Profumo di mare: Terra, mare, natura, cambiamento climatico, biodiversità, transizione ecologica

  1. Canale di Sicilia: quì Sciacca - “Stoppa la piattaforma“.

    By Filippo Foti il 31 Aug. 2011
     
    +1   -1    0 Comments   1,045 Views
    .

    cedisicilia55


    STRETTO DI SICILIA - MINACCE E TUTELA
    Gli ultimi "Echi di Stampa" di Guido Picchetti dalla "Bacheca su FB del 31/08/11 - Il "bollettino di guerra" sulle piattaforme petrolifere nello Stretto di Sicilia.



    UNIMONDO ORG - Greenpeace - Il "bollettino di guerra" sulle piattaforme petrolifere nello Stretto di Sicilia continua anche oggi... Una guerra, questa si che mi piace !!!“Basta trivellazioni nel Canale di Sicilia, si crei una riserva marina” - “Nuove richieste per esplorazioni petrolifere offshore minacciano le zone più sensibili del Canale di Sicilia, i banchi d’alto mare. L’Audax Energy, già famosa nel Canale per le esplorazioni in acque tunisine, punta adesso ai giacimenti italiani al largo di Pantelleria”. Lo denuncia Greenpeace nel rapporto “Le mani sul tesoro. Perché proteggere il Canale di Sicilia dalla corsa all’oro nero” (in .pdf) in cui documenta l'enorme bellezza e il valore biologico dell’area e ne chiede la tutela con la creazione di una riserva marina ... omissis... - Per leggere tutto l'articolo: www.unimondo.org/Notizie/Greenpeace...-riserva-marina
    GREEN REPORT - Le mani sul tesoro. Le trivellazioni petrolifere nel Canale di Sicilia e gli affari di famiglia del ministro. - Non si può certo dire che Greenpeace non abbia tempismo. Due giorni fa Il Fatto Quotidiano in un articolo intitolato ("Sicilia, trivelle pronte per l'oro nero. E per la Prestigiacomo è un affare di famiglia") ha accusato il ministro dell'ambiente di avere familiari coinvolti nel Consorzio Coemi «che ha acquistato e trasformato la petroliera Leonis, un colosso da 110mila tonnellate, che deve essere ormeggiata alla piattaforma per raccogliere il greggio estratto». Una commessa da 30 milioni. Coemi, scrive Il Fatto, «come dice lo stesso sito della società, è nata come impresa di famiglia dei Prestigiacomo ... omissis... - - Per leggere tutto l'articolo: www.greenreport.it/_new/index.php?l...JMc6vqA.blogger
    L'ALTRA SCIACCA - Osservazioni all’istanza di VIA per il permesso di Ricerca Idrocarburi denominato “d 364 C.R-.AX” da realizzarsi nel tratto di mare compreso tra il Banco Pantelleria, il banco Avventura ed il Banco Talbot, nel canale di Sicilia, da parte della società Audax Energy srl con sede legale a Roma, in Via Nibby.
    Le seguenti associazioni: Lega Navale Italiana sezione di Sciacca, Greenpeace Onlus, Italia Nostra sezione di Sciacca, L'AltraSciacca, Cittadinanza attiva- Procuratore dei Cittadini - Sede di Sciacca, CGIL sede di Sciacca. (e le eventuali altre firmatarie), costituite in un comitato denominato STOPPA LA PIATTAFORMA, in merito alla documentazione relativa alla Valutazione di Impatto Ambientale dell’Istanza di Permesso di Ricerca per Idrocarburi “d 364 C.R-.AX”, Audax Energy srl con sede legale a Roma, in Via Nibby 7 e capitale sociale di 120'000 euro, relativa a ipotesi di ricerche sismiche e perforazioni petrolifere nel canale di Sicilia in una zona di mare compresa tra il Banco Pantelleria, il Banco Avventura ed il Banco Talbot, premettono ... omissis... - - Per leggere tutto l'articolo: www.laltrasciacca.it/wp-content/upl...d-364-CR-AX.pdf
    ECO TV - Greenpeace contro le trivellazioni nel Canale di Sicilia. - «Mentre gli italiani sono ancora in vacanza. Invece di tutelare le bellezze naturali di cui il turismo vive, si moltiplicano i piani per distruggere i nostri mari. I banchi del Canale di Sicilia sono ricchissimi di biodiversità. È inammissibile che vengano svenduti per minacciosi progetti di ricerca, richiesti da compagnie petrolifere tramite una documentazione troppo spesso viziata e insufficiente a dare alcun tipo di garanzia», commenta Giorgia Monti, responsabile della campagna Mare di Greenpeace Italia. La causa di tali affermazioni sono le richieste per le esplorazioni petrolifere che minacciano le zone più sensibili del Canale di Sicilia, i banchi d'alto mare. La società Audax Energy Ltd (ADX) sta provando ... omissis... - - Per leggere tutto l'articolo: www.ecotv.it/news/item/8905-greenpe...nale-di-sicilia
    TERRA - I petrolieri “fantasma” nel Canale di Sicilia - di Diego Carmignani. - TRIVELLAZIONI. L’australiana Audax Energy, in cerca di oro nero al largo di Pantelleria, è solo l’ultima delle compagnie straniere interessate ai giacimenti nei nostri mari. L’allarme di Greenpeace. Finite le vacanze, tutti a casa e spiagge incontaminate alle spalle, certi che resteranno lì per sempre, con le loro bellezze ad accogliere i turisti, ma soprattutto ad ospitare fauna e flora. Errore: dalla Puglia alla Sicilia, sullo scrigno mediterraneo incombono le compagnie petrolifere straniere. Prospettive molteplici e sempre più concrete che Terra, e con continuità le maggiori associazioni ambientaliste e i comitati locali, stanno sottolineando ad ogni richiesta e ... omissis... - - Per leggere tutto l'articolo: www.terranews.it/news/2011/08/i-pet...nale-di-sicilia

    Nota a margine di profumodimare.forumfree.it

    E dopo gli "Echi di Stampa" di Guido Picchetti, ci piace mettere in risalto la nascita di un comitato in Sicilia: "Stoppa La Piattaforma" che si sta facendo carico di una nobile iniziativa che scoprirete continuando la lettura di questo post.



    Con l'obiettivo di bloccare la ricerca petrolifera al largo di Sciacca, si è costituito in città un comitato civico fondato da: CGIL sede di Sciacca, Greenpeace Onlus Roma, Italia Nostra sede di Sciacca, l'Altra Sciacca, Lega Navale sede di Sciacca, Cittadinanza attiva e Procuratori dei Cittadini Sede di Sciacca. Il suo nome è "Stoppa La Piattaforma". Detto comitato, analizzando la documentazione tecnica allegata alla richiesta di autorizzazione, ha constatato tante inadempienze, inesattezze ed omissioni anche indispensabili e propedeutiche secondo le norme vigenti nella materia e burocratiche che fanno gridare ad uno scandalo di enormi proporzioni.
    Diamo un nostro modesto contributo a questa iniziativa “Stoppa la piattaforma“, alla quale hanno aderito la CGIL, Greenpeace, Italia Nostra, l'Altra Sciacca, Lega Navale e Cittadinanza attiva e Procuratori dei Cittadini ed altre associazioni ed Enti che via via si sono aggiunti in segno di solidarietà. Sottoponendo dunque alla vostra cortese attenzione una sintesi del documento, inoltrato ali indirizzi che seguono:

    Al Ministero dell’Ambiente eTutela del Territorio e del Mare;
    Al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali;
    Al Ministero dello Sviluppo Economico;
    e p.c.
    Consiglio Nazionale dei Geologi;
    Ordine Nazionale Biologi;
    Oggetto: Osservazioni all’istanza di VIA per il permesso di Ricerca Idrocarburi denominato “d 364 C.R-.AX” da realizzarsi nel tratto di mare compreso tra il Banco Pantelleria, il banco Avventura ed il Banco Talbot, nel canale di Sicilia, da parte della società Audax Energy srl con sede legale a Roma, in Via Nibby 7.
    Le seguenti associazioni:
    • Lega Navale Italiana sezione di Sciacca;
    • Greenpeace Onlus;
    • Italia Nostra sezione di Sciacca;
    • L'AltraSciacca;
    • Cittadinanza attiva- Procuratore dei Cittadini - Sede di Sciacca;
    • CGIL sede di Sciacca;
    • (e le eventuali altre firmatarie)
    costituite in un comitato denominato STOPPA LA PIATTAFORMA, in merito alla documentazione relativa alla Valutazione di Impatto Ambientale dell’Istanza di Permesso di Ricerca per Idrocarburi “d 364 C.R-.AX”, Audax Energy srl con sede legale a Roma, in Via Nibby 7 e capitale sociale di 120.000 euro, :o: relativa ad ipotesi di ricerche sismiche e perforazioni petrolifere nel canale di Sicilia in una zona di mare compresa tra il Banco Pantelleria, il Banco Avventura ed il Banco Talbot, premettono:
    1. che l' istanza di permesso di ricerca in oggetto riguarda un tratto di mare, esteso per 654 Kmq, che si sviluppa in pieno canale di Sicilia, compreso tra il Banco Pantelleria, il Banco Avventura ed il Banco Talbot. Tale tratto di mare interessa tutti i Comuni della costa meridionale della Sicilia ed in particolare le Città di Sciacca, Menfi, Castelvetrano, Mazara del Vallo, Marsala, Ribera, l'Isola di Pantelleria e l'Arcipelago delle Egadi, i cui territori sono vocati prevalentemente ad un’economia turistica e peschereccia. In particolare:
    a) Sciacca è un’antica città arabo/normanna, fortemente vocata al turismo. Nel suo territorio vi è il più grande bacino idrotermale d'Europa con annesse Terme e possiede il più grande porto peschereccio di pesce azzurro del Mediterraneo (il terzo/quarto in Italia per tonnellaggio) la cui flotta pesca nell'area oggetto del permesso di ricerca;


    b) Il comune di Menfi e la sua rinomata località turistica di Porto Palo ospitano nel proprio territorio uno dei complessi di spiagge con attrezzature turistiche tra i più belli d'Europa. Tale peculiarità è stata riconosciuta dall'ottenimento, per il quattordicesimo anno consecutivo, della Bandiera Blu per la qualità del mare e delle spiagge, conferito dalla Foundation for Environmental Education;
    c) Nel comune di Castelvetrano, prospiciente alla costa, si trova una tra le più grandi e meglio conservate acropoli della Magna Grecia, vestigia della città di Selinunte, e le sue coste ospitano rinomate località turistiche e balneari;
    d) L'Isola di Pantelleria è da sempre crocevia di civiltà, e meraviglia naturalistica tra le più straordinarie del Mediterraneo;
    e) La Città di Mazara del Vallo ospita uno dei più grandi Porti Pescherecci del Mediterraneo, la cui flotta pesca nell'area oggetto del permesso di ricerca.
    2. che al Comune di Pantelleria, in data 16 Luglio 2011, è pervenuto un avviso avente come oggetto “Richiesta di pronuncia di compatibilità ambientale al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio e al Ministero per i beni e le attività Culturali” [color=yellow]... omissis... -
    Per i motivi sotto riportati la procedura è quindi da ritenersi viziata e irregolare in quanto:
    Nessun indirizzo o recapito telefonico è fornito ne per la società che ha redatto gli studi (Peal Petroleum srl) nè per la società petrolifera richiedente Permesso (Audax Energy srl). Si è riusciti a risalire alla probabile identificazione dei redattori degli studi e delle società coinvolte dopo una faticosa operazione d'indagine. Ancora ad oggi il presente Comitato non è riuscito a reperire i numeri di telefono della Audax Energy srl in Italia. Tali numeri risultano introvabili sia su PagineBianche.it sia sul Sito della società controllante www.adxenergy.com.au/contact.php .
    Sarebbe irresponsabile conferire un permesso di Ricerca di Idrocarburi ad una società di fatto irreperibile.
    Da una visura camerale si è riusciti a ricavare che la Società che ha presentato l’istanza, la Audax Energy srl, ha un capitale sociale di soli 120.000 euro, :o: :o: è stata fondata nel maggio del 2008 e, a quanto ci risulta, non ha ancora mai operato nel campo della ricerca e dell'estrazione petrolifera, per cui:
    a) una tale struttura societaria, l'assenza di esperienza nel campo della ricerca di idrocarburi e l'esiguità del capitale non forniscono adeguate garanzie rispetto a possibili danni causati dalle attività di esplorazione e successiva perforazione esplorativa per la ricerca di idrocarburi;
    b) anche il disposto del recente provvedimento legislativo (DM 26 Aprile 2010) che era stato anticipato sin dal Giugno del 2009 con apposita circolare Ministeriale, che porta da 10.000 a 120.000 euro il capitale minimo delle società concessionarie di permessi di Ricerca (con garanzia da apportare fino a 10 milioni di euro), appare
    ridicolmente incongruo rispetto agli investimenti che queste società devono affrontare. In particolare, il capitale sociale minimo previsto è irrisorio rispetto ai potenziali danni (svariate centinaia di milioni di euro) legati alle azioni di perforazione. Sarebbe irresponsabile affidare attività così pericolose ad imprese di questo tipo. ;)
    4. L'Amministratore Unico della società Audax Energy srl, Albanesi Luigi, risulta anche: a) Proprietario ed Amministratore della Peal Petroleum srl, società che ha edatto lo studio ambientale per conto della stessa Audax Energy srl di cui è Amministratore Unico ... omissis... -
    BIODIVERSITA' DELL'AREA DI INDAGINE
    Non è stata descritta l'incredibile biodiversità della zona marina in oggetto. Tale biodiversità è totalmente incompatibile con ogni forma di ricerca tramite prospezioni sismiche o successive trivellazioni. In particolare occorre puntualizzare che è impensabile che si possa procedere ad autorizzare prospezioni in aree ove poi (per ragioni ambientali) si ritiene impossibile poter concedere l’autorizzazione alla “perforazioni di pozzi esplorativi”. E’ questo in modo lampante nel caso in oggetto:
    l’area in questione infatti presenta il più alto indice di biodiversità del canale di Sicilia, come descritto nella pubblicazione di Garofalo et. al. di cui si riporta qui un’immagine significativa:



    il colore rosso indica le aree a maggior biodiversità per la fauna ittica dei fondali che è in gran parte inclusa nell’area della concessione. In questa area l’analisi delle catture ha rilevato 58 specie diverse di pesci di cui il 90% costituito da 19 specie di alto valore commerciale.
    STOCK ITTICI DI VALENZA COMMERCIALE
    Relativamente allo stato degli stock ittici e alle interazioni delle attività proposte con quelle della pesca, il lavoro da un lato esalta (non erroneamente) la notevole 10/22 riduzione delle rese causate da un notevole sforzo di pesca, e dall’altro (con alcune contraddizioni e qualche errore che lasciano intuire scarsa dimestichezza con la materia da parte degli estensori) sostiene che l’area in questione non è interessata dalla pesca. Da quanto detto al punto precedente (e considerata l’incredibile valenza dei “banchi” del Canale di Sicilia per la consistenza degli stock ittici e la biodiversità, parrebbe logico pensare a queste aree come all’ultima speranza (tramite gestione e tutela opportuna) per ridare una chance ad un settore, quello della pesca professionale, che occupa centinaia di operatori lungo la fascia costiera sicula (senza ovviamente contare l’indotto) e che oggi soffre di una drammatica crisi delle risorse: pensare di installare uno o più campi petroliferi proprio in quest’area vuol dire decidere scientemente di condannare a morte il comparto.



    Nota propedeutica per meglio comprendere gli "IMPATTI DEGLI AIRGUNS"
    "L’airgun è una tecnica di ispezione dei fondali marini, per capire cosa contiene il sottosuolo. Praticamente ci sono degli spari fortissimi e continui, ogni 5 o dieci minuti, di aria compressa che mandano onde riflesse da cui estrarre dati sulla composizione del sottosuolo. Spesso, però, questi spari sono dannosi al pescato, perché possono causare lesioni ai pesci, e soprattutto la perdita dell’udito. Questo è molto grave perché molte specie ittiche dipendono dal senso dell’udito per orientarsi, per accoppiarsi e per trovare cibo. Già in Italia esattamente in provincia di Foggia ci sono stati degli spiaggiamenti ( i sette capodogli morti a Peschici – n.d.r.) che potrebbero essere dovuti a queste tecniche pericolose"

    visualizzazione sistema Airguns



    IMPATTI DEGLI AIRGUNS – Tipologia, effetti, raggio d'azione, e conseguenze su specie pelagiche, demersali, molluschi ed invertebrati. La descrizione degli effetti degli Airguns sulla fauna marina è frammentaria e contraddittoria, qui di seguito si darà, per cominciare, un quadro delle conoscenze ad
    oggi, necessario per ogni valutazione che abbia un minimo di rigore scientifico:
    Gli impatti degli Airgun possono essere divisi in: ◦ impatti diretti che riguardano: a) L’aumento di mortalità delle uova delle larve e degli stadi giovanili nell’area di ricerca, testimoniata da numerosi studi (Kostyuchenko 1973; Dalen and Knutsen, 1987; Holliday et al., 1987; Booman et al., 1992; Kosheleva, 1992; Popper et al., 2005). b) Il danno fisiologico alle cellule sensoriali uditive dell’orecchio interno e della linea laterale (McCauley et al. 2003).
    ◦ impatti indiretti sono quelli per i quali pesci sottoposti a forti stimoli uditivi vanno incontro ad una reazione di allarme e di fuga più o meno prolungata, dimostrata da diversi autori in relazione all’uso di air guns (Blaxter et al., 1981; Blaxter and Hoss, 1981; Popper and Carlson, 1998; Karlsen et al., 2004). Sia gli impatti diretti che quelli indiretti hanno conseguenze sulle popolazioni ittiche. Gli effetti possono riguardare:
    ◦ la riduzione della crescita e della riproduzione;
    ◦ l'interferenza nei fenomeni di predazione;
    ◦ l'allontanamento da aree da aree di alimentazione e di accoppiamento (Slabbekoorn et al. 2010).
    I movimenti di fuga sono stati registrati a distanze fino a più di 5 km dall’area di ricerca sismica (Santulli, 1999). Sia a causa dei danni fisiologici che dei cambiamenti comportamentali, si registra una riduzione delle catture che è stata ampiamente documentata per numerose specie, (i Jakupsstovu et al., 2001; DNV, 2007; OSPAR Commission, 2009) non solo pelagiche (Slotte et al., 2004) ma anche demersali (Wardle, 2001) in un area fino ad oltre le 18 miglia nautiche dall’area di ricerca (Engas et al, 1996). Anche i molluschi mostrano evidenti reazioni comportamentali ai rumori causati dagli air guns (Mc Cauly et al., 2000). Inoltre sono stati registrati fenomeni di 11/22 spiaggiamenti di calamari in concomitanza con esplorazioni sismiche, con danni letali agli organi uditivi e agli organi interni (Mackenzie 2004). Anche se l’effetto dell’uso di air guns sugli invertebrati è meno noto, Payne et al. (2007) hanno dimostrato alterazioni fisiologiche a lungo termine nel’astice (Homarus americanus), per cui sono necessari ulteriori studi per garantire una migliore conoscenze degli effetti degli air guns sui crostacei, essendo il gambero rosa una risorsa primaria per la pesca nello Stretto di Sicilia (Regione Sicilia, 2010). Le attività di prospezione sismica con air guns nell’area oggetto della valutazione rappresenterebbero un forte fattore di stress per le popolazioni ittiche di alto pregio commerciale, tra cui le specie di piccoli e grandi pelagici e le specie demersali, tra cui nasello, triglia, moscardino, gambero rosa e mostella, le quali svolgono nell’area stessa e nell’area strettamente limitrofa la maggior parte del loro ciclo biologico.
    Infatti le aree di riproduzione e di nursery delle suddette specie (MedSudMed, 2004; UNEP-MAP-RAC/SPA. 2010a) ricadono ben entro le 18 miglia nautiche dall’area di ricerca (secondo il proponente “La distanza dalla costa della Sicilia è di circa 21,9 miglia nautiche mentre dalle coste di Pantelleria dista circa 18 miglia nautiche”), che come visto è l'area in cui gli Airguns hanno pesanti e persistenti effetti negativi. L'uso di questa metodologia di ricerca, e il probabile e conseguente successivo sfruttamento petrolifero con conseguenti perforazioni, è assolutamente incompatibile col pregio naturalistico ed economico dell'area.
    IMPATTI DEGLI AIRGUNS SUI MAMMIFERI MARINI
    Nell’area di ricerca si registra la presenza di diverse specie di mammiferi marini (Noterbartolo di Sciara e Birkun, 2010) e le specie regolarmente presenti sono:
    ◦ il tursiope (Tursiops truncatus),
    ◦ la stenella (Stenella coeruleoalba);
    ◦ il delfino comune (Delphinus delphis).
    ◦ Specie presenti sono inoltre il Capodoglio (Physeter macrocephalus) e la balenottera comune (Balaenoptera physalus).
    In particolare per la balenottera comune è stato descritto un sito di frequentazione stagionale nello Stretto di Sicilia (Canese et al. 2006).
    La risoluzione 4.15 dell’ Agreement on the conservation of Cetaceans of the Black Sea, Mediterranean Sea and contigous Atlantic Area (ACCOBAMS) in tema di aree marine protette importanti per la conservazione dei cetacei, considera lo Stretto di Sicilia un’area di speciale importanza e diversità per la presenza di numerose specie (ACCOBAMS, MOP4/2010/Res4.15). 12/22.



    Delfini e balene utilizzano i suoni e l’udito come senso principale per localizzare le prede, evitare i predatori, scegliere la rotta migratoria e comunicare a lunghissime distanze. L’impatto sonoro associato alle attività di prospezione sismica può notevolmente alterare l’abilità dell’individuazione dei suoni naturali, disturbando le loro attività vitali. Nowacek (2007) indica che le risposte dei cetacei allo stress acustico rientrano in tre categorie: comportamentale, acustica e fisiologica. La risposta comportamentale include cambiamenti nel pattern di respirazione e nuoto con allontanamento dalla fonte sonora (Richardson & Malme 1993; 1995; Brownell 2004; Gordon et al. 2004; Parente et al., 2007); la risposta sonora implica cambiamenti nelle vocalizzazioni (Clark and Gagnon, 2006) e la risposta fisiologica può portare ad alterazioni della soglia uditiva oppure può essere una risposta di stress in cui i suoni associati alle prospezioni sismiche, di breve durata, di elevata intensità sonora e ripetuti nel tempo, possono innescare un fenomeno di stress cronico (Write et al., 2011). Lo stesso proponente fa riferimento ad effetti “degni di nota” sui capodogli indicando che “possono udire le onde sonore provocate dagli air guns in un raggio di 10-100 km”(p. 40), ma proponendo misure di mitigazione “in acque con profondità superiori ai 200 m” (p. 41), avendo però specificato precedentemente che la profondità nell’area in istanza va “da un minimo di circa 50 metri ad un massimo di circa 115 metri”(p. 5)!!!!! Con particolare riferimento ai cetacei viene, inoltre, presentata una mappa “statica” della distribuzione della balenottera comune (Balaenoptera physalus: pag. 29 del doc. Quadro di riferimento ambientale) ma si omette di tener conto del fatto ben noto che si tratta di siti a forte presenza stagionale. In particolare, il sito localizzato intorno all’Isola di Lampedusa è un sito di concentrazione invernale, mentre il sito nel Mar Ligure è un sito di concentrazione estiva come ben riferiscono proprio Reeves e Notarbartolo di Sciara, nel documento da cui sono estratte le mappe con gli aerali di distribuzione delle specie di cetacei utilizzate nel doc. Quadro di riferimento ambientale (pagg. 29-32). In altre parole, considerata improbabile la rotta alternativa attraverso lo Stretto di Messina, è praticamente scontato che l’area richiesta in concessione sia esattamente sulla rotta di migrazione della popolazione di balenottere comuni del Mediterraneo: popolazione sostanzialmente isolata dalla popolazione Atlantica e in via di speciazione, che è già
    13/22 soggetta a notevoli impatti, tra cui il disturbo da rumore, che ne hanno determinato una più che probabile rarefazione nel Mediterraneo negli ultimi anni Panigada S, Lauriano G, et. al. Tali considerazioni sono state omesse dagli estensori del documento. L'utilizzo di Airguns nella zona in oggetto avranno pesanti, persistenti ed irreparabili effetti negativi sui mammiferi marini che frequentano l'area, alcuni dei quali sono specie protette. f) IMPATTI DEGLI AIRGUNS SUI PESCI CARTILAGINEI Nello studio ambientale assolutamente nulla viene scritto a riguardo degli effetti degli airgun sui pesci cartilaginei. A tale proposito occorre ricordare che lo Stretto di Sicilia è considerato una probabile area di nursery per lo squalo bianco (Carcharodon carcharias) (Fergusson, 2002; Saidi, 2005; progetto MedLem, 2011). Questa specie è protetta nell’ambito delle Convenzioni di Berna (Appendice II), Barcellona (Appendice II), e nella convenzione CITES (Appendice II), inoltre è considerata “Endangered” nella Red List dell’ Unione Mondiale per la Conservazione della Natura ( IUCN) nel Mediterraneo (www.iucnredlist.org).. Il progetto MedLem (Baino et al., 2010) segnala piú di 30 avvistamenti tra le Isole Egadi e Malta negli ultimi 30 anni, di cui 8 nei dintorni di Pantelleria. Di particolare rilievo è la presenza nell’area della manta mediterranea Mobula mobular, listata nell’Appendice II della Convenzione di Barcellona e considerata “Endangered” dall”IUCN. Una serie di avvistamenti avvenuti a partire dal 2007 fino ad oggi, per un totale di 13 segnalazioni documentate nei pressi del banco di Pantelleria, sono stati riportati dal progetto MedLem (Baino et al., 2010) e per il 2009 anche dal progetto Elasmoit, promosso dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (Barone et al, 2010). Un poligono di frequentazione di questa specie è stato quindi individuato a nord di Pantelleria e considerato un dato di notevole importanza per la mappature dei predatori marini e quindi nell’identificazione delle EBSAs in Mediterraneo (CIESM, 2010) 14/22.
    Nell’area oggetto della presente valutazione si registra inoltre la presenza della razza maltese (Raja melitensis) una specie endemica del Mediterraneo e considerata “Critically endangered” dall’IUCN.
    L’effetto di un forte stimolo acustico sui pesci cartilaginei è simile a quello documentato per gli alti pesci, coinvolgendo danni diretti alle cellule del sistema uditivo ed indiretti di tipo comportamentale. Oltre a ciò, c’è da considerare che il sistema uditivo dei pesci cartilaginei, strettamente coinvolto nell’individuazione delle prede, è particolarmente sensibile alle sorgenti sonore a bassa frequenza (<100 Hz) per cui l’effetto di mascheramento delle prede in presenza di spari con air guns si ripercuoterebbe sulla capacità predatorie di questi pesci (Myrberg, 2001). E’ nota inoltre la reazione di spavento causata da eventi di stress su questi pesci che provocano l’aborto precoce (Hamlett, 2005), un evento particolarmente dannoso per le popolazioni di specie protette. Tali considerazioni sono state ignorate o omesse dagli estensori del documento. L'utilizzo di Airguns nella zona in oggetto avranno pesanti, persistenti ed irreparabili effetti negativi sui pesci cartilaginei che frequentano l'area, alcuni dei quali sono specie protette.
    IMPATTO DELLE OPERAZIONI DI RICERCA SUI BANCHI DI CORALLO
    Nei Banchi di Pantelleria, Avventura e Tablot, interessati dall'area cresce il prezioso Corallo del Mediterraneo specie protetta (Corallium rubrum) da numerose norme: la specie è inserita nell’Annesso III del Protocollo delle Aree
    Specialmente Protette d’Importanza Mediterranea (ASPIM), ed è tutelata dalla Direttiva Habitat e dalla Convenzione di Berna). Tale varietà di corallo, rinomata in tutto il mondo ( Sciacca è stata sede del ritrovamento dei più importanti Banchi Corallini della Storia dell'Umanità – Canestrini 1882 ), è motore di un fiorente artigianato orafo sia in campo locale (Sciacca e Trapani) sia in campo nazionale (Torre del Greco).

    meglio in fondo al mare..., comunque questi sono coralli di Sciacca



    La presenza del Corallo ed i potenziali effetti negativi, sul suo delicatissimo habitat, delle operazioni di ricerca (indagini sismiche e perforazioni) non sono stati neanche accennati dallo Studio. h) SPECIE MARINE PROTETTE E STOCK ITTICI DI IMPORATNZA COMMERCAILE PRESENTI NELL'AREA OGGETTO DELL'ISTANZA Come già accennato nei punti precedenti, la zona per la particolare posizione è zona di passaggio e riproduzione per numerose specie marine protette e stock ittici di particolare importanza commerciale in particolare (per una sintesi vedesi il documento redatto da GreenPeace Tesori in alto mare Il Canale di Sicilia e l’Area a Sud delle Isole Baleari):
    ◦ i già accennati Cetacei, ◦ Riproduzione del Tonno Rosso ( Piccinetti, C. et al, 1996.), ed alimentazione (Druon, 2010). ◦ La Verdesca, lo squalo toro, squalo grigio, Squalo Bianco (Fergusson, I. et alt.) etc. ◦ Aree di deposizione e di nursery di merluzzo o nasello Merluccius merluccius si trovano a 100- 200m sul Banco Avventura (Fiorentino F.. et al, (2006)). 15/22 ◦ Aree di nursery per i giovanili di musdea Phycis blennoides si trovano a 200 – 400m sul Banco Avventura (Fiorentino, F. et al, 2003.) ◦ Aree di deposizione delle uova e nursery per i giovanili della triglia di fango Mullus barbatus si trovano a 100m sul Banco Avventura ( Garofalo, G. et al, 2004); ◦ L’interazione di forti correnti con la topografia delle isole crea delle condizioni idonee alla deposizione delle uova per un certo numero di pesci pelagici, includendo: acciuga (possibile subpopolazione del Canale di Sicilia) (García Lafuente, J. et al, 2002.) ; tonno rosso ( Piccinetti, C. et al, 1996); specie di piccoli tonni, come Auxis spp. E tonnetto (Alemany); e pesce spada ( Di Natale A. 2006 );
    ◦ Altre specie citate nei punti precedenti.
    Tale straordinaria biodiversità, tale da esser presa in considerazione per l'istituzione di un area marina protetta che comprenda l'area del Canale di Sicilia in oggetto ( Banco Avventura, Banco Pantelleria, Banco Talbot etc./ Proposta da GreenPeace alla CBD, Novembre 2009), non è stata minimamente restituita dallo Studio Ambientale presentato dalla Audax Energy, ed è chiaramente incompatibile con ogni forma di ricerca di idrocarburi sia con airgun che con trivellazioni;
    i) Non sono stati valutati gli effetti specifici degli Airguns e delle successive “probabili” perforazioni sulla straordinaria biodiversita dei Banchi Pantelleria, Talbot e Avventura;
    j) Non sono state considerate le interferenze che le operazioni di trivellazione avrebbero sui numerosi relitti sommersi che vi sono nella zona (navi greche e romane, etc.);
    k) la geologia dell'intera zona è descritta in maniera superficiale e lacunosa in particolare non si fa alcuna menzione al fatto che l'intera zona è fortemente sismica e costellata da vulcani attivi. Per inciso di fronte le coste di Sciacca, Menfi e Selinunte vi è il più grande vulcano sottomarino sommerso del mediterraneo (Empedocle, dimensioni 25 x 30 Km circa, distanza dal permesso di ricerca di appena 25 miglia), protagonista di episodi vulcanici esplosivi e spettacolari. Fra i fenomeni più spettacolari e distruttivi si citano:
    ▪ Eruzione della bocca avventizia denominata Ferdinandea risalente al 1831. Tale eruzione, accompagnata da fortissimi eventi sismici, generò un isola vulcanica, scomparsa qualche mese dopo, di fronte le coste di Sciacca;
    ▪ Distruzione nel 365 d.c. della città greca di Selinunte avvenuta a causa di due forti eventi sismici probabilmente seguiti da tsunami;
    ▪ Terremoto del 1968 che ha distrutto o fortemente danneggiato intere città nella valle del Belice ( tra le quali anche Menfi e Sciacca);
    ▪ Eventi sismici sottomarini di elevata intensità ( ad es. 2008 evento del 4,2 grado della scala Richter);
    ▪ Numerosissimi fenomeni vulcanici quali: esplosioni sottomarine ( far le più note gli episodi del 1845 e 1942), fumarole, rinvenimento di tonnellate di pietra pomice sulla battigia, ribollire delle acque al largo di Sciacca, fenomeni di ritiro delle acque del mare (1962), etc. 16/22 Inoltre la Stessa isola di Pantelleria è un isola vulcanica attiva, si ricorda che l'ultimo episodio vulcanico risale al 1891.

    veduta aerea dell'acropoli



    Tale sismicità e la vicinanza a vulcani attivi con natura esplosiva, attività ad oggi presente, generano fattori di rischio inconciliabili con le attività estrattivepetrolifere.
    La mancanza di professionalità specifiche relative alla biologia marina e all'oceanologia, l'assenza delle firme e dei timbri, la sospensione del coordinatore e cofirmatario dello studio dall'esercizio della professione, l'incompatibilità tra l'estensore dello studio e l'amministratore della società petrolifera, l'inqualificabile mancanza di ogni riferimento alla sismicità della zona o alla presenza di vulcani, l'assoluta superficialità con cui sono stati valutati gli effetti sulla fauna ittica, la superficiale descrizione della biodiversità della zona, l'assenza di ogni riferimento alle operazioni di trivellazione, devono fare rigettare lo Studio Ambientale, in quanto non descrive la reale consistenza dei luoghi e delle operazioni di ricerca. In realtà gli effetti sul comparto, ambientale, peschereccio, turistico delle operazioni di ricerca (sia con prospezioni sismiche che con trivellazioni), sono inaccettabili in particolare tenendo conto delle straordinarie peculiarità della zona e per la presenza di zone di riproduzione, passaggio ed habitat di specie ittiche protette e commercialmente importanti.
    15. Nel documento Quadro di riferimento programmatico, il riferimento al Piano Energetico Nazionale del 1988 appare chiaramente insensato. Non solo quel Piano non ha avuto alcun seguito, non solo nel frattempo l’Italia ha siglato una Accordo Internazionale della portata del Protocollo di Kyoto ma, con un quadro normativo, ambientale e tecnologico totalmente mutato, l’Italia è ormai vincolata dal regime di riduzione del 20% delle emissioni di gas climalteranti adottato dall’Unione Europea (c.d. “20-20-20”) di cui si prospetta addirittura un rafforzamento, attualmente in discussione, per una progressiva riduzione del 30% delle emissioni, entro il 2020 ( COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO).
    Tra l’altro, proprio nell’ottica di una progressiva riduzione delle emissioni di gas climalteranti, in molte aree del territorio siciliano sono stati installati impianti di produzione di energia rinnovabile, soprattutto pale eoliche. Chiedere ai cittadini siciliani di dover accettare questi interventi e al tempo stesso le trivellazioni offshore è un controsenso totale, che fa a pugni con ogni ragionevole ipotesi di programmazione energetica.
    In conclusione, considerando la scarsa affidabilità della società proponente, le violazioni procedurali, l’incompletezza delle valutazioni di impatto ambientale, l’inesattezza delle valutazioni effettuate e la scelta del nostro territorio per le energie alternative si ritiene che l’Istanza presentata metta in grave pericolo l’ambiente e l’economia (della Pesca e del Turismo in Primis) del nostro territorio nonché le risorse e gli ecosistemi del nostro mare, e quindi chiediamo che venga negato il permesso ad operare ricerche di idrocarburi sia con indagini sismiche che con pozzi di trivellazione. Si trasmette la presente anche all'Ordine Nazionale dei Biologi e all'Ordine Nazionale dei Geologi perché valutino se non vi sia stata da parte degli estensori della valutazione di Impatto Ambientale esercizio abusivo della professione di Biologo e di Geologo e se non si configuri una violazione delle norme deontologiche con particolare riferimento alla incompatibilità tra la figura di coordinatore e cofirmatario della valutazione di Impatto Ambientale e quella di Amministratore Unico della Società Petrolifera beneficiaria del Studio Stesso ed alla sospensione dall'Ordine dei Geologi del coordinatore dello studio.
    Il Comitato specifica che l'estrema ristrettezza temporale per la stesura delle presenti osservazioni a cui è stato costretto dalla illegittima forma con cui sono state effettuate le procedure di pubblicità ( di cui sopra si è già parlato) hanno reso impossibile produrre una più completa documentazione attestante la assoluta improcedibilità della ricerca petrolifera di cui la presente è oggetto. Si riserva pertanto di produrre una più esaustiva documentazione aggiuntiva.

    le associazioni firmatarie

      Share  
     
    .