Dal lancio della serie d'investimenti per la fine della povertà, il mondo sta cambiando rapidamente. Durante il periodo del Millennium Development Goals, la povertà è dimezzata, mostrando che i progressi sono possibili quando si lavora insieme ad un'agenda condivisa.
Un ragazzo pakistano si trascina a fatica con un peso abnorme per la sua età.
I 17 obiettivi di sviluppo sostenibile “Sustainable Development Goals” (SDGs) e i loro contenuti studiati attraverso oltre 240 indicatori, si basano su quattro pilastri: Economia, Società, Ambiente e Istituzioni, costituiscono la spina dorsale dell'agenda 2030. Essi tengono equamente conto della dimensione economica, sociale e ambientale dello sviluppo e integrano per la prima volta lo sradicamento della povertà e lo sviluppo sostenibile in un dispositivo comune.
Gli SDGs devono essere raggiunti da tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite entro il 2030. Ciò significa che tutti i Paesi sono chiamati a fronteggiare congiuntamente le sfide urgenti del pianeta. Gli obiettivi hanno validità universale, vale a dire che tutti i Paesi devono fornire un contributo per raggiungere le finalità in base alle loro capacità. Si devono comunque introdurre degli incentivi affinché gli attori non statali - che pur stanno ottenendo l’attenzione di una parte rilevante del mondo accademico, come le organizzazioni non governative, le associazioni professionali, cooperative, sindacati ecc. - nonché della politica internazionale, contribuiscano maggiormente a questo sviluppo.
L’anno in corso dovrebbe vedere anche un costante impulso da parte dei leader locali a seguito del Vertice mondiale sull'azione per il clima del 14 settembre dello scorso anno, ovvero dell'importante summit internazionale che si è concluso in California con i delegati che hanno invitato i governi nazionali ad unire le forze per intensificare l'azione per il clima prima del 2020; l'anno in cui i gas serra a livello globale avranno bisogno di diminuire bruscamente per evitare i peggiori impatti del cambiamento climatico.
Portare un sorriso senza fine sui volti di tanti ragazzi sfruttati in una società socialmente giusta, tecnologicamente migliorata, libera dalla fame, con pari opportunità e una giusta quota di risorse.
Il focus di quel vertice si è rivolto alla recente Conferenza sul clima delle Nazioni Unite a Katowice in Polonia e al Summit del 23 settembre prossimo a New York presso la sede dell’ONU a cui parteciperanno tutti i capi di stato e di governo sotto la presidenza del Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres. Tra gli altri argomenti che saranno trattati, si discuterà anche del perché è essenziale adeguarsi ai rischi climatici e agire rapidamente.
Nel 2018, le organizzazioni e le comunità hanno lanciato diverse interessanti iniziative per monitorare i progressi degli obiettivi e creare buoni propositi per tutto il 2019.
Il Rapporto sugli obiettivi di sviluppo sostenibile 2018 ha rilevato che i conflitti e i cambiamenti climatici sono stati i principali fattori che hanno contribuito a far crescere il numero di persone che soffrono la fame, le grandi migrazioni di massa messe in atto per fuggire dalle zone più colpite, oltre a limitare i progressi verso l'accesso universale ai servizi idrici e igienico-sanitari di base.
ELIMINARE LA POVERTÀ IN TUTTO IL MONDO
Nonostante il notevole successo ottenuto dal 1990 a oggi nella lotta alla povertà, oltre 800 milioni di persone, il 70% delle quali sono donne, vivono ancora in condizioni di estrema povertà, risultate cronicamente denutrite nel 2014, come anche i bambini. L'obiettivo mira a sradicare la fame e la malnutrizione in tutte le sue forme entro il 2030.
Per la prima volta nel mondo, da oltre un decennio, ci sono attualmente circa 38 milioni di persone in più affamate, passando da 777 milioni nel 2015 a 815 milioni nel 2016. Secondo il rapporto, i conflitti sono ora uno dei principali fattori di insicurezza alimentare in 18 paesi. Nel 2017, il mondo ha registrato la più costosa stagione degli uragani del Nord Atlantico, portando le perdite economiche globali attribuite ai disastri a oltre 300 miliardi di dollari.
Anche se a qualche lettore potrebbe sembrare una utopia, eliminare povertà, fame, malnutrizione, e assicurare la sicurezza alimentare nel mondo è un tentativo che occorre fare, anche perché i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile - dell'Agenda 2030 che sono stati formalmente adottati da 193 paesi nel corso del Vertice sullo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite che si è tenuto dal 25 al 27 settembre 2015 a New York - sono confortati dalla precedente esperienza che è stata adottata dai Capi di Stato e di governo di tutti gli Stati membri dell'ONU, che si sono riuniti dal 6 all'8 settembre 2000 a New York nel "Vertice del Millennio” (United Nations Millennium Declaration). Quel vertice, fondato su obiettivi globali prefissati, migliorò le condizioni di tante persone, contribuendo a far decrescere la povertà in tutto il mondo.
Gli Obiettivi di sviluppo del millennio (MDG) hanno dato un contributo fondamentale al miglioramento della salute della popolazione umana. Progressi storici sono stati fatti nella lotta contro malattie come l'AIDS, la tubercolosi e la malaria. Ma i risultati sono ancora al di sotto delle esigenze delle popolazioni, in particolare per quanto riguarda la riduzione della mortalità infantile e materna.
Edited by Filippo Foti - 10/1/2019, 17:53
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