noi.
    E’ il caso di dire: se sono rose ovvero “Figli dei fiori” … fioriranno! Facendo i dovuti distinguo.


    La data storica per i cosiddetti figli dei fiori è il 14 gennaio 1967 quando 20.000 persone si radunarono all'aperto al Golden Gate Park di San Francisco che rese popolare quella cultura cosiddetta hippy in tutti gli Stati Uniti e poi via via in tutto il mondo. Queste persone, soprattutto giovani, avevano preso in eredità i valori della beat generation che si contrapponeva alla cultura corrente degli anni sessanta, creando delle comunità che gestivano autonomamente, ascoltando hard rock ed incitando alla rivoluzione sessuale ed alluso di sostanze stupefacenti il cui scopo era, secondo loro, esplorare stati di coscienza alternativi.

    Usavano vestire con abiti molto appariscenti dove predominavano i fiori ed anche per questo vennero chiamati “Figli dei fiori”.
    A parte gli eccessi che hanno fatto sempre parte del mondo giovanile, i loro ideali erano la pace e la libertà e mentre in Italia ancora si ascoltava musica melodica, quella degli anni ’60, nuovi slogan cominciavano a fare breccia sui giovani tipo: “Fate l'amore non la guerra”, che andavano a biasimare il periodo della guerra del Vietnam e “Mettete dei fiori nei vostri cannoni”. C’era la ricerca sfrenata della totale libertà che invocavano tutti i giovani del mondo oppressi da un mondo che stava mutando e che non li vedeva protagonisti. Insomma se oggi i giovani sono più liberi devono molto a quei giovani di allora che propugnavano un diverso stile di vita.

    "San Francisco (Be Sure to Wear Flowers in Your Hair)", cantata da Scott McKenzie è una canzone, scritta da John Phillips dei The Mamas & the Papas fu pubblicata nel giugno del 1967 per promuovere il Festival Pop di Monterey.
    La canzone di McKenzie diventò un successo immediato. Il testo dice: "Se stai andando a San Francisco, assicurati di indossare dei fiori nei capelli". A causa della differenza tra il testo e il titolo vero e proprio, il titolo è spesso citato come "San Francisco (Be Sure to Wear Some Flowers in Your Hair)". "San Francisco" ha raggiunto il numero quattro della Billboard Hot 100 negli Stati Uniti, ed è stato il numero uno nel Regno Unito ed in gran parte d'Europa. Il singolo avrebbe venduto oltre 5 milioni di copie in tutto il mondo. La canzone ha il merito di aver portato migliaia di giovani a San Francisco, in California alla fine degli anni sessanta.


    If you're going to San Francisco,
    Se stai andando a San Francisco,
    be sure to wear some flowers in your hair.
    assicurati di indossare dei fiori nei capelli.
    If you're going to San Francisco,
    Se stai andando a San Francisco,
    you're gonna meet some gentle people there.
    hai intenzione di incontrare lì alcune persone gentili.
    For those who come to San Francisco.
    Per coloro che vengono a San Francisco.
    Summertime will be a love-in there,
    In estate ci sarà lì un amore
    In the streets of San Francisco.
    Per le strade di San Francisco.
    Gentle people with flowers in their hair.
    Gentili persone con i fiori nei capelli.
    All across the nation,
    In tutta la nazione,
    such a strange vibration,
    una strana vibrazione,
    people in motion.
    persone in movimento.
    There's a whole generation,
    C'è tutta una generazione,
    people in motion.
    persone in movimento.
    People in motion.
    persone in movimento.
    For those who come, to San Francisco.
    Per chi viene, a San Francisco.
    Be sure to wear some flowers in your hair.
    Assicurarsi di indossare dei fiori nei capelli.
    If you’re going to San Francisco,
    Se stai andando a San Francisco,
    summertime will be a love-in there.
    In estate ci sarà lì un amore.
    If you come to San Francisco.
    Se stai andando a San Francisco,
    Summertime will be a love-in there.
    In estate ci sarà lì un amore.
    Summertime will be a love-in there.
    In estate ci sarà lì un amore.



    In Italia si incominciava pure a risentire dell’influenza della beat generation e Gianno Morandi al Festival delle Rose nel 1966 cantava “C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones”.

    … C'era un ragazzo
    Che come me
    amava i Beatles e i Rolling Stones
    Girava il mondo e poi finì
    a far la guerra nel Viet-Nam
    Capelli lunghi non porta giù
    non suona la chitarra ma
    uno strumento che sempre dà
    la stessa nota “ta.ra.ta.ta”….



    Ma il gruppo che meglio seppe interpretare la protesta giovanile ed i “Figli dei fiori” fu quello che portò al successo la canzone “Proposta”. Loro erano i Giganti!
    Erano di Milano e fondarono il gruppo nel 1964 da Sergio (Enrico Maria) Papes (batteria), Giacomo Di Martino (chitarra) e Sergio Di Martino (basso). Nel 1965 si unì al gruppo Francesco Marsella detto Checco (tastiere).


    Arrivano terzi a Sanremo 1967 con Proposta e confermano un successo iniziato con i migliori auspici e che fecero breccia nei giovani di allora con molte canzoni tipo album concept . A fine 1968 il gruppo si scioglie e non riuscirà più, anche se pur con qualche timido tentativo a ritrovare l’identità degli esordi.


    Mettete dei fiori nei vostri cannoni….
    Era scritto in un cartello sulla schiena di ragazzi che….
    senza conoscersi ... di citta' diverse … socialmente differenti … in giro per le strade della loro citta'
    cantavano…
    La loro proposta ora pare che ci sarà un'inchiesta:
    “Tu come ti chiami, sei molto giovane qual è la tua proposta?”
    “Me chiami Brambilla e fu l’uperari lavori la ghisa per pochi denari
    e non ho in tasca mai la lira per potere fare un ballo con lei
    mi piace il lavoro ma non sono contento non è per i soldi che io mi lamento
    ma questa gioventù' ci avrei giurato che m'avrebbe dato di più.
    Mettete dei fiori nei vostri cannoni perché non vogliamo
    mai nel cielo molecole malate ma note musicali che formino gli accordi per
    una ballata di pace … di pace … di pace.
    “Anche tu sei molto giovane quanti anni hai e di cosa non sei soddisfatto”
    “Ho quasi 20 anni e vendo giornali girando quartieri fra povera gente
    che vive come me che sogna pure come me che sogna come.
    Io sono un pittore che non vende quadri dipingo soltanto l'amore che vedo
    e alla società non chiedo che la mia libertà.
    Mettete dei fiori nei vostri cannoni perché non vogliamo mai nel cielo
    molecole malate… ma note musicali… che formino gli accordi per
    una ballata di pace.. di pace… di pace.
    “E tu … chi sei … non mi pare che abbia di che lamentarti.”
    La mia famiglia è di gente per bene con mamma non parlo
    col vecchio nemmeno lui mette le mie camicie e poi mi critica se vesto così
    guadagno la vita lontano da casa perché ho rinunciato ad un posto tranquillo
    ora mi dice che ho degli impegni che gli altri han preso per me.
    Mettete dei fiori nei vostri cannoni perché loro non vogliono nel cielo
    molecole malate ma note musicali che formino gli accordi per
    una ballata di pace… di pace… di pace.
    Mettiamo dei fiori nei nostri cannoni perché non vogliamo mai nel cielo
    molecole malate ma note musicali che formino gli accordi per
    una ballata di pace.. di pace …di pace.

    Una speranza, un sogno che abbiamo tutti perchè la nostra bella Italia ritorni ad essere il “Bel Paese”.
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Comments
  1. ricciomare
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    Sei un grande Filippo !!! (Y) Ottima recensione la metto nella mia agenda delle cose più importanti della mia vita ! Grazie ! 6aiTiG2
     
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    CITAZIONE (ricciomare @ 1/4/2013, 17:36) 
    Sei un grande Filippo !!! (Y) Ottima recensione la metto nella mia agenda delle cose più importanti della mia vita ! Grazie ! 6aiTiG2

    Grazie Francesco, la riflessione è d'obbligo in questo momento di grandi tensioni sociali dove la fede rappresenta più di un ancora di salvezza per l'uomo che non deve mai abbandonare di sperare in un mondo migliore anche a costo di rivedere completamente il proprio stile di vita.

    Edited by Filippo Foti - 24/4/2021, 17:55
     
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  3. ricciomare
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    Tranquillo farò sempre parte della tua CIURMA !!
     
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    Beppe Grillo difende il figlio accusato di stupro...

    sia pel padre, eppur anche pel figliuolo,
    l'onanismo avrebbe scansato ogni duolo...
     
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