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  1. Il "fracking", l'Unione Europea, e Ponzio Pilato

    AvatarBy gpicchetti il 19 April 2012
     
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    Il "fracking", l'Unione Europea, e Ponzio Pilato

    di Guido Picchetti

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    Lo "shale gas" è un combustibile fossile non convenzionale che si trova all'interno di fenditure naturali e fratture sotterranee. Il metodo impiegato per estrarlo rimane profondamente controverso a causa dei suoi notevoli rischi ambientali, tra cui l'avvelenamento delle acque sotterranee, i terremoti, e anche le maggiori emissioni di gas serra rispetto al gas tradizionale. I costi di produzione sono stati e sono ancora oggi piuttosto elevati, ma in Europa si è diffusa la voce che nuove tecnologie provenienti dagli Stati Uniti renderebbero ora le estrazioni di "shale gas" commercialmente convenienti, e si potrebbe così dare una risposta valida alle necessità energetiche dei Paesi membri dell'UE. Si tratta in particolare di di una tecnica che prevede il pompaggio ad alta pressione di acqua, sabbia e sostanze chimiche in formazioni di roccia. E' detta anche "fratturazione idraulica" o "fracking", e presenta dei rischi ambientali notevoli, che logicamente le aziende di settore tendono invece a sottovalutare.

    Negli Stati Uniti lo "shale gas" rappresenta già il 16% della produzione di gas naturale e alcuni analisti prevedono che potrebbe salire al 50% entro 20 anni. Ma sarà proprio così ? Negli USA è attualmente in corso un dibattito acceso sulla tecnica del "fracking", specie in quegli stati americani (Illinois, Oklahoma, Oregon, etc) dove da decenni viene usato, con innegabili danni ambientali di vario genere. Avere pertanto dei dubbi al riguardo è più che legittimo... E lo stesso Presidente Obama, pur senza chiamare in causa direttamente il "fracking", ha di recente richiesto nuove rigide regole in favore della sicurezza e della tutela ambientale nelle estrazioni di gas dal sottosuolo, creando una apposita agenzia statale incaricata di studiarne modalità di applicazione e effetti collaterali.

    E nell' "Europa Unita" ? Al di qua dell'Atlantico, come al solito, si va in ordine sparso e in modo tutt'altro che unitario... La Polonia, stando agli studi geologici finora condotti, pare sia lo stato europeo con le maggiori riserve di "shale gas". Ci sarebbe, così si dice, tanto gas naturale intrappolato nelle rocce scisto del suo sottosuolo da poter ricavare l'energia sufficiente per durare 300 anni. Ma, tuttavia, non tutti sono disposti a consentire le operazioni di perforazione nella loro terra, nonostante il forte potenziale economico. All'inizio di gennaio, ad esempio, nella vicina Bulgaria migliaia di persone hanno protestato contro le esplorazioni a caccia di gas shale, per il giustificato timore che si possano avvelenare le falde acquifere profonde, causare terremoti e creare rischi per la salute pubblica. E in Francia, a quanto pare, proprio in considerazione di tali rischi, lo scorso anno il governo di Sarkozy avrebbe vietato le estrazioni di gas dal sottosuolo francese con la tecnica della "fratturazione idraulica".

    Ma adesso si viene a sapere che anche la Gran Bretagna ha scoperto di avere nel suo sottosuolo abbondanti giacimenti di "shale gas". E dalle ricerche sin qui condotte dai geologi, le risorse energetiche accertate sarebbero di tal portata da far dichiarare (a quanti sono favorevoli al "fracking", evidentemente..) che il Regno Unito sia per possesso di riserve di scisto in quantità tali da figurare tra i primi 20 paesi al mondo, e che lo sfruttamento del suo patrimonio di "shale gas" porterebbe addirittura il Regno Unito ai vertici dei produttori mondiali di energia !!! Come resistere a certe tentazioni ? Non per nulla, il Governo britannico, dopo un temporaneo divieto della tecnica di estrazione con il "fracking", ha presentato martedi scorso (17 Aprile 2012) un rapporto nel quale ora si dichiara favorevole alle estrazioni di gas shale su terraferma mediante fratturazione idraulica.

    Ma la Gran Bretagna, ricavando già da tempo petrolio dal mare del Nord, vanta anche una consolidata esperienza nel settore delle estrazioni off-shore. E nei fondali marini di quel suo mare il gas-shale pare proprio che non manchi. Infatti Nigel Smith del British Geological Survey (BGS) ha recentemente affermato che le riserve off-shore di gas shale potrebbero essere per la Gran Bretagna 5-10 volte superiori a quelle di terra. Gli ha fatto eco una commissione parlamentare britannica dichiarando che l'Inghilterra grazie a queste sue risorse energetiche offshore potrebbe diventare energeticamente autosufficiente, raccomandando nel contempo al governo britannico "di incoraggiare lo sviluppo dell'industria del gas shale e valutare l'impatto delle agevolazioni fiscali al settore". "Abbiamo potenzialmente enormi volumi di scisti presenti nel sottosuolo, volumi al di sopra di ogni immaginazione", ha affermato Melvyn Giles, uno dei responsabili della Shell, aggiungendo poi: "I dati sembrano indicare che le risorse scisto sono così grandi che la questione non è quanto ce n'è, ma quanto siamo in grado di estrarne, vale a dire quanto può essere economicamente estraibile in modo ambientalmente accettabile".

    Questo il vento che tira... E l'UE che cosa fa e decide a proposito del "fracking"? Lo leggiamo in un rapporto, realizzato per la CE dalla società di diritto belga Philippe & Partners. e rilasciato dalla stessa Commissione Europea il 27 gennaio scorso. Dice fra l'altro il rapporto:

    "Non c'è bisogno di specifica legislazione ambientale in caso di esplorazione di gas shale, almeno finché non si raggiunge una dimensione di produttività su scala commerciale. Le attività relative alla esplorazione di gas di scisto sono già soggette alle leggi e ai regolamenti nazionali e comunitari. Ad esempio, i problemi di protezione delle acque, che sono stati sollevati come un problema dai detrattori di shale-gas, sono già coperti dalla legislazione comunitaria ai sensi della direttiva quadro sulle acque, di quella sulle acque sotterranee, e di quella infine sui rifiuti di estrazione. Nel frattempo, l'uso di sostanze chimiche è coperto dal regolamento REACH". Troppa grazia !!!

    E, a quanto su virgolettato, lo studio legale belga aggiunge di aver effettuato un'indagine conoscitiva solo in quattro paesi europei (Polonia, Francia, Germania e la Svezia), e di aver rilevato che l'attività produttiva del gas-shale è ancora su valori talmente bassi da non giustificare una normativa specifica, precisando: "Né a livello europeo né a livello nazionale abbiamo notato notevoli lacune nel quadro legislativo attuale, quando si tratta di regolare il livello corrente di attività gas di scisto". Ma, mi domando, non sarà che per la società di diritto belga Philippe & Partners - cui l'UE si era affidata per il rapporto sul fracking - gli USA fossero un po' troppo lontani, tanto che nessuno dei "Partners", che pure quello studio legale vanta, abbia potuto farci un salto per documentarsi de visu sugli effetti causati dai quelle tecniche estrattive, dopo anni di un loro impiego effettivo sul campo ?

    Dal canto suo Marlene Holzner, portavoce della Commissione Europea in materia di energia ha detto: "Si tratta di una nuova tecnologia e non abbiamo una legislazione specifica sul gas shale, perché è tutto così nuovo...". E a queste parole c'è poco da aggiungere, se non una domanda finale...

    Allora, sul fracking, qual'è la conclusione dell'Unione Europea ? Facile comprenderla... Altro che la decisione di Pilato, il quale, di fronte al popolo che chiedeva se fosse giusta la crocifissione di Gesù, prese un catino pieno d'acqua e si lavò le mani, dichiarando così la sua estraneità... "In caso di esplorazione di gas shale, almeno finché non si raggiunge una 'scala commerciale', non c'è bisogno di una specifica legislazione ambientale. Quella già esistente è più che sufficiente... ", dice l'Unione Europea, tirandosi fuori dalla questione... Una bella decisione, certamente.... Più pilatesca di così...

    PS. - Ringrazio Gianfranco Rossetto per la segnalazione del sito web, sulle cui pagine ho potuto documentarmi e trarre gli elementi utili alla mia notazione:
    "Regno Unito ha grandi riserve di gas shale, i geologi dicono"
    www.euractiv.com/energy/uk-vast-sha...sts-news-512236
    "Non c'è bisogno di un'ulteriore regolamentazione su shale gas: studio dell'UE"
    www.euractiv.com/energy/need-regula...udy-news-510448

    Edited by gpicchetti - 19/4/2012, 18:15
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