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  1. Contro il Parco della Costa Teatina. Una proroga che delude...

    AvatarBy gpicchetti il 25 Feb. 2012
     
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    Un Senatore siciliano contro il Parco della Costa Teatina.
    Una proroga che delude...


    "Un Senatore siciliano contro il Parco della Costa Teatina. Una proroga che lascia interdetti e delusi. L'istituzione del Parco è una speranza soprattutto per le nuove generazioni, senza neanche bisogno di investimenti locali. Questa classe politica non è disposta a concedere neanche la speranza."
    Questo, testuale, il pesante commento del "Comitato Costituente per il Parco Nazionale della Costa Teatina", a margine del comunicato pubblicato ieri da "Emergenza Ambiente" firmato dal suo coordinatore Lino Salvatorelli, insieme a Fabrizia Arduini, Luciano Di Tizio, e Lorenzo Luciani, membri anch'essi di quel Comitato. Un comunicato che qui a seguire integralmente riportiamo.
    Come dar loro torto ai rispettivi firmatari? C'è solo da augurarsi che il tutto sia frutto di un equivoco, essendo il politico chiamato in causa il Senatore Antonio D'Alì, trapanese, Presidente della Commissione Ambiente del Senato, ed è davvero impensabile che possa aver convalidato un tale provvedimento, sia pure con un governo di tecnici che, per fare uscire il nostro Paese dall'attuale crisi, ha dichiaratamente limitate responsabilità nei confronti delle future generazioni... (gp)


    Un Senatore siciliano contro il Parco della Costa Teatina. Una proroga che delude...
    dalla rete "Costituente per il Parco Nazionale della Costa Teatina"

    La Costituente per il Parco Nazionale della Costa Teatina apprende con amarezza, sconcerto e delusione che il Parlamento, nel cosiddetto decreto mille proroghe, ha rinviato al 31 dicembre 2012 l'istituzione del Parco: questa incredibile nuova proroga danneggia profondamente la Costa Teatina e i suoi migliori progetti. Sono passati 12 anni dalla legge istitutiva del Parco, un tempo lunghissimo che non ha precedenti nella storia delle Aree Protette Italiane, e probabilmente europee e mondiali.

    Siano di monito le forti parole espresse l'anno scorso dalla Chiesa Locale, che oggi facciamo nostre e torniamo a ripetere: "gli amministratori locali e regionali e tutti coloro che hanno a cuore le sorti del bene comune e del futuro della nostra terra, scelgano ciò che è moralmente doveroso e responsabile, rompendo presto ogni indugio: si completi il prima possibile l'istituzione del Parco Nazionale della Costa Teatina, si scaccino definitivamente interessi egoistici e falsamente rappresentativi, si abbia il coraggio di scelte forti e lungimiranti per la vita piena del nostro Abruzzo".

    Il rinviare continuamente l'istituzione del Parco Nazionale è ancor più grave alla luce di tante minacce che incombono sull'integrità della Costa Teatina: industrie insalubri, piattaforme petrolifere, nuove cementificazione e altro. Colpire al cuore il futuro Parco e con esso le economie che ne trarrebbero innegabile vantaggio in questa crisi, non è accettabile. Il tempo che si sta perdendo sarà l'occasione per danneggiare l'integrità della Costa Teatina, un luogo amatissimo da tutti gli abruzzesi. Sarà per questo che il rinvio di una decisione attesa da tutti gli abruzzesi lungimiranti non l'ha firmata un deputato locale (si ricordino le retrograde posizioni contro l'area protetta espresse dal senatore Di Stefano) ma il senatore D'Alì, dalla lontana Sicilia.

    Chiediamo a tutta la classe politica abruzzese di difendere la propria terra, e i veri interessi di chi li ha eletti, chiediamo che i parlamentari, i senatori, i sindaci, la provincia, con in testa la Regione si muovano con celerità e rispetto delle intelligenze. La proroga è deleteria, ma è comunque soltanto un rinvio. Restano dieci mesi per perseguire i veri interessi anche economici degli abruzzesi. In questi dieci mesi politici e amministratori sono chiamati a porre in essere tutte le strategie possibili per salvaguardare la costa teatina e per predisporre ogni cosa in modo che a fine anno il Parco prenda finalmente vita, senza ulteriori indugi. Non ci piace, ma è soltanto una proroga e la politica locale ne tenga conto schierandosi finalmente compatta a difesa dei veri interessi degli abruzzesi. È l'unica strada per ridare speranza a un territorio oggi in grevissime difficoltà anche per le dissennate scelte del passato. Basta teatrini, basta menzogne. "Si abbia il coraggio di scelte forti e lungimiranti per la vita del nostro Abruzzo".
    Il coordinatore
    Lino Salvatorelli (333 6870029)
    info:
    Fabrizia Arduini (329 157 4549)
    Luciano Di Tizio (348 8130092)
    Lorenzo Luciani (348 5103623)

    http://blog.libero.it/emergenzambiente/11097144.html
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