La Petrobras, dal mare di Rio de Janeiro ai territori delll'Amazzonia...

di Guido Picchetti

Leggere lo stesso giorno nella rassegna stampa specializzata di Pennenergy due annunci della Petrobras, la compagnia petrolifera di bandiera del Brasile, non è cosa comune, ma quando si tratta di notizie positive, dal punto di vista degli interessi della società naturalmente, può capitare.

Veniamo così a sapere in primo luogo che del petrolio riversatosi in mare al largo di Rio di Janeiro una decina di giorni fa, conseguente alla rottura di una tubazione su una piattaforma petrolifera ancorata nel bacino di Santos su un fondale di 2140 metri a 600 Km dalla costa, pare non ci sia più traccia. Le operazioni previste dal piano di emergenza, prontamente avviate dopo la immediata chiusura del pozzo, sono pertanto terminate e in zona sono rimasti unicamente dei mezzi navali che continuano a monitorare la situazione, sotto il controllo della Marina brasiliana, e delle altre organizzazioni preposte (ANP e Ibama).

Frattanto una commissione composta dai migliori specialisti della Petrobras sta indagando a tempo pieno sulle cause dell'incidente, avvalendosi anche del sostegno dal suo centro di ricerca, di alcune università, e di aziende specializzate in progettazione, test e analisi di attrezzature sottomarine. E anche il lavoro di questa commissione tecnica sarà monitorata da ANP, Marina brasiliana, e Ibama.

La seconda notizia del giorno sulla Petrobras riguarda invece i territori dell'Amazzonia, dove la società di stato brasiliana annuncia di aver scoperto un nuovo grande giacimento di petrolio e gas naturale nel bacino del Solimões. La scoperta ha avuto luogo durante la perforazione di ben 1-BRSA-961-AM, ufficiosamente noto come Igarapé Chibata Leste. Situato a Coari, a 25 km dalla provincia Oil Urucu, il pozzo è stato perforato fino a una profondità finale di 3.295 metri. I test hanno indicato una capacità produttiva di 1.400 barili al giorno di petrolio di buona qualità (41 ° API) e 45.000 m3 di gas naturale, nella formazione Juruá.

Questo è il secondo successo nell'esplorazione nel blocco SOL-T-171 ufficiosamente conosciuto come Igarapé Chibata, dove le ricerche sono in corso dal 2010. Se (tra la gioia degli indios isolati che vivono nella fresta amazzonica) la redditività economica dei risultati sarà confermata, verrà realizzato un nuovo impianto di produzione di gas naturale nel bacino del Solimões. Di questa concessione in Amazzonia la Petrobras detiene il 100% dei diritti di esplorazione e coltivazione, con una produzione di 53.000 barili di petrolio e 11 milioni di m3 di gas naturale al giorno, oltre a 1.300 tonnellate al giorno di GPL.

fonti:
www.pennenergy.com/index/petroleum/...-announces.html
www.pennenergy.com/index/petroleum/...-discovers.html

Edited by gpicchetti - 8/2/2012, 12:21