PROFUMODIMARE: TERRA, MARE, NATURA, CAMBIAMENTO CLIMATICO, BIODIVERSITÀ, TRANSIZIONE ECOLOGICA

Profumo di mare: Terra, mare, natura, cambiamento climatico, biodiversità, transizione ecologica


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DISCUSSIONI RECENTI

 




  1. Predatori e prede un giusto equilibrio per il global warming

    By Filippo Foti il 5 Oct. 2015
    +1   -1    0 Comments   95 Views
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    Pesca indiscriminata e continui massacri di pesci predatori esercitano un ruolo non indifferente sulle strategie del cambiamento climatico, mettendo a rischio ecosistemi e catene alimentari.


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    In un post precedente avevamo scritto: “La ripetuta evoluzione dei predatori marini negli oceani, dai tempi antichi ad oggi nell’era dell’Antropocene, rappresenta una speranza a che non si ripeta l’ennesima scomparsa dei grandi predatori”. Alla fine di questo post annoteremo il link.

    I grandi squali bianchi( Carcharodon carcharias), orche (Orcinus orca), capodogli (Physeter macrocephalus), coccodrilli di mare (Crocodylus porosus), tonni (Thunnus thynnus), barracuda (Sphyraena barracuda), torpedini, tipo (Torpedo fuscomaculata), cubomeduse, (Chironex fleckeri) tra le più letali, pesci spada (Xiphias gladius), e polpi giganti (Enteroctopus dofleini), sono tra i pesci predatori più diffusi nell’oceano. Alcuni di questi continuano purtroppo ad essere sfruttati a livelli insostenibili per la maggior parte degli ecosistemi della Terra.

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    Una recente ricerca dimostra addirittura che la perdita di alcuni di questi predatori porterebbe ad un aumento delle loro prede (come ad esempio tartarughe, pesci pappagallo, razze, salpe e granchi) che si nutrono prevalentemente di alghe e vegetazioni costiere, che catturano una elevata quantità di carbonio. Ciò, potrebbe avere conseguenze di vasta portata su ciclo del carbonio e, di conseguenza, sulla nostra capacità di migliorare gli impatti del cambiamento climatico. Questi sistemi costieri, anche se non sono paragonabili alle foreste del nostro pianeta, riescono ad assorbire il carbonio ad un ritmo molto veloce.


    Eppure l'influenza dei predatori sull'accumulo di carbonio e la conservazione delle vegetazioni in habitat costieri (cioè, saline, praterie di posidonia e mangrovie), è poco conosciuta, nonostante questi rappresentano alcuni degli ecosistemi più vulnerabili e ricchi di carbonio della Terra.

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    Distribuzione globale degli ecosistemi costieri

    In questo post discuteremo del pericolo che corre il nostro pianeta dovuto al declassamento trofico della vita marina, ovvero la perdita sproporzionata di specie nella catena alimentare che va ad incidere sulla cattura del carbonio, e che si traduce in maggior carbonio rilasciato nel fondo degli oceani.

    Si rende pertanto necessario ...

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    Last Post by Filippo Foti il 5 Oct. 2015
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  2. Collisione al largo del Belgio, nel Mare del Nord

    By Filippo Foti il 6 Oct. 2015
    +1   -1    0 Comments   67 Views
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    Scontro tra navi in mare aperto difficilmente spiegabile.

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    Un piccolo cargo olandese, il Flinterstar, si è scontrato ieri mattina, intorno alle 04:00, con una petroliera battente bandiera delle Isole Marshall, la Al-Oraiq, che ha subito danni nella collisione, a circa 10 chilometri al largo del porto belga di Zeebrugge, il maggior terminale europeo per quanto riguarda il gas naturale liquefatto (GNL). Il cargo è affondato e dai suoi serbatoi è fuoriuscita una chiazza di gasolio che si sta diffondendo in direzione nord-nord-est. Le autorità hanno messo sotto controllo le spiagge della zona.

    Al Oraiq
    Al Oraiq

    La portavoce della Guardia Costiera Vanessa Strijbosch ha riferito che i 12 membri dell'equipaggio del cargo olandese sono stati tratti in salvo, dalle acque gelide del Mare del Nord. Feriti il comandante colpito da ipotermia ed il primo ufficiale che ha subito una lesione al naso.

    Il Flinterstar, che trasportava gas naturale liquefatto caricato al Porto del Qatar di Ras Laffan, doveva essere scaricato presso il terminale di Zeebrugge.

    L'operazione di salvataggio, che interessato almeno tre navi di soccorso, cinque rimorchiatori e un elicottero, è stato condotto e coordinato dalla Guardia Costiera belga.

    Una operazione di pulizia è attualmente in corso per il petrolio che fuoriesce dai serbatoi della nave.

    Una ricostruzione video mostra la collisione tra due navi da carico.

    Le foto della Flinterstar, una delle 50 navi della flotta di Flinter, la mostrano parzialmente affondata su un banco di sabbia nel mare calmo e con buona visibilità.

    Secondo l'amministratore delegato dell'azienda Bart Otto Flinter, il carico della nave non costituisce una minaccia per l'ambiente, anche se chiazze di petrolio si dirigono verso la riva.

    Secondo l’emittente televisiva NOS, lunghe chiazze di petrolio di tre chilometri potrebbero raggiungere la costa. La nave, al momento dell'incidente, trasportava 400 tonnellate di petrolio e 135 tonnellate di gasolio.

    Flinterstar
    Flintestar

    Il governatore della provincia belga delle Fiandre Occidentali Carl Decaluwé è preoccupato...

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    Last Post by Filippo Foti il 6 Oct. 2015
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  3. Profumo di Mare Buona Domenica sera

    AvatarBy Fatina-Gioia il 18 Oct. 2015
    +1   -1    1 Comments   19 Views
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    C’è un tempo per pescare e un tempo per asciugare le reti.
    (Proverbio cinese)



    Attached Image
    www.profumodimare.forumfree.it - pescare al tramon

    Last Post by Lucio Musto il 23 Oct. 2015
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  4. Global Sustainable Electricity Partnership”, per un futuro sostenibile

    By Filippo Foti il 20 Oct. 2015
    +1   -1    0 Comments   25 Views
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    Secondo “Global Sustainable Electricity Partnership” (GSEP), l'elettricità può svolgere un ruolo importante nel rispondere alla sfida del clima per ridurre le emissioni di gas serra e garantire lo sviluppo e la crescita economica.


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    Dopo 2 anni di consultazioni le imprese di energia elettrica mondiale pubblicano un importante rapporto allo scopo di arrivare alla riduzione della CO2. Questo studio descrive le prospettive per circa 50 tecnologie esistenti ed emergenti relativi alla produzione di energia elettrica.

    Per arrivare alla riduzione dell'anidride carbonica, occorre il raggiungimento di obiettivi energetici, combinando le tecnologie con politiche stabili. A ciò mira il rapporto “Powering Innovation for a Sustainable Future” (Accensione e Innovazione per un futuro sostenibile) elaborato da 11 grandi aziende elettriche internazionali che partecipano alla Global Sustainable Electricity Partnership (Gsep), una organizzazione non-profit di energia elettrica con sede a Montreal.

    Lo scopo è il raggiungimento di un futuro innovativo tipo “high-tech”, ovvero arrivare ad una produzione di energia che si avvalga delle tecnologie più avanzate per un mix energetico mondiale che potrà portare ad una riduzione di CO2 e nel contempo potere soddisfare la crescente domanda di energia elettrica.

    Un accordo internazionale, dunque, contro il cambiamento climatico, per la diffusione di tecnologie affidabili in fase di sviluppo a livello di settore per la generazione, la distribuzione e lo stoccaggio di energia, convenienti al fine di fornire, a loro dire, emissioni di carbonio più basse o pari a zero.

    association of the world's leading electricity


    Il rapporto descrive le prospettive per le succitate 50 tecnologie esistenti ed emergenti relativi alla produzione di energia elettrica e delinea anche le tendenze elettriche nelle regioni e paesi chiave come in Europa, Stati Uniti, Cina, Giappone, Brasile e India, sottolineando che una combinazione ottimale di tecnologie nuove ed esistenti varia da paese a paese, anche all'interno delle regioni geografiche.

    Variabili includono la struttura e lo stato dei sistemi elettrici locali e regionali, la disponibilità delle risorse energetiche, lo sviluppo dell'industria e la velocità con cui le tecnologie meno mature migliorano in termini di prestazioni e costi.

    In una lettera aperta, i top manager del gruppo sottolineano congiuntamente quattro principi fondamentali delle politiche necessarie per promuovere l'innovazio...

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    Last Post by Filippo Foti il 20 Oct. 2015
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  5. L’acqua potabile è un bene prezioso che merita rispetto

    By Filippo Foti il 22 Oct. 2015
    +1   -1    0 Comments   40 Views
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    L’acqua è un bene indispensabile ed occorre saperla gestire. Georisorsa da tutelare e valorizzare indispensabile nel sottosuolo come nelle falde acquifere, funesta se incontrollata sul territorio.

    Ortolani
    Franco Ortolani

    A causa della pessima qualità di acqua che esce dai rubinetti di casa nostra, molti di noi sono costretti a comprarla in bottega. E pensare che il più grande “negozio” che distribuisce acqua, in quasi in tutto il pianeta, è proprio la nostra Terra, in cui svolge un ruolo centrale nel sostenere gli ecosistemi e consentire l'adattamento umano alla variabilità ed al cambiamento del clima.

    L'importanza strategica delle acque sotterranee, per l'acqua e la sicurezza alimentare globale, si intensificherà a causa del cambiamento climatico, allorquando saranno più frequenti ed intensi gli eventi climatici cosiddetti “estremi”, (siccità ed inondazioni).

    Non di rado siamo in contatto con il prof. Franco Ortolani, del quale conosciamo da tempo l’opera instancabile in favore dalla Natura. Già ordinario di Geologia presso l’Università Federico II° di Napoli, docente del Master in Pianificazione comunale presso l'Università Federico II° di Napoli, Associato all'istituto CNR-ISAFOM, tra i più attivi a divulgare gli insulti dell’uomo nei confronti di Madre Natura, non solo per criticare con rigoroso spirito scientifico, ma soprattutto per proporre prevenzione ed opportuni correttivi. L’istituzione dei Santuari dell’Acqua Potabile, rappresenta solo una delle tante battaglie, tra le più recenti, che sta portando avanti attraverso congressi e sui media che sono interessati a questa problematica.

    "Occorre una azione condivisa dai cittadini, dichiara Ortolani, che proponga con fermezza la istituzione del Santuario dell’Acqua Potabile dei Monti Picentini, come si sta facendo per il santuario dei Monti di Muro Lucano-Monte Marzano-Monte Ogna-Contursi Terme e per il Santuario dei Monti della Maddalena".

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    Una delle tante battaglie del prof. Franco Ortolani, dicevamo, ma accanto a questa, di recente, si è interessato anche della cattiva gestione dell’acqua piovana sul territorio, come, ad esempio, del dissesto idrogeologico di Taormina.

    Il prof. Ortolani, nel corso dell’intervista che vi proponiamo sotto, parla delle occupazioni degli alvei naturali da parte dell’uomo, per gli eccessi che si compiono in tutto il nostro paese e, simpaticamente, dice che occorrerebbe chiedere il “permesso alla Natura” prima di realizzare certe opere, che, aggiungiamo noi, non fanno altro che aumentare le condizioni di rischio idraulico.
    ...

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    Last Post by Filippo Foti il 22 Oct. 2015
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  6. Leopardi e coccodrilli amici e nemici

    By Filippo Foti il 22 Oct. 2015
    +1   -1    0 Comments   134 Views
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    Leopardi e coccodrilli, eterni rivali in natura, riescono anche a dividersi un pasto.


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    I coccodrilli sono noti cacciatori di leopardi, ma questo animale, con estrema affabilità, ha continuato a rosicchiare la sua preda non curante della presenza del grande gatto.

    Dicono che non si dovrebbe mai sorridere ad un coccodrillo, e di certo non si può fare amicizia con uno di essi.

    Ma uno di questi leopardi è capace di fare prima il cacciatore di coccodrilli e poi unirsi ad uno di questi enormi rettili per un lauto pasto con un impala (Aepyceros melampus ), un mammifero artiodattilo della famiglia dei Bovidi, diffuso nelle savane dell'Africa orientale e centro-meridionale.

    Posted by Boji on Facebook Lunedì 19 ottobre 2015



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    Last Post by Filippo Foti il 22 Oct. 2015
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  7. Gente di mare: i valori che nascono e crescono tra l’odore di salsedine

    Tags
    Storie
    By Filippo Foti il 26 Oct. 2015
    +1   -1    0 Comments   776 Views
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    Dai marinai imbarcati sui mercantili, a tutti coloro che lavorano e vivono al contatto con il mare, e che lo amano, lo difendono e lo rispettano, un forte ed indissolubile legame con gli ideali ed i valori della marineria.


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    I marinai, donne e uomini speciali, dal comune di seconda classe - il primo grado dei militari di truppa della Marina Militare - ai gradi più alti.

    Marinai: bugiardi e gentiluomini. Ma chi sono e dove vanno i marinai?

    Ma dove vanno i marinai… sempre in cerca di una rissa o di un bazar… sempre in cerca di una bimba da baciar…E intorno al mondo senza amore…senza nessuno che gli chiede come va, col cuore appresso a una donna, una donna senza cuore, chissà se ci pensano ancora, chissà.

    Abbiamo ripreso alcune strofe della fortunata canzone scritta e cantata da Lucio Dalla in collaborazione con Francesco De Gregori uscita nel dicembre del 1978, per introdurci a tracciare un brevissimo ritratto della gente di mare.

    E’ invalso l’uso di dire che i marinai hanno sempre una fidanzata per ogni porto in cui sostano. Certo, non è facile la vita a bordo delle navi, soprattutto quando si fanno brevi soste nei porti. Per i più fortunati poi c’è l’occasione di conoscere anche ragazze furbette che li aspettano. Poi, ovviamente, prima di congedarsi con la fidanzata di turno, le dicono che l’amano e che torneranno, pur sapendo che sarà difficile che ciò si verifichi.

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    Una delle canzoni di Pino Daniele, tra quelle meno note, è dedicata alle promesse dei marinai:

    Forse un giorno avrai
    da ricordare
    i momenti felici

    Forse un giorno avrai
    da dimenticare le cose che
    non ti hanno detto mai

    Quando è il momento di partire
    non si sa mai che cosa dire

    Forse un giorno avrai
    le mie promesse da marinaio
    la nave ha già lasciato il porto …






    Ma i marinai, che a volte firmano contratti di dieci mesi o più di servizio a tariffe salariali modeste, vivono e lavorano in isolamento virtuale nel mezzo dell'oceano. Per il breve tempo che la loro nave è in porto, il marittimo è considerato a rischio e spesso il congedo a terra gli viene negato. In quei mesi, avrà pochi contatti con la ...

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    Last Post by Filippo Foti il 26 Oct. 2015
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  8. Scatta l’ora polare per il WWF per la difesa del clima

    By Filippo Foti il 27 Oct. 2015
    +1   -1    0 Comments   42 Views
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    Una delle più grandi minacce per l'umanità e la natura è, senza alcun dubbio, il crescente aumento della temperatura del pianeta.


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    Anche gli orsi, come tutti gli animali, hanno un cuore!

    Per la scienza, almeno per quella non collusa con le lobby, siamo ormai di fronte ad un'emergenza planetaria. Per evitare i peggiori impatti dei cambiamenti climatici, dobbiamo mantenere il riscaldamento globale ben al di sotto di 2 gradi celsius.

    Se non riduciamo le emissioni di gas ad effetto serra e passare a forme di energia più pulite, aumentiamo il rischio di eventi meteorologici estremi come, ad esempio gli accadimenti di questi ultimi giorni, inondazioni e siccità, così come l'aumento del livello del mare; carenza di cibo e di acqua e grandi impatti irreversibili sulle comunità vulnerabili e gli ecosistemi. Il 2014 è stato l'anno più caldo mai registrato, non possiamo permettere che questa tendenza continui all'infinito, altrimenti l'umanità andrà incontro ad un pianeta "finito"!

    L'impatto del riscaldamento globale

    E' quasi impossibile pensare di essere esagerati nel ribadire in ogni occasione la minaccia cui l’umanità è sottoposta a causa del cambiamento climatico. Emissioni di gas serra stanno aumentando più rapidamente del previsto e di conseguenza il mondo si sta riscaldando più rapidamente. Il riscaldamento globale avrà effetti catastrofici soprattutto per le persone che abitano in alcuni dei paesi più poveri e vulnerabili del mondo.

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    Nonostante convincenti prove scientifiche, i governi e le imprese stanno reagendo molto lentamente, ed anche se i paesi soddisfano tutti gli impegni di mitigazione attuali, il mondo dovrà ancora fare fronte un aumento tra il 2,6 e il 4° C di riscaldamento. Mentre lavoriamo per ridurre le emissioni, dobbiamo cominciare contemporaneamente ad adattarci ai crescenti impatti dei cambiamenti climatici.

    Cosa denuncia il WWF

    “A causa del cambiamento climatico, l’Artico sta scomparendo. Il ghiaccio è di vitale importanza per la sopravvivenza di tantissime specie: dalle enormi balene agli orsi polari. Entro il 2040, solo una piccola quantità di ghiaccio resisterà alla fusione estiva.

    Il WWF dal 1992 è attivo in Artico per proteggere la “Last Ice Area” composta dai ghiacci perenni che ancora resistono al surriscaldamento globale e che sono, oggi più che mai, un bene prezioso per l’equilibrio della natura e dell’umanità.

    Nel mondo sopravvivono ancora solo 20 mila ...

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    Last Post by Filippo Foti il 27 Oct. 2015
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  9. Eolico, mini e micro eolico, on-shore e off-shore per una energia sostenibile

    By Filippo Foti il 28 Oct. 2015
    +1   -1    0 Comments   80 Views
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    Il termine eolico deriva da Eolo, il dio dei venti, personaggio mitico della mitologia greca. Oggi l'eolico, trasformando l’energia del vento in energia elettrica, è una delle chiavi per una energia sostenibile. A Rimini Fiera, dal 3 al 6 novembre, la 3a edizione per entrare nel mondo dell'eolico.


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    L'United Nations Environment Programme (UNEP), nell'ambito delle iniziative sulla Green Economy Initiative, ha maturato il concetto dell'economia verde, inteso come un miglioramento del benessere e dell'equità sociale umana, riducendo in maniera significativa i rischi ambientali e la crisi ecologica. Nella sua espressione più semplice, un'economia verde può essere pensata come un processo a basso tenore di carbonio, efficiente nelle risorse e socialmente inclusivo.

    Imperdibile appuntamento per la Green economy nell’area Euro-Mediterranea, Key Energy è in Italia tra gli appuntamenti più importanti dedicati al tema dell’energia e, unitamente ad Ecomondo, costituisce l’unica piattaforma a 360° per il comparto energetico ambientale in grado di fornire una visione d’insieme, strategica e tecnologica. Key Energy si svolgerà a Rimini, dal 3 al 6 Novembre 2015 in contemporanea con Ecomondo, Fiera Internazionale del Recupero di Materia ed Energia e dello Sviluppo Sostenibile, giunta già alla 19a edizione.

    Esempio di installazione di un impianto mini eol
    Esempio di installazione di un impianto mini-eolico su un'abitazione bifamiliare
    con l'intero impianto eolico che è posizionato sul tetto




    Le aree di interesse per l’edizione 2015 sono:


    Bioenergie: Digestione anaerobica, energia da rifiuto, biogas e biometano;
    Biomasse: Impianti a biomasse;
    Cogenerazione: Da biogas e da gas naturale;
    Efficienza energetica: Soluzioni elettriche e termiche per l´efficientamento dell’industria;
    Energia eolica: Eolico, mini e micro eolico, off shore, componentistica.

    Eolico NEWS 870x400


    Dalle ultime notizie in RSS di Adnkronos sulla sostenibilità, si legge:

    Il mondo dell'eolico protagonista, torna 'Key Wind', la manifestazione di Rimini Fiera dal 3 al 6 novembre all’interno di Ecomondo e Key Energy.

    ...

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    Last Post by Filippo Foti il 28 Oct. 2015
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