PROFUMODIMARE: TERRA, MARE, NATURA, CAMBIAMENTO CLIMATICO, BIODIVERSITÀ, TRANSIZIONE ECOLOGICA

Profumo di mare: Terra, mare, natura, cambiamento climatico, biodiversità, transizione ecologica


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DISCUSSIONI RECENTI

 




  1. ProfumodiMare:Buon Giugno

    AvatarBy Fatina-Gioia il 1 June 2014
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    E GIUGNO È ARRIVATOOOOO



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    Last Post by Fatina-Gioia il 1 June 2014
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  2. Le sostanze bioattive nell’ambiente marino e la produzione di nuovi farmaci.

    By Filippo Foti il 2 June 2014
    +1   -1    0 Comments   612 Views
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    L’interesse della microbiologia marina verso la biologia e chimica dei prodotti naturali marini microbici. Le aspettative ed i possibili sviluppi.



    E’ ormai accertato dalla scienza che numerosi composti di origine marina sono in grado di influenzare positivamente la salute dell’uomo, contribuendo alla prevenzione (e non solo) di numerose patologie. Si tratta di sostanze in grado di modulare numerose attività biologiche ed importanti funzioni dell’organismo, come l’attività antiossidante ed antinfiammatoria, la modulazione degli enzimi di detossificazione - il meccanismo attraverso il quale il corpo elimina tossine cioè le porta fuori attraverso gli organi emuntori - la stimolazione del sistema immunitario, la modulazione del metabolismo ormonale, l’attività antibatterica e antivirale, ecc.

    Si tratta dei cosiddetti “composti bioattivi” identificati come aventi diverse attività biologiche ed anche in grado di interferire con la patogenesi delle malattie. I peptidi bioattivi o proteine bioattive sono sostanze che hanno la funzione di modulare alcuni processi organici isolati da idrolizzati di proteine del pesce, nonché fucani, alginati e galattani delle alghe brune che hanno dimostrato di possedere proprietà anticoagulanti, antitumorali ed attività ipocolesterolemiche.


    Inoltre, gli oli di pesce e batteri marini sono ottime fonti di acidi grassi omega-3, mentre crostacei ed alghe contengono potenti antiossidanti come i carotenoidi e composti fenolici. Sulla base delle loro proprietà bioattive, questi composti di origine marina sono ormai ritenuti come ingredienti alimentari funzionali per il mantenimento della salute e la prevenzione delle malattie croniche.

    Poiché microbi marini sono considerati come una emergente e importante risorsa per i composti bioattivi, con enormi possibilità per applicazioni per la salute e la cura estetica, negli ultimi anni l'attenzione della microbiologia marina (MI) si è spostata verso la biologia e chimica dei prodotti naturali marini microbici.


    Le risorse biologiche degli oceani sono state sfruttate fin storia antica dell'uomo, soprattutto per la cattura del pesce e la raccolta delle alghe. Nel corso degli ultimi decenni, la ricerca su prodotti naturali, con particolare attenzione per gli animali marini e anche per le alghe, ha rivelato l'importanza degli organismi marini come i produttori di sostanze utili per il trattamento delle molte malattie umane.

    Anche se, già da alcuni anni fa, sono state identificate ne...

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    Last Post by Filippo Foti il 2 June 2014
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  3. Global Warming: a rischio anche molluschi e frutti di mare.

    By Filippo Foti il 3 June 2014
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    Il cambiamento climatico potrebbe sottrarci i molluschi dal menu? Vongole, ostriche, rospi di mare (Opsanus tau) e lumache sono anche a rischio.



    Un nuovo studio ha trovato la metà delle specie di molluschi marini visto sono proiettate a perdere una grande fetta del loro habitat Nord Atlantico al cambiamento climatico globale in questo secolo.

    Erin E. Saupe, della “Yale University” una università privata di New Haven (Connecticut), dipartimento di Geologia e Geofisica, ha guidato la ricerca presso l'Università del Kansas. Erin, che ha intenzione di indagare i modelli biogeografici ed utilizzare tecniche quantitative per capire i meccanismi ei processi che influenzano l'evoluzione e la distribuzione delle specie, dice che, in genere, la fauna marina, come anche i molluschi, è in grado di spostare il proprio habitat, come invece semplicemente può anche scomparire in molte aree.

    La Saupe è stata coadiuvata in questo studio da Jonathan R. Hendricks, Department of Geology at San Jose State University (Università della California), da A. Townsend Peterson Department of Ecology & Evolutionary Biology, KU Biodiversity Institute (Università del Kansas) e da Bruce S. Lieberman, Department of Ecology & Evolutionary Biology (Santa Cruz California).


    I ricercatori hanno generato modelli di nicchia ecologica - per previsioni potenziali distribuzioni secondo tre scenari di futuri cambiamenti climatici per tre intervalli di tempo - di 14 specie di molluschi vicino alla riva della piattaforma continentale occidentale del Nord Atlantico, la loro distribuzione geografica ed il loro adattamento all’habitat. Hanno usato reperti fossili marini ed una tecnica soprannominata “nicchia di modellazione geologica” (ecological niche modeling), in cui gli algoritmi sono utilizzati per generare un modello matematico delle condizioni idonee per una specie.

    Nicchia di modellazione geologica

    Spesso è difficile ottenere una stima delle tolleranze ambientali specie al livello sperimentale. Qual’è allora l'alternativa? Beh, un'alternativa consiste nell'esaminare l'insieme delle condizioni alle quali la nostra specie da esaminare si presenta naturalmente.
    In senso generale, ecco come funziona la modellazione di una nicchia. In primo luogo, abbiamo un insieme di punti di presenza per la nostra specie:


    Questo poi può essere proiettato su un...

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    Last Post by Filippo Foti il 3 June 2014
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  4. Sea Shepherd: il 6 giugno sarà a Siracusa per una grande festa!

    By Filippo Foti il 3 June 2014
    +1   -1    0 Comments   38 Views
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    Venerdì 6 giugno, per la prima volta, Sea Shepherd sarà a Siracusa per una serata in cui, tra l'altro, verrà presentato e proiettato in anteprima mondiale, il Progetto Divers for the Oceans.



    La Sea Shepherd Conservation Society è un’organizzazione no-profit che si occupa della conservazione marina ed è registrata negli Stati Uniti. I membri si autodefiniscono eco-pirati e navigano battendo bandiera nera (jolly roger), sotto la quale vengono intraprese campagne basate sulla Carta Internazionale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per la Natura del 1982 (United Nations World Charter for Nature) e svariate altre leggi. Lo scopo di suddette campagne è la salvaguardia della fauna e degli ambienti marini.

    L’organizzazione è stata fondata nel 1977 da Paul Watson, uno dei tre fondatori di Greenpeace, dopo aver concluso che il testimoniare “con contegno” (in inglese: bearing witness) ai disastri ambientali era una risposta inadeguata se confrontata all’applicazione dell’attuale sistema internazionale di leggi, regolamenti e trattati.


    Contrariamente a Greenpeace, che ha scelto di evitare il danneggiamento delle navi baleniere nell’oceano, la Sea Shepherd appoggia una intenzionale politica di affondamento o sabotaggio delle navi che sono ritenute colpevoli di aver violato le normative internazionali in merito alla caccia delle balene. Con la loro operazione Relentless in Antartide, solo quest’anno hanno salvato 784 balene dalle grinfie delle baleniere Giapponesi.



    Venerdì 6 giugno, per la prima volta Sea Shepherd sarà a Siracusa per una serata di presentazione e un Aperitivo Vegano da Hmora, in compagnia dell’equipaggio della nave attualmente impegnata nel pattugliamento delle coste dell’Area Marina protetta del Plemmirio insieme al Coordinatore italiano Andrea Morello.

    OSPITE D’ECCEZIONE: direttamente dall’Olanda, ospiteremo il Capitano Alex Cornelissen, Direttore di Sea Shepherd Global che ci spiegherà cos’è Sea Shepherd e ci racconterà della missione alle Galapagos.

    Alex Cornelissen



    PROIEZIONE VIDEO: Durante la serata verrà inoltre presentato e proiettato, in anteprima mondiale, il Progetto Divers for the Oceans.
    Un video che vede protagonisti i campioni internazionali di apnea Enzo Maiorca, Patrizia Maiorca, l’attuale campione del mondo Herbert Nitsch, Mike Maric e Gianluca Genoni.

    ...

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    Last Post by Filippo Foti il 3 June 2014
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  5. Shell a Moerdijk Olanda: esplode impianto petrolchimico.

    By Filippo Foti il 4 June 2014
    +1   -1    0 Comments   274 Views
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    Un grave incendio si è verificato ieri notte nel complesso petrolchimico della Shell a Moerdijk, un comune olandese di 36.556 abitanti situato nella provincia olandese del North Brabant.



    Moerdijk si trova circa 40 km da Rotterdam, e sembra che almeno due persone hanno subito delle ustioni, così come segnalato alle autorità di sicurezza della provincia olandese del North Brabant.

    Le vittime sono state ricoverate in ospedale con ustioni, ha detto il sindaco di Moerdijk, Jac Klijs nella notte di martedì. Le nuvole di fumo non erano pericolose per i residenti. Tuttavia, le autorità hanno consigliato la gente a tenere le finestre chiuse per proteggere gli occhi e le vie respiratorie.

    Jac Klijs


    Nel corso della conferenza stampa di questa mattina il sindaco ha dichiarato:"I servizi di emergenza sono stati forniti rapidamente. Nel reattore, dove il fuoco infuriava, giacevano cinquanta metri cubi di etilbenzene che sono stati isolati. Secondo il servizio della sanità pubblica la polvere non è molto pericolosa per le persone e l’etilbenzene non è cancerogeno per gli esseri umani anche se quando brucia, i residui possono causare irritazioni alla pelle".

    Il sindaco ha dichiarato che il comune farà tutto il possibile per mantenere il sito industriale sicuro continuando a fare tutto il possibile per garantire la sicurezza.


    La causa dell'incendio è ancora sconosciuta ed è stata avviata un'indagine. Secondo il comune, non esiste attualmente alcun motivo di credere che ci sia qualcosa di pericoloso. Non si sa ancora esattamente quale prodotto chimico ha causato l'incendio, ma, secondo i media locali, può essere l’etilbenzene o il toluene, noto anche come metilbenzene.

    Certamente non si vogliono creare allarmi, ed anche se Il toluene è irritante per la pelle e non è stato classificato come cancerogeno per assenza di dati, alcuni esperimenti hanno suscitato l’ipotesi che abbia effetti mutageni, ovvero una serie di sostanze che interagiscono con il DNA.


    L’incendio è iniziato durante un cambio di turno e la fiammata è stata abbastanza intensa, secondo Marieke van Wijk responsabile della sicurezza del West Brabant.

    Marieke van Wijk...

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    Last Post by Filippo Foti il 4 June 2014
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  6. World Environment Day 2014. Il messaggio di Ban-Ki Mon è : “Alza la voce, non il livello del mare”.

    By Filippo Foti il 5 June 2014
    +1   -1    0 Comments   36 Views
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    La giornata mondiale dell'ambiente è un evento annuale che si propone di essere la più grande e più largamente celebrata giornata globale di azione ambientale.


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    L’attività della Giornata Mondiale dell'Ambiente si svolge tutto l'anno ed il 5 giugno di ogni anno raggiunge il suo culmine, coinvolgendo tutti, da tutto il mondo.

    La celebrazione della Giornata Mondiale dell'Ambiente è iniziata nel 1972 ed è cresciuta fino a diventare uno dei principali veicoli attraverso cui le Nazioni Unite stimolano la consapevolezza, a livello mondiale, dell'ambiente ed incoraggiano l'attenzione politica.

    A causa delle loro piccole dimensioni e dell'isolamento, i “Piccoli Stati insulari in via di sviluppo” – “Small Island Developing States” (SIDS), sono più vulnerabili ai disastri naturali e ambientali, i cambiamenti climatici e l'innalzamento del livello del mare. Tuttavia, queste isole sono anche riuscite a superare i problemi ambientali. Da Palau a Puerto Rico, le storie di resilienza e di innovazione abbondano.

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    Da Trinidad & Tobago a Tonga, da Samoa a Suriname, ad arcipelaghi come le Kiribati, le Tuvalu, le Cook, le Marshall e le Maldive, i problemi che questi piccoli paradisi naturali di fronte ai cambiamenti climatici, gestione dei rifiuti, il consumo sostenibile, degrado delle risorse naturali, catastrofi naturali estremi in mezzo alla sovrappopolazione e continua industrializzazione - sono scommesse di cui il mondo si deve fare carico per vincerle!

    World Environment Day 2014 secondo il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban-Ki Mon

    Per la Giornata Mondiale dell'Ambiente che ricorre oggi, il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban-Ki Mon ha pubblicato questo messaggio:

    "World Environment Day 2014 cade durante l'Anno Internazionale dei piccoli Stati insulari, dichiarato dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite per aumentare la consapevolezza delle particolari esigenze di questa coalizione come parte della discussione globale su come realizzare un futuro sostenibile per tutti i paesi in via di sviluppo.

    Le piccole nazioni insulari del mondo, che insieme ospitano più di 63 milioni di persone sono famose come pregiate destinazioni: luoghi di straordinaria bellezza naturale, vibrante cultura e musica apprezzate in tutto il mondo. Mentre le terre di queste piccole nazioni insulari stentano a riflettere la loro importanza...

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    Last Post by Filippo Foti il 5 June 2014
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  7. Full container stazza lorda 53.453 tonnellate approda a Salerno.

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    Mare a 360°
    By Filippo Foti il 6 June 2014
    +1   -1    0 Comments   213 Views
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    Con una capacità di carico pari a 5-6000 Teu (acronimo di twenty-foot equivalent unit), 300 metri di lunghezza, 33 m di larghezza, la nave full contanier “Virginia” farà bella mostra di sé nel porto di Salerno.


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    Farà scalo ogni giovedì per caricare principalmente componenti per auto prodotti a Chieti dalla Fiat e destinati alla Chrysler in Messico.
    E mentre nel settore del trasporto navale si parla spesso di “gigantismo navale” e ci si interroga sulla portata ideale per le “full container”, considerando che per ottenere il massimo delle economie di scala, senza subire le altre criticità, legate a sicurezza, infrastrutture di terra e sostenibilità ambientale, queste navi dovrebbero avere un range compreso tra i 12.000 e i 15.000 Teu, a Salerno ci si “accontenta” di ricevere navi da 5-6000 Teu.

    Prima di esporre il post dedicato all’importante servizio che sarà ospitato nel porto di Salerno, cerchiamo di dare qualche notizia tecnica che ci consentirà di capire meglio la lettura del post.

    TEU (Twenty-foot Equivalent Unit)

    Questa misura è usata per determinare la capienza di una nave in termini di numero di container. E’ la misura standard di volume nel trasporto dei container ISO, (acronimo di International Organization for Standardization) un contenitore specifico dei trasporti, in special modo del trasporto intermodale. La maggior parte dei container hanno lunghezze standard rispettivamente di 20 e di 40 piedi: un container da 20 piedi che corrisponde ad 1 TEU ha:(6,10 m di lunghezza), (2,4384 m di larghezza) e (2,5908 m di altezza).

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    Classico container ISO da 20 piedi


    Anche se l'altezza dei container può variare, questa non influenza la misura del TEU. Questa misura è usata non solo per determinare la capienza di una nave in termini di numero di container, ma anche il numero di container movimentati in un porto in un certo periodo di tempo, e può essere l'unità di misura in base alla quale si calcola il costo di un trasporto.

    Servizio Hapag Lloyd per la movimentazione dei containers a Salerno

    Salerno, per ora, sarà l'unico scalo del servizio nel Sud Italia che sarà espletato dalla compagnia di trasporto Hapag Lloyd con sede ad Amburgo che recentemente ha incorporato la CSAV (Compania Sud Americana de Vapores).
    La Hapag Lloyd si...

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    Last Post by Filippo Foti il 6 June 2014
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  8. Isola Bermeja golfo del Messico: l’isola che non c’è.

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    Mare a 360°
    Natura
    By Filippo Foti il 9 June 2014
    +1   -1    0 Comments   858 Views
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    Il mistero dell’isola Bermeja , rimane un caso irrisolto dove probabilmente solo in pochi conoscono la verità. Un isola che sembra esserci ma poi non c’è.


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    Nel 1980 Edoardo Bennato, noto cantautore italiano, scrisse una canzone, “L’Isola che non c’è”, ispirata alla favola di Peter Pan: dove dice che “non può esistere un’isola che non c’è”. Tutto il testo della canzone, ovviamente una metafora, prende spunto dalla storia di Peter Pan in cui è evidente la lotta tra la fantasia e la ragione, e che rappresenta un mondo che non esiste, “… Senza guerre, nè soldati, nè armi… un mondo che non può esistere nella realtà”.

    In questa canzone in chiave ironica e canzonatoria, come sono molte canzoni del cantante napoletano, c’è un invito a cercare “un’isola che non c’è”. Di cercarla anche se nessuno crede che esista con tutte le forze e con il coraggio di non conformarsi al pensiero comune che, paradossalmente, può anche essere la non verità.


    Probabilmente, quando Bennato scrisse l’album “Sono solo canzonette”, non conosceva la storia che tra poco andremo a raccontare, di isole vere o presunte, di isole che nascono e poi svaniscono nel nulla; insomma di queste storie che il mare, gli oceani del nostro pianeta avrebbero tanto da raccontarne, soprattutto per eventi naturali, dovuti al fatto che la Terra è un pianeta vivo e pertanto in continua trasformazione, soprattutto nei fondali oceanici.

    Ma c’è anche la mano dell’uomo nella trasformazione del pianeta, con gli eventi estremi che esso provoca a causa di una ricerca spasmodica di sfruttarlo fino all’inverosimile. E partiamo da quest’ultima considerazione per iniziare a raccontarvi la storia di:

    3r55Y6vBermeja l'isola che non c'è!

    Il mistero dell’isola Bermeja, rimane un caso irrisolto dove probabilmente solo in pochi conoscono la verità. Un isola che sembra esserci ma poi non c’è.

    Ha polarizzato per anni l’attenzione di molti blog e social network, dove spesso si sono sussurrate notizie che non venivano riprese da media importanti, quasi si trattasse di cose private tra gli Stati Uniti ed il Messico.

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    Per potervi informare, così come è ovvio, prima dobbiamo documentarci noi, e cred...

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    Last Post by Filippo Foti il 9 June 2014
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  9. La Germania va verso il fracking.

    By Filippo Foti il 9 June 2014
    +1   -1    0 Comments   27 Views
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    In un potenziale cambiamento nella politica energetica tedesca, il governo del cancelliere Angela Merkel sta preparando un progetto che consente alle compagnie energetiche di estrarre petrolio e gas naturale con la pratica controversa della fratturazione idraulica, o fracking.


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    Le linee guida che emergono dal dibattito del governo sono severe, ma sono come un assist per le società energetiche che finora sono state impedite di utilizzare la tecnologia in questi ultimi anni, anche per l'estrazione di gas convenzionale.

    Il governo sta rispondendo alle pressioni dell'industria e dei consumatori per sviluppare nuove fonti di combustibile e ridurre la dipendenza della Germania dalle importazioni di gas dalla Russia. Con la diminuzione della produzione interna, quasi il 90 per cento del gas della Germania viene importato.Permettere il fracking aprirebbe la possibilità della produzione di petrolio e gas da rocce scistose in Germania.

    Gli analisti avvertono però che non sia probabile presto una qualsiasi produzione di gas di scisto su larga scala in Germania. Ma il paese ha notevoli potenzialità, basti pensare che è stato stimato che il “North Rhine-Westphalia”, il più popoloso stato della Germania, ha circa 220 miliardi di metri cubi di gas che si trovano in profondità fino a 4.000 metri. Ma quanto di questo gas è recuperabile è sconosciuto.

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    Secondo una lettera scritta da Sigmar Gabriel, il ministro dell'economia e dell'energia, ad un membro della Parlamento, le linee guida in discussione da parte del governo della signora Merkel richiederebbero verifiche ambientali da due autorità indipendenti e ci sarebbero limitazioni per imporre un divieto di perforazione in zone dove l'acqua è protetta.

    Mr. Gabriel ha detto di sperare che le linee guida saranno approvate dal governo prima della pausa estiva e essere messi al voto in Parlamento entro la fine dell'anno.

    Ma la proposta dovrà affrontare una dura opposizione nella Camera alta del Parlamento, composto da rappresentanti di 16 stati della Germania, molti dei quali si oppongono fracking.

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    Sigmar Gabriel


    L'opposizione al fracking è forte in Germania. Un tentativo dello scorso anno del precedente governo di centro-destra della signora Merkel per fare approvare una legge fracking non è riuscito in mezzo alla diffusa preoccupazione circa la possibile contaminazione dell'acqua potabile...

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    Last Post by Filippo Foti il 9 June 2014
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  10. Shinzo Abe: il Giappone riprenderà la caccia alle balene!

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    Mare a 360°
    By Filippo Foti il 11 June 2014
    +1   -1    0 Comments   83 Views
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    Il Giappone intende riprendere la caccia alle balene nonostante il divieto del Tribunale delle Nazioni Unite. Lo ha dichiarato Shinzo Abe. "Quelli che per voi sono animali senzienti per noi sono una risorsa naturale". Ma non è chiaro come il Giappone intende aggirare il divieto.


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    Il primo ministro giapponese Shinzo Abe ha detto che ha intenzione "di riprendere le “ricerche” della caccia alle balene, nonostante il divieto imposto dalla “International Court of Justice” (ICJ), il principale organo giurisdizionale delle Nazioni Unite (ONU).

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    Shinzo Abe


    La Corte Internazionale di Giustizia si trova al Palazzo della Pace a L'Aia (Paesi Bassi) ed il suo ruolo è quello di risolvere, in conformità del diritto internazionale, le controversie giuridiche sottoposte dagli Stati membri e di esprimere pareri consultivi su questioni giuridiche di cui ad essa dagli organi delle Nazioni Unite autorizzati e agenzie specializzate.



    Il 31 marzo scorso la (ICJ), con una sentenza a sorpresa, ha stabilito che la caccia annuale alla balena in Giappone - condotta sotto l'egida di un programma di ricerca scientifica, non è conforme alla convenzione internazionale per la regolamentazione della caccia alle balene ed ha ordinato al Giappone di fermare il programma.

    In considerazione della sentenza, il Giappone ha diminuito da 210 da 380 baleniere il suo contingente per la caccia nel Pacifico, che si estende dalla costa fuori del Giappone per un ampio corridoio dell'oceano.

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    Il Giappone ha lungamente sostenuto che la maggior parte delle specie di balena non sono in pericolo e ha cominciato a cacciare le balene con la scusa di una presunta ricerca scientifica baleniera fin dal 1987, nonostante la crescente indignazione globale, compresi alleati importanti come gli Stati Uniti.

    Il primo Ministro Shinzo Abe - è nato a Nagato, Yamaguchi - proviene da una delle zone di maggiore di caccia alla balena del Giappone. In questa città, situata nella prefettura di Yamaguchi, ogni anno ricorre una festa popolare per onorare le balene e per portare buona fortuna per tutta la regione. Lunedi scorso ha detto: "Effettueremo indagini sulle balene con l'obiettivo di rilanciare la caccia balenie...

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    Last Post by Filippo Foti il 11 June 2014
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