Profumo di mare: Terra, mare, natura, cambiamento climatico, biodiversità, transizione ecologica

  1. Il FOROMED a Roma, un video dopo le nebbie delle istituzioni italiane

    AvatarBy gpicchetti il 20 Feb. 2012
     
    +1   -1    0 Comments   122 Views
    .

    Il FOROMED a Roma, un video dopo le nebbie
    delle istituzioni italiane


    1202201b


    19/02/1012. - Il Forum Mediterraneo (FOROMED) è una piattaforma di dialogo e cooperazione che è stata fondata nel 1994 da 11 paesi del Mediterraneo. (Turchia, Algeria, Marocco, Francia, Spagna, Italia, Malta, Egitto, Portogallo, Grecia e Tunisia). Ha una struttura istituzionale permanente, la cui presidenza viene ruotata tra i paesi membri dell'UE e dei paesi mediterranei che non sono membri dell'UE. Nel periodo 2002-2003 la presidenza del FOROMED fu assunta dalla Turchia e la riunione ministeriale FOROMED si svolse ad Antalya il 9-10 ottobre 2003. Negli anni successivi si sono tenute fino ad oggi 15 riunioni interministeriali e l'ultimo incontro risulta essere stato quello svoltosi in Algeria il 5-6 Giugno 2008, durante il quale fu deciso di affidare la presidenza all'Italia e di tenere nel nostro Paese la successiva riunione ministeriale.

    Passano gli anni, ma del FOROMED si perdono le tracce. Dalla rete, dopo le informazioni sul periodo di presidenza turca (vedi www.mfa.gov.tr/mediterrenean-forum-_foromed_.en.mfa) nulla più risulta al riguardo. Tutto sprofonda nelle nostre nebbie istituzionali. Arriviamo nel 2012 e ieri improvvisamente l'ANSA-MED (il settore dell'agenzia di stampa dedicato alle informazioni sul Mediterraneo) titola così una sua notizia delle 11,50. "MED: 5+5, finalmente si riparte. Domani a Roma Foro Dialogo Euro-mediterraneo". Potete leggerne il contenuto in calce.

    Ma qui permettetemi una breve notazione al riguardo. La Tutela dell'Ambiente è uno dei tanti temi in discussione alla riunione in programma oggi a Roma a Villa Madama. All'incontro, come precisa il comunicato dell'ANSA, per "dialogare sulle sfide e le emergenze che si incrociano tra le sponde del Mediterraneo" parteciperanno gli esponenti di 10 Paesi mediterranei (5+5). Da un lato Italia, Francia, Spagna, Portogallo e Malta; e, dall'altro Algeria, Tunisia, Marocco, Libia e Mauritania, ai quali si aggiungeranno nel pomeriggio anche Egitto, Grecia e Turchia per il cosiddetto FOROMED.

    Il ministro degli Esteri Terzi, qualche giorno fa, alle Commissioni Esteri di Camera e Senato, ha assicurato che i capi delle diplomazie in tale occasione "dovranno - se non risolvere - affrontare con concretezza i vari temi previsti"... Personalmente ho qualche dubbio che il tema dell'ambiente avrà la cosiderazione che merita. Il mio timore (per non dire certezza...) è che tra il cocktail di benvenuto e i saluti finali non resterà molto tempo per far cose concrete. Ma la speranza è l'ultima a morire... mentre il Mediterraneo... (gp)


    MED: 5+5, finalmente si riparte.
    Domani a Roma Foro Dialogo Euro-mediterraneo

    di Eloisa Gallinaro

    1202201c
    (ANSA) - ROMA, 19 FEB - L'approdo delle 'Primavere arabe' è ancora tutto da definire e l'Europa non attraversa uno dei momenti migliori della sua storia recente, ma i Paesi del Nord e del Sud del 'Mare Nostrum' sanno che solo con azioni concertate è possibile fronteggiare le sfide e le emergenze che si incrociano tra le sue sponde. Così il dialogo euro-mediterraneo prova a ripartire.

    E riparte da Roma - domani mattina a Villa Madama - con la riunione del 5+5, il Foro di dialogo che raggruppa, da una parte, Italia, Francia, Spagna, Portogallo e Malta e, dall'altra, Algeria, Tunisia, Marocco, Libia e Mauritania. E che, nel pomeriggio, vedrà anche la partecipazione di Egitto, Grecia e Turchia nel formato allargato di Foromed. Sicurezza regionale, flussi migratori, energia, tutela dell'ambiente, sviluppo, sono temi che i capi delle diplomazie dovranno - se non risolvere - affrontare. In primo luogo, come ha sottolineato a piu' riprese, il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, con concretezza.

    L'approccio del 5+5, ha spiegato qualche giorno fa Terzi alle Commissioni Esteri di Camera e Senato, deve avere ''un carattere concreto e operativo''. E per aiutare le transizioni in corso nei paesi della Primavera araba, secondo il titolare della Farnesina, ''occorre agire in fretta con aiuti concreti e strategie a lungo termine''.

    In questo complesso sistema di interrelazioni, l'Italia intende giocare un ruolo di primo piano: una priorità, quella mediterranea che è un leit-motiv tradizionale della sua politica estera ma che ora ha un impulso anche maggiore. Ancora nelle parole di Terzi, ''abbiamo registrato una forte domanda di Italia, di presenza del nostro Paese: è un'esigenza delle classi politiche e degli operatori economici perchè veniamo visti come il Paese che può focalizzare meglio l'attenzione dell'Unione europea verso la casa comune che è il Mediterraneo''.

    Non sarà con la riunione di domani del 5+5 che verrà aggiustato il tiro di un'Europa che finora - nonostante lo tsunami che ha travolto Mubarak e Ben Ali e il coinvolgimento più o meno obbligato in Libia, oltre ai fermenti nel resto dell'area - ha guardato più a est e a nord che a sud. Ma, dopo il fallimento dell'Unione per il Mediterraneo (Upm), voluta da Nicolas Sarkozy, quello che si riunisce domani nella Capitale resta l'organismo più flessibile e più adatto a gestire le molte realtà 'costrette' dalla geografia e dalla storia a convivere e a disegnare un futuro possibile. A partire dalla necessità di spostare verso sud più fondi europei.

    Un obiettivo che vede il titolare della Farnesina in prima linea. Il capo della diplomazia italiana giudica ''significativo'' l'aumento dei fondi stanziati dalla Commissione europea per la politica di vicinato mediterranea, si è passati da dodici a diciotto miliardi di euro, ma vuole andare oltre l'obiettivo dei due terzi. Difficile, infatti, senza sviluppo, stabilizzare i paesi del sud del Mediterraneo, alcuni dei quali oscillano pericolosamente tra crisi economica, voglia di democrazia consolidata e rischi di derive islamiche.

    http://ansamed.ansa.it/ansamed/it/notizie/..._100688208.html


    Il FOROMED a Roma, un giorno dopo

    jpg

    20/02/12. - Un video del nostro Ministero degli Esteri: questo è quanto oggi si può trovare in rete dopo l'incontro di ieri a Roma dei Ministri degli Esteri di ben 13 Paesi mediterranei coinvolti nella riunione del ForoMED a Villa Madama. Tra i temi in discussione, dicevamo ieri, anche la tutela dell'Ambiente, ma su stampa e telegiornali non un comunìcato su quanto "concretamente" affrontato e dibattuto, silenzio totale... D'altro canto a chi vuoi che importi, la Tutela dell'Ambiente quando c'è uno spread che va su e giù come "un onda sul mar", e la Grecia è sull'orlo del fallimento ?

    Qui il filmato caricato dal Ministero degli Esteri in data 20/feb/2012 a chiusura dei lavori: www.youtube.com/watch?v=Z60khuAz0QQ. E questo il testo che accompagna il filmato: "Il dialogo Euro-Mediterraneo riparte da Roma: Villa Madama ha ospitato la nona conferenza dei Ministri degli Esteri del Dialogo nel Mediterraneo. Il Foro dei 5+5 raggruppa, da una parte, Italia, Francia, Spagna, Portogallo e Malta e, dall'altra, Algeria, Tunisia, Marocco, Libia e Mauritania. Al seguito dei lavori, il vertice è proseguito nel formato allargato di Foromed, includendo i Ministri degli Esteri di Egitto, Grecia e Turchia. Temi principali: sicurezza regionale, flussi migratori, energia, tutela dell'ambiente, sviluppo". Niente di più... (gp)




    Edited by gpicchetti - 21/2/2012, 14:11
      Share  
     
    .