PROFUMODIMARE: TERRA, MARE, NATURA, CAMBIAMENTO CLIMATICO, BIODIVERSITÀ, TRANSIZIONE ECOLOGICA

Profumo di mare: Terra, mare, natura, cambiamento climatico, biodiversità, transizione ecologica


AL SERVIZIO DEL PIANETA DAL 31. 01. 2010 - IL 19/2/2020 CI HANNO VISITATO 910 LETTORI









DISCUSSIONI RECENTI

 




  1. Ghiacci ai poli non mettono daccordo la scienza.

    By Filippo Foti il 1 April 2013
    +1   -1    0 Comments   16 Views
    .

    Il ghiaccio marino si espande nell’antartico come lo dimostrano i dati registrati nel periodo 1985-2010.



    Questa la “stranezza” che una parte importante della scienza sta osservando come risultato del riscaldamento globale.
    Questo è il paradosso, così come viene descritto, sulla rivista specializzata Nature Geoscience del 1° Aprile e riscontrato da un gruppo internazionale di scienziati durante il periodo 1985-2010 nel ghiaccio marino al Polo Sud che si espande all’opposto di quanto visto al Polo Nord e di cui scriviamo spesso.
    Il riscaldamento dell'oceano può dunque essere una delle principali cause dell’espansione del ghiaccio marino in Antartide, mentre il ghiaccio marino del Polo Nord si è ridotto notevolmente nel corso degli ultimi tre decenni.

    "Il paradosso è che il riscaldamento globale porta ad un maggiore raffreddamento con conseguente formazione di ghiaccio marino in giro per l'Antartide", dice Richard Bintanja, ricercatore climatico olandese del Royal Meteorological Institute di Utrecht. Bintanja ed i suoi colleghi dimostrano che una maggiore fusione della calotta glaciale antartica - che sta perdendo massa ad un ritmo di 250 miliardi di tonnellate all'anno - è stato probabilmente il fattore principale dietro la piccola ma statisticamente significativa espansione di ghiaccio marino nella regione. Roba da far male alla testa, leggere, rileggere e credere in questo concetto!

    Gli scienziati sanno da diversi anni che l’acqua di fusione derivante da strati di ghiaccio può formare un nuovo strato sulla superficie dell'oceano che protegge il ghiaccio marino dalle acque più calde sotto. Ma non erano sicuri se ciò aiutasse l'espansione del ghiaccio marino antartico osservata, come il nuovo studio suggerisce.


    Gli autori dello studio hanno analizzato i dati di temperatura e salinità registrati dai satelliti e dalle boe oceaniche nel periodo 1985-2010.Hanno poi confrontato i cambiamenti osservati in tali dati con l'uscita di un modello climatico globale che simula il modo di perdere 250 miliardi di tonnellate di acque di disgelo della calotta antartica ogni anno. Nel modello, il disgelo ha formato un tappo fresco d'acqua dolce che ha facilitato l'espansione del ghiaccio marino, portando i ricercatori a identificare questa come la causa più probabile del trend recente.

    Tuttavia, ci sono altre spie...

    Read the whole post...

    Last Post by Filippo Foti il 1 April 2013
    .
  2. Il motto di Greenpeace: "Sostieni chi pesca sostenibile".

    By Filippo Foti il 3 April 2013
    +1   -1    1 Comments   341 Views
    .

    Una situazione difficile per i pescatori del Mediterraneo.



    Gente di mare che ha investito tutti i risparmi di una vita per l'acquisto di una barca ed altre attrezzature, spesso deve rimanere inattiva a causa della pesca eccessiva, dell’inquinamento e non ultimo dalle perforazioni petrolifere, che stanno causando l’estinzione di diverse specie ittiche.

    I pescatori non amano di certo gli ambientalisti e non ameranno Greenpeace. Ma ciò nonostante su questo nostro pianeta ci sono interessi diversi che devono trovare il giusto equilibrio tra di loro con una politica avveduta e lungimirante.

    Di un fatto si può essere certi, le risorse nel Mediterraneo sono diventate esigue, con oltre il 90 % delle popolazioni interessate ed i pescatori, che si sostengono con il poco pescato eseguito artigianalmente, stanno scomparendo. Certo la crisi economica e sociale che sta interessando ormai quasi tutta l’Europa, dovrebbe proteggere questi umili lavoratori anche non incoraggiando la pesca industrializzata e tutelando la pesca sostenibile. Ed è proprio per questo motivo che Greenpeace vuole portare all’attenzione di Bruxelles i troppi insulti che riceve il mare, per proteggerli meglio e mantenerlo vivo.


    A tale scopo, Arctic Sunrise, la rompighiaccio di Greenpeace, è partita da Costanza, in Romania, il 18 marzo per raggiungere nove stati europei per ricordare loro l’importanza della pesca sostenibile.
    La nave Arctic Sunrise toccherà: Bulgaria, Croazia, Francia, Grecia, Regno Unito, Romania, Slovenia, Spagna e l’Italia dove si fermerà a Favignana e Trapani, in Sicilia. Dal 25 al 27 aprile la ciurma del rompighiaccio cercherà di sensibilizzare tutti coloro che incontrerà organizzando varie manifestazioni e provvederà a dare utili informazioni realizzando e firmando barchette di carta che Greenpeace consegnerà poi ai rappresentanti dell’Unione Europea incaricati di rivedere la Politica Comune della Pesca.


    La tappa siciliana, come afferma Giorgia Monti, responsabile della campagna Mare di Greenpeace, è un atto dovuto: “ Lo scorso anno sono stati 49 i sindaci dell’isola che hanno aderito alla campagna contro le perforazioni in mare con l’iniziativa “U mari nun si spirtusa”, una iniziativa che ha raccolto 60.000 firme. Torniamo in Sicilia per ribadire il nostro no ad attività distruttive come le tri...

    Read the whole post...

    Last Post by ricciomare il 5 April 2013
    .
  3. La Germania sembra gradire il fracking.

    By Filippo Foti il 4 April 2013
    +1   -1    0 Comments   64 Views
    .

    Il commissario per l'energia dell'Unione Europea Günther Oettinger, ha detto l’altro ieri ad un giornale tedesco che la Germania è favorevole all'uso del fracking.



    Mentre una vera e propria apocalisse si sta abbattendo sulla Cina dove l'inquinamento dell’aria sta provocando milioni di morti prematuri, secondo Bosch l’ampio ricorso all’estrazione dello shale gas negli Stati Uniti sta contribuendo al fallimento delle imprese solari tedesche con le scorte di petrolio statunitensi mai così ampie da 23 anni a questa parte.


    L’azienda di Stoccarda, per questo motivo, ha recentemente deciso di bloccare le sue attività di produzione nel settore dell’energia fotovoltaica tagliando circa 3.000 posti di lavoro a causa delle ingenti perdite registrate (più di 1 miliardo di euro nel 2012).

    Il commissario per l'energia dell'Unione Europea Günther Oettinger, ha detto l’altro ieri ad un giornale tedesco che la Germania rischia di perdere il suo vantaggio competitivo nella produzione di energia, se è troppo veloce nel respingere il fracking come opzione per l'estrazione del gas: "Non consiglio di dare il suo ultimo no al fracking in Germania, altrimenti perderà competenze importanti."

    Günther Oettinger


    Il fracking consiste nel pompare grandi quantità di acqua e prodotti chimici ad alta pressione attraverso dei fori, che unitamente alla perforazione verticale aiuta a liberare shale gas intrappolato nelle rocce. (“Scrivi fracking nel nostro motore di ricerca per saperne di più.)

    Da una parte le aziende tra cui ExxonMobil, BASF con l’importante segmento Oil & Gas e Wintershall gas, il più grande produttore in Germania di petrolio greggio e di gas naturale, stanno spingendo per esplorare le possibilità di fracking in Germania, con i consumatori di gas industriali che dicono che potrebbero trarre beneficio in quanto hanno bisogno di un approvvigionamento sicuro a prezzi ragionevoli.

    Dall’altra gli ambientalisti e chi si oppone a questi insulti che deve subire la terra, dicono che il fracking potrebbe aumentare i rischi sismici ed inquinare l'acqua potabile, e con un referendum previsto per settembre, sia il governo che i partiti di opposizione stanno cercando di evitare polemiche sulla questione.

    La cancelliera Angela ...

    Read the whole post...

    Last Post by Filippo Foti il 4 April 2013
    .
  4. Innalzamento del livello dei mari: colpa delle nuvole basse!

    By Filippo Foti il 7 April 2013
    +1   -1    1 Comments   22 Views
    .

    Le nuvole basse sopra l’Artico sono la causa principale dello scioglimento del ghiaccio.



    E’ facile fare ironia sulla “decrescita felice” come filosofia di vita davvero interessante, lo ha detto recentemente Maurizio Crozza in questo video:

    http://youtu.be/jtKP8jJ-sT8

    , dove riprende il pensiero dell'economista-filosofo Serge Latouche. Ma Crozza, che spesso imita male Grillo che prima faceva bene il comico e che ora sembra anche avere delle buone idee come politico, dimentica ciò che dice pochi secondi prima, ovvero “tutti un po’ più poveri per essere tutti più felici”.

    Ma non è di questo che vogliamo discutere ma di global warming che ci fa pensare ad un altro termine tanto di moda oggi: “cambiamento”. A, scusate, sembra che tutti lo vogliano… e poi come dei cretini ci dobbiamo anche fare due risate? Ma dai!

    Ritorniamo al nostro post!

    La ricerca scientifica, nella fattispecie quella oceanografica, in questi ultimi giorni si è arricchita di una pagina estremamente importante che da conferme di una intuizione di diversi anni orsono, ma di cui non c’erano ancora delle prove scientificamente valide.


    Ebbene sembrerebbe uno dei tanti paradossi che la scienza pone al lettore poco attento, ma che non coglie certamente impreparato che vive nutrendosi di non solo pane, ma anche di qualche “goccia” di sapere.
    Per comprendere che il global warming fosse una realtà e non una fissazione degli ambientalisti, ci sono voluti oltre due decenni, ma per fortuna ormai è da diversi anni che, con insistenza, si associa l’innalzamento del livello dei mari anche con il colpevole contributo che dispensa l’uomo con la sua folle rincorsa agli eccessi del benessere. Ecco del perché del “cappello”, ad introduzione di questo post.

    Global warming significa dunque anche innalzamento del livello dei mari con lo scioglimento soprattutto dei ghiacci artici. Ma veniamo alla notizia abbastanza suggestiva: si è scoperto che le nuvole basse e sottili , quelle al di sotto dei 500 metri dal livello del mare, sono la causa dello scioglimento dei ghiacciai.

    Lo studio, pubblicato il 3 aprile su Nature, mette in evidenza come le nubi sottili a bassa quota permettono all'energia del sole di passare, mentre, allo stesso tempo, intrappolano il calore vicino alla superficie della calotta di ghiaccio non riuscendo più a ritornare da dove l’energia solare è venuta. Questa combinaz...

    Read the whole post...

    Last Post by ricciomare il 8 April 2013
    .
  5. Petrolio Mediterraneo: l’impatto sui Cetacei

    By Filippo Foti il 8 April 2013
    +1   -1    1 Comments   131 Views
    .

    Occorre adottare misure urgenti per evitare la degradazione dell’ecosistema marino e le letali conseguenze legate all’estrazione petrolifera in mare per i Cetacei con le attività connesse prima e dopo l'installazione di una piattaforma petrolifera.


    Guido Pietroluongo


    In questo articolo segnalatoci da Guido Pietroluongo sulla nostra pagina Facebook, l'autore ci descrive come le attività legate agli idrocarburi rappresentino un pericolo per i Cetacei.

    "Le diverse fasi dell’iter progettuale finalizzate all’estrazione di idrocarburi, contano ognuna un diverso impatto ambientale.

    Nella prima fase, dove si cerca di capire se sono presenti giacimenti di idrocarburi nel sottosuolo, viene impiegata una tecnica sismica di riflessione conosciuta con il termine air-gun, che si riferisce allo strumento operativo utilizzato. Sappiamo tutti che i Cetacei hanno un senso molto sviluppato: l’udito. Questo senso permette non solo di orientarsi (con il complesso sistema di ecolocalizzazione) ma anche di comunicare tra i propri conspecifici e individuare prede da stordire con particolari emissioni sonore. Nelle vicinanze di questi animali marini un intenso ed improvviso rumore, che viene aggiunto al già disturbante rumore di fondo del mare (soprattutto se di origine antropica), potrebbe provocare danni anche irreversibili.

    Gli air-gun dunque, che sono diverse decine per nave, durante ogni campagna di ricerca di idrocarburi, sono dei potenziali killer per questi mammiferi marini, visto che possono creare un rumore fortissimo. I Cetacei potrebbero perdere l’orientamento fino a spiaggiarsi, potrebbero interrompere particolari attività, come ad esempio la cura della prole, potrebbero addirittura subire mortali danni fisiologici. Per alcune specie particolari, come accade per i Capodogli o gli Zifii, che si immergono fino a diversi chilometri di profondità tanto da essere considerati degli animali record nella subacquea, un suono ad alta intensità può far spaventare gli esemplari e costringerli ad una rapida emersione, così improvvisa che non riuscirebbero a decomprimere (proprio come fanno i sommozzatori) fino a morire per embolia (“gas and fat embolic syndrome”).

    Capodoglio (Physeter macrocephalus) e Zifio (Ziphius cavirostris)



    E’ stato osservato, ad esempio, come i Capodogli nei pressi di air-gun operativi assumessero un atteggiamento anomalo rimanendo immobili in superficie, mentre,...

    Read the whole post...

    Last Post by ricciomare il 8 April 2013
    .
  6. Maria Rita D'Orsogna: dal suo blog al Fatto quotidiano per informarci e riflettere.

    By Filippo Foti il 8 April 2013
    +1   -1    1 Comments   86 Views
    .

    Dal Lake Peigneur 1980, al grande buco di Bayou Corne del 2012 entrambi in Louisiana … Fracking e terremoti. Dagli Stati Uniti all’Italia, chi controlla? Dal blog, al Fatto Quotidiano, la D’Orsogna scrive per informarci e riflettere!



    Tuesday, April 2, 2013
    Il grande buco della Louisiana si allarga e la terra trema. (Maybe one day the gas and oil industry will learn from past mistakes).
    Forse un giorno il gas e industria del petrolio dovrà imparare dagli errori del passato.
    (But not today) Ma non oggi.
    Del grande buco di Bayou Corne, in Lousiana abbiamo già parlato a Novembre.
    E' territorio fraglie che è sprofondato in Agosto a causa del cedimento di una caverna sotterranea di sale della Texas Brine Company. Questa ditta estraeva brina dalla caverna e la mandava ai vicini impianti petrolchimici che la usano come additivo nelle trivellazioni. Nel sottosuolo la Texas Brine stoccava anche materiale per conto terzi, fra cui metano e fluidi di reiniezione petrolifera.
    Mmh. Proprio intelligenti!


    Il buco continua a crescere - qualche giorno fa sono sprofondati altri 25 alberi e dal giorno 1 Aprile 2013 l'attività sismica è tornata a farsi viva, segno che i fluidi o il gas sotterraneo si sono rimessi in moto.
    150 famiglie sono state evacuate da ben sette mesi,
    Ecco qui le foto adesso, qualche mese dopo. Dal buco viene fuori gas naturale e l'acqua è coperta da una patina di petrolio. Parlano da sole.


    E' un episodio mai capitato prima e non si sa quando si fermerà. I residenti dicono che l'aria sa di petrolio. Ogni tanto ci sono degli incendi controllati per far bruciare tutto il metano in modo da prevenire una esplosione.
    Finalmente la Texas Brine ha offerto di comprare le case evacuate in modo da dare ai residenti la possibilità di rifarsi una vita altrove. Non si sa infatti quando finirà e non è neanche questa la sola operazione della Texas Brine in Louisiana - ne hanno infatti altre 10 di operazioni in ballo.
    Un episodio simile è già successo - era il 1980 - sempre in Louisiana, si chiamava Lake Peign...

    Read the whole post...

    Last Post by ricciomare il 8 April 2013
    .
  7. Inquinamento da navi: vedi Ozone Monitoring Instrument (OMI).

    By Filippo Foti il 8 April 2013
    +1   -1    1 Comments   189 Views
    .

    Le navi sono i mezzi più efficienti per spostare merci sul pianeta. Però non sono, al momento, esenti dal contribuire anche loro all'inquinamento.



    Le merci trasportate via nave hanno infatti la più bassa impronta di carbonio rispetto a qualsiasi altro mezzo. Allo stesso tempo però, le navi moderne non sono esenti dall’inquinare. Infatti il combustibile bruciato sulla maggior parte delle navi d'alto mare è sporco, ad alto contenuto di zolfo, biossido di azoto ed il particolato dei gas di scarico delle navi oceaniche è diventato così importante che si può osservare dallo spazio per mezzo dei satelliti.


    Per più di un decennio, gli scienziati hanno osservato questi percorsi lineari luminosi in mezzo agli strati delle nuvole creati da particelle di gas emesse dalle navi, una manifestazione visibile di inquinamento da gas di scarico delle navi, pur sottili e quasi invisibili. Lo strumento OMI grado di distinguere tra i tipi di aerosol, come fumo, polvere, e solfati, e le nubi misure di pressione e copertura, che fornisce i dati per ricavare l'ozono troposferico.
    I dati Ozone Monitoring Instrument (OMI) del satellite Aura della NASA http://www.knmi.nl/omi/research/news/newsW...e&path=research (cliccando potete vedere tutta la situazione aggiornata del pianeta) mostrano le lunghe tracce di elevato biossido di azoto (N02) lungo determinate rotte marittime. Il biossido di azoto si forma in massima parte in atmosfera per ossidazione del monossido di azoto (NO), inquinante principale, che si forma nei processi di combustione. Le emissioni da fonti antropiche derivano sia da processi di combustione (centrali termoelettriche, riscaldamento, traffico), che da processi produttivi senza combustione (produzione di acido nitrico, fertilizzanti azotati, ecc.) N02, è tra un gruppo di altamente reattivi ossidi di azoto, noti come NOx, una sigla generica che identifica collettivamente tutti gli ossidi di azoto e le loro miscele, che possono portare alla produzione di particelle fini e ozono che danneggiano i sistemi umani cardiovascolare e respiratorio. Motori a combustione, come quelli che spingono navi ed i veicoli a motore, sono una fonte importante di inquinamento da N02.
    L’OMI misura altri inquinanti come O3 ed SO2. La US Environmental Protection Agency (EPA) ha designato q...

    Read the whole post...

    Last Post by ricciomare il 8 April 2013
    .
  8. Creazionismo vs. Evoluzionismo: il dilemma di sempre.

    By Filippo Foti il 11 April 2013
    +1   -1    1 Comments   68 Views
    .

    L'universo è stato creato non a caso ma in maniera intelligente, con un disegno che Madre Natura deve molto al suo Creatore.



    Come molti di voi sapranno, l'incendio e l’esplosione della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon nel 2010, ha portato a uno dei peggiori disastri petroliferi della storia con un eco impatto ancora di portata sconosciuta.
    Nuovi dettagli in merito agli effetti della pulizia del petrolio nel Golfo del Messico continuano ad emergere.
    Infatti alcuni ricercatori, alla conferenza “American Chemical Society” hanno rivelato i dettagli e gli effetti della cascata di micro-organismi che sono entrati in azione per degradare l'olio.
    La ricerca ha anche sottolineato come i "disperdenti chimici" utilizzati nel clean-up hanno effettivamente vanificato questi processi.


    In natura c’è sempre un disegno intelligente in tutto ciò che succede, anche quando l’uomo si mette ad insultare in modo ostinato se stesso ed il pianeta. Pensate che, quando si verificò appunto la fuoriuscita di petrolio nel Golfo del Messico, i soccorritori si affannarono inutilmente ad usare disperdenti chimici come il Corexit, - il disperdente che si è dimostrato che rende 52 volte più tossico il petrolio in mare, ( ne abbiamo già parlato qui: https://profumodimare.forumfree.it/?t=64186419 ).
    Terry Hazen della University of Tennessee, Knoxville, ha recentemente fatto una scoperta a dir poco sensazionale: la resilienza del Golfo potrebbe essere al limite in quanto i disperdenti chimici impediscono il risanamento che avviene spontaneamente ed in maniera naturale per mezzo dei batteri che alcuni chiamano impropriamente “mangia petrolio” .
    Questi batteri sono in grado di distruggere le molecole del petrolio e sono in grado di trovare il greggio come dei “missili da ricerca per il petrolio”, ha detto Hazen al meeting di New Orlean “Environmental Fate of Petroleum Oils and Dispersants in the Marine Environment" ovvero “ Il destino ambientale degli oli di petrolio e disperdenti in ambiente marino".

    Terry Hazen


    I batteri non sono interessati a nutrirsi di olio. L'unico cibo è rappresentato da alcuni elementi indispensabili alla loro vita come il carbonio, l'idrogeno, l'ossigeno, l'azoto, fosforo...

    Read the whole post...

    Last Post by guidallacasa il 12 April 2013
    .
  9. La navigazione da diporto.

    Tags
    Mare a 360°
    By Filippo Foti il 11 April 2013
    +1   -1    0 Comments   67 Views
    .

    Da Diporto.guardiacostiera.it vi segnaliamo la pagina dedicata alla navigazione da diporto.



    La navigazione da diporto è "quella effettuata a scopi sportivi o ricreativi dai quali esuli il fine di lucro". Le unità destinate alla navigazione da diporto si distinguono in: navi, imbarcazioni e natanti. Tuttavia il Codice della Nautica da Diporto prevede che talune unita possano essere utilizzate per fini commerciali (ad es. attività di locazione e noleggio, insegnamento professionale della navigazione da diporto, eccetera).


    Campagna di sensibilizzazione

    "SEGNALI...IN SOCCORSO DEL MARE"

    Le Capitanerie di Porto di Gela, Gioia Tauro, Pescara, Reggio Calabria, Taranto, Termoli, Torre del Greco, Trieste e l'Ufficio Circondariale Marittimo di Corigliano Calabro, Giulianova, Otranto, provvedono al ritiro gratuito di tutti i segnali di soccorso scaduti (razzi, fuochi a mano, boette fumogene, etc). Per le modalità di consegna, rivolgersi ai numeri telefonici dei Comandi che aderiscono alla campagna.

    In un click...

    Norme per l'aggiornamento delle carte nautiche - le linee di indirizzo dell'Istituto Idrografico della Marina.
    Sanzioni Amministrative - Le 10 principali sanzioni per le imbarcazioni da diporto.
    Dotazioni di sicurezza - Visualizza l'elenco delle dotazioni da tenere a bordo durante la navigazione.
    Cosa fare per... - tutta la modulistica sul diporto nautico (iscrizioni, domande, trasferimenti e molto altro ancora).

    Targhe - Consulta le sigle degli uffici marittimi
    Conto Correnti postali - Visualizza l'elenco delle Tesorerie provinciali dello Stato (C.C.P.)
    Tabella dei Medicinali, oggetti di medicatura e degli utensili vari da tenere a bordo per le navi mercantili da traffico e da pesca, nonchè per le imbarcazioni e le navi da diporto.
    Corsica - Raccomandazioni utili per chi si reca in Corsica per turismo.
    Approfondimenti.


    Regolamento di attuazione del Codice della nautica da diporto - Il secondo pilastro della normativa sulla navigazione da diporto, tutte le ultime novità sul regolamento aggiornate al 30/04/2009 (gli ultimi aggiornamenti sono riportati in colore rosso).
    Codice delle Assicurazioni ...

    Read the whole post...

    Last Post by Filippo Foti il 11 April 2013
    .
  10. Legambiente Notizie

    By Filippo Foti il 12 April 2013
    +1   -1    0 Comments   15 Views
    .

    Idee e proposte per un nuovo sistema di tutela dell'ambiente.



    Riceviamo e pubblichiamo: Legambiente Notizie <[email protected]>
    Il 13 e 14 aprile 2013 a Pollica (Sa), si terrà il congresso nazionale dei Centri di azione giuridica (Ce.A.G) diffusi su tutto il territorio nazionale e formati dagli avvocati che sostengono in sede penale, civile e amministrativa le tante vertenze in cui Legambiente è impegnata da anni in difesa del “popolo inquinato”.


    L'evento sarà preceduto nel pomeriggio di sabato 13 dal convegno "Idee e proposte per un nuovo sistema di tutela dell'ambiente". L’obiettivo è quello di condividere con magistrati da sempre impegnati in questo settore e avvocati dei Ceag, contenuti e strategie possibili per promuovere, in questa legislatura, l’introduzione dei delitti contro l’ambiente e nel Codice penale e, più in generale, un sistema più efficace di quello attuale in materia di prevenzione e repressione dei reati ambientali.


    Un'agenda contro l'ecomafia con otto proposte concrete: introduzione dei delitti ambientali nel Codice penale, lotta alla corruzione, nuove norme contro l’abusivismo edilizio, istituzione di una Commissione Bicamerale d’inchiesta sulle Ecomafie, bellezza come patrimonio nazionale, lotta al traffico internazionale di rifiuti, lotta all’agromafie, contrasto alla contraffazione delle merci.
    Last Post by Filippo Foti il 12 April 2013
    .
 
Grafica: Yolia   -   Code: El Gringo 89   -   Vieni a trovarci su www.ffmagazine.forumfree.it