PROFUMODIMARE: TERRA, MARE, NATURA, CAMBIAMENTO CLIMATICO, BIODIVERSITÀ, TRANSIZIONE ECOLOGICA

Profumo di mare: Terra, mare, natura, cambiamento climatico, biodiversità, transizione ecologica


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DISCUSSIONI RECENTI

 




  1. Trump vs Joe Biden: Se vincerà Biden si è impegnato a rientrare nell'accordo di Parigi sul clima

    Tags
    Cambiamento climatico
    By Filippo Foti il 1 Nov. 2020
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    Gli Stati Uniti lasceranno l'accordo di Parigi sul clima il 4 novembre. Questa minaccia esistenziale per l'umanità per essere sconfitta ha soprattutto bisogno di un presidente coraggioso.


    Debate


    Nel 2016, il cambiamento climatico - il fatto scientifico della sconfinante inabitabilità della terra - è stato per lo più ignorato, anche nei dibattiti tra Donald Trump e Hillary Clinton. Quest'anno, il clima che cambia e cosa fare al riguardo ha trovato ampio risalto. Il cambiamento climatico è stato anche uno dei problemi principali durante la corsa alle primarie democratiche. Diversi candidati hanno pubblicato piani climatici dettagliati; La proposta di Joe Biden è la risposta più ambiziosa al cambiamento climatico mai proposta da un candidato alla presidenza di un importante partito.

    Alle domande rivolte a Biden sul cambiamento climatico, il rivale di Trump ha detto una serie di verità. Ha notato, correttamente, che si tratta di una "minaccia esistenziale per l'umanità", che "non abbiamo molto tempo per affrontarla", che così facendo si potrebbero creare centinaia di migliaia di posti di lavoro e che ciò comporterebbe l'eliminazione della nostra dipendenza dai combustibili fossili, la causa del problema.

    Sotto Trump, gli Stati Uniti saranno l'unico Paese ad abbandonare l'accordo internazionale per ridurre l'inquinamento legato al cambiamento climatico; però se Joe Biden vincerà le prossime elezioni per la Casa Bianca, manterrà l'impegno a rientrare nell'accordo.

    Comunque, mercoledì prossimo, gli Stati Uniti diventeranno l'unica nazione a ritirarsi ufficialmente da un patto internazionale volto a rallentare il cambiamento climatico. L'uscita dalla più grande economia del mondo - e il secondo più grande emettitore di gas serra dopo la Cina - arriva tre anni dopo che il presidente Trump ha ripetutamente messo in dubbio la scienza sul cambiamento climatico iniziando il lungo processo legale di ritiro del Paese dall'accordo sul clima di Parigi del 2015.

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    Last Post by Filippo Foti il 25 Mar. 2021
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  2. Cambiamento climatico e mobilità umana

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    La migrazione climatica è destinata ad essere una delle più grandi sfide per lo sviluppo umano e la sicurezza dei prossimi decenni. Cosa si sta facendo e cosa ancora c’è da fare.


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    Il cambiamento climatico è diventato uno dei principali timori per la comunità internazionale e, negli ultimi anni, c'è una crescente attenzione da parte della comunità scientifica al suo impatto sulla mobilità umana. Ma solo ora i responsabili politici stanno comprendendo la miriade di impatti del cambiamento climatico sulla permanenza dei popoli nelle loro terre e soprattutto per i popoli che affondano le proprie radici nella terra che rappresenta un elemento indissolubile della loro esistenza. È necessario un nuovo quadro per affrontare queste sfide che agiscano per rallentare gli effetti del cambiamento climatico, riformare le proprie politiche di immigrazione e guidare gli sforzi multilaterali.

    La nostra comprensione dell'impatto del cambiamento climatico sulla mobilità umana è nelle sue fasi fondamentali. Sappiamo che l'innalzamento del livello del mare minaccia le comunità costiere di tutto il mondo e che ondate di calore, tempeste, siccità e incendi - resi più frequenti e gravi dai cambiamenti climatici - daranno forma ai modelli di migrazione globale. La ricerca sull'ampiezza e la distribuzione geografica della migrazione climatica è ancora nascente, così come lo sviluppo di potenziali risposte politiche. Comprendere adeguatamente l'interazione tra cambiamento climatico e migrazione è di fondamentale importanza per i responsabili politici. Migliorare la comprensione e le risposte ha enormi implicazioni non solo per centinaia di milioni di migranti e sfollati forzati, ma anche per la sicurezza e lo sviluppo umano.

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    Last Post by Filippo Foti il 4 Nov. 2020
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  3. Covid-19: Negli Stati Uniti, inquinamento atmosferico, povertà e colore della pelle un rischio di più.

    Tags
    Coronavirus
    Storie
    By Filippo Foti il 5 Nov. 2020
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    Sono sempre più numerosi gli studi che si succedono per capire chi rischia di più di venire in contatto con il coronavirus. Povertà e persone che vivono ai margini delle grandi città, come gente di colore, presentano tassi di mortalità COVID-19 più elevati in presenza di inquinamento atmosferico da particolato.


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    Un importante nuovo studio, su oltre 3.000 contee negli Stati Uniti, ha rilevato una correlazione tra livelli più elevati di inquinamento atmosferico da particolato e tassi di morte più elevati da COVID-19.

    Perché è importante: COVID-19 può essere causato dal nuovo coronavirus, ma l'esito di un'infezione è influenzato da tutto, dall'età alla razza e all'ambiente. Comprendere la connessione tra malattia e inquinamento può aiutarci ad affrontare questi rischi in futuro. Il bilancio delle vittime incredibilmente diseguale del Covid-19 in America, un nero americano su 1.000 è morto a causa del Covid-19. Per i bianchi, è 1 su 2.100.

    Nel primo dibattito presidenziale, l'ex vicepresidente Joe Biden ha citato l'alto tasso di mortalità per Covid-19 per i neri americani per sostenere la sua tesi secondo cui il presidente Donald Trump non è stato buono per i neri americani.

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    Last Post by Filippo Foti il 5 Nov. 2020
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  4. Sir David Frederick Attenbourgh: la voce narrante inascoltata della natura

    +1   -1    0 Comments   171 Views
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    Sir David Frederick Attenbourgh, il miglior narratore di sempre, (Isleworth, 8 maggio 1926) ci conduce in un viaggio ipnotizzante attraverso la vita selvaggia della natura.


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    Our Planet, una rivoluzionaria serie di documentari in otto parti e il recente “A Life on Our Planet (Una vita sul nostro pianeta)”, sono un invito ad amare e rispettare la natura e, Attenborough spiega come si può, o meglio ciascuno di noi deve svolgere un ruolo importante nella costruzione di un futuro migliore.

    Il celebre naturalista britannico Sir David Attenborough ha una carriera televisiva che dura da oltre sei decenni. Ha visitato tutti i continenti del globo, esplorando i luoghi selvaggi del nostro pianeta e portando le meraviglie degli esseri viventi al pubblico di tutto il mondo attraverso serie rivoluzionarie di storia naturale. Il suo lavoro include: Life on Earth, Planet Earth e più recentemente la serie di documentari originali Netflix Our Planet.

    Nel corso della sua vita, Attenborough ha visto in prima persona l'enorme portata del cambiamento ambientale causato dalle azioni umane. Ora, per la prima volta, riflette sui cambiamenti devastanti a cui ha assistito e rivela come insieme possiamo affrontare e cercare di risolvere le più grandi sfide degli esseri viventi sul nostro pianeta.

    Dopo quattro anni di lavoro, il progetto rivoluzionario “Our Planet” è stato girato in 50 paesi in tutto il mondo, in tutti i continenti. Più di 600 esperti sono stati impegnati a catturare tutte le incredibili riprese utilizzando la più recente tecnologia della telecamera 4K necessaria per immortalare e rendere il più possibile reale la vita nel nostro pianeta.

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    Last Post by Filippo Foti il 8 Nov. 2020
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  5. I negazionisti del cambiamento climatico ora dovranno fare i conti con Joe Biden.

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    Joe Biden ha dichiarato il cambiamento climatico la "questione numero uno per l'umanità” e ha intenzione di riportarlo in cima alla sua agenda di politica estera.


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    L’intenzione del nuovo presidente degli Stati Uniti Joe Biden di considerare seriamente cosa dice la scienza per quanto attiene il riscaldamento globale della Terra, si traduce nel suo piano che include più che semplicemente rientrare nell'accordo di Parigi, ma una rivoluzione energetica pulita e giustizia ambientale ed espandere gli sforzi diplomatici in modo più ampio.

    Dalle città costiere alle fattorie rurali ed ai centri urbani, il cambiamento climatico è una minaccia esistenziale non solo per il nostro ambiente, per la salute, la sicurezza dei popoli, la prosperità economica e il futuro della nostra gente e del pianeta. Inoltre, danneggia le nostre comunità con tempeste e con ciò che ancora in molti si ostinano a definire “eventi estremi” - che più estremi non sono, bensì routinari – e che devastano le nostre città. Mette a rischio la nostra sicurezza nazionale che richiederà attività di soccorso straordinarie che potrebbero rendere le nostre città più vulnerabili soprattutto considerando la situazione pandemica attuale.

    Se riusciamo a sfruttare tutte le energie del nostro “Bel Paese”, in termini di talenti e innovazioni tecnologiche, e di aiuti che arrivano dall’Europa, possiamo trasformare questa minaccia in un'opportunità per potere ripartire alla grande non appena sarà sconfitto il Covid-19. Raggiungere un'economia energetica pulita al 100% non è solo un obbligo, è un'opportunità. Dovremmo adottare pienamente un futuro di energia pulita, non solo per tutti noi oggi, ma per i nostri figli e nipoti, in modo che il loro domani sia più sano, più sicuro e più giusto.

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    Il vicepresidente Joseph R. Biden Jr. nel 2009 discute il Recovery Act mentre è al fianco del presidente Obama.

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    Last Post by Filippo Foti il 14 Nov. 2020
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  6. Gas naturale liquefatto (GNL) nel settore marittimo per zero emissioni entro il 2050

    +1   -1    0 Comments   49 Views
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    Per navi portacontainer di nuova generazione il gas naturale liquefatto (GNL) è attualmente la soluzione industriale all'avanguardia per preservare la qualità dell'aria. Sostenere la transizione energetica nel settore marittimo per raggiungere gli obiettivi a impatto climatico zero entro il 2050.


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    Il gas naturale liquefatto (GNL) garantisce una riduzione del 99% delle emissioni di anidride solforosa e polveri sottili e dell'85% le emissioni di ossidi di azoto, superando i requisiti delle normative vigenti. Il GNL fornisce anche una prima risposta alla sfida di affrontare il cambiamento climatico.

    I rischi del cambiamento climatico possono essere raggruppati in due categorie chiave:

    - Rischi fisici: i rischi associati ai danni causati da eventi meteorologici acuti nonché il cambiamento climatico a lungo termine (ad esempio, aumento della siccità o inondazioni);
    - Rischi di transizione: rischi legali, tecnologici, di mercato e reputazionali derivanti da nuove leggi e politiche che mirano alla transizione dell'economia verso un'economia a basse emissioni di carbonio. I rischi reputazionali riguardano le imprese che devono essere capaci di individuare e comprendere la natura dei rischi, la loro origine, la possibilità o necessità di controllarli e gli effetti che ne possono derivare, sia in termini di perdite che di opportunità.

    Una nave alimentata a GNL emette anche fino al 20% in meno di CO2 rispetto ai sistemi alimentati ad olio combustibile e il suo utilizzo si traduce anche in una riduzione del 99% delle emissioni di ossido di zolfo; del 99% delle emissioni di polveri sottili e fino all'85% delle emissioni di ossidi di azoto. L'uso di GNL in Europa può quindi sostenere l'ambizione della Commissione Europea di ridurre le emissioni dal settore marittimo di almeno il 40% rispetto ai livelli del 2005 entro il 2050 e, se fattibile entro il 2050 del 50%.

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    Last Post by Filippo Foti il 20 Nov. 2020
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  7. Lo sviluppo umano ed economico deve fare i conti con la degradazione dell’ambiente.

    +1   -1    0 Comments   49 Views
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    L'energia nucleare è ecologica, pulita, che inquinamento genera, ha davvero zero emissioni di CO2 (anidride carbonica), quanto è pericoloso un rifiuto nucleare? L'energia nucleare è rinnovabile?


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    I PWR mantengono l'acqua sotto pressione in modo che si possa riscaldare, ma non bollire. L'acqua del reattore e l'acqua del generatore di vapore che viene trasformata in vapore non si mescolano mai. In questo modo, la maggior parte della radioattività rimane nell'area del reattore.

    Nei PWR, il reattore e i tubi e le pompe associati sono chiamati Reactor Coolant System (RCS) o "Primary Loop". L'RCS è un sistema chiuso in quanto nulla nel sistema può fuoriuscire durante il normale funzionamento, in quanto sarebbe radioattivo. L'acqua pressurizzata nell'RCS non può bollire e può ora essere riscaldata ad una temperatura di diverse centinaia di gradi che viene inviata ad un generatore di vapore.

    Il generatore di vapore contiene due tipi di acqua: acqua del circuito primario e acqua del circuito secondario. I due tipi di acqua, ribadiamo che non possono mai mescolarsi. L'acqua primaria entra nel generatore di vapore attraverso centinaia di piccoli tubi. I tubi si riscaldano e fanno bollire l'acqua secondaria che si trasforma in vapore ad alta pressione, che viene utilizzato per far girare la turbina e creare elettricità. Il vantaggio dei PWR è che l'RCS è l'unica parte dell'impianto che è radioattivo.

    Nei PWR, l'acqua nell'RCS viene bollita direttamente. L'acqua stessa di RCS viene trasformata in vapore e viene utilizzata per far girare la turbina. Il vantaggio di questo sistema è che non sono coinvolti generatori di vapore, il che significa che c'è meno complessità, meno componenti e meno manutenzione da eseguire. Lo svantaggio però è che la turbina è ora contaminata dalla radioattività.

    "Clicca qui per visualizzare i reattori di arresto operativi ed a lungo termine".



    ENERGIA NUCLEARE: MAI DIRE MAI?

    Al centro dei dibattiti sull'energia nucleare, c'è più di una domanda che solitamente scalda la discussione: ad esempio, è pulita ed ecologica? Le opinioni sono divise. Da un lato, c'è chi sostiene che l'energia nucleare sia pulita e non emetta carbonio o alcun tipo di inquinamento atmosferico. Dall'altro c'è chi lo vede inquinante e inaccettabilmente pericoloso. Con l’aiuto di esperti importanti cercheremo di avere delle risposte che sicuramente daranno adito a molti lettori di avere ciascuno delle opinioni diverse.

    Il 10% dell'energia mondiale proviene da una fonte nucleare, con la fetta più grande proveniente dalla combustione e dai combustibili fossili. Le energie rinnovabili sono in aumento, soprattutto l'energia solare ed eolica. Tuttavia, richiedono minerali terrestri come il litio o gli ioni che comportano costi ambientali elevati e la cui fine del ciclo di vita in modo sostenibile deve ancora essere scoperta.

    Chiariamo una cosa: come tutte le energie, l'energia nucleare non è

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    Last Post by Filippo Foti il 24 Nov. 2020
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  8. Pandemia da coronavirus vs pandemia dell’informazione.

    Tags
    Coronavirus
    Storie
    By Filippo Foti il 27 Nov. 2020
    +1   -1    0 Comments   74 Views
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    Dove la pandemia incontra l'infodemia: occorre una saggia gestione dell’informazione in questo momento particolare che sta attraversando tutto il mondo a causa del coronavirus.


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    Mass media come giornali, riviste, radio, televisione; Social Network come: Facebook, YouTube, Instagram, Twitter, LinkedIn, e quant’altro reperibile su internet, e perché no anche ai vecchi e cari blog e forum come il nostro - che risalgono agli anni novanta, al cosiddetto web 1.0, una contrazione di “weblog“ - quest’anno non hanno fatto altro che tempestarci di notizie sul coronavirus, non solo per dovuta informazione, quanto per mettere in evidenza i danni arrecati all’economia nazionale e transnazionale. I media dovrebbero dare anche notizie giornaliere su come ridurre l’ansia eccessiva, ovvero curino l’aspetto psicologico delle persone e non solo forniscano dati allarmanti. Poco o nulla invece per smorzare i toni, pur nella drammaticità della pandemia, che sta determinando un “esaurimento da pandemia”.

    COVID-19 è una crisi globale che si è diffusa in tutto il mondo ad un ritmo che rischia l’insostenibilità. I mass media svolgono un ruolo enorme nella circolazione delle informazioni, influenzano il comportamento delle persone, possono contribuire anche a limitare la diffusione della malattia, come dare risposte contrastanti dando più importanza alla loro visibilità che alla serenità delle persone affogate da un eccesso di notizie che a volte si rivelano anche false.

    I mass media sono noti come uno dei mezzi di comunicazione più importanti, in quest'epoca, hanno il potere di calmare la gente e incoraggiare le persone ad agire positivamente, e viceversa, terrorizzare le persone e creare caos. I media aiutano ad accedere alle situazioni portando informazioni a dirigenti, responsabili politici e cittadini, e la rapidità aumenta con l'aiuto della quale le informazioni vengono raccolte, accumulate e fornite. Tuttavia, i media potrebbero essere ritratti come il male della società, ma devono aumentare la portata della positività. In una situazione di crisi, l'opinione pubblica è gravemente colpita, qui i media potrebbero controllare con positività le emozioni delle persone e della loro opinione. L'operatore dei media dovrebbe raccogliere informazioni solo da fonti credibili al fine di fermare i fatti confusi o contraddittori.

    Nel dicembre 2019 è emerso il nuovo patogeno che in poche settimane ha portato alla comparsa della più grande crisi sanitaria globale mai vista fino ad oggi. La rapida diffusione del COVID-19 a livello globale è diventata una fonte di preoccupazione pubblica e diverse incognite riguardanti questo nuovo patogeno hanno creato uno stato di panico causata anche, se non soprattutto, dalla cosiddetta “infodemia”, che vuol dire, più o meno, epidemia di cattiva informazione, allarmi, notizie false, ripetute e drammatizzate.

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    Last Post by Filippo Foti il 27 Nov. 2020
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  9. Marittimi prigionieri nelle loro navi in mezzo al COVID-19.

    By Filippo Foti il 30 Nov. 2020
    +1   -1    0 Comments   33 Views
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    Shopping durante il Black Friday: Ricordiamoci dei marittimi bloccati sulle navi che compongono la flotta mercantile mondiale che lo rendono possibile.


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    PREMESSA

    Avrete sicuramente più volte letto che il nostro pianeta, a differenza di altri pianeti conosciuti, è composto per tre quarti di acqua e di questi, gli oceani in volume hanno la dimensione maggiore. Così, assieme ai mari, laghi, fiumi, pioggia, nuvole ed altro concorrono a formare il più vasto insieme di acque del nostro pianeta, coprendo più del settanta per cento della superficie terrestre; ciò che li rende indispensabili per la creazione della vita ed essenziali per la sopravvivenza degli esseri umani.

    Ma le cose non stanno esattamente così. Nel sistema solare la Terra è la quinta tra i pianeti più ricchi di acqua. A dirlo non siamo noi bensì una classifica condotta dal laboratorio della Nasa, “Jet Propulsion Laboratory” (JPL) nei pressi di Pasadena, in California. È il geofisico planetario Steve Vance della Nasa che pubblica numerosi studi sul funzionamento dei mondi oceanici ghiacciati come la luna di Giove, Europa, attingendo principalmente all'esperienza nella chimica dei fluidi ad alte pressioni. Quindi se prima la Terra aveva il primato, oggi retrocede in quinta posizione tra i pianeti con più acqua. Lo scienziato ha lavorato sulle cifre stimate in merito allo spessore del ghiaccio e alle profondità oceaniche, provando a conteggiare in maniera approssimativa quanta acqua è presente nei diversi mondi. Da questi calcoli è nata la classifica.

    Un elenco formato da nove mondi oceanici del sistema solare, tra cui al primo posto troviamo Ganimede, il satellite più grande di Giove che ha la più alta quantità di acqua rispetto al volume, al secondo posto si trova Titano che è il più grande satellite di Saturno, terzo gradino del podio per Callisto, al quarto invece troviamo Europa, la luna di Giove, al quinto posto della classifica è appunto la Terra.

    Anche se nella nostra quotidianità non siamo consapevoli dell'importanza che hanno, gli oceani svolgono una vasta gamma di funzioni che consentono e promuovono l'esistenza di tutte le specie che popolano il pianeta, soprattutto l'esistenza degli esseri umani.

    Innanzitutto bisogna sottolineare che sono una fonte di risorse alimentari biologiche grazie alle quali miliardi di persone in tutto il mondo possono sostenersi. Inoltre, rappresentano una fonte di materie prime, minerali, metalli preziosi e persino l'acqua salata stessa, a cui vengono assegnati diversi usi industriali o commerciali.

    A livello socioeconomico, anche gli oceani sono importanti, perché contribuiscono alla ricchezza, allo sviluppo e sono il supporto delle attività economiche per il mondo intero. Tenendo presente che gran parte della popolazione mondiale vive nelle zone costiere, gli oceani sono

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    Last Post by Filippo Foti il 30 Nov. 2020
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