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  1. Fukushima Daiichi: dopo tre anni, un mare di menzogne.

     
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    Domani 11 marzo 2014, ricorre il terzo anniversario dell'inizio della catastrofe nucleare di Fukushima Daiichi e della “gigantesca menzogna”, con la soppressione di informazione del disastro e delle sue conseguenze con uno sforzo di disonestà di dimensioni storiche.



    Ormai è certo che ci arrivano continuamente segnali di un pianeta in via di estinzione! Messaggi subliminali provenienti da numerose fonti altamente tecnologiche stanno producendo effetti disastrosi nell’umanità e sul pianeta. Diffusi in tutto il mondo globalizzato e non, questi messaggi sono un’arma che condiziona tutti gli esseri viventi nel nostro pianeta inducendo, soprattutto nei decisori politici, comportamenti e provvedimenti che di fatto non aiutano a vivere bene.


    Contribuiscono invece a provocare quotidianamente grosse alterazioni climatiche, quelle cui ancora ci si ostina a chiamare “eventi estremi” come uragani, sbalzi termici, piogge artificiali, siccità in vaste aree del globo e “chi più ne ha ne metta”. Tutto ciò porta alla degenerazione fisica e morale delle persone che si avviano inesorabilmente, in un più che prossimo futuro, a diventare relitti, ombre, figure inanimate… !

    Karl Grossman, professore di giornalismo all'Università di Stato di New York/College di Old Westbury.Karl , in un suo articolo pubblicato lo scorso anno sul fracking ha sostenuto, senza peraltro essere mai smentito, che questa tecnologia utilizza non solo sostanze chimiche tossiche che possono contaminare l’acqua sotterranea, ma che rilascia anche ingenti quantità di veleno radioattivo nel suolo che rimarrà caldo e mortale per migliaia di anni.

    Karl Grossman


    Domani 11 marzo 2014, ricorre il terzo anniversario dell'inizio della catastrofe nucleare di Fukushima Daiichi e della “gigantesca menzogna”, così la definisce Karl, con la soppressione di informazione del disastro e delle sue conseguenze con uno sforzo di disonestà di dimensioni storiche.

    Le menzogne le dicono in tanti e le fonti più incriminate sarebbero organismi internazionali, in particolare della “International Atomic Energy Agency”, l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, un organo nazionale guidato dal governo giapponese, ovvero dal suo attuale primo ministro Shinzo Abe in carica dal 26 dicembre 2012.

    In Giappone, purtroppo, la scienza che ha a che fare con la potente industria nucleare, non ha dimostrato in questi anni di essere particolarmente obiettiva, anzi!


    L'inganno è stato parte fondamentale ed integrante della spinta per l'energia nucleare sin dal suo inizio, sostiene Karl Grossman, e lo scrive nel suo primo libro pubblicato nel 1980 sulla tecnologia nucleare: “What You Are Not Supposed”, dove si legge tra l’altro: "Tu, ( riferendosi al lettore n.d.r.), non sei stato informato sulla energia nucleare. Non ti è stato detto nulla ed è stato fatto di proposito. Mantenere i cittadini nel buio è ritenuto necessario dai promotori del nucleare.”

    In definitiva il governo giapponese, la scienza e l'industria privata che hanno spinto per il nucleare si resero conto che se le persone avessero saputo le potenziali conseguenze del nucleare, si sarebbero da subito ribellate, prima che le stesse centrali fossero state costruite.

    E’ stato un facile profeta Karl Grossman sul nucleare, ma la gente lo ha capito con molto ritardo e solo quando sono avvenuti gli incidenti catastrofici ci si è resi conto pienamente della letalità dell'energia atomica.

    “Beh, continua Karl Grossman, che dire del massiccio disastro dell'incidente nucleare di Chernobyl nel 1986 e della catastrofe di Fukushima che ha avuto inizio l’11 marzo 2011 e che ancora è in corso con grandi scarichi di veleni radioattivi che continuano ad essere immessi nell'ambiente?”

    Nel frattempo però, udite udite, la posizione dei promotori nucleari sugli impatti della catastrofe di Fukushima è la disinvolta negazione che essi sono essenzialmente inesistenti.

    "Fukushima è una riproduzione inquietante della negazione e delle polemiche che hanno avuto inizio con i bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki," ha scritto Charles Perrow professore emerito della “Yale University” nel “Bulletin of the Atomic Scientists”, Bollettino degli Scienziati Atomici, lo scorso anno. Questa è la stessa negazione nucleare che ha salutato anche i test nucleari al plutonio a Windscale nel nord dell'Inghilterra e a Chelyabinsk nei monti Urali, quelli della centrale nucleare di Three Mile Island negli Stati Uniti e Chernobyl in quella che oggi è l'Ucraina."

    Charles Perrow


    Ancora Karl Grossman, per quanto attiene alle conseguenze del disastro di Fukushima: "Ad oggi non esistono effetti sulla salute che siano stati segnalati in qualsiasi persona a seguito di esposizione a radiazioni dopo l'incidente", ha dichiarato l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) nel 2011, un’affermazione che sostiene ancora oggi.

    "Nel 1959, continua Grossman, l'AIEA e l’Organizzazione Mondiale della Sanità - (OMS, o World Health Organization, WHO in inglese) - agenzia specializzata dell'ONU per la salute, fondata il 22 luglio 1946 ed entrata in vigore il 7 aprile 1948 con sede a Ginevra - hanno concluso un accordo, che continua ancora oggi a condizione che l'AIEA e l'OMS "agiscano in stretta cooperazione una con l'altra" e "ogni volta che una organizzazione si propone di avviare un programma o attività su un argomento in cui l’altra organizzazione ha o può avere un interesse sostanziale. In tal caso, il primo si consulta con l'altro al fine di regolare la questione di comune accordo."

    L'accordo AIEA-OMS ha fatto sì che "l'OMS non può intraprendere alcuna ricerca, non può divulgare alcuna informazione, non può venire in aiuto di una popolazione, senza la preventiva approvazione dell'AIEA ...

    Sulle questioni nucleari dunque "c'è stato un livello molto alto di “copertura istituzionale” ed internazionale che comprende i governi, le autorità nazionali, ma anche, purtroppo l'Organizzazione Mondiale della Sanità”

    Poi, udite udite, c'è il nuovo primo ministro del Giappone, Shinzo Abe, che l'anno scorso ha insistito davanti al Comitato Olimpico Internazionale per avere nel 2020 le Olimpiadi a Tokyo (180 km da Fukushima): "Non ci sono problemi di salute fino al ora, né ci saranno in futuro, faccio la dichiarazione a voi nel modo più enfatico e inequivocabile." Abe è stato promotore per un riavvio di 54 centrali nucleari del Giappone. :sbatte testa:

    Shinzo Abe


    Quali saranno le conseguenze del disastro nucleare di Fukushima Daiichi è impossibile saperlo esattamente ora, ma considerando la quantità gigantesca di veleni radioattivi che sono stati scaricati e che continueranno ad essere rilasciati, gli impatti saranno inevitabilmente grandi. La pretesa che non ci saranno conseguenze per la vita dalla catastrofe di Fukushima in futuro, è una menzogna scandalosa.

    Questo perché è ormai ampiamente noto che non esiste un livello "sicuro" di radioattività. Qualsiasi dose può uccidere. Certo è che più radioattività equivale a dire maggiori conseguenze sulla salute degli esseri viventi. Così come il “National Council on Radiation Protection” (Consiglio Nazionale per la Protezione dalle Radiazioni) ha dichiarato: "Ogni incremento di esposizione alle radiazioni produce un aumento incrementale del rischio di cancro".


    Un tempo era invalsa l'idea che vi fosse una "dose soglia" di radioattività al di sotto della quale non ci sarebbe stato alcun danno. Questo perché quando la tecnologia nucleare è iniziata e la gente è stata esposta a radioattività, non è subito caduta a terra morta. Ma con il passare degli anni, ci si rese conto che anche bassi livelli di radioattività possono provocare il cancro ed altre malattie in quanto c’è un periodo di "incubazione" da 5 a 40 anni.

    E’ stata fatta una proiezione di oltre un milione di decessi per la radioattività rilasciata a Fukushima. Ad affermarlo è il dr. Chris Busby, segretario scientifico del Comitato Europeo sui rischi delle radiazioni che è stato anche un professore in un certo numero di università. Busby è un scienziato britannico noto per le sue teorie controverse circa gli effetti negativi per la salute a dosi molto basse di radiazioni ionizzanti.

    Chris Busby


    "Fukushima è ancora bollente di radionuclidi in tutto il Giappone", ha detto. A Chernobyl invece è successo in un colpo solo, quindi Fukushima sarà peggio."

    Nel frattempo, la radiazione sta raggiungendo livelli record sia nell'aria che nell'acqua. La ricaduta è già stata rilevata al largo delle coste dell'Alaska. Si arriverà, lungo la costa occidentale del Canada e degli Stati Uniti, al Messico settentrionale, entro la fine del 2014. Sparizioni di massa di cuccioli di leoni marini, sardine, salmoni, orche e altra vita marina sono stati già segnalati, insieme ad una disintegrazione di massa terrificante delle stelle marine.

    Ivan MacFadyen



    La testimonianza del velista Ivan MacFadyen.

    "Sono stato in Giappone e in quel periodo si sentiva come se l'oceano stesso fosse morto, ha dichiarato il velista Ivan MacFadyen. Ho visto una balena con una sorta di un impotente massa sulla superficie del suo corpo con quello che sembrava un grosso tumore sulla sua testa. E' stato abbastanza nauseante. Ho fatto un sacco di chilometri sul mare nella mia vita e mi sono abituato a vedere tartarughe, delfini, squali e grandi folate di uccelli, ma questa volta, per 3.000 miglia nautiche non c'era nulla di vivente per essere visto. Al posto della vita mancante c’era solo spazzatura in volumi sorprendenti."

    Helen Caldicott


    La dottoressa Helen Caldicott, uno dei fondatori di “The Medical Implications of Fukushima”, nel corso di un simposio sul tema "Le implicazioni mediche di Fukushima", ha detto il 23 marzo 2012 in California, e lo scorso anno in Giappone: "L'incidente è enorme nelle sue implicazioni mediche. Come la gente inala gli elementi radioattivi, mangia verdure radioattive, riso e carne e beve il latte e tè radioattivo, si induce una epidemia di cancro. Come anche la radiazione della contaminazione dell'oceano si bioaccumula lungo la catena alimentare, con i pesci radioattivi che saranno catturati a migliaia di chilometri dalle coste giapponesi e quando saranno consumati, continueranno il ciclo di contaminazione, a dimostrazione che non importa dove avvengono tutti i principali incidenti nucleari."

    La dr.ssa Caldicott, i cui libri sul nucleare includono “ Follia nucleare” (“Nuclear Madness”), ha anche dichiarato: "Il disastro di Fukushima non è finito e non finirà mai.” Infatti Il “fall-out” radioattivo di una esplosione nucleare, detto anche “ricaduta radioattiva” che rimane tossica per centinaia di migliaia di anni, copre vaste aree del Giappone. Questa monnezza non sarà mai ripulita e contaminerà gli alimenti, gli esseri umani e gli animali praticamente per sempre."


    Arnie Gundersen, vice presidente di una ex industria nucleare, ha detto: "Gli impatti sulla salute dei giapponesi cominceranno a farsi sentire anche tra diversi anni. Credo che ci troveremo fino a un milione di casi di cancro nei prossimi 30 anni a causa dell'incidente di Fukushima in Giappone."

    "A Fukushima, abbiamo aperto una porta per l'inferno che non può essere facilmente chiusa", ha detto lo scorso anno Paul Gunter, direttore di “Reactor Oversight Project” del gruppo statunitense “Beyond Nuclear”.


    Già un eccessivo numero di casi di tumori della tiroide sono apparsi in Giappone, un segno precoce degli impatti con la radioattività. Uno studio dello scorso anno condotto da Joseph Mangano e Janette Sherman Dr. del “Radiation and Public Health Project”, e dal dottor Chris Busby, hanno stabilito che lo iodio radioattivo “fall-out” da Fukushima ha danneggiato la tiroide dei bambini in California. E non basta, la più grande ondata di radioattività nell'Oceano Pacifico da Fukushima è prevista che colpirà la costa occidentale del Nord America nei prossimi mesi.

    Nel frattempo, in uno studio condotto da Daniel Madigan della Stanford University, ogni tonno rosso che migra dal largo del Giappone e pescato fino al largo delle acque della California è risultato essere contaminato da cesio-137, un veleno radioattivo emesso su larga scala da Fukushima.


    Tra l’altro, e finora sono stati considerati gli aspetti più gravi per la salute umana, c’è da considerare ovviamente, l'enormità dei danni materiali. L'Istituto di Politica per la Salute Ambientale dei Medici per la Responsabilità Sociale (PSR), (“Environmental Health Policy Institute of Physicians for Social Responsibility (PSR)) nella sua sintesi dei "costi e delle conseguenze del disastro di Fukushima Daiichi", cita stime di perdita economica di tra 250 e 500 miliardi di dollari.

    Sono circa 800 chilometri quadrati le zone interdette, terreni agricoli e città abbandonate, dalle quali 159.128 persone sono state "sfrattate". Inoltre, circa un mese dopo il disastro, il 19 aprile 2011, il Giappone ha deciso di aumentare notevolmente i suoi “livelli sicuri di esposizione alle radiazioni” da 1 mSv [millisievert, una misura della dose di radiazione] a 20 mSv all'anno, di 20 volte superiore rispetto al limite di esposizione negli Stati Uniti. Questo ha permesso al governo giapponese di minimizzare i pericoli del fallout ed evitare l'evacuazione di molte aree gravemente contaminate.


    E se consideriamo che, in data 27 marzo 2013, per l'attuazione pratica della radioprotezione, la Commissione internazionale per la protezione radiologica (CIPR) raccomanda che l'esposizione aggiuntiva di un individuo alle radiazioni provenienti da tutte le attività umane sia limitata a 1 mSv all'anno. Come la mettiamo cari giapponesi?

    Anche le norme fondamentali di sicurezza vigenti in Europa per la protezione dai pericoli derivanti dall'esposizione alle radiazioni ionizzanti stipulano un limite di dose per l'esposizione pubblica di 1 mSv all'anno. Questo limite garantisce la protezione adeguata dai rischi delle radiazioni ionizzanti sia per gli uomini che per le donne, nonché per i neonati e i bambini. Le norme fondamentali di sicurezza europee sono al momento oggetto di discussione al Consiglio e al Parlamento europeo, sulla base di una proposta della Commissione che conferma la validità dei limiti di dose pubblica e dell'approccio differente in base all'età e al sesso.

    Per concludere, l'anno scorso il governo giapponese ha approvato una nuova legge di Stato che può comminare fino ad una pena di 10 anni di carcere per chi scrive su Fukushima. "E questo rappresenta il segno canceroso di un regime nucleare destinato a controllare tutta la conoscenza di una catastrofe globale letale ora incessantemente crescente”, ha scritto Harvey Wasserman, co-autore di “Killing Our Own”, in un pezzo intitolato "Giappone Nuovo fascismo Fukushima."
    Taro Yamamoto, un legislatore giapponese, dice che la legge "rappresenta un colpo di stato " e che conduce alla "ricreazione di uno stato fascista". Il potente quotidiano Asahi Shimbun avverte che potrebbe finire giornalismo indipendente su Fukushima .

    Secondo questa nuova legge di Stato, il governo potrebbe vietare ed arrestare tutti i responsabili dei media indipendenti, gettando un velo di oscurità su una catastrofe che ci minaccia tutti .

    Rosalie Bertell, una suora cattolica, nel suo libro “No Immediate Danger”, ha scritto su decenni di repressione degli impatti del nucleare e la ragione che sta dietro di essa: "Se il pubblico scoprisse il costo sanitario vero dell’inquinamento nucleare, un grido si alzerebbe da tutte le parti del mondo!”


    Questo è così il disperato drive-in in cui una gran parte conforme di media sono stati complici, per negare la catastrofe di Fukushima, una catastrofe che ha colpito profondamente la vita sulla Terra.

    Tutto ciò contribuirà a portare alla degenerazione fisica e morale in cui il pianeta e i suoi abitanti perdono la loro parvenza di realtà per divenire in un più che prossimo futuro relitti, ombre, figure inanimate… !?

    Edited by Filippo Foti - 24/4/2021, 18:07
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    Passati 10 anni continuano a sversare in mare...e noi ne mangiamo il pesce!
     
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    Kaoopo

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    oggi il danno delle microplastiche,dopo fukushima microplastiche radioattive...naturalmente cina, russia, corea del nord,israele, iran ed altri non hanno comunicato analoghi sversamenti di materiale radioattivo nell'aria, nei mari, nei suoli...
     
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