I dissalatori stanno sempre più diventando oggetto di spasmodica ricerca in tanti paesi del mondo.
Sono sempre più richiesti dai Paesi emergenti ed in via di sviluppo, presi come sono con la scarsità d'acqua, vedi Cina ed India. Qualcuno chiama l'acqua ed a ragion veduta "l'oro blu" che scarseggia in maniera ormai preoccupante, complice la siccità, anche in Europa.Il punto della situazione sullo stato di realizzazione degli interventi che erano stati decisi a metà luglio
per affrontare l'emergenza idrica e tracciare un quadro delle situazioni di maggiore criticità in Toscana.
La Russia e gli Stati Uniti stanno vivendo la peggiore siccità degli ultimi decenni ed in tutto il pianeta si avverte il bisogno di avere sufficienti scorte di farina per la produzione del pane, un bene di primaria importanza per sfamare il mondo.
L'impianto di desalinizzazione di El Prat de Llobregat Barcellona, in funzione da luglio 2009.
Considerando che oltre il 70% dell'acqua utilizzata sulla terra occorre all'agricoltura, anche l'Agenzia europea dell'ambiente (Aea) con una relazione sulle sulle risorse idriche in Europa e, in particolare, sul problema della carenza idrica e della siccità, questa estate ha lanciato un allarme. L'Agenzia europea dell'ambiente (AEA) conferma che in molti paesi europei l'acqua viene utilizzata in modo insostenibile: finora, infatti, "si è puntato a estrarre quantità sempre maggiori dalle risorse di superficie e di falda, saturando ogni capacità residua". Secondo la relazione, "la via corretta da seguire è invece quella di limitare la domanda, riducendo al minimo le quantità di acqua estratta e aumentandone l'efficienza d'uso".Uno studio di "Global Water Intelligence", evidenzia gli investimenti che verranno effettuati per gli impianti di dissalazione, i 5 miliardi di dollari spesi nel 2011, aumenteranno a 8,9 miliardi per quest'anno e saranno circa 17 nel 2016, considerando che nel 2030 la disponibilità media di acqua potabile diminuirà del 20%.
Nel nostro pianeta il 97% dell'acqua presente è salata e quindi non può essere utilizzata. Nell'ultimo decennio si è parlato molto dei dissalatori per cercare di rendere potabile l'acqua di mare. Il problema che bisogna però superare è quello relativo ai costi ed alla crescita di nuove tecnologie come il processo chiamato "forward osmosis", che sembra superato da nuove tecniche come quella in cui si adoperano filtri ai nanotubi di carbonio, che sta dando nuove speranze per ridurre drasticamente i costi di desalinizzazione.
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