PROFUMODIMARE: TERRA, MARE, NATURA, CAMBIAMENTO CLIMATICO, BIODIVERSITÀ, TRANSIZIONE ECOLOGICA

Profumo di mare: Terra, mare, natura, cambiamento climatico, biodiversità, transizione ecologica


AL SERVIZIO DEL PIANETA DAL 31. 01. 2010 - IL 19/2/2020 CI HANNO VISITATO 910 LETTORI









DISCUSSIONI RECENTI

 




  1. Eolico e il solare le sfide future per salvare il pianeta.

    Tags
    Natura
    By Filippo Foti il 3 Feb. 2017
    +1   -1    0 Comments   42 Views
    .

    Il recente rallentamento delle emissioni globali di anidride carbonica maschera le sfide future


    4dPq4Is


    Molti indicatori di performance ambientali dei sistemi energetici globali indicano che le temperature nel pianeta potrebbero ancora essere mantenute al di sotto dei 2° C. Tuttavia, le attese future potranno presto divergere da quanto è stato concordato al termine dei colloqui sul clima delle Nazioni Unite in Marocco, dove i leader mondiali hanno cercato di dare seguito all’accordo di Parigi per ridurre le emissioni. Sta di fatto però che per raggiungere lo scopo, sono necessari nuovi progressi tecnologici e l’implementazione delle tecnologie esistenti.

    Recentemente, la Cina ha annunciato un investimento di circa 360 miliardi di dollari in energie rinnovabili fino al 2020, che si prevede creerà, cosa di non poco conto, anche 13 milioni di nuovi occupati.

    Come sappiamo la Cina è il più grande emettitore di CO2 al mondo, che rappresenta circa il 30 per cento delle emissioni globali annuali del pianeta. Il presidente cinese Xi, consapevole della gravità che sta arrecando al suo popolo, e non solo, sta adottando misure per migliorare la qualità del carbone che usa ed aumentare i controlli dell’inquinamento atmosferico.

    S98cghw

    La scadente qualità dell'aria a Anyang -Normal University in Cina.


    Nel suo discorso al recente “World Economic Forum”, Xi , per quanto riguarda i cambiamenti climatici, ha dichiarato la volontà di svolgere un ruolo di leadership globale, invitando tutti i paesi a mantenere saldo l'accordo di Parigi, conquistato a fatica. Questa volontà di Xi sarà dunque la continuazione della presa di posizione della Cina dichiarata durante i colloqui sul clima dello scorso anno a Marrakech, in Marocco. L'accordo di Parigi, però, pur fornendo una base per la futura politica climatica, manca ancora di molti dati necessari per l'attuazione.

    Un nuovo documento pubblicato lunedì 30 gennaio c.a. in “Nature Climate Change” - la rivista mensile dedicata alla pubblicazione più significativa della ricerca scientifica sul cambiamento climatico, il suo impatto e le implicazioni più ampie per l'economia, la società e la politica - descrive un metodo per monitorare i progressi verso gli obiettivi dell'accordo di Parigi e gli impegni delle emissioni a livello nazionale.
    TnXhNf0[/CENTER]
    Infatti, senza uno sforzo significativo per ridurre i gas serra - tra cui una distribuzione accelerata delle tecnologie per la cattura del carbonio atmosferico e lo stoccaggio sotto terra, e una crescita sostenuta nelle rinnovabili come l'eolico e il s...

    Read the whole post...

    Last Post by Filippo Foti il 3 Feb. 2017
    .
  2. I pesci comunicano attraverso la loro urina

    Tags
    Mare a 360°
    By Filippo Foti il 4 Feb. 2017
    +1   -1    0 Comments   73 Views
    .

    Molte sono le scoperte scientifiche davvero originali che non ci sorprendono più di tanto. Ma questa è proprio curiosa e vogliamo accennarvela: I pesci comunicano attraverso le loro urine.



    Sono molti gli animali che utilizzano dei segnali di varia natura per comunicare tra di loro e con noi, e questo già lo sappiamo benissimo. I cani abbaiano, e spesso con gli occhi riescono ad esprimere anche stati d’animo. Lo fanno anche attraverso smorfie ed altre gestualità che a molti di noi sono abbastanza familiari; le balene cantano, gli uccelli cinguettano, i leoni ruggiscono. Insomma tutti gli animali, riescono a comunicare tra loro e se non lo fanno in modo sonoro inviano e ricevono segnali elettrici, olfattivi, posturali, emettono luce, cambiano la pigmentazione della pelle ed altro ancora.

    Valerie Jane Morris-Goodall



    Si scambiano segnali soprattutto secernendo potenti sostanze chimiche dette feromoni, prodotte da molte specie di senzienti come quelle domestiche. Generalmente queste sostanze sono secrete da particolari ghiandole sudorali, oppure, nella vita di relazione, mediante l’urina o le feci.



    Anche se non del tutto dimostrato - alcuni ricercatori li chiamano ferormoni – anche gli umani dovrebbero produrli per inviare una specie messaggi subliminali che sono leggibili soltanto da altri nostri simili con lo scopo della seduzione. Sembra che a questo scopo siano deputate delle ghiandole poste dietro le orecchie, nelle ascelle e nell’area genitale.

    Allo stesso modo di come le nostre abitazioni sono delimitate da altre e che stanno ad indicare una proprietà esclusiva e non condivisa, i feromoni segnano e delimitano il territorio di alcuni animali, tipo cani e i gatti che marcano l’ambiente al loro primo impatto per tenere le distanze da altri animali della stessa specie.

    pqzj7TD

    Che avranno mai da dirsi?


    Dicevamo che lo fanno anche con l’urina, non solo per una esigenza fisiologica - se ben educati sporcano anche in angoli a loro riservati, ma anche per esternare particolari emozi...

    Read the whole post...

    Last Post by Filippo Foti il 4 Feb. 2017
    .
  3. Non solo l’uomo unico responsabile degli spiaggiamenti dei mammiferi marini

    Tags
    Natura
    By Filippo Foti il 10 Feb. 2017
    +1   -1    0 Comments   106 Views
    .

    Una delle ricerche dei biologi marini che dura da decenni è quella di scoprire il motivo per cui cetacei in buona salute come balene, orche, delfini e focene finiscono spiaggiati lungo le zone costiere di tutto il mondo.


    HGZciKa


    Fino a poco tempo fa si pensava fossero gli insulti dell’uomo a provocare disorientamento a questi animali, dando poca importanza alle tempeste solari, che influenzano i campi magnetici della Terra. Ebbene ora sembra che, pur essendo rilevante l’inquinamento acustico del mare che sta crescendo costantemente, la causa principale alla luce di nuovi studi, sia da attribuire proprio alle tempeste solari, che alterano il campo magnetico terrestre mandando in crisi il loro sistema di ecolocalizzazione, (sonar biologico) e, pertanto, il loro senso di orientamento facendogli perdere le normali rotte di navigazione.

    Anche se alcuni scienziati hanno ipotizzato questa e altre teorie, nessuno ha mai avviato fino ad ora uno studio approfondito per determinare se esiste una relazione degli spiaggiamenti con le tempeste solari.

    Antti Pulkkinen, uno scienziato della Nasa che lavora presso la “Goddard Space Flight Center di Greenbelt nel Maryland (Stati Uniti), esperto tra l’altro delle attività solare e dei suoi effetti sulla Terra, si è cimentato in uno studio approfondito per stabilire se esiste un serio legame tra le tempeste solari, che alterano il campo magnetico terrestre, e l’orientamento dei cetacei.

    BHyDnpb

    Illustrazione dell'attività solare e dei suoi effetti sulla Terra


    Si è accennato al rilevante inquinamento acustico del mare come airgun per prospezioni geosismiche, traffico navale, esercitazioni militari, sonar navali usati per mappare il fondo marino o individuare potenziali siti di pesca, esplosioni per demolire strutture o per costruzione offshore, brillamento di ordigni bellici, e altro. Solo per citare alcune esigenze e “tecniche” che, in qualche modo, influenzano negativamente l’ambiente marino da parte degli esseri umani.

    "Tuttavia, queste influenze dell'uomo non spiegano la maggior parte degli spiaggiamenti. Le teorie, circa la causa, comprendono anomalie magnetiche e gli eventi meteorologici, come le maree estreme nel corso di una luna nuova e le tempeste costiere, che si pensa disorientino gli animali. E’ stato ipotizzato che, a causa del possibile rilevamento del campo magnetico utilizzato da questi animali per navigare, le anomalie magnetiche potrebbero essere almeno in parte responsabili.

    Infatti, quando la corona del sole espelle gigantesche bolle cariche di particelle fuori nel sistema solare, può causare anomalie magnetiche e problemi per la Terra, e q...

    Read the whole post...

    Last Post by Filippo Foti il 10 Feb. 2017
    .
  4. Antropocene:Le prove di un'epoca funzionalmente e stratigraficamente distinta dall’Olocene

    Tags
    Natura
    By Filippo Foti il 20 Feb. 2017
    +1   -1    0 Comments   242 Views
    .

    In un nuovo documento, Owen Gaffney e Will Steffen condensano le complesse interazioni tra le società industrializzate e il sistema di supporto vitale della Terra in una sola equazione matematica terrificante. La matematica dell’Antropocene!


    K0VvUfC


    A parere di molti scienziati, gli esseri umani stanno alterando diversi processi geologici sulla Terra, e ciò è dimostrato dall'evidenza stratigrafica che ci consente di distinguere questo nuovo periodo di tempo dell’umanità definito "Antropocene". Esso inizia verso la metà del 20° secolo e si distingue nettamente dalla precedente epoca definita Olocene. Esistono infatti delle “firme” climatiche, biologiche, e geochimiche delle attività umane nei sedimenti e carote di ghiaccio, in combinazione con nuovi depositi di materiali e radionuclidi, così come la modifica dei processi sedimentari causata dall'uomo.

    nzUS8Ba


    L’uomo ha già fatto tanto per asfissiare la Terra e con essa se stesso, tanto da rappresentarla avvolta con una pellicola più o meno trasparente di plastica. Peter Haff, professore di geologia e ingegneria civile presso la Duke University, definisce questo stato come un nuovo "strato" artificiale di materiali e strutture creati dall'uomo, tipo strade, mezzi di trasporto, e soprattutto platica, tanta plastica che insisteranno sulla Terra chissà per quanto tempo, come i “tecnofossili dell'antropocene”.

    fvKRlyk


    Già nel 2000, il premio Nobel Paul Crutzen e Eugene Stoermer hanno affermato che l'impatto umano sul clima nella Terra ha raggiunto dimensioni tali che hanno spinto il nostro pianeta in una nuova epoca, chiamandola Antropocene e sostenendo appunto che è finita l'attuale epoca dell'Olocene. Questa iniziò circa 11.700 anni fa, appena il nostro Pianeta uscì da una glaciazione profonda. Nel corso degli ultimi 10.000 anni, la sua caratteristica distintiva è stata verosimilmente una notevole stabilità del sistema Terra. Questa ha permesso di sviluppare l'agricoltura e quindi villaggi, città, e infine la civiltà umana.

    L’umanità, come ha dichiarato “The Economist” nel 2011, è diventata una forza della natura come un asteroide, tipo l'impatto di un'era glaciale che fu capace di rimodellare il pianeta su scala geologica. Ma cosa significa questo in realtà? Vuol dire, per esempio, che l’uomo sta avendo un grande impatto tipo un asteroide?

    pKvGmAd

    Gli esseri umani: i nuovi asteroidi.




    la vita sulla Terra, la composizione chimica e fisica dell'atmosfera e deg...

    Read the whole post...

    Last Post by Filippo Foti il 20 Feb. 2017
    .
  5. Qui MadreTerra: "come innaturale sono diventata"!

    Tags
    Natura
    By Filippo Foti il 22 Feb. 2017
    +1   -1    1 Comments   92 Views
    .

    Alcune foto incredibili degli effetti devastanti dell'umanità sul pianeta.


    DTyX9BB


    Il modo in cui gli esseri viventi “vivono/sopravvivono” su questa Terra è ormai diventato insostenibile. Infatti, secondo il pensiero dello scienziato Johan Rockström, “abbiamo già superato quattro dei nove limiti per avvicinarci sempre di più ad una vita impossibile sul nostro pianeta”.

    Goo1etV

    Johan Rockström


    La Fondazione per l'Ecologia Profonda (“Foundation for Deep Ecology”), l’organizzazione non profit della California, e la “P.M.C” (“Population Media Center”), altra organizzazione internazionale non-profit con sede a South Burlington, Vermont, Stati Uniti, stanno da tempo richiamando l’attenzione per un'azione urgente a favore del Pianeta, ed hanno rilasciato una serie di foto nella speranza di rendere le persone più consapevoli a livello globale del problema.

    swMirHD


    E' difficile sapere sempre quanto le scelte nel nostro stile di vita quotidiano impattano negativamente nell’ambiente, come l'effetto reale di acquistare una bottiglia d’acqua in plastica o un moderno televisore di grandi dimensioni, o un pc portatile. Con una popolazione che sul pianeta cresce giornalmente di circa 220.000 persone, e con una produzione di circa 4 kg di rifiuti al giorno a persona c’è stato quasi un incremento del 60% di rifiuti partire dal 1960. L'impatto di tale crescita e di cambiamento nel comportamento raramente si è visto di queste dimensioni.

    Y0F34K1


    IMMAGINI CHE MOSTRANO COME STIAMO UCCIDENDO IL NOSTRO PIANETA.



    Kern River Oil Field in California, USA: l’industria petrolifera perfora migliaia di pozzi petroliferi e gas realizzati con la tecnica del fracking, dove lo smaltimento delle acque avviene con l’iniezione in pozzi sotterranei profondi, proprio nelle immediate vicinanze delle falde acquifere che forniscono acqua potabile. Riconosciuti dentro ed attorno a queste strutture, agenti chimici che provocano cancro, malformazioni congenite e danni al sistema della riproduzione.

    Della serie: i primi passi per arrivare alle viscere della Terra per poi distruggerla.



    ...

    Read the whole post...

    Last Post by Enrico F. Amoroso il 26 Feb. 2017
    .
  6. James Webb Space Telescope troverà presto un'altra Terra da antropizzare.

    Tags
    Natura
    By Filippo Foti il 23 Feb. 2017
    +1   +1   -1    1 Comments   92 Views
    .

    Uno degli obiettivi della moderna astronomia è quello di rilevare, pianeti extrasolari temperati, simili alla Terra, che ben si adattano alla nostra atmosfera.


    2Uq0ZBw

    L'alba o il tramonto di un nuovo futuro!?


    Dopo che recentemente sono stati scoperti tre pianeti delle dimensioni grosso modo come quelli della Terra, alla fine dello scorso anno, ne sono stati scoperti altri orbitanti attorno ad una stella, tipo un piccolo sole, a 39 anni luce di distanza (un anno luce corrisponde a circa 9.500.000.000.000 Km), ovvero esattamente alla distanza che una entità materiale percorrerebbe se viaggiasse ad una velocità identica a quella della luce nello spazio vuoto (circa 299.792.458 m/s al secondo) per un anno solare, cioè per 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 46 secondi.

    "La stella è così piccola e fredda che i sette pianeti dovrebbero godere di un clima temperato, il che significa che potrebbero avere un po' di acqua e forse la vita", ha detto l’autore principale dello studio Michaël Gillon, un astrofisico presso l'Università di Liegi, in Belgio. I dettagli del lavoro sono sono stati pubblicati online nella rivista scientifica “Nature” ieri 22 febbraio.

    jtAAUib

    Michaël Gillon


    E’ la prima volta che così tanti pianeti delle dimensioni della Terra sono stati trovati in orbita intorno alla stessa stella, un bottino inaspettato che suggerisce che la Via Lattea può essere brulicante di mondi che, in termini di dimensioni e solidità, almeno sotto i piedi, assomigliano al nostro Pianeta.

    Michaël Gillon e il suo team hanno scoperto quello che sembra finora il posto migliore dove la vita, come la conosciamo, può esistere al di fuori del nostro sistema solare. Sette pianeti delle dimensioni della Terra che possono essere degli ottimi candidati per la ricerca di segni di vita. E la stella che funge da sole brilla con una luce fioca circa 2000 volte più debole del nostro sole. "Abbiamo fatto un passo fondamentale verso la ricerca per scoprire se c'è vita là fuori", ha detto Amaury H. M. J. Triaud, co-autore dello studio. "La scoperta è la prima del suo genere. Mai prima d'ora così tanti esopianeti simili alla Terra sono stati trovati in orbita intorno a una singola stella” ha aggiunto Triaud.

    Pddl7Vz

    Amaury H. M. J. Triaud


    Questo piccolo sole è stato identificato con la sigla (2MASS J23062928-0502285) che gli astronomi stanno tenendo sotto controllo con il telescopio belga Trappist - (acronimo di TRAnsiting ...

    Read the whole post...

    Last Post by Enrico F. Amoroso il 26 Feb. 2017
    .
  7. Depressione e cambiamenti climatici brutte bestie

    Tags
    Cambiamento climatico
    By Filippo Foti il 24 Feb. 2017
    +1   -1    0 Comments   79 Views
    .

    Depressione: la "bestia nera" figlia di tante 'madri' tra cui i cambiamenti climatici.


    BgYzXc5


    Più di 300 milioni di persone, più del quattro per cento della popolazione mondiale, nel 2015 hanno vissuto con la depressione, un aumento del 18 per cento nel corso dei 10 anni precedenti.

    I nuovi dati diffusi giovedì scorso dall'Organizzazione Mondiale della Sanità mostrano che la depressione è in aumento in tutto il mondo e ad oggi rappresenta globalmente la principale causa di disabilità mentale e fisica.

    yWpbFRo

    Da questa lettura...


    Questa brutta bestia è cosa diversa dalle solite fluttuazioni dell'umore e dalle risposte emotive di breve durata alle sfide nella vita quotidiana. Soprattutto se di lunga durata e con intensità moderata o grave, la depressione può diventare un serio stato di salute. Può causare cattive prestazioni nel lavoro, a scuola e in famiglia. Nel peggiore dei casi, la depressione può portare al suicidio. Circa 800.000 persone muoiono a causa di un suicidio ogni anno. Il suicidio è la seconda causa di morte in dai 15 ai 29 anni di età.

    Y2FWWGI


    Dan Chisholm, consigliere presso “World Health Organization” ( WHO ) - WHO’s Department of Mental Health and Substance Abuse - Dipartimento di Salute Mentale e Abuso di Sostanze, autore principale del recente rapporto dell'OMS, ha notato che la depressione è un disturbo che può colpire chiunque, in qualsiasi momento della propria vita. La relazione ha rilevato prevalenza dei tassi di picco della depressione tra gli anziani di età compresa tra 55 e 74 e che colpisce maggiormente le donne.

    qmyN6lC

    Dan Chisholm


    Questa relazione è un precursore per la celebrazione della Giornata Mondiale della Sanità del 7 aprile prossimo in cui il tema al centro della Giornata mondiale della Salute che si celebrerà il 7 aprile sarà appunto “la grande bestia”. La giornata si pone come obiettivo quello di “incoraggiare chi ne soffre a parlare della propria esperienza e cercare un aiuto”.

    DhPRpvB



    IL CAMBIAMENTO CLIMATICO PUÒ PORTARE ALLA DEPRESSIONE

    Come non accennare che stress e depressione sono anche “figlie” di numerosi traumi acuti e sollecitazioni emotive generati dai cambiamenti climatici che stanno generando crescenti livelli di grave ansia, PTSD (Disturbo Post-traumatico da St...

    Read the whole post...

    Last Post by Filippo Foti il 24 Feb. 2017
    .
  8. Depressione e cambiamenti climatici brutte bestie

    +1   -1    -- Comments   -- Views
    .
    Last Post by Filippo Foti il 24 Feb. 2017
    .
 
Grafica: Yolia   -   Code: El Gringo 89   -   Vieni a trovarci su www.ffmagazine.forumfree.it