PROFUMODIMARE: TERRA, MARE, NATURA, CAMBIAMENTO CLIMATICO, BIODIVERSITÀ, TRANSIZIONE ECOLOGICA

Profumo di mare: Terra, mare, natura, cambiamento climatico, biodiversità, transizione ecologica


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DISCUSSIONI RECENTI

 




  1. Castello di Amendolea: 1° maggio 2014 da ricordare per Profumo di Mare!

    By Filippo Foti il 3 May 2014
    +1   -1    0 Comments   584 Views
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    Le Cascate di limo della fiumara dell’Amendolea, in un silenzio surreale, interrotto solo dallo sciacquio debole delle acque, immersi in un panorama mozzafiato. Il castello di Amendolea.



    Edward Lear, pittore paesaggista, nel corso della sua visita in Calabria dal 25 luglio al 5 settembre del 1847 che immortalò nel “Journal of a Landscape Painter in Southern Calabria”, così scriveva:

    “……… avevamo superato il livello del Castello di Amendolea …… e davvero magnifica era la vista guardando indietro dai punti della rocca……... Con queste visioni intorno a noi, l’immensa prospettiva di linee degradanti e di torrenti, rifinite dal completo e semplice contorno dell’Etna al di là del mare, era certamente una delle più suggestive scene che si possano trovare nella bella Italia”. (rif. condofuri.net)

    Edward Lear


    Nel “Journal of a Landscape Painter in Southern Calabria”, resoconto del viaggio calabrese e lucano pubblicato a Londra nel 1852 e poi tradotto in diverse edizioni con vari titoli, tipo “Il Diario di un viaggio a piedi”, Edward Lear viaggiò attraverso la provincia ionica di Reggio Calabria, per molti chilometri a piedi, in compagnia di una guida locale di fiducia e di un asino per trasportare il bagaglio.
    "…il viaggiatore deve sempre contare sull'ospitalità di qualche famiglia, in ogni città che visita...." Edward Lear (1847)

    Conoscendo solo un po’ di questo scrittore, poeta e illustratore inglese nonsense, ancora oggi si può percorrere l'itinerario denominato "il sentiero degli inglesi", che da Pentedattilo porta a Palizzi secondo questo percorso standard:
    Pentedattilo - Fiumara Tuccio – Bagaladi - San Lorenzo - San Pantaleone - agriturismo "Il Bergamotto" Amendolea - M. Brigha - Bova - torrente San Pasquale – Palizzi - Staiti.


    Tra le tante pagine scritte dedicate a detto itinerario, Lear ha scritto anche di Reggio Calabria: "Reggio è un grande giardino, uno dei luoghi più belli che si possa trovare sulla terra".Ma, tra le parole scritte in segno di ammirazione di Lear è distinguibile, già da allora, anche l'impressione di una terra soggetta alla corruzione imminente. Ed è stato un “buon” profeta!

    Profumo di Mare si è recato alle rovine del Castello dei Ruffo.


    Amendolea è una piccola frazione in cui vivono ormai poche decine di abitanti e fa parte del comune di Condofuri, Reggio Calabria, situato al ...

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    Last Post by Filippo Foti il 3 May 2014
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  2. Nautilus Minerals finalizza un progetto controverso con governo di Papua Nuova Guinea.

    By Filippo Foti il 4 May 2014
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    L’uomo ormai non conosce più limiti allo sfruttamento del pianeta. L'apertura della prima miniera del mondo nel profondo oceano sta per diventare realtà. Non bastano le “ruspe” dei pescherecci che ormai livellano e distruggono i fondali oceanici, ci mancano anche le miniere per completare la distruzione degli oceani.



    Il progetto che si sta per concretizzare prevede di estrarre minerali di rame, oro e altri metalli preziosi ad una profondità di 1.500 metri. La compagnia mineraria che effettuerà questa ennesima operazione scellerata ai danni dei fondali oceanici è la canadese “Nautilus Minerals”, che ha firmato un accordo con il governo di Papua Nuova Guinea per avviare lo scavo su una superficie di fondale marino.


    La miniera porge particolare attenzione ad un'area di camini idrotermali, dove l’acqua altamente acida e surriscaldata emerge dal fondo del mare, e incontrando l'acqua di mare alcalina, di gran lunga più fredda, provoca il deposito sul fondale di elevate concentrazioni di minerali, tra cui appunto oro e rame.

    Per decenni, l'idea di questo tipo di estrazione, per prelevare questi depositi di minerali dal fondo del mare, è stata impraticabile a causa di una sfida ingegneristica dal costo elevato. Già dal 1990 la società, Nautilus Minerals, ha preso di mira questi minerali del fondo marino al largo di Papua Nuova Guinea (PNG), ma è stata bloccata non solo dai costi ma anche da una lunga disputa con il governo (PNG) sui termini dell'operazione.


    Ma il boom di operazioni petrolifere e di gas offshore degli ultimi anni, ha visto lo sviluppo di una serie di tecnologie avanzate in acque profonde in un momento in cui è forte la domanda di metalli preziosi che, a livello mondiale, ha spinto i prezzi al rialzo.


    La miniera, a cui è già stato un nome, si chiamerà Solwara-1, sarà scavata da una flotta di macchine robotiche guidate da una nave in superficie. Secondo un rapporto della BBC, la costruzione della più grande macchina mai costruita, un “Bulk Cutter” del peso di 310 tonnellate, è stata appena completata dalla “Soil Machine Dynamics” (SMD), con sede a Newcastle, nel Regno Unito.

    Bulk Cu...

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    Last Post by Filippo Foti il 4 May 2014
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  3. Maggio ProfumodiMare:Buon inizio di settimana

    AvatarBy Fatina-Gioia il 5 May 2014
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    Buon
    inizio
    di
    settimana
    a tutti
    voi




    Edited by Filippo Foti - 5/5/2014, 09:19
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    www.profumodimare.forumfree.it alba

    Last Post by Fatina-Gioia il 5 May 2014
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  4. "Global Witness”: 2002 - 2013 assassinati 908 ambientalisti nel mondo!

    By Filippo Foti il 6 May 2014
    +1   -1    0 Comments   76 Views
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    Riconoscere e proteggere i difensori dell’ambiente è un diritto/dovere che Madre Natura non chiede, pur se ne ha grande necessità! I bioindicatori dello stato di salute del pianeta.


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    La “Natura” non si lamenta mai, e come potrebbe farlo, nemmeno gli animali lo fanno anche se soffrono in quanto senzienti, ma l’uomo è certamente molto bravo a farlo. L’uomo, il grande artefice della distruzione della Natura, ha anche il coraggio di lamentarsi, quando sta male, a causa dei maltrattamenti diretti o indiretti alla propria persona.

    I sintomi del malessere dell’uomo si manifestano in svariati modi e forme e quando è malato ricorre ai medici e poi ai farmaci. Ma cosa sono i farmaci se non l’aiuto che, grazie ad uomini illuminati, proviene dalla Natura che ancora riesce a dispensare benessere all’uomo?

    Ma anche la Natura, che trova la sua espressione nel pianeta, spesso con i cosiddetti “eventi estremi” sempre provocati dall’uomo, ovvero per mezzo delle sue creature, ci fornisce indicazioni sul suo stato di salute. E lo fa con i “bioindicatori” e cioè con flora e fauna che reagiscono in certi modi nei tre ambienti vitali dell’uomo: aria, acque e terreno.

    I bioindicatori

    Ad esempio le lontre dei fiumi, i licheni sugli alberi ed i coralli negli oceani non sono solo belli da vedere, ma ci forniscono qualcosa di importante per l'ambiente che li circonda.

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    Il ritorno della lontra presso un fiume può essere un indice che l'acqua è ritornata ad essere più pulita, i licheni sugli alberi rappresentano un indice di inquinamento ambientale estremamente basso e sono visibili soprattutto quando l'aria è limpida e priva di inquinamento, considerando che Il loro metabolismo dipende essenzialmente dalle condizioni atmosferiche e non eliminando le parti intossicate forniscono preziosi elementi di studio.

    I coralli che muoiono possono essere un segno del riscaldamento degli oceani. Le raganelle cubane (Osteopilus septentrionalis), si pensa che siano in pericolo di estinzione proprio a causa del cambiamento climatico.

    Anche le lumache, sono degli ottimi indicatori biologici. Strisciando sul terreno accumulano nel proprio corpo metalli pesanti e contaminanti chimici, ma sono anche in grado di fornire indicazioni dei danni dell’inquinamento a carico delle loro cellule che vengono rilevati dopo esame istologico, inoltre, questo studio permette di evidenziare l’impat...

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    Last Post by Filippo Foti il 6 May 2014
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  5. Monnezza ad libitum nei bacini profondi dei mari europei.

    By Filippo Foti il 7 May 2014
    +1   -1    0 Comments   113 Views
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    Una nuova indagine sui fondali marini europei effettuata da “Deep Project”, specializzata nella mappatura degli oceani, rivela enormi quantità di rifiuti marini nei bacini profondi dei mari europei. Distribuzione e densità dei rifiuti marini insabbiati



    Il “NOC Seafloor and Habitat Mapping Group National Oceanography Centre Southampton”, ha sviluppato una tecnologia, che permette di catturare il fondo marino ed effetture la mappatura degli habitat in qualsiasi parte dell'oceano, a qualsiasi profondità d'acqua, coprendo tutti gli habitat dalla superficie al fondo del mare.

    Un importante nuovo studio dei fondali marini, con i più moderni strumenti tecnologici di cui oggi dispone la scienza, ha messo in luce che anche nelle profondità dell'oceano più profondo si possono trovare bottiglie, sacchetti di plastica, reti da pesca e altri tipi di rifiuti “dispensati” dall’uomo.


    PlosOne ha pubblicato recentemente lo studio: “Distribuzione e densità dei rifiuti marini insabbiati nei bacini profondi dei mari europei, “Marine Litter Distribution and Density in European Seas, from the Shelves to Deep Basins” in cui viene descritto lo scempio che si sta perpetrando ai danni del mare.

    I rifiuti, tra l’altro, sono stati trovati in tutto il Mediterraneo e lungo tutto il tracciato della piattaforma continentale dell'Europa ed attraverso la dorsale medio-atlantica “Mid-Atlantic Ridge”, una della montagne sottomarine più lunghe della terra, che divide l'Oceano Atlantico per 11.300 km di lunghezza per 2,5 km di altezza.


    Questi rifiuti rappresentano un problema nell'ambiente marino, in quanto possono essere scambiati per cibo e mangiati da alcuni abitanti del mare o possono impigliare pesci e coralli in un processo chiamato "ghost fishing", ovvero una parvenza di cibo tipo "pesca fantasma".

    Lo studio internazionale che ha coinvolto 15 organizzazioni scientifiche in tutta Europa è stato condotto dall'Università delle Azzorre ed è frutto di una collaborazione tra “Deep Project” per la mappatura degli oceani, condotto dall'Università di Plymouth e il progetto finanziato dalla “Hotspot Ecosystem Research and Man’s Impact on European Seas (HERMIONE)”, e coordinato dal National Oceanography Centre, Southampton. Altri partner dell'Università di Plymouth, Regno Unito, che hanno contribuito allo studio, sono stati l'Università di Southampton e il British Geological Survey.

    Gli scienziati hanno preso quasi 600 campioni attraverso gli oceani Atlantico e Artico e nel Mar Mediterraneo, in p...

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    Last Post by Filippo Foti il 7 May 2014
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  6. Mediterranea: ricercatori GB a bordo per studiare plancton.

    By Filippo Foti il 8 May 2014
    +1   -1    0 Comments   58 Views
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    Progetto Mediterranea ha ricevuto il patrocinio del Ministero Affari Esteri che si aggiunge all'Adesione del Presidente della Repubblica e alle tante attestazioni già ricevute dalla spedizione italiana a vela per le sue finalità culturali, sociali e scientifiche.

    Simone Perotti, l’ideatore e co-fondatore del “Progetto Mediterranea”.

    A pochi giorni, ormai, dalla data prevista per la partenza (17 maggio, Porto di San Benedetto del Tronto), "Progetto Mediterranea" procede intanto nell'organizzazione, soprattutto delle attività di scienze marine. L'imbarcazione opererà come laboratorio galleggiante per la Scienza, ospitando a bordo, tra gli altri, i ricercatori britannici di SAHFOS (Sir Alister Hardy Foundation for Ocean Science), organizzazione che svolge il monitoraggio del plancton dal 1931 con il campionatore Continuous Plankton Recorder. Su Mediterranea saranno effettuate attività di ricerca finalizzate allo studio della biodiversità lungo tutta la rotta di 5 anni per il Mediterraneo, Mar Nero e Mar Rosso settentrionale. Per oltre un terzo di quest'ampia area di mare, soprattutto nel Nord Africa, si tratterà dei primi dati raccolti nella storia.

    Mediterranea raccoglie il grido di allarme degli scienziati portandoli a bordo per studiare come sta cambiando la biodiversità del Mediterraneo, uno dei più importanti serbatoi di biodiversità marina e costiera, con il 18% di specie marine macroscopiche di tutto il mondo, eppure sottoposto a pressione antropica costante e crescente che ne sta alterando significativamente le caratteristiche.

    Per la prima volta nella storia sarà effettuato un campionamento in alcune regioni del Mediterraneo in cui non esistono ancora dati sul plancton (ad esempio costa del Nord Africa) e si potranno effettuare comparazioni di dati nelle zone in cui le informazioni sul plancton sono disponibili su scala regionale grazie a precedenti spedizioni oceanografiche (ad esempio Mediterraneo nord - occidentale).

    SAHFOS è un'organizzazione che opera il monitoraggio del plancton con il Continuous Plankton Recorder (CPR) dal 1931.


    Continuous Plankton Recorder

    I campioni di plancton, raccolti in superficie trainando in continuo un piccolo indicatore di plancton a poppa della barca e, in alcune stazioni di riferimento, anche sulla colonna d'acqua utilizzando un retino, saranno conservati a bordo e periodicamente inviati a SAHFOS per l'analisi di fito e zooplancton, in modo che l'elenco delle specie registrate sia regolarmente aggi...

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    Last Post by Filippo Foti il 8 May 2014
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  7. Taranto & Los Angeles è qui l’ozono?!

    By Filippo Foti il 8 May 2014
    +1   -1    0 Comments   193 Views
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    I cambiamenti climatici minacciano di peggiorare l'inquinamento da ozono su tutto il pianeta, soprattutto d’estate.



    L'ozono è un gas che si trova sia nell’aria che al livello del suolo. Può essere "buono" o "cattivo" per la salute delle persone e per l'ambiente, a seconda della sua posizione in atmosfera. Quello troposferico, a livello del suolo della Terra, è ozono "cattivo" e rappresenta un inquinante a rischio significativo per la salute, soprattutto per i bambini con asma. Danneggia anche le colture, gli alberi ed altra vegetazione. Si tratta dell’ingrediente principale dello smog urbano.


    L’ozono stratosferico è invece quello "buono", si estende verso l'alto da circa 6 a 30 miglia e protegge la vita sulla Terra dai raggi ultravioletti dannosi del sole (UV). Questo scudo naturale è stato progressivamente impoverito da sostanze chimiche artificiali, come i clorofluorocarburi (CFC). Uno scudo di ozono impoverito permette più radiazioni UV di raggiungere il suolo, portando a più casi di cancro della pelle, cataratte, e altri problemi di salute e ambientali. Ovviamente, una volta respirato, l'ozono ossida anche le cellule dei polmoni e provoca un precoce invecchiamento di tutto il nostro organismo. Il cambiamento climatico minaccia di peggiorare l'inquinamento da ozono su tutto il pianeta.

    Come si forma l'ozono?

    Con un irraggiamento solare intensivo, si forma sulla superficie terrestre l’ozono (O3) nocivo derivante da ossidi di azoto (NOX) e ossigeno atmosferico (O2). I composti organici volatili (COV) come ad esempio i vapori dei solventi, intensificano ed accelerano questo processo. Queste condizioni si verificano maggiormente d’estate e sono note con il termine di «smog estivo».

    Inquinanti visibili possono reagire con la luce del sole per creare un inquinamento da ozono invisibile, che raggiunge spesso livelli non sani nelle grandi città del pianeta e non solo. Una nuova ricerca condotta dal “National Center for Atmospheric Research" (NCAR) indica che l'inquinamento può peggiorare nei prossimi decenni a causa di reazioni chimiche in aria associate al cambiamento climatico.

    ...

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    Last Post by Filippo Foti il 8 May 2014
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  8. "Crescita blu” & (Blue Growth) & "Blue Economy" per le risorse del mare.

    By Filippo Foti il 8 May 2014
    +1   -1    0 Comments   189 Views
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    "Blue Economy" per contribuire ad un uso sostenibile delle risorse oceaniche e stimolare la crescita e l’occupazione in Europa.



    La Commissione Ue ha presentato oggi un piano d’azione che dovrà consentire delle innovazioni che trarranno ispirazione dalla cosiddetta "Blue Economy", ovvero dell’economia blu, così come l’ha chiamata Gunter Pauli che ha tracciato i principi e che ne ha descritto la concreta attuazione.

    "Blue Economy", opera materialmente attraverso le strategie della biomimesi, ovvero dello studio consapevole dei processi biologici e biomeccanici della natura, come fonte di ispirazione dunque per il miglioramento delle attività e tecnologie umane. Lo scopo, in poche parole, è quello di contribuire ad un uso sostenibile delle risorse oceaniche e stimolare la crescita e l’occupazione in Europa.

    Maria Damanaki, si legge sul comunicato stampa della Commissione Europea, ha dichiarato: "Oggi, abbiamo messo le fondamenta per consentire alle future generazioni europee di poter disporre delle conoscenze per gestire al meglio i nostri oceani e trarre i massimi benefici possibili avendo rispetto contemporaneamente dell’equilibrio dell’ecosistema marino.
    Ad esempio, la nostra iniziativa di creare una mappa digitale di tutto il fondale delle acque europee aumenterà la prevedibilità per le imprese a investire, riducendo i costi e stimolando ulteriori innovazioni per una crescita blu sostenibile".

    Maria Damanaki


    Ad inizio del suo discorso ha esordito ricordando che: “Due terzi del nostro pianeta sono coperti da mari ed oceani, e se gestiti in maniera responsabile, possono costituire fonti di cibo, farmaci ed energia proteggendo contemporaneamente gli ecosistemi per le generazioni future. Tuttavia, perché tutto ciò sia possibile è necessario disporre di maggiori conoscenze.”

    Questo potrebbe contribuire ad una migliore conoscenza del mare e cercare le competenze migliori per applicare le nuove tecnologie in ambiente marino e un migliore coordinamento della ricerca marina.

    Il settore marittimo impiega già 5,4 milioni di persone in tutta Europa, che lavorano in professioni diverse come la cantieristica, il turismo o l'energia eolica offshore. Ma potrebbe impiegare 7 milioni entro il 2020.

    Animali, piante e microbi sono i massimi ingegnieri, loro hanno trovato cosa funziona, cosa è appropriato e piu importante cosa e’ duraturo sulla...

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    Last Post by Filippo Foti il 8 May 2014
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  9. Voglia di mare e del suo profumo salato!

    By Filippo Foti il 11 May 2014
    +1   -1    0 Comments   234 Views
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    Il mare è la tua destinazione preferita? L’estate oggi è esplosa, ma siamo ancora in primavera e c’è già una incredibile voglia di mare.



    Se quando vai al mare, non importa se la spiaggia è di quelle alla moda, i tuoi polmoni si riempiono con il suo profumo e la tua mente oltrepassa la linea dell’orizzonte, significa che lo ami veramente.

    Se dai una importanza relativa a tutto ciò che c’è vicino a te e solo con la coda dell’occhio vedi i primi ombrelloni che vengono aperti da ragazze con costumi glamour declinati secondo lo stile mozzafiato di questa stagione estiva, ovvero un giovane palestrato bombardato di steroidi o l’intellettuale un po’ secchione che apre un libro per leggere, non sei anormale, sei solo incantato dal mare.

    Se poi riesci ad attraversare il mare semplicemente stando fermo e fissando le onde ed indulgi desideri che ritieni non siano vani, allora non smentisci la frase celebre del poeta, drammaturgo, scrittore e filosofo indiano Rabindranath Tagore, ma sei solo una persona che è intenta ad osservare il meraviglioso spettacolo donato dalla natura e da quella infinita distesa d’acqua che ti sta davanti che ti dona quel senso di libertà, che andrà a stuzzicare tutti i tuoi sensi.

    Rabindranath Tagore


    Forse il mare è stato fortemente presente nella tua infanzia in tante occasioni e guardandolo, ti vengono in mente ricordi, ad esempio, della prima volta che tuo padre ti ha messo in acqua. Tu, malgrado avessi paura, sentivi la protezione delle sue braccia che ti infondevano sicurezza, e da subito è stato amore a prima vista.

    Gente di mare, cresciuta con il mare, una parte della tua vita che racconta storie di mare, così, quando sei con il mare, la solitudine non ti appartiene.

    Anche se il mare ci fa sempre un po' paura per “quell'idea di troppa libertà” quando ci si ferma sulla riva e lo sguardo se ne va all'orizzonte “…portandoci i pensieri alla deriva per quell'idea di troppa libertà…”



    Guardi un tramonto con la persona che ami e che rappresenta parte importante della tua vita, riuscirai ad apprezzare di più ciò che la natura ti offre.

    Non hai nessuno vicino, ed anche se c’è gente sotto gli ombrelloni accanto, non te ne frega un accidente, hai il mare come un caro amico e potrai cercare tutti i sogni che vuoi.

    L’amico mare non ti tradirà mai, il mare fonte di vita, il mare è tutto ciò e molto di più, resta a noi scoprirne i più profondi segreti.

    ...

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    Last Post by Filippo Foti il 11 May 2014
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  10. ProfumodiMare:Buona Notte ♥

    AvatarBy Fatina-Gioia il 11 May 2014
    +1   -1    0 Comments   41 Views
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    Aspettando l'alba...
    vi auguro una serena notte



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    Last Post by Fatina-Gioia il 11 May 2014
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