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  1. HF-Radar nel canale di Sicilia: ... non è mai troppo tardi !!

    By Filippo Foti il 27 Sep. 2011
     
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    Il Radar ad Alta Frequenza nel monitoraggio ambientale marino


    Da "ONDA IBLEA IT" - 25/09/11
    Calypso: progetto sul monitoraggio ambientale marino e costiero del Canale di Sicilia.
    È prevista nell’area portuale di Pozzallo l’installazione dell’antenna Hf-Radar nell’ambito del progetto “Calypso” finanziato dall’Unione europea ed inerente al “Progetto ordinario Italia-Malta – La politica di coesione 2007-2013”. L’antenna HF-Radar completerà il sistema stabile ed operativo previsto dal progetto “Calypso” che comprende altre due installazioni collocate nella parte nord dell’Isola dei Cavalieri e dell’Isola di Gozo (Ghaudex) a Malta consentendo il monitoraggio delle correnti marine superficiali nel Canale di Sicilia con lo scopo di fornire dati continui utili ad ottimizzare gli interventi in caso di eventi di sversamenti di idrocarburi accidentali e deliberati.

    Nel corso della riunione operativa che si è tenuta presso la sede della Guardia costiera di Pozzallo, seguita da un sopralluogo, sono stati illustrati i dettagli del progetto ed i dati tecnici relativi all’antenna. Presenti alla riunione Marco Tognazzoni, comandante della Guardia costiera di Pozzallo, Francesco Tiralongo del Nucleo Manovra della Guardia di Finanza di Pozzallo, Antonino Granata dell’ARPA Sicilia, Maria Antoci e Silvia Tormene della stazione di Ragusa dell’Arpa Sicilia, Giuseppe Ciravolo dell’Università di Palermo e Carlo Grasso del Cutgana dell’Università di Catania.

    Nell’incontro è stato evidenziato alle autorità della Guardia costiera e del Nucleo manovra della Guardia di finanza di Pozzallo che tali sistemi sono denominati “radar” a causa del principio di funzionamento che prevede l’utilizzo di una tecnologia di tipo attivo (il sistema emette un segnale e ne registra l’eco ricevuto) senza nuocere alla salute pubblica in quanto operanti nel campo delle radiofrequenze comunemente utilizzate per la trasmissione TV o radio. Le potenze utilizzate dalla stazione di rilevamento, in particolare, non supereranno gli 80 watt di picco ed i 40 watt di media durante il suo ciclo di funzionamento. Tale caratteristica permette una emissione di campo elettromagnetico ben al di sotto dei livelli massimi consentiti dalla legge quadro sulla Protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici (Legge 22 febbraio 2001, n. 36). Il rispetto di tali limiti è stato peraltro già dimostrato su un’installazione analoga a Venezia dagli studi dell’Istituto Superiore della Sanità. La frequenza operativa del sistema d’antenna sarà di 13 MHz.

    Impianti identici a quello che dovrebbe essere installato nell’area portuale di Pozzallo sono già presenti lungo la East-coast e West-coast americana, a Trieste (sul tetto di un edificio pubblico) ed anche a Napoli. L’installazione, che necessita delle autorizzazioni dell’assessorato regionale Territorio ed Ambiente (oltreché quelle previste dal Codice delle Comunicazioni), è prevista per i primi mesi del 2012, mentre l’attivazione nell’estate dello stesso anno. Il sistema sarà gestito dalla sezione di Ragusa dell’Arpa, mentre i dati saranno elaborati dalle Università di Palermo, Catania e Malta e poi forniti, nell’ambito dei protocolli d’intesa che saranno sottoscritti successivamente, anche alla Guardia di Finanza e alla Guardia costiera.

    Il sistema consentirà costituirà uno strumento utile di supporto alla navigazione, fornirà dati in tempo reale sulle correnti superficiali consentendo una migliore previsione sulle correnti nel tempo, garantendo, inoltre, il monitoraggio di correnti in aree critiche a supporto della sorveglianza, della ricerca, del recupero di natanti in avaria o di barconi di immigrati. Le misure saranno utili per la gestione delle situazioni di crisi dovute a sversamente di idrocarburi (Oil Spills) nel Canale Sicilia-Malta.

    Il progetto Calypso rappresenterà anche uno strumento utile per la costruzione di nuove capacità di controllo sui mari e sulle sue risorse costiere e l’acquisizione in continuo di dati spazialmente distribuiti e di interesse multi-disciplinare che, insieme con quelli a lungo termine sugli oceani e sulle aree costiere, porterà ad un netto miglioramento della conoscenza del canale Sicilia-Malta.

    www.ondaiblea.it/2011092440423/Spec...di-sicilia.html
    Commento di Guido Picchetti su FB a margine dell'articolo.
    Il sistema serve in pratica a conoscere all'istante l'andamento delle correnti, il che si può rilevare molto utile anche in caso di sversamento in mare di idrocarburi... Purchè poi si abbiano i mezzi per rimediare al danno... E qui casca l'asino... Li abbiamo nello Stretto di Sicilia pronti ed efficienti questi mezzi ? Malta ai sensi dei protocolli della Convenzione di Barcellona è lo Stato mediterraneo delegato ad intervenire... E' in grado di farlo ?



    Non potendo disporre di immagini e di dati che ci consentano di potere commentare quanto abbiamo letto nell'articolo di "ONDA IBLEA IT", ci aiuta molto laddove si legge: ... omissis "Impianti identici a quello che dovrebbe essere installato nell’area portuale di Pozzallo sono già presenti lungo la East-coast e West-coast americana, a Trieste (sul tetto di un edificio pubblico) ed anche a Napoli"...omissis.

    porto di Pozzallo


    Come funzionano in Italia ed in California:
    I radar ad alta frequenza sono sistemi di misura che riflettono le onde radio dalla superficie del mare. Ogni radar terrestre è situato vicino alla costa e comprende due antenne: il primo trasmette un segnale radio fuori sulla superficie del mare e il secondo "legge" il segnale radio riflesso dopo che ha "rimbalzato" sulle onde. Misurando ed elaborando la variazione di frequenza del segnale radio che restituisce, noto come effetto Doppler, il sistema determina la velocità dell'acqua che si sta muovendo verso l'antenna trasmittente. I dati captati dall'antenna sono mostrati all'utente come mappe superficiali di correnti in tempo quasi reale. L'energia trasmessa, comparabile alla potenza di una lampadina di casa, con gli 80 watt di picco ed i 40 watt di media durante il suo ciclo di funzionamento, è considerata sicura per gli esseri umani e per gli animali per quanto attiene le esposizioni ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici ovvero ben al di sotto dei livelli massimi consentiti dalla legge quadro (Legge 22 febbraio 2001, n° 36).



    Perché è utile:
    il radar traccia correnti e gorghi delle acque superficiali costiere appena oltre la zona di navigazione a circa 150 km off-shore. I movimenti di queste acque superficiali, possono essere visualizzati in tempo quasi reale in un interfaccia di Google Maps o presso le pagine web sviluppate per utenti specifici. Se si verifica una fuoriuscita di petrolio, queste mappe possono essere utilizzate per tenere traccia dove l'olio è in movimento, anche di notte o in caso di nebbia fitta e condizioni climatiche estreme. Mappe simili e siti web permettono ai gestori ambientali della zona monitorata di seguire anche la traiettoria di fuoriuscite di liquami o deflussi costieri dopo forti piogge. Per trovare il più velocemente possibile natanti in difficoltà, ai biologi marini per avere dati per tracciare il movimento di organismi marini e per istituire riserve marine.

    Stretto di Messina: caratteristica della corrente che delimita il mar Jonio dal mar Tirreno


    Una vasta gamma di utenti, compresi gli enti locali, statali, agenzie, gestori di risorse, l'industria, i politici, educatori, scienziati e la gente comune può utilizzare questi radar, installando appositi programmi. Si può, tra l'altro, anche:
    • Gestire la pesca marittima;
    • Migliorare la qualità delle acque costiere e ridurre l'esposizione all'uomo di sostanze inquinanti;
    • Migliorare gli sforzi per ristabilire specie marine in via di estinzione.
    La conoscenza in tempo reale dell’andamento delle correnti marine può essere di aiuto alla Guardia Costiera, alla Protezione Civile, agli enti coinvolti in operazioni di ricerca, soccorso e salvataggio in mare, agli enti preposti alla prevenzione di incidenti ambientali o di altre sostanze inquinanti anche ad opera di fiumi. Il sistema infatti consente di prevedere le traiettorie che dette sostanze seguirebbero una volta rilasciate in mare e quindi di disporre per tempo e nel modo più efficace le opportune barriere ed i mezzi di supporto.

    Edited by [Harley] - 30/9/2011, 20:35
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