PROFUMODIMARE: TERRA, MARE, NATURA, CAMBIAMENTO CLIMATICO, BIODIVERSITÀ, TRANSIZIONE ECOLOGICA

Profumo di mare: Terra, mare, natura, cambiamento climatico, biodiversità, transizione ecologica


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DISCUSSIONI RECENTI

 




  1. Gli effetti del cambiamento climatico antropogenico.

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    Cambiamento climatico
    By Filippo Foti il 2 April 2017
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    Influenza del cambiamento climatico antropogenico come causa di eventi meteorologici estremi. Scienziati del clima hanno trovato una connessione con la corrente a getto.


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    L'ultimo lavoro su questo argomento così delicato, pubblicato su “Nature.com” il 27 Marzo 2017, è stato guidato dal climatologo Michael Mann della “Pennsylvania State University”. Lo studio rafforza l'idea che la corrente a getto polare, o "jet streams" - un flusso ad alta velocità che si genera tra stratosfera e troposfera, con direzione da ovest ad est perché deviato dalla rotazione terrestre, ad altitudini comprese tra 6 e 15 km - può essere deviata dal riscaldamento globale, portando scompiglio legato alle condizioni atmosferiche dell'emisfero settentrionale in primavera ed estate.

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    Nella figura sopra: sulla sinistra l'immagine del modello di circolazione globale in un giorno normale. Sulla destra l'immagine del modello di circolazione globale quando si verificano eventi meteorologici estremi. Lo schema mostra i modelli estremi di velocità del vento in direzione nord-sud, mentre il modello normale a sinistra mostra venti a velocità moderata.

    "Se in una regione lo stesso tempo meteorologico persiste per settimane, le giornate di sole possono trasformarsi in un grave ondata di caldo e di siccità, o le piogge possono provocare inondazioni", spiega Stefan Rahmstorf coautore dello studio.

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    Una città pakistana nel corso di una alluvione nel 2010.



    Ormai si è certi che la probabilità di pericolose ondate di freddo, inondazioni e siccità aumentano di più nella misura in cui emettiamo gas a effetto serra. La prova migliore di ciò include sofisticati modelli climatici utilizzati per analizzare le probabilità di tali eventi con e senza i cambiamenti climatici indotti dall'uomo. Essi mostrano che il riscaldamento aumenta la probabilità di un'ondata di caldo di questo tipo, come quella che ha colpito l'Europa nel 2003, una terrificante anomalia climatica planetaria che causò 70 mila decessi in Europa, in particolare tra anziani, ammalati e giovani.

    Tuttavia, dire che l'attività umana è implicata in un qualsiasi evento climatico è notoriamente difficile, in parte perché il clima della Terra varia, naturalmente, un fatto da tempo colto al volo dagli scettici del clima. Forse però, questi ultimi, non saranno in grado di cavarsela con questo modo di pensare per molto più a lungo.

    Un altro filone di prove rafforza il caso scientifico, e viene dal miglioramento della nostra comprensione dei...

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    Last Post by Filippo Foti il 2 April 2017
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  2. Guardia Costiera Italiana:pronti, partenza, via nell’accogliere l’industria aerospaziale

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    Mare a 360°
    By Filippo Foti il 5 April 2017
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    Guardia Costiera Italiana, nel segno della continuità con le più gloriose tradizioni della Marina Militare, rende onore, con una cerimonia, agli elicotteri della linea AB 412CP (denominati “Koala”), utilizzati impavidamente, per oltre due decenni, dai suoi uomini. Il futuro è oggi con i nuovi elicotteri bimotore AW 139.


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    Dopo che il 6 luglio 2015, la società "AugustaWestland", dal 31 dicembre 2015 (poi confluita in Finmeccanica, oggi Leonardo - FInmeccanica), ha consegnato alla Guardia Costiera Italiana tre nuovi elicotteri bimotore AW 139, Guardia Costiera Italiana ha da poco dismesso alcuni elicotteri della linea AB 412CP utilizzati per oltre due decenni.

    Con prestazioni davvero eccezionali, l'AW139, orgoglio della ingegneria aerospaziale italiana, è il nuovo elicottero di riferimento nella sua categoria non solo per il nostro paese, ma anche per molti Paesi del mondo. Con caratteristiche di sicurezza avanzate, può contenere fino a 15 passeggeri; a velocità molto elevata, in una cabina più spaziosa e confortevole, a questo nuovo elicottero recentemente ne è stato aggiunto un altro della medesima linea.

    E’ stato interessante assistere sabato 25 e domenica 26 marzo, nell'area del porto canale di Rimini a una due giorni di esercitazioni con simulazioni denominata "Emerge Rimini 2017" e dedicate al sistema di Protezione Civile e soccorso in mare.
    Esercitazione d’incendio a bordo di un natante, salvataggio di un uomo in mare ed altro a cui hanno partecipato, oltre alla Guardia Costiera con il nucleo elicotteri Pescara (Elicottero AW139 "NEMO 11"), anche mezzi dei Vigili del Fuoco, Gruppo Protezione Civile Sub Gian Neri, Croce Rossa Italiana Rimini e Riccione gruppo SMTS.


    [avioreporter.com ] Così commenta: “Sicuramente il nuovo elicottero contribuirà a migliorare, sotto ogni aspetto, lo svolgimento delle attività istituzionali del corpo Guardia Costiera, fatto di uomini che quotidianamente affrontano i rischi connessi al volo in ogni tempo, principalmente sul mare e che, nonostante i sempre più ingenti tagli ai fondi che limitano sensibilmente l’attività di volo addestrativo, riescono sempre ad ottenere il meglio dalle macchine in loro dotazione”.

    Praticamente gli AW 139, rappresentano il punto di riferimento di livello mondiale per l'uso in applicazioni multi-missione in tutto il mondo per la capacità di performance e di produttività nelle operazioni difficili.

    Un AW139 è stato messo a disposizione da Leonardo per il viaggio del Principe Carlo in Italia.

    In occasione...

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    Last Post by Filippo Foti il 5 April 2017
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  3. L'incredibile storia della lanterna di Genova

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    Mare a 360°
    By Lilla Mariotti il 6 April 2017
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    "LA LANTERNA": LA SIGNORA CHE DA QUATTRO SECOLI DOMINA GENOVA.


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    Di Annamaria "Lilla" Mariotti: Questo post fa parte della conferenza da me tenuta il 24 maggio 2011 al Palazzo Ducale di Genova, in occasione dei "Martedì de A Campagna", l’Associazione di volontariato di tutti i genovesi che amano lo loro terra antica, fieri e gelosi delle glorie che ha consegnato alla storia, unitamente alle sue bellezze, dei costumi della loro Gente e delle tradizioni. Come non dare un piccolo accenno, anche se esula dal testo che segue, all'indimenticato Gilberto Govi fondatore del teatro dialettale genovese.

    La Lanterna è da più di quattro secoli il simbolo stesso della città di Genova. Una visita alla Lanterna porta il ricordo delle sue vicende, che sono state molte, tra fazioni avverse, Guelfi e Ghibellini, l'occupazione del Re di Francia e la riscossa dei genovesi che nella lotta per cacciare il nemico addirittura riuscirono a distruggere il grande faro. Dopo trent'anni la torre tornò a splendere, più alta e più maestosa di prima.

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    "Il Medioevo è stato definito l’epoca dei secoli bui, ma è proprio in questo periodo che si trovano alcune tra le più belle costruzioni fatte dall’uomo. Grandi palazzi dall’aria severa e chiese il cui stile è un misto tra il romanico, oramai affermato, e il nuovo stile gotico vengono erette ovunque ed a Genova se ne trova un bellissimo esempio nella Cattedrale di San Lorenzo, consacrata nel 1118. Ma in questo stesso periodo storico sorgono anche altri monumenti lungo le coste, i primi fari, ed è proprio a Genova che inizia a prendere forma quello che poi diventerà il faro più “civettuolo” e più “cittadino” di tutti, quello che nei secoli perderà la sua denominazione di faro per essere chiamato semplicemente “LA LANTERNA” e diventerà il simbolo stesso di Genova.

    In questo primo millennio, la navigazione aveva già avuto un grande sviluppo e Genova era un centro commerciale molto importante. Dal '950 è un comune autonomo, è una delle quattro Repubbliche Marinare, dal 1200 si alternano al potere i podestà, rappresentati dalle due potenti famiglie ghibelline, i Doria e gli Spinola a cui poi seguirono i Dogi, e anche il suo porto era già troppo frequentato per non essere provvisto di un qualsiasi segnale che facilitasse l’avvicinamento dei vascelli che arrivavano da tutto il mondo conosciuto, carichi delle loro preziose ed esotiche mercanzie. Ci voleva una luce che nella...

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    Last Post by Lilla Mariotti il 6 April 2017
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  4. Tesoro per l’Egitto, le immersioni con gli squali nel Mar Rosso

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    Mare a 360°
    By Filippo Foti il 7 April 2017
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    Le immersioni in Egitto sono spettacolari e potrebbero contribuire a rilanciare l'industria turistica del paese. Ma solo se il valore della vita marina è riconosciuto e protetto.


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    Il Mar Rosso è famoso soprattutto per le sue barriere coralline che rimangono stabili e sane, in un momento in cui altri sistemi di barriere stanno soffrendo gli effetti del cambiamento climatico e dell'inquinamento marino. In totale, le scogliere del Mar Rosso supportano più di 220 diverse specie di coralli duri e molli. Insieme, questi coralli costituiscono la base di un ecosistema che offre cibo e riparo a più di 1.100 specie di pesci; quasi un quinto dei quali non si trovano in nessun altro luogo sulla Terra.

    C’è da dire che l'economia egiziana, molto dipendente dal turismo, ha visto un periodo turbolento negli ultimi tempi, che sarebbe un eufemismo dire che è stato doloroso. Durante il viaggio lungo la costa del Mar Rosso da Hurghada, attraverso Safaga, ed El Quseir, il paesaggio, cosparso di basse colline e il deserto, di tanto in tanto lascia il posto agli sviluppi del turismo con alberghi internazionali sparsi qua e là. Allo stesso modo, molti alberghi logori non sono mai stati completati.

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    Il Mar Rosso e i suoi tesori sono meno conosciuti a livello internazionale rispetto a Tutankhamon e alla sfinge, ma il personale, presso i centri di immersione a Sharm El Sheikh, sulla penisola del Sinai, vi dirà che il famoso naufragio de SS Thistlegorm - meta ambita da molti subacquei alla profondità di 31 metri circa, nei pressi della barriera corallina di Sha'ab Alì, nel Golfo di Suez - porta più redditi esteri delle piramidi di Giza.


    In questi anni difficili le aziende europee che si basano sul turismo subacqueo, hanno guardato verso destinazioni più lontane, ma il richiamo dei relitti ricchi di storia, coralli spettacolari, sole e acqua calda, mantengono saldamente il Mar Rosso come meta preferita dei sub.

    Secondo Richard Aspinall, uno scrittore freelance e fotografo che vive nella “Scottish Borders”, un'area amministrativa della Scozia, gli squali sono animali timidi e diffidenti, che preferiscono stare lontano dagli esseri umani. I suoi articoli e fotografie sono pubblicati su diversi riviste e giornali come Diver Magazine, Coast Magazine e The Guardian.

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    Aspinal, del quale pubblichiamo alcune foto, sostiene un concetto portato avanti da molti esperti e sostiene che noi umani non siamo il l...

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    Last Post by Filippo Foti il 7 April 2017
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  5. Api ed Epa scompaiono in America ed è catastrofe

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    Natura
    By Filippo Foti il 7 April 2017
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    "Mala tempora currunt" in America:Trump vuole tagliare i finanziamenti all’EPA che non sarà più il leader nazionale nella tutela ambientale.


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    L'amministrazione Trump propone di tagliare i fondi per le sovvenzioni per prevenire l'avvelenamento da piombo e la ricerca sui cambiamenti climatici come parte del suo piano per ridurre i finanziamenti all’Agenzia per la Protezione dell'Ambiente del governo federale degli Stati Uniti d'America, ovvero l’Environmental Protection Agency (EPA), di quasi un terzo. In poche parole l'amministrazione Trump cerca di decimare le protezioni ambientali per il bene dei profitti societari degli inquinatori.

    Una nota interna di bilancio rilasciata dalla Federazione Americana dei dipendenti pubblici (American Federation of Government Employees) mostra il piano del presidente Donald Trump per eliminare decine di programmi presso l'EPA - il bilancio avrebbe tagliato i finanziamenti per l'Environmental Protection Agency del 31 per cento, e tagliare molti altri. I dettagli vanno oltre quanto è stato rilasciato dalla Casa Bianca il mese scorso come parte della sua proposta di bilancio.

    John J. O'Grady, presidente dell’American Federation of Government Employees Council 238, ha detto in un comunicato: "Questo bilancio mette l'America e gli americani a rischio e minaccia la vita e la dignità di tutti gli americani, in particolare dei più vulnerabili della nostra società”. O'Grady, che rappresenta circa 10.000 dipendenti EPA a livello nazionale, ha inviato il 21 marzo scorso, via email, ai giornalisti un promemoria di 64 pagine.

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    Un portavoce EPA ha rifiutato di commentare il piano di bilancio interno, che però è soggetto ad approvazione da parte degli stanziamenti del Congresso ed è certo di affrontare la resistenza bipartisan. Il documento mantiene fede ad una promessa di Trump di ridurre le dimensioni e la portata dell’EPA e annullare le iniziative di Obama sul clima e altre questioni ambientali.

    Il documento include un elenco di più di 200 programmi che affrontano tagli o eliminazioni. Esso comprende una riduzione di oltre 100 milioni di dollari e più di 200 posti per il personale addetto alla ricerca sui cambiamenti climatici e la protezione del clima. I tagli dovrebbero eliminare anche i programmi sul radon in ambienti chiusi - può provocare il cancro ai polmoni ed è collegato a 21.000 decessi ogni anno - la protezione dalle radiazioni, corsi d'acqua costieri e perdite da serbatoi sotterranei.

    Ex funzionari EPA, della rete di Protezione Ambientale, hanno scritto nella loro analisi di bilancio: “L'Amministrazione Trump sosti...

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    Last Post by Filippo Foti il 7 April 2017
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  6. L’anidride carbonica (CO2) da rifiuto a risorsa?

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    Natura
    By Filippo Foti il 7 April 2017
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    Ricercatori dell'Università di Amsterdam hanno inventato un nuovo catalizzatore per convertire l'anidride carbonica (CO2), in modo sostenibile, in monossido di carbonio (CO).


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    E’ da diversi anni che si lavora per trasformare da rifiuto a risorsa il peggior inquinante del pianeta, la CO2. Ebbene, da notizie dell’ultima ora, sembra che dei ricercatori dell'Università di Amsterdam hanno inventato un nuovo catalizzatore in grado di convertire in modo efficiente l'anidride carbonica (CO2) in monossido di carbonio (CO). Questa invenzione sta per essere brevettata e consente l'utilizzo sostenibile delle emissioni di CO2, il potente gas serra legato ai cambiamenti climatici. In caso di successo su scala più ampia, l'invenzione potrebbe fornire un modo pratico per convertire la CO2 in sostanze chimiche utili.

    I ricercatori che stanno lavorando sul catalizzatore, i chimici Edwin Gnanakumar e Shiju Raveendran, sono in procinto di commercializzare il catalizzatore con l'aiuto di “Amsterdam Innovation Exchange” (IXA) il laboratorio tecnologico dell'università.

    DA RIFIUTO A RISORSA

    L’anidride carbonica (CO2) è un gas che lascia una impronta nell'atmosfera terrestre e svolge un ruolo fondamentale nella regolazione della temperatura superficiale del pianeta intrappolando calore. Anche se costituisce una parte importante del ciclo di carbonio del pianeta, la CO2 è anche nota per essere un potente gas serra. Dalla rivoluzione industriale, il livello di CO2 atmosferica è aumentata costantemente a causa delle attività umane e si crede che sia, se non l’unica, l’attuale e più importante responsabile del riscaldamento globale.

    Nel campo della chimica, soluzioni pratiche sono in fase di studio per cercare di ridurre la CO2 atmosferica utilizzando il gas come risorsa piuttosto che un prodotto di scarto. Tuttavia, utilizzare l’anidride carbonica Esempio schematico di riciclo di CO2 come materia prima per la sua conversione a prodotti chimici utili o combustibili, è notoriamente difficile a causa della stabilità molecolare del composto. Questa stabilità pone sfide difficili ai tentativi di attivare o riattivare la CO2.

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    Sopra da S/D Edwin Gnanakumar e Shiju Raveendran


    CONVERSIONE EFFICIENTE

    Gnanakumar e Raveendran, che si occupano di ricerc...

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    Last Post by Filippo Foti il 7 April 2017
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  7. Traffico aereo: turbolenze, costi e climate change

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    Cambiamento climatico
    By Filippo Foti il 8 April 2017
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    E' noto che il traffico aereo contribuisce al cambiamento climatico, ma un recente studio suggerisce che esso potrebbe comportare maggiori rischi di turbolenze e costi.


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    Una ricerca condotta dallo scienziato dell’atmosfera Paul Williams della University of Reading, Regno Unito, rivela che il cambiamento climatico potrebbe aumentare la turbolenza in volo tanto da avvertirsi in modo significativo, aumentando potenzialmente il rischio di lesioni o, quantomeno, l'ansia di volo per i futuri passeggeri delle linee aeree. Inoltre, i costi del carburante e di manutenzione per i vettori potrebbero aumentare.

    Infatti, secondo Williams, il cambiamento climatico porta a un aumento della concentrazione di anidride carbonica in atmosfera tanto che potrebbe causare cambiamenti nella corrente a getto sopra il corridoio di volo del Nord Atlantico, uno più frequentati del mondo, che porta a picchi di turbolenze d'aria.

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    Entro la metà del secolo, senza che ci si sforzi a ridurre le concentrazioni di biossido di carbonio, la turbolenza aumenterebbe di circa il 59 per cento. Lo studio ha trovato che lo spazio aereo, vivendo forte turbolenza potrebbe aumentare ovunque dal 36 all’188 per cento.

    Una leggera turbolenza associata a nubi temporalesche, provoca generalmente solo un piccolo disagio per i passeggeri, forse un aumento di nausea o ansia. La turbolenza cosiddetta “in aria chiara” è prevalentemente associata alla presenza di correnti a getto (grandi fiumi d'aria nell'atmosfera) e può verificarsi anche in condizioni di cieli azzurri. “Siamo particolarmente interessati ad una importante turbolenza, perché potrebbe essere talmente forte tanto da ospedalizzare le persone”, ha detto Williams al “The Washington Post”.


    Il documento si basa su uno studio già effettuato nel 2013 e pubblicato sulla rivista Nature Climate Change da Williams e dal collega Manoj Joshi della University of East Anglia, che ha trovato un anomalo aumento della turbolenza nel Nord Atlantico a causa del cambiamento climatico.

    Lo studio allora non ha esaminato gli effetti più o meno gravi della turbolenza. Nel nuovo studio, Williams ha ampliato il ventaglio delle potenziali turbolenze in condizioni più severe.

    Williams si è concentrato su un'area nel Nord Atlantico noto per il traffico aereo pesante, in particolare tra Europa e Nord America, e ha limitato le sue simulazioni per l'inverno, quando si sa che la turbolenza è al massimo. Lo studioso ha esaminato 21 m...

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    Last Post by Filippo Foti il 8 April 2017
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  8. Stupidità monumentale il ricongelamento dell'Artico

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    Mare a 360°
    By Filippo Foti il 11 April 2017
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    Le temperature sono ormai così alte al polo nord che gli scienziati stanno contemplando schemi radicali per evitare l’evento che chiamano una catastrofe.

    Il ricongelamento dell'Artico.


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    Un nuovo studio realizzato grazie ai dati forniti da CryoSat-2, il satellite dell’ESA dedicato al monitoraggio del ghiaccio marino nelle regioni polari, rileva che la parte orientale dell'Oceano Artico si sta “atlantificando”

    Ormai in America e non solo, si parla di “Atlantification of the Arctic”, (Atlantificazione dell’Artico). Ciò è dovuto alla scoperta di un serpeggiamento di correnti calde provenienti dall’Oceano Atlantico che sempre di più si dirigono verso il ghiaccio artico fino a fondersi con esso.

    Il merito della scoperta si deve a un team internazionale di 16 scienziati che fanno parte dell’International Arctic Research Center in Alaska, (Centro Internazionale di Ricerca nell’Artico in Alaska), e che lo hanno chiamato “Atlantification of the Arctic”.

    Pertanto, l'aumento delle temperature questa volta e meno male, non sono l'unico fattore da biasimare per la drammatica perdita del ghiaccio marino artico.

    Autore principale dello studio è Igor Polyakov della Università Fairbanks dell’Alaska.

    STUPIDITÀ MONUMENTALE IL RICONGELAMENTO DELL'ARTICO


    Nel frattempo che gli scienziati, come Polyakov, si interrogano continuamente come mettere una pezza alla nostra malcapitata Terra, e come fare per porre rimedio al problema dei cambiamenti climatici, anche se non sono in pochi a prendere sottogamba l’argomento, alcuni scienziati hanno - udite, udite - annunciato un piano per "ricongelare" nuovamente l'Artico!

    ATTENZIONE, NON E’ UNA BUFALA ANCHE SE I MEDIA ITALIANI NON NE PARLANO.

    Tempi disperati richiedono misure disperate, e con temperature al Polo Nord vicine 20 °C (36 ° F) più caldi rispetto alla media dello scorso anno, la situazione nell’Artico, al momento, non è delle migliori. Ma piuttosto che stare a guardare come il ghiaccio marino scomparirà dalla regione ad un ritmo senza precedenti, gli scienziati hanno ordito un piano folle per “ricongelare” l'Artico, con l'installazione prevista di circa 10 milioni di pompe ad energia eolica sopra la calotta con sempre meno ghiaccio per riempire il mare di ghiaccio. Costo totale: al di sopra di 500 miliardi di dol...

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    Last Post by Filippo Foti il 11 April 2017
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  9. Sinfonie di suoni vivi negli oceani tra i disturbi causati dall'uomo

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    Mare a 360°
    By Filippo Foti il 12 April 2017
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    Gli oceani non sono un mondo silenzioso, ma dinamico, sinfonie di suoni vivi. In acqua il suono viaggia anche più di cinque volte più veloce che nell’aria. I mille e misteriosi “suoni del mare”.


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    La vita marina sopravvive in un mondo dominato dal suono. Dal gambero pistola o pistolero (Alpheus heterochaelis), un crostaceo capace di produrre onde d’urto simili a proiettili che riescono a stordire le loro piccole prede che poi mangia, alle balene blu che come tutte le specie marine utilizzano il suono per trovare la preda e comunicare. Originale il suono che emette il gambero pistola che può superare anche 200 decibel (dB), il suono di un'esplosione o di un grande aereo che decolla, e che può essere udito distintamente anche sott’acqua a volte su distanze di centinaia di miglia o più.

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    Alpheus heterochaelis


    Ma nel corso degli ultimi 100 anni, l'aumento livelli del rumore di origine umana, dal trasporto marittimo, esplorazione alla ricerca di petrolio e gas, ed altre attività, hanno cominciato a soffocare il suono naturale degli oceani. Per le balene, delfini e altra vita marina, questo ha portato a una miriade di impatti, tra cui stress e sordità, che hanno diminuito le opportunità di alimentazione dei pesci, e persino la morte.

    Stai a vedere che quanto prima si scoprirà che i rumori disturbano anche la vegetazione marina, dopo che nel 2012 Clinton D. Francis, un ecologista evolutivo del National Evolutionary Synthesis Center di Durham (North Carolina) che ha studiato per anni alcuni territori del New Mexico esposte ad attività umane particolarmente rumorose, ha scoperto che era aumentato il numero di fiori ma, nello stesso tempo erano diminuiti gli alberi a crescita lenta. L'inquinamento acustico altera allora i servizi ecologici: in quella zona ha migliorato l'impollinazione e perturbato la dispersione dei semi di pino a causa della scomparsa delle ghiandaie per diffondere i loro semi ma che non gradiscono le zone rumorose. Insomma,è il caso di ricordare che le attività umane hanno già alterato oltre il 75 per cento della superficie terrestre della Terra.

    Gli esseri umani non sentono bene sotto il mare, perché i condotti uditivi si riempiono d’acqua, non consentendo ai timpani di vibrare, ma le specie marine hanno modi diversi per ascoltare, in quanto i suoni del mare coinvolgono tutto il loro corpo. Durante il corteggiamento, nei momenti di stress o come per segnalare la loro presenza, i pesci possono generare rumori descrivibili variamente come grugniti, gemiti, tonfi, serrare ed allentare i muscoli e fare vibrare le loro vesciche natatorie.

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    Last Post by Filippo Foti il 12 April 2017
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  10. 2017 Water for Food Global Conference: acqua per l’agricoltura nei paesi poveri.

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    Natura
    By Filippo Foti il 19 April 2017
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    L'acqua e la sicurezza alimentare sono oggi tra i problemi globali più pressanti. Le migliori innovazioni che possono contribuire a ottimizzare l’utilizzo dell’acqua e la produttività alimentare, sono stati al centro dell’attenzione per tre giorni, dal 10 al 12 aprile, presso l'Università del Nebraska (Stati Uniti).


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    Water for Food Global Conference 2017, ha riunito oltre 400 ricercatori, professionisti, politici, agricoltori, docenti, studenti, leader di pensiero ed esperti del settore per esplorare la tematica: “Acqua per la sicurezza alimentare: dalle iniziative locali agli impatti globali”, ispirata al concetto dell’importanza delle innovazioni a livello regionale e mondiale. La Conferenza globale ha avuto successo nel ribadire le questioni idriche e la sicurezza alimentare e cercare nuove soluzioni.

    Il grande focus della manifestazione di quest'anno è stato quello di trovare i modi per aumentare l'accesso all’irrigazione sostenibile nell’Africa sub-sahariana (Kenya, Angola, Nigeria e Sud Africa). Nel corso dei lavori sono stati numerosi gli interventi concernenti le acque e l'agricoltura, la maggior parte dei quali sono pubblicati su AgNewsWire.
    Peter McCornick, direttore esecutivo del “Water for Food Global Institute, ha dichiarato: “Molti dei fattori che coinvolgono le acque sotterranee sono la chiave per avere un sistema sostenibile. Molti paesi non hanno l'esperienza che abbiamo qui in Nebraska”.

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    Peter McCornick



    Rob Bertram, capo dell’ufficio di presidenza del “United States Agency for International Development” (USAID), per la Sicurezza Alimentare, ha esordito con una panoramica degli sforzi globali in corso per aumentare la sicurezza alimentare.

    Bertram ha preso in esame la crisi umanitaria in Etiopia dato che più di 10 milioni di persone nel 2016 sono state colpite da condizioni di insicurezza alimentare acuta e precipitazioni al di sotto della media e che hanno avuto bisogno di sostegno per l'accesso all'acqua potabile, in seguito alla siccità indotta nel 2015 da parte di El Niño, esacerbando le tensioni politiche.

    La sicurezza alimentare in qualsiasi paese dipende dalla pioggia, e i prezzi dei prodotti alimentari e delle materie prime di base, la domanda di lavoro stagionale, la salute del bestiame, l’assistenza del governo e il conflitto politico, sono solo alcuni dei molti fattori che influenzano la capacità delle persone di crescere, comprare, raccogliere o comunque ...

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    Last Post by Filippo Foti il 19 April 2017
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