Profumo di mare: Terra, mare, natura, cambiamento climatico, biodiversità, transizione ecologica

  1. Il pianeta Terra: genesi, presente cupo e futuro discutibile.
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    Il pianeta Terra. Dalla sua genesi, il creazionismo non è necessariamente in conflitto con le credenze religiose, alla terraformazione di Elon Musk. Contrastare l’avidità umana e prevenire il suo fatale futuro, si può?


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    LA TEORIA DEL BIG BANG

    La fisica, che appartiene alle Scienze Naturali e studia i fenomeni che si verificano in natura, non si applica alla creazione dell'universo. Dalle fasi iniziali del Big Bang, l'universo ora contiene un'enorme collezione di galassie, stelle, pianeti e altri ‘frammenti’ della “Grande Esplosione”; ovvero, come sostenuto da alcuni scienziati, si riferisce all'espansione dell'universo da uno stato estremamente caldo e denso. Sebbene la teoria del Big Bang sia la spiegazione più ampiamente accettata per le origini dell'universo, tuttavia non spiega tutto e non esclude il creazionismo e pertanto non è necessariamente in conflitto con le credenze religiose.

    Molte cose le conosciamo in quanto le osserviamo utilizzando il telescopi spaziali come Kepler e la sua scoperta di 2662 pianeti, lanciato nel marzo del 2009 e operativo fino al 2018; e Hubble lanciato il 24 aprile 1990. Il più grande progresso dell'astronomia dai tempi di Galileo ha entusiasmato gli esseri umani con immagini spettacolari. Hubble continua ancora oggi ad esplorare lo spazio profondo, girando intorno alla Terra ogni novantacinque minuti.

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    L'ESPANSIONE DELL'UNIVERSO

    L'universo, che ha dimensioni incommensurabili, si sta espandendo verso l'ignoto e, per quanto ne sappiamo, lo sta facendo indefinitamente verso confini illimitati. La Terra appartiene alla galassia della Via Lattea, ospita oltre 200 miliardi di stelle e la nostra stella più vicina alla Terra è il Sole, la cui distanza media dalla Terra è pari a una unità astronomica (UA), vale a dire circa 149.597.870,69999998808 km. Le galassie - vaste isole cosmiche di stelle, gas, polvere e materia oscura tenute insieme dalla gravità – quando ruotano assumono una forma rotonda e appiattita, un po’ come il modo in cui lanciare e far girare l’impasto della pizza la rende rotonda e piatta. Anche le galassie ruotano attorno ad un punto nello spazio. Probabilmente è proprio qui che si è verificato il Big Bang. In ordine di distanza dal Sole, la Terra è il terzo pianeta e, fino a prova contraria, è l'unico pianeta noto che ospita la vita a causa della porzione sana di raggi UV che la riscalda.

    LA TERRA È UNA BIGLIA ROSSA.

    Quattro miliardi di anni fa la Terra, era ovviamente un pianeta completamente diverso e la scienza lo indica allo stato fuso, con fiumi di lava che scorrevano e con temperature torride per il calore secco e ardente. Ruotava con una velocità incredibilmente elevata, quasi 3 volte più veloce di oggi. Come in una scena del film apocalittico del 2021 “Don’t Look Up” (Non guardare in alto) con Leonardo DiCaprio, un'allegoria del riscaldamento globale di Adam McKaym - regista, produttore, sceneggiatore e attore statunitense - in cui meteore e asteroidi colpirono la Terra per milioni di anni.

    IL SISTEMA SOLARE

    Il nostro sistema solare si è formato circa 4,5 miliardi di anni fa ed è composto dal nostro sole e da otto pianeti principali: Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno, Urano e Nettuno. La radiazione solare è l'energia emessa dal Sole, che viene inviata in tutte le direzioni attraverso lo spazio sotto forma di onde elettromagnetiche e da essa dipende la vita sulla Terra. Oltre a determinare le dinamiche e le tendenze atmosferiche e climatologiche, rende possibile, tra gli altri processi, la fotosintesi delle piante.

    Il nostro sole, una gigantesca sfera di gas, tra il 99,8 e il 99,9% costituisce la maggior parte della massa del sistema solare, il resto è diviso tra i pianeti e i loro satelliti, le comete, gli asteroidi, la polvere e il gas che circondano la nostra stella ed è formato da gas ionizzato noto come plasma (materia surriscaldata), ed è questa energia che riscalda la Terra. Senza la radiazione solare non ci sarebbe appunto vita sulla Terra; inoltre, attualmente, ci consente di produrre energia fotovoltaica, fondamentale nella lotta al cambiamento climatico. Tuttavia, può anche essere dannosa per la salute umana, ad esempio a causa dei suoi effetti sulla nostra pelle, effetti che negli ultimi anni sono diventati più pericolosi a causa dell'effetto serra, che influenza anche l'aumento delle temperature sul nostro pianeta.

    LA TERRA È NELLA ZONA DEI RICCIOLI D'ORO

    Gli scienziati affermano che la Terra si trova nella zona cosiddetta "Riccioli d'oro", ne abbiamo già accennato qui. E, poiché il nostro pianeta riceve una buona parte dei raggi solari, può sostenere la vita nella cosiddetta “zona abitabile” in cui può esistere acqua liquida. Questa zona può sostenere la vita in quanto le condizioni, al momento, sono perfette, né troppo calde né troppo fredde, così come nel caso della Terra.

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    La scienza si pone spesso alcune domande: È possibile "terraformare" il pianeta Marte? La sua orbita, ad esempio, cade in questa zona dei Riccioli d'oro, ma Marte attualmente non ha acqua liquida sulla sua superficie. Sebbene l’attuale atmosfera marziana sia costituita principalmente da anidride carbonica, è troppo sottile e fredda per supportare l’acqua liquida, un ingrediente essenziale per la vita. Su Marte, la pressione dell'atmosfera è inferiore all'1% della pressione dell'atmosfera terrestre. Qualsiasi acqua liquida sulla superficie evaporerebbe o congelerebbe molto rapidamente. La Terra, pertanto, è l’unico pianeta del nostro sistema solare ad avere acqua liquida in superficie. Anche se oggi Marte non ha acqua liquida in superficie, in passato ne aveva, quando la pressione atmosferica era molto più alta. Ma Marte è così sterile nonostante si trovi nella zona dei Riccioli d'oro.

    Poiché un tempo Marte era così simile alla Terra, è considerata la migliore opzione per la "terraformazione". Ma solo perché la zona dei Riccioli d’oro è la migliore per sostenere l’acqua liquida superficiale non significa che i corpi celesti al di fuori di questa zona non possano essere "terraformati" per ospitare acqua liquida sulle loro superfici. La Terra è l'unico pianeta del sistema solare con una quantità significativa di ossigeno nella sua atmosfera e uno strato protettivo di ozono (O3). Questo strato aiuta a proteggere il nostro pianeta dalle dannose radiazioni UV. L'atmosfera terrestre assorbe anche tutti i raggi X e i raggi gamma che il Sole ci spara costantemente e le sue molecole assorbono i fotoni ad alta energia impedendo che qualcuno raggiunga la terra. Pertanto, se vogliamo osservare gli oggetti cosmici che emettono in queste lunghezze d'onda, dobbiamo posizionare i nostri telescopi e rilevatori sopra gran parte dell'atmosfera terrestre. La prima missione per lo studio dei raggi X è stata lanciata il 30 aprile 1996 da Cape Canaveral, mentre il primo telescopio per lo studio dei raggi gamma è stato portato in orbita sul satellite Explorer 11 nel 1961. Un'altra cosa che ha reso possibile la vita sulla Terra è il fatto che è geologicamente attiva. Tutti i mondi terrestri (Mercurio, Venere, Terra e Marte) sono cambiati sin dalla loro nascita, ma la Terra è unica nella misura in cui continua a cambiare oggi.


    LA TERRAFORMAZIONE

    Elon Musk, a detta di qualche fonte che lo definisce un pazzo, per altri non lo è per aver iniziato così presto ad affrontare il progetto della terraformazione. Non sono in pochi a definire brillante questo progetto visionario, nel dare all’umanità una chance su un problema estremamente difficile. Musk, che è l'amministratore delegato di SpaceX, ha ampiamente dichiarato che intende utilizzare le risorse naturali di Marte per trasformare la sua atmosfera, modificando il pianeta in un luogo più caldo e umido come la Terra. Questo processo, chiamato appunto terraformazione, si basa sulla premessa che Marte abbia abbastanza anidride carbonica (CO2) per farlo. Musk ha fondato SpaceX nel 2002 con l'obiettivo di ridurre i costi di trasporto e colonizzare Marte. Musk ritiene appunto che rendere la vita multi-planetaria faciliterà l'esistenza su una Terra sovraffollata.

    Il volo inaugurale del veicolo Starship, avvenuto in aprile ‘23, si è concluso in modo "spettacolare" quando ha perso il controllo ed è esploso quattro minuti dopo aver lasciato il suolo in Texas. Secondo l’azienda di Elon Musk il volo è stato comunque un successo e un passo avanti nel progetto: l’astronave ha raggiunto un’altezza di circa 150 chilometri, coprendo metà del percorso previsto dal test. Da allora, gli ingegneri della società SpaceX hanno apportato molte modifiche ai sistemi di Starship per cercare di rendere il veicolo più affidabile.

    Sabato 18 novembre scorso si è verificato il secondo test del veicolo spaziale che ha raggiunto un'altitudine di circa 144,841 km sopra la Terra prima che perdesse il contatto, potenzialmente a causa di una detonazione (autodistruzione) automatizzata. Il razzo ha superato la piattaforma di lancio e si è separato dal suo booster, superando il primo tentativo. Ma pochi minuti dopo, i controllori hanno perso il contatto con il veicolo, presumibilmente a causa di un problema a bordo che ha attivato il sistema di autodistruzione dello Starship. I detriti del razzo alto 120 metri sono caduti nel Golfo del Messico. Nonostante il fallimento, il volo di circa otto minuti è durato il doppio del test di aprile. Con un'altezza di quasi 121 metri, Starship è il razzo più grande e potente mai costruito, con l'obiettivo di traghettare le persone sulla Luna e su Marte. Un inciso: E come dargli torto a questo testardo e grande visionario? Comunque, se vi fa piacere, di questo argomento, la terraformazione, potremmo discuterne successivamente.

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    I NOSTRI PRIMI OCEANI

    Il nostro primo oceano si è formato nel corso di lunghi periodi di tempo. L'acqua rimase allo stato gassoso finché la Terra non si raffreddò al di sotto i 100° C. causando la formazione di una crosta fragile, mentre la gigantesca energia termica che si propagò dall'interno provocò processi dinamici come: la convezione delle rocce del mantello, ovvero il processo di risalita del materiale caldo del mantello e di affondamento del materiale più freddo; la tettonica delle placche che modella le morfologie e gli ambienti globali attraverso il ciclo delle rocce, la formazione delle montagne, il vulcanismo e la distribuzione dei continenti e degli oceani. In questo periodo, circa 3,8 miliardi di anni fa, l’acqua si condensò trasformandosi in pioggia che riempì i bacini che oggi conosciamo come il nostro oceano globale.

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    La maggior parte degli scienziati concorda sul fatto che l'atmosfera e l'oceano si sono immagazzinati gradualmente nel corso di milioni e milioni di anni con il continuo "degassamento" dell'interno della Terra. Secondo questa teoria, l'oceano si formò dalla fuoriuscita di vapore acqueo e altri gas dalle rocce fuse della Terra nell'atmosfera che circondavano il pianeta in via di raffreddamento. Dopo che la superficie terrestre si raffreddò, appunto, ad una temperatura inferiore al punto di ebollizione dell'acqua, la pioggia cominciò a cadere per secoli. Quando l'acqua defluì nelle grandi cavità della superficie terrestre, avvenne la formazione dell'oceano primordiale. Le forze di gravità impedirono all'acqua di lasciare il pianeta.

    Le acque primordiali figurano fortemente nei miti della creazione provenienti da tutti gli angoli del mondo. Le acque parlano della metafora più ampia della creazione come nascita. Siamo tutti nati dalle acque materne e quindi, nella mitologia della creazione, i mondi nascono tipicamente dalle acque. All'inizio, quando Dio creò i cieli e la Terra, questa era un vuoto informe e le tenebre coprivano la faccia dell'abisso, mentre un vento creato da Dio spazzava la superficie delle acque. Allora Dio disse: "Sia la luce", e la luce fu. E Dio vide che la luce era buona; e separò la luce dalle tenebre chiamando la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina, il primo giorno (Libro della Genesi 1.2.3.5)

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    LA TERRA NON È UNA SFERA PERFETTA, MA NON È PIATTA

    La Terra ha una forma di un ellissoide. Mentre ruota attorno al proprio asse, si appiattisce ai poli e si allarga all’equatore. Sir Isaac Newton propose che la forza centrifuga provocasse un rigonfiamento del pianeta all'equatore e uno schiacciamento ai poli. Ma non è neanche lontanamente piatta. Comunque, non è solo la rotazione che provoca l'appiattimento della Terra ai poli, ma anche l'attrazione gravitazionale della Luna, poiché essendo vicina alla Terra, “allunga” il pianeta verso cui è rivolta.

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    LA TERRA SI SALVERÀ DALL’AVIDITÀ UMANA?

    Abbiamo danneggiato seriamente Madre Natura a causa della nostra propensione ad accumulare ricchezza per vivere una vita materialistica. Tagliamo le nostre foreste per nutrire la nostra avidità. Gli alberi vengono abbattuti per essere trasportati e venduti per profitti osceni, nelle foreste che rendono il suolo più vulnerabile all’erosione. L'avidità dell'uomo lo porta a comprare quante cose vuole, il che aumenta lo spreco e lo sfruttamento della Terra. Il nostro pianeta può degradare parte del materiale di scarto biodegradabile, ma quando si tratta di rifiuti non biodegradabili, tossici ed elettronici non può farlo. Anche la Terra stessa ne è colpita.

    "Ce n'è abbastanza per i bisogni di tutti e non per l'avidità di tutti". Il Mahatma Gandhi ha affermato che: "Madre Natura ha fornito risorse sufficienti per tutti, ma le persone, a causa della loro natura avida, cercano di trattenere molto di più di quanto è necessario per se stesse, creando disparità socio-economiche". Voleva anche dire che se le risorse fossero condivise equamente, nessuna persona soffrirebbe la fame o la sete.

    È POSSIBILE SANARE I DANNI CHE ABBIAMO GIÀ ARRECATO ALLA TERRA?

    A volte può sembrare che gli esseri umani abbiano alterato la Terra in modo irreparabile. Ma il nostro pianeta è un sistema incredibile in cui energia, acqua, carbonio e molto altro fluiscono e alimentano la vita. In alcuni momenti della storia della Terra, gli incendi hanno bruciato vaste aree, in altri, gran parte era ricoperta di ghiaccio. Ci sono state anche estinzioni di massa che hanno spazzato via quasi ogni essere vivente sulla sua superficie. Il clima della Terra è variato da periodi estremamente caldi senza calotte polari a fasi in cui gran parte del pianeta era ghiacciato; ma, il nostro pianeta vivente è incredibilmente resistente e può guarire sé stesso nel tempo. Il problema è che i suoi sistemi di autoguarigione sono molto, molto lenti. La Terra andrà bene, ma i problemi degli esseri umani sono più immediati.

    Le persone hanno danneggiato i sistemi che ci sostengono in molti modi. Abbiamo inquinato l’aria e l’acqua, sparso plastica e altri rifiuti sulla Terra, negli oceani e nei fiumi e distrutto gli habitat di piante e animali. Ma sappiamo come aiutare i processi naturali a ripulire molti di questi disordini. E ci sono stati molti progressi da quando le persone hanno iniziato a rendersi conto di questi problemi 50 anni fa. Ci sono però ancora problemi da risolvere come alcuni inquinanti e la plastica che durano migliaia di anni, quindi è molto meglio smettere di rilasciarli piuttosto che cercare di raccoglierli in seguito. E l’estinzione è permanente, l’inquinamento da plastica negli oceani è destinato a quadruplicare entro il 2050 e la quantità di microplastiche nei mari potrebbe essere 50 volte superiore. L’inquinamento causato dalla plastica sta spingendo alcune specie sull’orlo dell’estinzione.

    Un ecosistema è l'equilibrio naturale tra organismi, piante e animali in un luogo particolare. A volte si verificano eventi che fanno sì che un ecosistema non sia più in equilibrio. Alcune specie di fauna selvatica dipendono da particolari specie di piante, insetti e organismi per la sopravvivenza. Anche un piccolo pezzo di foresta può avere un proprio ecosistema completo. Così possono essere un ruscello, uno stagno, un lago e un mare. In ogni dato paesaggio possono esserci numerosi ecosistemi. Questa è quella che viene chiamata biodiversità. Mai prima d’ora la biodiversità si è trovata ad affrontare forze così distruttive come negli ultimi tempi derivanti dalle attività umane. Quasi la metà di ciò che ha impiegato milioni di anni per prendere forma ed evolversi è stato distrutto dall’uomo in brevissimo tempo. L’inquinamento provocato dall’uomo è una delle principali minacce all’habitat della fauna selvatica. Gli esseri umani hanno considerato l’aria, l’acqua e il suolo come contenitori di rifiuti, prestando poca considerazione alle conseguenze ecologiche dell’inquinamento. Le popolazioni selvatiche sono costantemente confrontate con una vasta gamma di sostanze inquinanti rilasciate nell’ambiente. Quindi l’unico modo efficace per ridurli è prestare maggiore attenzione alla protezione degli animali, delle piante e delle altre specie.

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    INVERTIRE IL CAMBIAMENTO CLIMATICO

    Il danno più grave che l’uomo sta arrecando alla Terra deriva principalmente dalla combustione di carbone, petrolio e gas, che sta riscaldando drammaticamente il clima. Bruciare questi combustibili a base di carbonio sta cambiando la chimica e la fisica fondamentali dell’aria e degli oceani. Ogni pezzo di carbone o litro di benzina che viene bruciato rilascia anidride carbonica nell'atmosfera un gas serra che intrappola il calore nella nostra atmosfera, causando il riscaldamento globale. Ovviamente la superficie terrestre si riscalda, provocando appunto inondazioni, incendi e siccità.

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    LE BARRIERE CORALLINE COME PUNTI CALDI DELLA BIODIVERSITÀ

    Per la vita oceanica - comprese piante marine, pesci, rettili e mammiferi, habitat, riproduzione e le loro difese - le barriere coralline sono punti caldi di biodiversità. Sorprendentemente, circa 1/4 delle specie marine risiedono nelle barriere coralline. Sono come le foreste pluviali degli oceani. Da un punto di vista ambientale, c'è stata una corsa per proteggerli. Non solo la pesca eccessiva minaccia la salute delle barriere coralline, ma lo stress derivante dall’aumento delle temperature, l’acidità appunto degli oceani e persino le creme solari possono danneggiare le barriere coralline. Gli scienziati sostengono che le barriere coralline rischiano l’estinzione entro 50 anni. Quindi i riflettori sono puntati sulle barriere coralline. Ad esempio, il reimpianto è solo uno dei modi in cui gli scienziati stanno ripristinando questi punti caldi della biodiversità sottomarina. Il cambiamento climatico è un problema che peggiorerà fino a quando gli esseri umani non smetteranno di aggravarlo. Un ecosistema è l'equilibrio naturale tra organismi, piante e animali in un luogo particolare. Alcune specie di fauna selvatica dipendono da particolari specie di piante, insetti e organismi per la sopravvivenza. Anche un piccolo pezzo di foresta può avere un proprio ecosistema completo. Così possono essere un ruscello, uno stagno, un lago ed un mare. In ogni dato paesaggio possono esserci numerosi ecosistemi. Questa è quella che viene chiamata appunto biodiversità.

    Mai prima d’ora la biodiversità si è trovata ad affrontare forze così distruttive come negli ultimi tempi derivanti dalle attività umane. Quasi la metà di ciò che ha impiegato milioni di anni per prendere forma ed evolversi è stato distrutto dall’uomo in brevissimo tempo. L’inquinamento provocato dall’uomo è una delle principali minacce all’habitat della fauna selvatica. Gli esseri umani hanno considerato l’aria, l’acqua e il suolo come contenitori di rifiuti, prestando poca considerazione alle conseguenze ecologiche dell’inquinamento. Le popolazioni selvatiche devono costantemente fare i conti con una vasta gamma di sostanze inquinanti rilasciate nell’ambiente. – e poi ci vorranno molti secoli prima che il clima ritorni a quello che era prima della rivoluzione industriale, quando le azioni umane iniziarono ad alterarlo su larga scala. L’unico modo per evitare di peggiorare le cose è smettere di dare fuoco al carbonio. Ciò significa che le società devono lavorare duro per costruire un sistema energetico che possa aiutare tutti a vivere bene smettendo di bruciare le cose. La buona notizia è che sappiamo come produrre energia senza rilasciare anidride carbonica e altri tipi di inquinamento. L’elettricità prodotta dall’energia solare, eolica e geotermica è oggi l’energia più economica della storia. Ripulire la fornitura elettrica globale e poi elettrificare tutto può impedire molto rapidamente il peggioramento dell’inquinamento da carbonio.

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    Ciò richiederà auto e treni elettrici, riscaldamento e cucina elettrici e fabbriche elettriche. Avremo bisogno anche di nuovi tipi di sistemi di trasmissione e stoccaggio per trasportare tutta l’elettricità pulita da dove viene prodotta a dove viene utilizzata. Il resto del disordine del carbonio può essere ripulito attraverso una migliore gestione agricola e forestale che immagazzini il carbonio nel terreno e nelle piante invece di rilasciarlo nell’atmosfera. Anche questo è un problema che gli scienziati sanno come risolvere. La Terra guarirà sicuramente, ma potrebbe volerci molto tempo. Il modo migliore per iniziare è che ognuno faccia la propria parte per evitare di aggravare il danno.

    DIO PERMETTEREBBE AGLI ESSERI UMANI DI DISTRUGGERE LA TERRA?

    Perché Dio permette terremoti, tornado, uragani, tsunami, tifoni, cicloni, frane, incendi e altri disastri naturali? Tragedie come il terremoto del 2023 in Turchia e Siria inducono molte persone a mettere in dubbio la bontà di Dio. È angosciante che i disastri naturali siano spesso definiti “atti di Dio” mentre a Dio non viene dato alcun “credito” per anni, decenni o addirittura secoli di clima pacifico. Dio creò l'intero universo e le leggi della natura [Genesi 1:1]. La maggior parte dei disastri naturali sono il risultato di queste sistema in atto. Uragani, tifoni e tornado sono il risultato della collisione di modelli meteorologici divergenti, ovvero quando si verifica che un vento più forte si allontana da un vento più debole o quando le correnti d'aria si muovono in direzioni opposte. Quando si verifica una divergenza nei livelli superiori dell’atmosfera, l’aria sale. I terremoti sono il risultato dello spostamento della struttura delle placche terrestri. Uno tsunami è causato da un terremoto sottomarino.

    Negare l'esistenza del riscaldamento globale citando le scritture bibliche secondo cui Dio non permetterebbe che la terra fosse distrutta è il tipico concetto dei negazionisti “credenti”. Nello specifico: “Ed egli manderà i suoi angeli con un forte squillo di tromba, ed essi raduneranno i suoi eletti dai quattro venti, da un'estremità all'altra dei cieli. La terra finirà solo quando Dio dichiarerà che il suo tempo è finito. L'uomo non distruggerà questa Terra. Questa Terra non sarà distrutta da un diluvio”[Dal vangelo di Matteo 24, 1-51]. Esiste però un consenso scientifico schiacciante di scienziati più o meno credenti, sul fatto che, nel perseguire una crescita incessante, l’uomo sta davvero distruggendo la Terra. Il problema è che diventerà dolorosamente evidente solo quando sarà ormai irreparabile.

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    Scienza e religione sono due facce dello stesso profondo impulso umano a comprendere il mondo, a conoscere il nostro posto in esso ed a sbigottirsi della meravigliosa vita che si svolge nel cosmo infinito da cui siamo circondati. Manteniamoli così e non lasciamo che i due dogmi, che possono essere considerati complementari, tentino di usurpare l’uno il ruolo dell'altro.

    Se questa lettura è stata di tuo gradimento continua a seguirci qui troverai elencati tutti i miei post. Tra gli argomenti: il nostro pianeta, mare, natura, cambiamento climatico, biodiversità e tanto altro. Come si evince dalle nostre "Statistiche", con oltre 6.000 articoli e commenti!

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    Ritengo degna di considerazione anche la teoria dello stato stazionario (detta anche della "creazione continua") di Fred Hoyle, secondo la quale non c'è inizio, né fine. Ricordo anche che la teoria del Big Bang è tutt'altro che certa, perchè si basa comunque sull'ipotesi, non dimostrabile, che le leggi fisiche siano rimaste invariate per 15 miliardi di anni! Sarebbe meglio lasciar variare anche loro, come tutto il fluire del mondo!
     
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    Grazie Guido, sottopongo alla tua attenzione questo video.



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    Il video è un ottimo riassunto delle teorie cosmologiche degli ultimi decenni: Grazie. Tutte le teorie si basano sull'ipotesi indimostrabile che le leggi fisiche siano rimaste invariate nello spazio e nel tempo, quindi in realtà ne parliamo per divertirci. Chiesero al Buddha: "Maestro, chi ha creato tutto questo? Gli alberi, le stelle, tutti gli esseri viventi?" Rispose l'Illuminato: "Se ti trovi una freccia conficcata nel fianco (la sofferenza), ti chiedi "Chi l'ha tirata? Di che colore è l'arco che l'ha scoccata? o cerchi di toglierla e guarire la ferita?"
     
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