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  1. La battaglia di Maria Rita D'Orsogna in difesa delle coste d'Abruzzo

    AvatarBy gpicchetti il 29 Jan. 2012
     
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    La battaglia di Maria Rita D'Orsogna in difesa delle coste d'Abruzzo


    Continua la battaglia di Maria Rita lin difesa delle coste d'Abruzzo... Quella battaglia che dovrebbero fare gli eletti dal popolo abruzzese... E invece... Leggetevi l'ultimo articolo da lei scritto e pubblicato sul suo blog, che qui integralmente riporto, foto del presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi inclusa... (gp)

    Chiodi: il governatore meno amato d'Italia


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    "Qui l'intervista di Ludovico Raimondi sull'audizione in Senato"


    di Maria Rita D'Orsogna

    Friday, January 27 2012 - Secondo i sondaggi del Sole 24 Gianni Chiodi è il governatore meno gradito di tutta Italia. In realtà gode di questo onore assieme al suo collega sardo Ugo Cappellacci, se proprio vogliamo essere precisi e se è vero che mal comune è mezzo gaudio. Interessante che qualche settimana fa invece la stampa d'Abruzzo riportava che Chiodi spenderà 50 mila euro per curare la sua "comunicazione". Ma.. comunicazione di che? Del vuoto del suo governo? E chi la paga questa "comunicazione"? Di chi sono quei soldi? Pubblici o privati?

    Diceva Chiodi che vuole promuovere "le buone notizie" che vengono dalla regione e che la Facoltà di Scienze della Comunicazione creerà un “Progetto di comunicazione e informazione ai cittadini abruzzesi”. Ma fa ridere, anche il titolo sa di indottrinamento e propaganda sovietica! Ad ogni modo, peggio di ultimo è difficile. Speriamo che il prossimo anno questo investimento gli valga almeno il peunultimo posto presso la classifica del Sole 24 ore!

    Non so perchè nessuno ami questo Chiodi, ma posso dire perchè non piace a me: non ha coraggio. Promette ma non fa. Non gliene importa niente. Parla ma non agisce. E anzi, adesso neanche più parla. Chiama gli esperti della comunicazione a parlare per lui! Se vuole fare qualcosa di buono, invece di sprecare 50,000 euro a vanvera, può iniziare a fare cose concrete e coraggiose, anche piccole. E vedrà che tutti gli vorranno bene. Un esempio? Nella foto in alto le sue vuote parole di qualche mese fa: "Contrasteremo ogni forma di trivellazioni in Abruzzo."

    Ah si? E come? Non ha niente da dire sulle trivelle neanche a Teramo, la sua città, non ha partecipato a nessun evento anti-petrolifero, non ha voluto nè informare la sua gente, nè informare sè stesso. Non ha sprecato una parola che sia una in supporto della gente, della riserva del Borsacchio, dei movimenti anti petroliferi. Dal punto di vista più formale, non ha mai mandato un documento che sia uno ai ministeri romani contro le trivelle: nè per Elsa della Petroceltic, nè per Ombrina Mare: sebbene l'avesse anche mezzo promesso. Infatti dagli atti risulta che "sebbene ripetutamente sollecitata la regione Abruzzo non ha mandato pareri". Ponzio Pilato ci faceva più bella figura.

    Nè lui nè il suo braccio destro, Antonio Sorgi, riescono a prendere decisioni sul lago di Bomba, nonstante tutto l'Abruzzo si sia espresso contro questa raffineria sotto una diga a rischio a Vajont. Cosa aspettano? No, non ce ne andiamo mica, caro Chiodi. Gianni Chiodi non sa rapprensentare i nostri diritti a Roma. Non lo sa fare, non gli interessa, è troppo molle, ha troppa paura.

    La ciliegina sulla torta è la legge regionale "anti trivelle", che serve solo come fumo negli occhi: dico gas invece che petrolio, così posso fare lo stesso quello che voglio. E infatti si vede, le concessioni fioccano nonostante il suo "contrasto" e le sue leggi. Visto come lo fanno in Veneto? Interdicono trivellazioni petrolifere e di gas. "Contrasteremo ogni forma di trivellazione": si, intanto la Medoilgas si porta avanti e chiede di trivellare in un parco regionale fra i vigneti, vicino alla riva e a due passi da casa sua.

    Vogliamo parlare dei numeri tirati fuori dal cappello in quella stessa intervista, del 51% di energia rinnovabile entro il 2015? La promessa era del 2010. Siamo al 2012, a un terzo di tempo dall'obiettivo. Che piano abbiamo per raggiungerlo? A che quota siamo adesso? Ma lo sa anche lui che erano solo parole vuote. Evviva Gianni Chiodi, evviva Antonio Sorgi. Ma non andranno lontani, e lo sanno anche loro. Alla fine sono 2 contro migliaia. Dobbiamo solo portare pazienza e continuare a rompere le scatole.
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