Profumo di mare: Terra, mare, natura, cambiamento climatico, biodiversità, transizione ecologica

  1. Oilsands,petrolio sporco:nessuno ne scrive, nessuno sa nulla. Povero pianeta blu!

    By Filippo Foti il 21 Dec. 2011
     
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    Il business di cui nessuno parla: l'affare sporco
    delle sabbie bituminose negli Stati Uniti. Come Frederick W. Robertson ha dichiarato: "Ci sono tre cose al mondo che non meritano alcuna pietà, l'ipocrisia, la frode e la tirannia. Ne abbiamo tutte e tre in abbondanza nella scienza del clima".


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    In pubblico, il ministro dell'ambiente del Canada dice che le sabbie bituminose sono "sostenibili", in privato dice invece che non ci sono "informazioni scientifiche credibili" a sostegno di questa tesi.
    Intanto il governo britannico, si sta facendo in quattro per aiutare il Canada a proteggere i suoi carburanti altamente inquinanti, dando soldi per gli attivisti anti sabbie bituminose.
    In mezzo a tutto questo bailamme, non accenna a diminuire ed anzi continua lo sforzo delle lobby canadesi per bloccare le norme dell'Unione Europea che discrimina i combustibili derivati da sabbie bituminose. Il voto definitivo in Europa è stato rinviato al prossimo anno, ma la questione rimane sempre all'ordine del giorno. Se ne discusso proprio Lunedi dalla commissione Ambiente della Commissione Europea.
    Per riepilogare, l'Unione Europea sostiene che i carburanti prodotti da sabbie bituminose - conosciute anche come sabbie petrolifere - devono essere designati come produzioni del 22% rispetto alle emissioni di gas serra provocato dal petrolio greggio normalmente in uso. Al Canada, le cui vaste sabbie di catrame sono la seconda più grande riserva di carbonio nel mondo, dopo l'Arabia Saudita, la cosa non piace per due motivi. In primo luogo, renderà i combustibili meno attraenti per gli importatori europei ed in secondo luogo, sarà una etichettatura ufficiale di "combustibili sporchi" come termine guida per il riscaldamento globale, oltre al fatto, non di poco conto, della distruzione di foreste ed agli inquinamenti dell'aria e dell'acqua che ne conseguiranno.
    Il ministro canadese dell'Ambiente Peter Kent, parlando al vertice ONU sul cambiamento climatico a Durban, dove il Canada ha ricevuto critiche da attivisti indignati, ha detto: "C'è una quantità sproporzionata di critica sulle sabbie bituminose. Questa risorsa è invece gestita in modo responsabile e sostenibile e di ciò ne siamo orgogliosi".
    Per Kent dunque, l'implementazione di questo nuovo sistema di monitoraggio, ovvero lo sfruttamento di sabbie di catrame sulla terra, è una priorità urgente.
    Come Frederick W. Robertson ha dichiarato: "Ci sono tre cose al mondo che non meritano alcuna pietà, l'ipocrisia, la frode e la tirannia."Ne abbiamo tutti e tre in abbondanza nella scienza del clima. Negli Stati Uniti la Heritage Foundation, è appassionata di sabbie bituminose!
    Il presidente Obama è stato eletto facendo appello all'allarme sul riscaldamento globale, anche con l'elettorato di sinistra. Riuscirà ora a cedere di fronte alle loro richieste di lasciare intatto il vasto giacimento di "petrolio di sabbia" nella provincia canadese di Alberta, (delimitata dalle province di British Columbia a ovest e Saskatchewan ad est, la Northwest Territories a nord e la stato americano del Montana a sud) che potrebbe fornire milioni di barili di petrolio per alimentare la crescita economica dei due Paesi per i prossimi decenni? Lo sviluppo del settore energetico di Alberta sarebbe guidato da aziende statunitensi, anche in modo da stimolare la crescita su entrambi i lati del confine.
    Ma la Heritage Foundation, come si accennava prima, non è così appassionata di lotta ai cambiamenti climatici, nonostante ogni nazione e le accademia scientifiche di tutto il pianeta sono concordi nel dire che occorrono inversioni di rotta. Anche il Cato Institute, l'Heartland Institute e l'Instituto italiano Bruno Leoni, si sono espresse così: la promozione delle sabbie bituminose non si adatta molto con la necessità di intervenire sul riscaldamento globale.
    Tenendo tutto questo in mente, il governo britannico continua a bloccare quelle nazioni europee che vogliono il marchio "combustibili sporchi" per il petrolio estratto da sabbie bituminose.
    Avrà fatto buona figura il Canada di essersi tirato fuori dal Protocollo di Kyoto anche per questo motivo?
    Comunque le sabbie bituminose sono un tipo di deposito di petrolio non convenzionale, ovvero contengono naturalmente miscele di argilla, acqua ed un denso ed estremamente viscoso prodotto tecnicamente denominato bitume (o colloquialmente "tar=catrame" per il suo aspetto simile come odore e colore). Sabbie bituminose si trovano in grandi quantità in molti paesi ed in tutto il mondo, ma si trovano in quantità estremamente grande nel Canada ed in Venezuela.
    Il bitume greggio contenuto nelle sabbie bituminose canadesi è descritto dalle autorità canadesi come "petrolio" che esiste in fase semisolido o solido in depositi naturali. Il bitume è una spessa, appiccicosa forma di petrolio greggio, così pesante e viscoso di spessore, che non sarà ricavato a meno che non riscaldi o si diluisca con leggeri idrocarburi.
    Riserve di petrolio derivato da sabbie bituminose sono considerate come riserve di petrolio, anche se spesso sono indicate come petrolio non convenzionale o bitume grezzo, al fine di distinguere il bitume estratto dalle sabbie bituminose e quello che deriva dal flusso libero di miscele di idrocarburi conosciuto come petrolio greggio prodotto tradizionalmente da pozzi di petrolio.
    Fare combustibili liquidi dalle sabbie bituminose richiede energia per l'iniezione di vapore e di raffinazione. Questo processo genera da due a quattro volte la quantità di gas serra per ogni barile di prodotto finale, rispetto alla produzione di petrolio convenzionale.
    Gli effetti sulla salute delle sabbie bituminose sono già evidenti nella provincia canadese di Alberta dove le comunità sottovento ed a valle hanno livelli elevati di cancro. La "Canadese Globe & Mail" ha riportato che i rischi di inquinamento nelle raffinerie che utilizzano sabbie bituminose, sono maggiori a causa della "Tar Sands", come la chiamano soprattutto gli ambientalisti americani, sabbia di catrame, materiale che è più sporco e più corrosivo.
    Per estrarre combustibile dalle sabbie di catrame, le compagnie petrolifere stanno scavando la foresta incontaminata di Alberta, in Canada, che fornisce habitat per numerose popolazioni di uccelli migratori, lupi, orsi grizzly, linci e alci.
    Obama però sceglie l'ideologia ai posti di lavoro.
    Il popolo americano ha messo in chiaro che la loro priorità numero uno, nelle prossime elezioni presidenziali, sono i posti di lavoro e l'economia. Mentre l'unica priorità del Presidente Obama appare la sua ben nota ideologia che andremo a spiegare. Il dibattito sulla costruzione del gasdotto Keystone XL , che si trascinando da tanto tempo negli Stati Uniti e non solo, non trova soluzione neanche in questi ultimi giorni del 2011. Barack Obama politico brillante ed esperto, potrebbe essersi superato in astuzia nel cercare lo stallo nella decisione di approvare il gasdotto Keystone fino a dopo le elezioni del 2012, per assicurarsi che gli ambientalisti e tutti coloro che la pensano come loro non vengano delusi.
    L'esperto di sondaggi Scott Rasmussen ha recentemente comunicato che gli americani sono favorevoli alla costruzione del gasdotto Keystone XL con un margine del 60%. E, l'opinione pubblica americana si chiede: perché non dovremmo favorire un gasdotto che ci permette di importare petrolio dal Canada, paese amico e vicino, piuttosto che da poco amichevoli paesi tipo Venezuela o distanti e rischiosi come l'Arabia Saudita?
    La maggior parte degli americani sembra che abbia capito gli argomenti che mettono in gioco i gruppi ambientalisti, a cui non piace il modo di come estraggono il petrolio dalle sabbie canadesi intrise di catrame. Per loro le critiche contro il gasdotto sono ridicole e poco se ne importano se qualche "piccolo" media diffonde le immagini che abbiamo posto quì di fianco, magari molti di loro pensano esclusivamente al presente, al lavoro e non ai certi pericoli ambientali che, andando avanti così, provocheranno gravissime malattie anche mortali e per l'inquinamento del suolo e per la CO2 che regnerà sovrana nel loro paese ed in Canada che recentemente si è ritirata dal protocollo di Kyoto.
    Ecco perchè questi paesi non vogliono saperne di mettere paletti al loro modo di vedere il mondo. Ecco perchè Obama se dovesse essere eletto o chi per lui, anche un Repubblicano, a maggior ragione, cederà a questa violenza e verso la natura e verso tutta l'umanità.
    Ora che i repubblicani hanno attaccato un disegno di legge che è stato approvato dal Senato, Obama ha una decisione difficile da prendere e deve avere molto coraggio! Lo avrà, o deve considerare non l'interesse degli americani, quelli del pianeta, ma purtroppo i suoi, oltre al fatto che l'America ha un disperato bisogno di posti di lavoro?
    L'accordo del Senato approvato recentemente a grande maggioranza, contiene una disposizione che richiede un'autorizzazione federale entro 60 giorni per il "gasdotto TransCanada Corp. 's" per portare le sabbie bituminose canadesi alle raffinerie del Golfo Coast, a meno che il presidente determini che non è nell'interesse nazionale.
    I funzionari dell'amministrazione hanno giocato d'azzardo rimandando la decisione fino a dopo le elezioni del 2012 ed hanno sostenuto che i 60 giorni di finestra, probabilmente li porteranno a respingere il progetto.
    Il gasdotto divide le parti della base politica di Obama. I gruppi ambientalisti che disprezzano di più il gas serra ed altre preoccupazioni e che considerano l'annullamento del progetto una priorità assoluta e di contro i sindacati che sostengono il progetto insieme con i repubblicani, i gruppi industriali del petrolio e alcuni democratici centristi.
    Si dice che Obama, da quando è al timone dell'economia negli Stati Uniti il paese, ha perso 1.621.000 posti di lavoro e che il presidente è più preoccupato di proteggere la sua base ideologica che alla creazione di posti di lavoro per gli americani. Avrà torto o ragione. Noi abbiamo le nostre idee e leggendoci, tra le righe, non è difficile scoprirlo.
    Direte: facile essere rispettosi dell'ambiente, della natura, del Mare, mica dovremmo tornare al tenore di vita dell'era preindustriale?
    Bene, se una via di mezzo non riusciamo a trovarla, massacriamoci pure... tanto il rischio al momento non è nostro, lo sarà per le generazioni non future... quelle prossime... ed a noi: che ce ne fotte?
    Intanto il "petrolio sporco" sta uccidendo e continuerà ad uccidere il popolo canadese. Inoltre, l'inquinamento che l'estrazione del petrolio crea, continuerà a fluire a valle fino a quando non viola i confini degli Stati Uniti e comincierà ad uccidere gli americani. Il gasdotto Keystone è sporco, sporco perché verrà fatto passare attraverso il cuore delle terre che stanno a cuore ai contadini di quelle popolazioni. Sporco perché viene venduto agli stati attraverso i quali il gasdotto passerà come un creatore di posti di lavoro. In realtà, la maggior parte dei lavori andrà a imprenditori provenienti da altri stati e paesi di non residenti. I repubblicani non stanno facendo nulla per proteggere gli americani dall'inquinamento che l'oleodotto ha il potenziale di provocare. Né ci sono provvedimenti atti a chiedere che i nuovi posti di lavoro andranno a gente del posto. I repubblicani vogliono solo defenestrare Obama e basta!


    Edited by Filippo Foti - 27/2/2012, 13:10
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