PROFUMODIMARE: TERRA, MARE, NATURA, CAMBIAMENTO CLIMATICO, BIODIVERSITÀ, TRANSIZIONE ECOLOGICA

Profumo di mare: Terra, mare, natura, cambiamento climatico, biodiversità, transizione ecologica


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DISCUSSIONI RECENTI

 




  1. Vita marina e condizioni perché essa continui

    By Filippo Foti il 3 July 2016
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    Un importante evento climatico che milioni di anni fa ha causato una sostanziale modifica ai sistemi ecologici dell'oceano, potrebbe contenere indizi su come la Terra risponderà a futuri cambiamenti climatici.


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    Un nuovo studio pubblicato su “Earth and Planetary Science Letters” - una interessante rivista specializzata a pubblicare lavori di ricercatori che attengono le scienze planetarie, ovvero i processi fisici e chimici, l'evoluzione e le proprietà generali della Terra e dei pianeti – dal geologo Jeremy Owens, spiega che alcune parti degli oceani sono diventati off limits per alcuni organismi, esattamente come accadde circa 100 milioni di anni fa.

    Anno più anno meno, sta di fatto che nel corso del Cretaceo, il periodo geologico che durò circa 70 milioni di anni, la Terra si riscaldò al punto che diversi elementi naturali vennero a mancare causando la morte, ovvero una forte diminuzione di alcuni organismi facenti parte della catena alimentare oceanica indispensabili per la vita negli oceani.

    Infatti gli elementi che scomparvero fungevano da nutrienti preziosi per la vita marina, anche se si trattava semplicemente di tracce, come il vanadio e soprattutto il molibdeno, elemento utilizzato dai batteri per promuovere la fissazione dell'azoto, che è essenziale per tutte le forme di vita.

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    "Questi metalli in tracce si sono abbassati a livelli inferiori alle esigenze necessarie degli organismi che sono alla base della catena alimentare dell'oceano", ha detto Owens. Questo cambiamento ha impedito un regolare svolgimento del bioma marino”. Il bioma è costituito da un complesso sistema di interdipendenze che si è formato nel corso di millenni.

    Il riscaldamento della Terra durante questo periodo di tempo ha avuto luogo nel corso di milioni di anni. Owens, va indietro nel tempo esattamente di 94 milioni di anni. A quel tempo, la Terra era un posto drasticamente diverso, con i dinosauri che la facevano da padrone.

    Queste certezze di Owens e di tutto il mondo scientifico, sono state rese possibili dai moderni mezzi tecnologici di cui dispongono oggi i ricercatori.
    E qui occorre fare riferimento al prezioso lavoro di recupero di sedimenti dal fondo oceanico al largo delle coste del Venezuela, svolto dall'Ocean Drilling Program (ODP) il programma di ricerca della National Science Foundation che ha consentito ad Owens, unitamente ad altri ricercatori, di prelevare carote dal fondo oceanico dello spessore di 10 metri per poter poi analizzare i cambiamenti delle microfaune mediante l’analisi di microfossili o di piccoli gusci degli organismi rimasti negli strati dei sedim...

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    Last Post by Filippo Foti il 3 July 2016
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  2. Global warming e subsidenza per una Terra in sofferenza

    By Filippo Foti il 6 July 2016
    +1   -1    0 Comments   61 Views
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    La subsidenza di grandi aree del Pianeta e l'innalzamento del livello del mare
    per una Terra che non ce la fa più. Pechino tra le più colpite.


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    Le acque sotterranee sono una preziosa risorsa in tutto il mondo. Dove l'acqua di superficie, come i laghi e fiumi, sono scarsi o inaccessibili, le acque sotterranee forniscono molte delle esigenze idrologiche alle persone in tutto il mondo. L'esaurimento, ovvero il calo del livello dell'acqua a lungo termine causato dal continuo pompaggio delle acque sotterranee, può essere paragonato al denaro tenuto in un conto bancario. Se preleviamo soldi ad un tasso più veloce di quanto ne depositiamo alla fine si iniziano ad avere problemi di approvvigionamento.

    Pechino, la capitale della Cina nota per il suo orrendo smog e le occasionali tempeste di sabbia, si trova a dovere fronteggiare, già dal 1935, una delle sue principali minacce ambientali anche sottoterra. Pechino sta infatti affondando di 11 cm l’anno, e non solo, in Cina sono coinvolte in questo tragico evento causato dall’uomo altre 45 città.

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    Lavoratori cinesi ispezionano una voragine che è apparsa in una strada di Pechino l'8 febbraio 2010.


    Ma anche in altre parti del mondo si stanno verificando casi analoghi causati da un eccessivo pompaggio dell'acqua. A Giacarta stanno sprofondando fino a 28 cm all’anno e Bangkok si trova in una situazione simile a Pechino.

    Oltre all’eccessivo pompaggio delle acque sotterranee dovuto alle esigenze di una popolazione in crescita, c’è da mettere nel conto anche la rapida costruzione di edifici imponenti, strade e altri progetti di infrastrutture soprattutto a Shanghai, una delle città più densamente popolate al mondo, piena di grattacieli e dove, a causa di un appetito insaziabile della civiltà industriale per la crescita, si sta superando la capacità di carico del pianeta che è diventato ormai insostenibile e disumano.

    La subsidenza più significativa è stata osservata nel distretto di Chaoyang di Pechino - zona principale dove si svolgono gli affari più importanti della città - che ha visto un ampio sviluppo a partire dal 1990. Il quartiere di Chaoyang, lo scorso anno, ha messo fuori servizio 367 pozzi d'acqua che hanno ridotto lo sfruttamento di 10 milioni di metri cubi di acqua sotterranea.

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    Lo studio sulla subsidenza di Pechino è stato pubblicato nella rivista “peer-reviewed” e si basa sul sistema radar di telerilevamento “Interferometric Synthetic Aperture Radar” (InSAR), un tipo di radar che controlla i cambi di penden...

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    Last Post by Filippo Foti il 6 July 2016
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  3. Acquacoltura Vs pesca tradizionale

    By Filippo Foti il 9 July 2016
    +1   -1    0 Comments   64 Views
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    Lo stato mondiale della pesca e dell'acquacoltura mostra un aumento della produzione e del consumo di pesce, in gran parte determinato da quelli di allevamento.


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    Pesca e acquacoltura rimangono importanti fonti di cibo, nutrizione, reddito e condizioni di vita per centinaia di milioni di persone in tutto il mondo. La fornitura pro capite di pesce a livello mondiale ha raggiunto nel 2014 la cifra record di 20 kg, grazie alla crescita vigorosa nel settore dell'acquacoltura, che ora fornisce la metà di tutti i pesci per il consumo umano.

    Cosa di non poco conto, è anche un lieve miglioramento dello stato di alcuni stock ittici grazie ad una più sostenibile gestione della pesca. Inoltre, il pesce continua ad essere, a livello mondiale, uno dei prodotti alimentari più gettonati.

    Recenti rapporti di esperti di alto livello, di organizzazioni internazionali, dell'industria e rappresentanti della società civile, tutti sottolineano l'enorme potenziale dei mari e delle acque interne ora, e ancora di più in futuro, per contribuire in modo significativo alla sicurezza alimentare e ad una nutrizione adeguata per una popolazione globale che, entro il 2050, dovrebbe raggiungere 9,7 miliardi.

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    Come e in che misura il pesce sarà in grado di contribuire a nutrire 9,7 miliardi di persone nel 2050 e oltre?

    Il pesce ha significativamente contribuito finora alla nutrizione umana e alla sicurezza alimentare per più di 660 milioni di lavoratori e delle loro famiglie. Fornendo ai consumatori almeno il 15 per cento della loro media pro-capite di assunzione di proteine animali, il pesce è più nutriente di alimenti di base come i cereali, composto in particolare di acidi grassi essenziali e micronutrienti e può giocare un ruolo estremamente importante nel migliorare lo stato nutrizionale dei singoli individui, in particolare quelli a rischio, come i bambini e le donne.

    Il pesce è un convertitore efficiente dei mangimi in alimenti di alta qualità, e ha una più bassa emissione di anidride carbonica rispetto ad altri sistemi di produzione animale. A causa di tutti questi attributi, “il pesce deve assolutamente essere nel menu dei popoli”.

    La dieta dei pesci d'allevamento non è al momento esclusivamente basata a base di pesce, in quanto i pesci erbivori mangiano una miscela che può contenere proteine vegetali (ad esempio, soia, mais), oli vegetali, minerali e vitamine. Sappiamo anche che in natura, pesci piscivori (come il salmone) mangiano anche altri pesci. Tuttavia anche ai pesci d'allevamento piscivori ne...

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    Last Post by Filippo Foti il 9 July 2016
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  4. Quanto sono sicure la nostre attuali vacanze estive?

    By Filippo Foti il 16 July 2016
    +1   -1    0 Comments   58 Views
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    La mappa delle destinazioni più pericolose in Europa tra gli atti di terrore odierni,
    e una breve vacanza per Harley di "Profumo di Mare Forum".


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    Considerando che in questo periodo molti europei si sono riversati sulle spiagge del Mediterraneo per trovare un po’ di refrigerio a causa delle alte temperature, secondo i servizi segreti italiani in contatto con l’Agenzia di Intelligence della Germania (Bnd), e di altri paesi europei, i terroristi dell’Isis possono farsi esplodere sul bagnasciuga soprattutto delle spiagge italiane, francesi e spagnole, anche travestiti da venditori ambulanti di collanine e occhiali da sole.

    Ma il vento dell’odio terroristico, per ora, colpisce ancora la Francia “onshore”. Proprio giovedì scorso, nel giorno della festa nazionale del 14 luglio un terrorista franco-tunisino di 31 anni, residente a Nizza e identificato come Mohamed Lahouaiej Bouhlel, ha ucciso decine di persone.

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    ...malgrado tutto...!


    LIVELLO DI MINACCIA TERRORISTICA IN TUTTA EUROPA

    Noto alla polizia per violenze, uso di armi, ma che sembrerebbe non fosse legato al terrorismo”, anche se secondo fonti tunisine il padre sarebbe noto come estremista islamico, Mohamed Lahouaiej Bouhlel alla guida di un camion, si è scagliato, a 80 chilometri l'ora, sulla folla che assisteva ai fuochi d'artificio sul lungomare di Nizza, e, sparando all’impazzata, ha ucciso 84 persone, 202 persone ferite, 52 sono in condizioni gravissime, di cui 25 in rianimazione. Sono 15 i bambini ricoverati negli ospedali di Nizza (5 in condizioni critiche a causa di traumi cranici), mentre sul web vengono postati molti appelli per i dispersi.

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    L'autista del camion, che sembra si sia finto fornitore di gelati, avrebbe beffato così la sicurezza, è stato poi ucciso. Ora si è in cerca di eventuali altri complici.

    Anche se i giochi sembrano ormai fatti per le vacanza di luglio, i cittadini italiani stanno ancora a pensare di prenotare la propria vacanza per agosto, anche se un certo numero di destinazioni turistiche in Europa sono state elencate come ad alto rischio di ritrovarsi nel mezzo di un attentato o un sequestro.

    Secondo fonti interne alla nostra intelligence, oltre ovviamente all’Italia, i paesi più a rischio sono: Regno Unito, Germania, Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Croazia, Cipro ed altri che si affacciano sul Mediterraneo.

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    Andare in vacanza dunque non è mai stato così rischioso per i cittadini europei e sapere dove è più sic...

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    Last Post by Filippo Foti il 16 July 2016
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  5. Ritorno al passato con le novità del “Monaco Solar Boat Challenge”

    By Filippo Foti il 16 July 2016
    +1   -1    0 Comments   44 Views
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    Imbarcazioni alimentate ad energia solare da giovedì 14 luglio
    e fino a domani a confronto a Montecarlo in occasione del “Monaco Solar Boat Challenge”
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    PlanetSolar, è la più grande nave solare al mondo.


    Organizzata dallo Yacht Club di Monaco, in collaborazione con la l’Unione Internazionale Motonautica (UIM), in Francia si sta svolgendo un evento unico al mondo, in quanto si stanno svolgendo le prime gare con barche alimentate da energia solare.

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    La gara vedrà impegnati quindici piloti ingegneri, che altro non sono che degli studenti universitari provenienti dal Belgio, Ungheria, Germania, Polonia, Monaco e Olanda.
    I giovani stanno competendo a bordo dei loro prototipi disposti lungo il il bacino di Louis Bleriot, tra la curiosità dei visitatori, che possono scoprire eventi culinari preparati attraverso forni solari.

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    Per oltre un secolo, Monaco è un pioniere in termini di nautica.

    Nel 1904, Monaco stava già organizzando le prime gare di motoscafi riunendo i produttori di innovazioni a livello mondiale nella propulsione con turbina a vapore che fu utilizzata per la prima volta nel 1894 dall’ingegnere britannico Charles Parsons sulla nave Turbinia. 112 anni dopo, il Principato continua il suo slancio.

    Lo scopo del “Monaco Yacht Club” è quello di promuovere l'energia solare tra il pubblico e spronare la prossima generazione di ingegneri a progettare e costruire le barche del domani. Ricordiamo che è trascorso più di un secolo dai primi pionieri a Monaco che hanno presentato le loro nuove innovazioni di motopropulsori su barche a motore. Una tradizione che continua ancora oggi.

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    In alto a sinistra è raffigurato l'ingegnere britannico Charles Parsons.


    Questi dispositivi sono in grado di raggiungere velocità di oltre 20 nodi (37,04 K/h), tutto grazie al sole. Nel 2015, in occasione della prima Internazionale di (YCM, la potenza di questi prototipi ha raggiunto la velocità record di 44,4 chilometri all'ora su una distanza di 231,5 m. Il suo pilota, Gerhard van der Schaar, attuale campione del mondo, che partecipa anche a questo tipo di evento ha dichiarato: "E’ bello tornare a Monaco. L'atmosfera è cordiale ed è davvero emozionante vedere tutti questi giovani interessati".

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    Last Post by Filippo Foti il 16 July 2016
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  6. I filtri delle sigarette tossici nel mare

    By Filippo Foti il 18 July 2016
    +1   -1    0 Comments   113 Views
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    Il tabacco, e soprattutto le sigarette condizionano da tempo l’integrità della salute umana, ma ora sembra che stanno anche offuscando l'ambiente marino.


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    Anche se gli effetti nocivi sulla salute del fumo sono ben noti, la domanda di sigarette rimane purtroppo sempre alta. Nel 2014, la popolazione mondiale ha fumato oltre 5 mila miliardi di sigarette, con quasi altrettanti mozziconi di sigarette che finiscono sui marciapiedi, nei fiumi, disseminati lungo le coste e nel mare ogni anno, rappresentando una fonte importante di contaminanti metallici nel mare che potenzialmente possono entrare nella catena alimentare marina.

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    Ma c’è di più: i filtri delle sigarette, che sono prodotti che utilizzano acetato di cellulosa, polimero di origine vegetale che viene sintetizzato dal cotone e dalla polpa di legno, anche se riduce significativamente il catrame e la nicotina, può agire come altre materie plastiche, da trasportatore dei metalli nel mare.

    Lo studio condotto dal dr. Sina Dobaradaran dall'Università iraniana di Bushehr, è stato pubblicato su “Tobacco Control”, una rivista internazionale “peer-reviewed” per gli operatori sanitari ed altri addetti nel controllo del tabacco.

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    Mentre l'influenza di materie plastiche negli ambienti marini è stata ampiamente studiata, quella sui mozziconi di sigarette è stata in gran parte trascurata. E’ infatti ormai noto da tempo che i metalli, tra cui cadmio, nichel e arsenico sono implicati nel causare il cancro al polmone, al rene, danni alle ossa e basso peso alla nascita.

    Lo studio ha permesso di riscontrare i mozziconi nei primi 10 cm di sedimento e depositati sulle spiagge dall’impronta dell’azione della marea.

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    Per ottenere una comprensione delle potenziali implicazioni sulla salute della vita marina ed ovviamente sull'uomo che si nutre di pesce, durante l'estate del 2015, è stato misurato il contenuto di metalli in nove diverse località due volte, con un intervallo di 10 giorni, per valutare così l'impatto potenziale delle correnti marine sui livelli dei sedimenti. Il risultato è stato che i mozziconi sono una presenza costante nei corsi d'acqua.

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    Tempi medi di degradazione naturale di rifiuti nel mare.

    - Fazzoletti e tovaglioli di carta 3 mesi;
    - Mozzicone di sigaretta 2 \ 5 anni;
    - Gomma da masticare 5 anni;
    - Lattina d’alluminio per bibite 500 anni;
    - Bottiglia o un sacchetto di plastica 1000 a...

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    Last Post by Filippo Foti il 18 July 2016
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  7. Profumo di Mare Buona serata

    AvatarBy Fatina-Gioia il 24 July 2016
    +1   +1   -1    0 Comments   68 Views
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    Last Post by Fatina-Gioia il 24 July 2016
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  8. La danza dei polipi dei coralli vista a Maui (Hawaii).

    By Filippo Foti il 25 July 2016
    +1   -1    0 Comments   354 Views
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    Si chiama “Benthic Underwater Microscope” (Bum), il nuovo microscopio che sta scoprendo processi ecologici e dettagli dinamici del mondo marino.


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    I ricercatori del “Scripps Institution of Oceanography”, presso l'Università della California di San Diego, hanno progettato e costruito un microscopio subacqueo tridimensionale, per studiare sul fondo dell'oceano l'attività dei organismi viventi su scala millimetrica.

    Il team di ricerca è riuscito a osservare un vera e propria lotta tra piccolissimi coralli per conquistare un certo spazio del fondo marino per alimentarsi e anche momenti di "intimità" tra polipi, che gli studiosi hanno chiamato il “bacio del corallo”.


    Su scala microscopica sono molti e importanti i processi biologici che avvengono in mare, ma quando gli scienziati rimuovono gli organismi dal loro habitat naturale per studiarli in laboratorio, gran parte delle informazioni si perdono. Nel tentativo di superare questa sfida, l’oceanografo Jules S. Jaffe e il suo team del “Scripps Institution of Oceanography”, hanno sviluppato un nuovo tipo di microscopio subacqueo, il “Benthic Underwater Microscope” (Bum), per studiare i microrganismi marini nel loro ambiente naturale senza disturbarli.

    "Per capire l'evoluzione dei processi dinamici che si svolgono in mare, abbiamo bisogno di osservarli in scala adeguata", ha detto Jaffe, co-autore dello studio.

    Si tratta del primo strumento per immagini del fondo marino a queste piccole scale. “Il sistema è in grado di vedere caratteristiche anche di piccole e singole cellule", ha detto Andrew Mullen della Scripps, co-autore dello studio pubblicato pochi giorni fa nella rivista “Nature Communications”.

    Per testare la capacità della nuova tecnologia per catturare i processi su piccola scala che si svolgono sott'acqua, i ricercatori hanno utilizzato il (BUM) per visualizzare la comunità dei polipi dei coralli di dimensioni millimetriche al largo della costa di Israele nel Mar Rosso, e nei pressi dell'isola hawaiiana di Maui.

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    Durante gli esperimenti nel Mar Rosso, i ricercatori hanno potuto osservare e catturare le interazioni di due coralli di specie differenti posti vicini l'uno all'altro. Le immagini hanno rivelato i processi in micro-scala di coralli che secernono enzimi emettendo filamenti per distruggere altre specie in una competizione per impossessarsi di un certo spazio del fondo marino.

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    Last Post by Filippo Foti il 25 July 2016
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  9. NOx e SOx serie minacce per l'ambiente marino.

    By Filippo Foti il 29 July 2016
    +1   -1    0 Comments   493 Views
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    La crescita del traffico marittimo in diverse parti del pianeta,
    rappresenta uno dei principali problemi globali per la salute delle persone.


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    Harmony of the Seas, la nave da crociera più grande del mondo misura più di quattro campi da calcio di lunghezza, e ha una capacità massima di 6.780 passeggeri.
    Le analisti d’inquinamento eseguite a Bruxelles dicono che la nave brucia 150 tonnellate di combustibile al giorno.


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    Organizzazione Marittima Internazionale (IMO).

    L’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO) prevede che l’inquinamento prodotto dai fumi aumenterà di oltre il 72% entro il 2020 se non si provvederà in modo adeguato.

    La missione dell’International Maritime Organization (IMO), ovvero l'Organizzazione marittima internazionale, è quella di promuovere il trasporto sicuro, rispettoso dell'ambiente, efficiente e sostenibile attraverso la cooperazione. Questo sarà realizzato adottando i più elevati standard praticabili di sicurezza marittima ed efficienza della navigazione, unitamente alla prevenzione e il controllo dell'inquinamento provocato dalle navi.

    Il Piano Strategico IMO del 25 Novembre 2015 per il periodo di sei anni 2016/2021, si compone di tre sezioni: 1. Una dichiarazione d'intenti; 2. Tendenze e sviluppi nel trasporto e nel mondo marittimo e delle relative sfide per l'Organizzazione; e 3. Gli indirizzi strategici che l'Organizzazione intende prendere nel periodo suddetto.

    L’inquinamento marino.

    Gli oceani sono i corpi idrici più grandi sulla Terra e, nel corso degli ultimi decenni, le attività umane hanno gravemente colpito la vita marina e conseguentemente l’uomo. L’inquinamento marino, è la diffusione di sostanze nocive come petrolio, plastica, rifiuti agricoli ed altro. Dal momento che gli oceani forniscono un'ampia varietà di animali e piante, sta nella responsabilità di ogni cittadino contenere al minimo gli insulti che oggigiorno vengono “elargiti” al mare.

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    Con quasi la metà della popolazione mondiale che ora vive a meno di 100 km dalla costa non c'è da stupirsi che la vita delle persone, ovvero la loro salute, è fortemente influenzata dalle attività umane sulla terra, lungo la costa e sul mare.

    Il concetto di impatto antropico è dunque estremamente importante considerando che esiste, e non è un fatto recente, un ...

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    Last Post by Filippo Foti il 29 July 2016
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  10. "Urban sharing economy" per un futuro sostenibile.

    By Filippo Foti il 30 July 2016
    +1   -1    0 Comments   27 Views
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    Il modello futuro della mobilità è viaggi condivisi in auto e il trasporto pubblico con veicoli a emissioni zero e possibilmente senza guidatore.


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    Con l’energia rinnovabile in piena espansione, i paesi stanno finalmente cominciando ad agire impegnati anche a salvare il clima, e in questo contesto il “car sharing”, ovvero la condivisione dell’auto, può rappresentare una delle chiavi di svolta per respirare meglio.

    E’ necessario pertanto ridurre al minimo l’inquinamento, considerando che si stima che oltre il 50% della popolazione mondiale vive oggi in aree urbane e che questa salirà del 70% entro il 2050.

    Nonostante ciò che alcuni pensano, i sistemi urbani possono essere più eco-sostenibili della pur bella ed amena vita rurale o di periferia, dove le persone e le risorse possono essere più lontane le une dalle altre, dai servizi essenziali e dal luogo di lavoro. In tal modo è possibile risparmiare energia e risorse per l'efficace pianificazione dei servizi come il trasporto di cibo e i sistemi di trasporto di massa.

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    Alcuni esperti ritengono che le città saranno i “driver” di crescita del futuro, in quanto esse hanno bisogno di un sacco di cose, ma possono fornire anche un sacco di altre cose. Ciò fornisce opportunità di lavoro e il successo economico.

    Tuttavia, le cose possono andare male in città se i loro sistemi non sono ben organizzati o mantenuti efficienti potendo avere un grande impatto negativo sull'ambiente; possono infatti utilizzare grandi quantità di energia che sono state generate in modo non sostenibile, cicatrizzando e avvelenando la terra con l’inquinamento dell'atmosfera.

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    Storicamente, dunque, la crescita urbana segue l'andamento della crescita economica. A poco a poco le città e l'importanza delle regioni urbane sono state riconosciute come i principali motori della crescita economica, l'occupazione e l'innovazione. L’urbanizzazione aiuta a ridurre la povertà, generando nuove opportunità, aumentando i redditi e il numero di opzioni di sostentamento ((UN Habitat, 2010)). Al contrario succede se accompagnati da una crescita economica debole e con politiche distributive in modo inefficace o assenti. Il risultato dell’urbanizzazione in aumento provoca la concentrazione di persone svantaggiate che vivono in insediamenti informali, piuttosto che la riduzione della povertà.

    La tecnologia ha un grande ruolo da svolgere nel consentire risultati positivi per le città. Le soluzioni, oggi in fase di crescita, saranno fondamentali per garantire che le città di domani si sviluppino positivamente e in modo so...

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    Last Post by Filippo Foti il 30 July 2016
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