PROFUMODIMARE: TERRA, MARE, NATURA, CAMBIAMENTO CLIMATICO, BIODIVERSITÀ, TRANSIZIONE ECOLOGICA

Profumo di mare: Terra, mare, natura, cambiamento climatico, biodiversità, transizione ecologica


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DISCUSSIONI RECENTI

 




  1. Cambiamento climatico e malattie infettive.

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    Molte epidemie o pandemie disastrose hanno avuto e hanno origine dal surriscaldamento della Terra, dalla nostra distruzione dell'ambiente e dall'invasione della fauna selvatica.


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    Con la devastazione causata dall’uomo dell'ambiente e l’incursione delle specie selvatiche sono apparsi in molti Paesi del nostro pianeta patologie come Ebola, Nipah, Zika, HIV e probabilmente anche il COVID-19. Ecohealth Alliance, una organizzazione non governativa con sede negli Stati Uniti con la missione dichiarata di proteggere le persone, gli animali e l'ambiente dalle malattie infettive emergenti, attribuisce circa un terzo delle malattie infettive emergenti alla trasformazione dell’uso del suolo, ovvero della sottrazione di superfici agricole, forestali e naturali.

    Rachel Harold, medico di sorveglianza del Dipartimento della Salute del Distretto di Columbia - Stati Uniti d'America, coincidente con la capitale Washington - in un suo studio ha esaminato alcune delle infezioni più comuni, come la gastroenterite, una delle principali cause di mortalità a livello globale, con 1,7 milioni di morti all'anno. Dallo studio è emerso che per ogni grado di aumento della temperatura, c'era un aumento dell'8% della diarrea.

    Nel presentare i suoi studi al Consorzio per il Clima e la Salute presso la “Medical Society”, affiliato della George Mason University, Harold ha descritto il cambiamento climatico come un "moltiplicatore di minacce". Ad esempio, le persone che sfollano a causa dei disastri climatici vanno incontro a dissenteria bacillare, la shigellosi, un'infezione acuta dell'intestino tenue causata dal Shigella (un batterio correlato con Escherichia coli), dando luogo ad epidemie o altre malattie legate ai servizi igienico-sanitari che colpiscono i campi profughi che non dispongono di adeguate risorse. Il suddetto Consorzio per il Clima e la Salute ha la missione di organizzare, potenziare ed aumentare la consapevolezza sull'impatto che il cambiamento climatico ha sulla salute delle persone e come il rallentamento dell’aumento delle temperature la miglioreranno.

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    Recentemente la professoressa Erin Mordecai, biologa presso lo “Stanford Woods Institute for the Environment”, ha dichiarato che: “Stiamo giocando a colpire una ‘talpa’ che sta conquistando da lungo tempo una posizione di rilievo all'interno delle difese di sicurezza di quasi tutti i Paesi del mondo, lottando per trovare vaccini e nuovi trattamenti per una varietà di agenti patogeni emergenti". La Mordecai, si occupa in particolare di come il...

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    Last Post by Filippo Foti il 1 Jan. 2022
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  2. Un resoconto completo dell'azione per il clima dagli anni ’50 al 2021.

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    I tentativi di ridurre le emissioni di carbonio, responsabili del riscaldamento globale che causano il cambiamento climatico, nonostante oltre 30 anni di avvertimenti da parte di scienziati e “sforzi” globali, al momento sono ancora in aumento.


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    Txai Suruí, un'attivista indigena brasiliana, alla conferenza delle Nazioni Unite sul clima a Glasgow.


    Note come COP (Conference of the parties - Conferenza delle Parti), dove le "parti" sono i Paesi che partecipano alle conferenze sul clima, nascono a Rio de Janeiro (Brasile) nel 1992, gli ultimi due passeranno alla storia come un fallimento per concretizzare l'ambizione di ridurre gli effetti del cambiamento climatico. In questo primo post faremo un ampio resoconto dell'azione per il clima dagli anni ’50 al decennio 1970. Seguiranno tutti gli eventi dal 1980, fino alla recente e inconcludente XXVI Conferenza delle Parti dell'UNFCCC che si è svolta a Glasgow dal 31 ottobre al 13 novembre 2021. Conosciuta anche come COP26, la Conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico si è svolta sotto la presidenza del Regno Unito.

    1958 - Premesso che il concetto di effetto serra, il fenomeno naturale che permette al nostro pianeta di mantenere le condizioni necessarie per ospitare la vita, fu proposto per la prima volta nel 1820 dal matematico e fisico francese Joseph Fourier (1768-1830), è stato Charles David Keeling che nel 1958 effettuò la prima lettura delle concentrazioni di anidride carbonica (CO2) atmosferica alle Hawaii e in Antartide. Tuttavia, l'azione umana ascrivibile all'industria, agricoltura e l'allevamento intensive o ai trasporti, ha aumentato la presenza di questi gas nell'atmosfera - principalmente, anidride carbonica e metano a causa della combustione di combustibili fossili come il carbone, petrolio o gas — inducendo la Terra

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    Last Post by Enrico Franco Amoroso il 11 Jan. 2022
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  3. Azioni per il clima dagli anni ’50 al 2021. Seconda parte.

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    Malgrado da oltre 3 decenni si sono succeduti parecchi ammonimenti da parte di uomini di scienza liberi, i "buoni" propositi di ridurre l'emissione antropica di CO2 e di altri gas ad effetto serra che provocano il cambiamento climatico, per adesso sonoalo


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    Questa pubblicazione segue il primo segmento già proposto qui. Ci occuperemo della COP25/CMP 15/CMA 4 del 2019 che ha visto la inutile partecipazione di più di 26.700 persone, inclusi oltre 13.600 delegati dei governi, quasi 10.000 osservatori e oltre 3.000 membri dei media.

    Dopo il cambio di sede, dovuto alla precaria situazione politica in Cile, all’ultimo momento la Conferenza sul Cambiamento Climatico è stata spostata da Santiago (Cile) a Madrid (Spagna). È stata denominata Cile/Madrid e si è aperta il 2 dicembre con l'aspettativa che i delegati concludessero i negoziati su alcune questioni chiave, tra gli altri, la revisione del meccanismo internazionale di Varsavia sulle perdite e i danni associati agli impatti del cambiamento climatico. Nonostante la conferenza si è conclusa il 15 dicembre dopo quasi 44 ore di straordinario, tutto ciò non si verificherà. Evidenti sono state le disconnessioni - tra le richieste delle persone e della scienza e ciò che il processo avrebbe potuto offrire ai Paesi che vogliono guardare al futuro - e quelle delle nazioni concentrate sul passato.

    ANALISI DELLA CONFERENZA SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI CILE/MADRID

    Era impossibile negare l'atmosfera di delusione che ha seguito i delegati fuori dalla sala plenaria semivuota dopo la chiusura della conferenza Cile/Madrid. Molti hanno potuto solo indicare i risultati sostanzialmente come se avessero vinto "perdite e danni". Altri hanno affermato che nessun risultato, che riguarda i meccanismi per la mitigazione delle emissioni di gas serra, sarebbe stato migliore di uno con grandi lacune, in particolare sull'integrità ambientale. Ma queste conclusioni sono state, sotto tutti gli standard, al di sotto delle aspettative fissate per questo incontro della Conferenza delle Parti, e certamente molto preoccupanti dal punto di vista della prospettiva globale.

    COP25 aveva ambizioni relativamente modeste nel prosieguo

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    Last Post by Filippo Foti il 11 Jan. 2022
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  4. COP26, meglio definirlo FLOP26, rimanda a COP27 decisioni immediate per salvare la Terra.

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    Cambiamento climatico
    By Filippo Foti il 14 Jan. 2022
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    Il pianeta Terra è un luogo straordinario dove è sbocciata la vita, ma dove gli abitanti stanno facendo del loro meglio per sfidare ed appassire la natura.

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    Ci sono voluti milioni di anni prima che l'uomo si evolvesse in un animale intelligente e imparasse qualcosa sul pianeta Terra per poterla sfruttare. Ci vorranno solo pochi anni in più, a partire dal nuovo millennio, per “friggere” il pianeta su cui viviamo, anche se sappiamo che la Luna e Marte non sono abitabili, né lo sono gli altri pianeti del nostro sistema solare.

    A partire dal 2001, alla riunione della COP7 a Marrakech, in Marocco, esattamente dal 29 ottobre al 10 novembre, i negoziatori conclusero il lavoro sul Piano d'azione di Buenos Aires - che definiva la strategia collettiva del G20, l’Organismo informale internazionale istituito nel 1999 in rappresentanza i diciannove Paesi più industrializzati del mondo (Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, India, Indonesia, Italia, Giappone, Messico, Russia, Arabia Saudita, Sudafrica, Corea del Sud, Turchia, Gran Bretagna e Stati Uniti) più l’Unione Europea, per raggiungere una crescita forte, sostenibile, equilibrata e inclusiva - definendo la maggior parte dei dettagli operativi e ponendo le basi per la ratifica del Protocollo di Kyoto da parte delle nazioni.
    La delegazione degli Stati Uniti mantenne il suo ruolo di osservatore, rifiutandosi di partecipare attivamente ai negoziati. Altri Paesi continuarono ad esprimere la speranza che gli Stati Uniti, a un certo punto, si sarebbero ripresi nel processo lavorando per ottenere la ratifica del Protocollo di Kyoto da parte del numero necessario di Paesi per metterlo in vigore (dovevano ratificarlo 55 Paesi, compresi

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    Last Post by guidallacasa il 20 Jan. 2022
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  5. L’autolesionismo dell’omertà climatica non risolve i problemi del pianeta.

    Tags
    Cambiamento climatico
    By Filippo Foti il 19 Jan. 2022
    +1   -1    0 Comments   45 Views
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    Un maggiore benessere dei popoli, secondo il pensiero espresso dallo scienziato del clima statunitense Michael E.Mann, avrà successo solo con la partecipazione attiva di tutti i cittadini del mondo che si devono unire alla lotta per salvare il pianeta.


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    Crisi climatica, pandemie, estinzione delle specie e i disastri naturali presentano enormi sfide, decisioni urgenti da prendere e la necessità di agire soprattutto da parte delle istituzioni politiche internazionali. È qui che entra in gioco l’intelligenza di ciascuno di noi, ma soprattutto quella delle sciagurate menti di chi remano contro una inversione di rotta. Come possiamo, dunque, salvare il nostro pianeta e garantire la sopravvivenza di noi umani e degli altri esseri viventi dagli effetti della crisi climatica globale? Conseguenze che stanno colpendo sempre di più non solo il nostro clima, la perdita di biodiversità i nostri oceani e le nostre foreste, ma anche molto direttamente la nostra salute (future pandemie), sia fisica che mentale.

    Solo uno sforzo congiunto in tutto il mondo con l'obiettivo di ristabilire l'equilibrio sul nostro pianeta è la base del successo che ancora è possibile ottenere. Molte persone credono ancora che il cambiamento climatico non esista, ma probabilmente tra queste non ci saranno i nostri lettori.

    Che potremmo fermare il cambiamento climatico anche adesso sarà certamente una impresa, ma non per lo scienziato del clima statunitense Michael E. Mann, climatologo e geofisico, professore di Scienze dell’Atmosfera presso l’Università della Pennsylvania, membro del Dipartimento di Geoscienze e dell’Earth and Environmental Systems Institute, nonché direttore del Penn State Earth System Science Center (ESSC). Su tutti spicca la figura di Mann, altamente considerato nel mondo, pur se odiato in alcuni Stati d’America. Nel terzo rapporto di valutazione scientifica del Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento climatico (IPCC) pubblicato nel 2001, è stato uno degli autori, sicuramente il principale sull’osservazione della variabilità del clima e il cambiamento climatico, assumendo la presidenza nel 2003 del comitato organizzatore per la National Academy of Sciences Frontiers of Science. Ha persino ricevuto minacce di morte per il suo accanimento contro i "padroni del vapore".

    pire22


    Mann, che ovviamente non ha gettato la spugna e non per vendere libri, ma per una sua convinzione che ancora lo porta a credere e sperare che sia possibile salvare il nostro pianeta da una prossima catastrofe climatica, l’anno scorso ha fatto pubblicare dall’agenzia di stampa tedesca “Heise Gruppe” il libro “Pr...

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    Last Post by Filippo Foti il 19 Jan. 2022
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  6. Fuoriuscita di petrolio innescata da tsunami devasta la costa del Perù.

    Tags
    Mare a 360°
    By Filippo Foti il 23 Jan. 2022
    +1   -1    0 Comments   68 Views
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    Secondo il governo peruviano si stima che oltre 6.000 barili di greggio, a seguito di una fuoriuscita di petrolio causato dall'eruzione del vulcano Tonga, si sono riversati in un'area ricca di biodiversità nelle coste del Pacifico peruviano.


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    Il governo peruviano ha chiesto un sostegno internazionale per rispondere ad una fuoriuscita di petrolio causato dall'eruzione del vulcano sottomarino Hunga Tonga-Hunga Hàapai poiché il greggio della raffineria petrolifera spagnola Repsol si è riversato sulle spiagge dopo le onde innescate dall'eruzione, al largo della costa di Lima, avvenuto il 15 gennaio scorso. Il Ministero dell'Ambiente lo ha definito il "peggiore disastro ecologico" della città nella sua storia recente.

    Giovedì 20 gennaio, il Ministero della Salute ha avvertito che 21 spiagge sono "gravemente a rischio per la salute" ed ha esortato le autorità distrettuali a limitarne l'accesso. Il governo ha anche affermato che la chiazza di petrolio sulla superficie del mare si estendeva su un'area pari a 320

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    Last Post by Filippo Foti il 23 Jan. 2022
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