PROFUMODIMARE: TERRA, MARE, NATURA, CAMBIAMENTO CLIMATICO, BIODIVERSITÀ, TRANSIZIONE ECOLOGICA

Profumo di mare: Terra, mare, natura, cambiamento climatico, biodiversità, transizione ecologica


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DISCUSSIONI RECENTI

 




  1. Microbi a 2.000 metri di profondità instancabili lavoratori contro il riscaldamento globale e la CO2

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    Mare a 360°
    By Filippo Foti il 2 Dec. 2018
    +1   -1    0 Comments   58 Views
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    Alvin, il sommergibile da ricerca per immersioni profonde, ha festeggiato 5.000 immersioni dopo oltre 50 anni di servizio dedicato alla comunità scientifica e ingegneristica oceanica. Descriviamo uno studio che è stato possibile realizzare grazie alle sue straordinarie prestazioni.


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    I microrganismi che vivono nei sedimenti marini anossici consumano oltre l'80% del metano prodotto negli oceani del mondo. La notizia, rivista e approfondita, riportata da molti media internazionali proprio cinque giorni fa, descrive come una grande scoperta il fatto che alcuni microbi di acque profonde oceaniche si nutrono di gas a effetto serra per potere sopravvivere. Del fatto ne eravamo a conoscenza già da diversi anni, quando anche noi ne abbiamo riportato più notizie (vedi link a margine del post).

    Già con un comunicato stampa pubblicato da: "Monterey Bay Aquarium Research Institute" del 19 luglio 2001 il ricercatore Ed DeLong, leader del gruppo di ricerca, utilizzando un veicolo telecomandato per raccogliere sedimenti marini, dichiarava che questi microbi che mangiano metano, una volta ritenuto impossibile, ora sembrano essere profondamente importanti per il ciclo del carbonio del pianeta.

    Praticamente, se le bolle di metano salgono fino alla superficie, entrano nell'atmosfera e agiscono come un potente gas serra. Ma, la maggior parte del metano d'altura negli oceani, sembra essere consumato durante il viaggio. I microbi marini, nelle acque più profonde, convertono il metano in anidride carbonica, producendo condizioni di ossigeno più basso.

    Probabilmente la novità sta nel fatto che i ricercatori hanno esplorato i microbi nei sedimenti identificando a circa 2.000 metri sotto la superficie nel bacino di Guaymas nel Golfo della California, estremamente caldo e profondo, scoprendo quasi venti nuove specie dello stesso genere che si nutrono di metano e altri rifiuti per sopravvivere e crescere, che potrebbero eliminare la CO2 limitandone la risalita nell'aria, combattere il riscaldamento globale e, un giorno, probabilmente ripulire anche le devastanti fuoriuscite di petrolio a cui puntualmente assistiamo.

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    Molti di questi microbi, come fonte di energia, usano appunto sostanze chimiche note come idrocarburi, tra cui il gas metano ad effetto serra, risultando così geneticamente diversi da quelli già conosciuti che rappresentano nuovi rami "nell'albero della vita" ottenuti dalle bocche idrotermali.

    Brett Baker, della "University of Texas at Austin’s Marine Science Institute",...

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    Last Post by Filippo Foti il 2 Dec. 2018
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  2. Moving for Climate NOW e Sir David Attenborough a COP24 "for the last appeal" per Madre Terra.

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    Cambiamento climatico
    By Filippo Foti il 4 Dec. 2018
    +1   -1    0 Comments   105 Views
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    Il famoso naturalista Sir David David Attenborough, e "Moving for Climate NOW" tra una moltitudine di ammonitori alla COP24 di Katowice in Polonia per "the last appeal" a favore di Madre Terra da proteggere dal cambiamento climatico.


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    Sir David Attenborough, avverte che natura e civiltà sono quasi giunte al collasso e a COP24 lancia quello che potrebbe essere l'ultimo appello per Madre Terra. Famoso per i suoi decenni di documentazione del mondo naturale e degli ammonimenti sull'estinzione della fauna selvatica, ieri lunedì 3 dicembre, si è rivolto a delegati di quasi 200 paesi che stanno partecipando a Katowice in Polonia al vertice ONU sul clima, dichiarando:

    In questo momento siamo di fronte a un disastro causato dall'uomo su scala globale, la nostra più grande minaccia negli ultimi millenni: il cambiamento climatico. Se non agiamo subito, il collasso delle nostre civiltà e l'estinzione di gran parte del mondo naturale è all'orizzonte.


    Progettato per negoziare la trasformazione degli accordi sul clima di Parigi del 2015 in realtà, il vertice ONU COP24 di Katowice in Polonia sul cambiamento climatico, vede in Attenborough un osservatore attento che è stato scelto per "rappresentare il pubblico, come incaricato dal popolo alla conferenza", così come riferisce la stessa "Organizzazione delle Nazioni Unite", che aveva chiesto alle persone di tutto il mondo di inviare le proprie opinioni sul cambiamento climatico.


    Secondo Attenborough le Nazioni Unite forniscono una unica piattaforma che può unire il mondo intero, e come dimostrato dall'accordo di Parigi tutti insieme possiamo contribuire al vero cambiamento che, la gente nel mondo ha scritto nei loro messaggi. Il tempo sta scadendo inutilmente ed è arrivato il momento che le istituzioni mondiali alle quali spetta decidere per prendere decisioni difficili, insieme con la società civile che sia ben disposta a fare sacrifici nella loro vita quotidiana per fare in modo che il cambiamento avvenga ora.

    I leader del mondo devono guidare i popoli, ha continuato Attenborough nel suo intervento, affinché scoprano che possono fare semplici azioni quoti...

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    Last Post by Filippo Foti il 4 Dec. 2018
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  3. Trivellazione petrolifera nell'Adriatico e in tutto il Mediterraneo: serpenti velenosi in agguato.

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    Mare a 360°
    By Filippo Foti il 6 Dec. 2018
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    "Serpenti velenosi" in agguato nel Mare Adriatico. Natura e turismo devono fare i conti con "God oil".


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    I serpenti marini producono uno dei veleni più micidiali di tutti gli animali del mondo e contiene neurotossine che possono portare a paralisi muscolare e arresto respiratorio. Non sempre è agevole identificarli in quanto solo l’occhio esperto di un sub può distinguerli da altre specie che spesso sono facili prede di questi serpenti.

    Per fortuna nel nostro Mare Mediterraneo vi entrano occasionalmente, mentre sono frequentemente avvistati nei pressi delle barriere coralline e sono distribuiti lungo alcune coste dell’Oceano Pacifico e Indiano. Ed è proprio in quello Indiano che, ci sono stati alcuni avvistamenti di specie tipo barracuda e pesci palla che poi possono entrare nel Mediterraneo attraverso il Canale di Suez tramite l'acqua di zavorra delle navi, una tremenda minaccia per l'ecosistema. Da citare anche il velenosissimo "Laticauda colubrina", simile a dei cobra e dei serpenti corallo, che vive anche nelle acque basse sulle barriere coralline o nelle paludi a mangrovie del Pacifico occidentale.

    Ma ci sarà altra occasione di intrattenerci su questi viperidi in quanto l’argomento di oggi esula dal conoscerli. Pertanto, pur rimanendo a occuparci di mare, spostiamo la discussione a cui potete partecipare (potete farlo se volete rispondendo o aprendo una discussione) nel cuore del Mediterraneo, il cosiddetto Mare Nostrun crocevia di storie e cultura tra i popoli di mezzo mondo, e precisamente nel Mare Adriatico dove, come è noto, ormai da alcuni decenni lo si sta oltraggiando a più non posso. Ed è proprio in questo grande golfo, più che mare, in cui stanno proliferando “serpenti big oil” che non sono dei veri esseri viventi ma il cui animo è ascrivibile a loro, una specie (la nostra) ormai a rischio di estinzione.

    UNA METAFORA RESA PIÙ OSCURA DALLA PRESENZA DEL MALE, OVVERO QUELLA DEL “SERPENTE” (GOD OIL) CHE MINA UNO DEI MARI PIÙ DELICATI DEL MEDITERRANEO: L’ADRIATICO.

    Il dibattito su questo mare e sullo sfruttamento di petrolio e gas che si trova sotto le sue profondità, iniziata da più di 100 anni, si protrae ormai da più decenni e a renderlo più noto sono stati i movimenti ambientalisti che ne hanno acceso l’interesse tra i media soprattutto negli ultimi cinque anni.

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    Last Post by Filippo Foti il 6 Dec. 2018
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  4. Majki, otto anni, impegnata nella protezione degli oranghi, ha preso parte alla COP24.

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    Cambiamento climatico
    By Filippo Foti il 7 Dec. 2018
    +1   -1    0 Comments   56 Views
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    Majki Mulak, otto anni, ispiratrice dell'Orangutan Protection Club, è stata ospite al COP24 ha partecipato ieri, 6 dicembre, al vertice sul clima a Katowice. Ha anche incontrato il presidente della COP24, Michał Kurtyka, parlando della sua iniziativa.


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    L'ONU INVITA MAJKI ALLA COP24

    "Majki, sei fantastica. Sei un'ispirazione per tutti noi e fornisci una grande quantità di energia per agire. Sono molto felice che i bambini vedano anche problemi globali e si impegnino nella protezione del clima", ha detto il presidente della COP24 Michał Kurtyka durante il suo incontro con Majki.

    L'Orangutan Protection Club è un'iniziativa avviata da Majki Mulak, di otto anni, il cui obiettivo è ridurre la distruzione degli habitat degli animali in Indonesia.
    Majki insieme a sua madre ha fondato un gruppo su Facebook questo , incoraggiando le persone ad aderire al progetto. Puoi leggere lì, tra le altre cose, sui sostituti dell'olio di palma e quali prodotti dovrebbero essere dispensati per non contribuire alla distruzione degli habitat degli animali.

    Pensi di non poter cambiare il mondo con piccole scelte di tutti i giorni? Guarda Maya, che ha rinunciato ai suoi dolci preferiti per salvare gli orangutan. In soli due anni, 70.000 ettari di foreste indonesiane sono stati rasi al suolo e sostituiti con piantagioni di olio di palma. Tutto questo per ottenere l'olio di palma usato per la produzione di gran parte di dolci e cosmetici. Per questo motivo, 25 orangutan muoiono ogni giorno - dice Majki. Migliaia di persone seguono le sue orme e una bambina di otto anni, su invito dell'ONU, promuove la sua idea alla COP24. In poco meno di 60 anni, oltre la metà della popolazione di questi animali è stata distrutta nel Borneo.

    Ma è bastata la consapevolezza che ogni morso di un suo dolce favorito è come se stesse firmando una condanna a morte per altri oranghi, che ad otto anni non solo Majki ha cambiato le abitudini alimentari, giorno per giorno, ma anche è diventata un attivista ecologica.

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    Last Post by Filippo Foti il 7 Dec. 2018
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  5. Bambini di tutto il mondo già consapevoli dei problemi come il cambiamento climatico.

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    Cambiamento climatico
    By Filippo Foti il 8 Dec. 2018
    +1   -1    0 Comments   41 Views
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    Migliaia di proteste di bambini in tutto il mondo per scongiurare un futuro più che mai in salita
    e senza l'unico pianeta disponibile: la Terra!


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    Greta Thunberg protagonista a COP24


    In questi giorni a COP24 - il nome informale per la 24a Conferenza delle Parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici - molti bambini stanno denunciando i pericoli connessi con l'argomento che i grandi discutono, ovvero il cambiamento climatico. Tanti sono i discorsi e iniziative che si succedono dentro e fuori l'International Congress Centre (Centro Congressi Internazionale). Infatti, in tanti altri Paesi del mondo c'è un susseguirsi di iniziative che vedono protagonisti ragazzi che sono molto preoccupati per il "futuro" del nostro pianeta.

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    Greta Thunberg nel corso di una protesta siede al di fuori del Parlamento svedese,
    nel tentativo di costringere i politici ad agire sul cambiamento climatico

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    Molte iniziative di cui veniamo a conoscenza vengono proposti da giovani, com'è il caso dei ragazzi australiani che, ad esempio, continuano da diversi anni ad opporsi alla costruzione della miniera di Carmichael al largo del Queensland Centrale del magnate indiano Gautan Adani presidente e fondatore del gruppo omonimo.

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    Last Post by Filippo Foti il 8 Dec. 2018
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  6. Katowice (Polonia) a COP24 vuole rappresentare un reale avvicinamento agli accordi di Parigi.

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    Cambiamento climatico
    By Filippo Foti il 9 Dec. 2018
    +1   -1    0 Comments   29 Views
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    Oggi Katowice nel corso di COP24 sta affermando di essere uno dei simboli dell'efficacia della strategia di trasformazione economica e sociale, nonché del suo impatto positivo sull'ambiente.


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    Svegliati! “È tempo di salvare la nostra casa”! Questo è stato uno dei slogan che ieri ha accompagnato, fin dall’inizio alle 12.00, la marcia per il clima a Katowice organizzato dalla Fondazione Green Zone, l'Institute for Sustainable Development, la Sand Dragon Foundation, l'Acute Green Association, l'Ecological Association EKO-UNIA, con l'aiuto delle organizzazioni associate alla Climate Coalition.

    La Fondazione Green Zone promuove uno sviluppo economico, sociale, ambientale e sostenibile. I loro valori sono l'uguaglianza sociale e la giustizia, lo sviluppo della società civile, la democrazia partecipativa e la lotta a tutte le forme di discriminazione, la libertà ideologica, la separazione dello Stato dalla Chiesa, la libertà di espressione e la libera circolazione dell'informazione, la società basata sulla conoscenza.

    All'inizio della marcia è apparsa anche un'entusiasta Greta Thunberg, una svedesina di 15 anni che già abbiamo avuto modo di conoscere nei post precedenti, in lotta per fermare il cambiamento climatico, che è stata invitata a partecipare alla COP24. A un cronista ha dichiarato: Come ho già avuto modo di dire in precedenti occasioni, negli ultimi dodici anni, molte dichiarazioni, frasi rotonde, promesse e parole sulla speranza, tra le altre, dell'energia verde.

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    Greta Thunberg


    Secondo le informazioni fornite dagli organizzatori, alla marcia hanno partecipato circa 4000 persone, mentre secondo il sito della polizia governativa circa 3000. I partecipanti alla marcia sono stati controllati da circa 1600 agenti con pattuglie di cavalli e cani antisommossa. Durante la marcia sono stati segnalati diversi incidenti, che sono stati rapidamente risolti dalle forze dell'ordine.

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    Last Post by Filippo Foti il 9 Dec. 2018
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  7. Tsunami nel mondo fanno sempre più paura. Come proteggerci?

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    Natura
    By Filippo Foti il 10 Dec. 2018
    +1   -1    0 Comments   115 Views
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    In occasione della Giornata mondiale per la consapevolezza dello tsunami del 5 novembre 2018, diversi Paesi hanno svolto delle esercitazioni su uno dei rischi più alti che le persone possono affrontare allo scopo di mettersi al riparo, laddove possono, da questo sciagurato evento.


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    CHE COSA CAUSA GLI TSUNAMI?

    Entro il 2025, il rapido aumento previsto delle popolazioni costiere potrebbe esporre il 75% della popolazione mondiale ai pericoli legati all'oceano. Questi rischi saranno esacerbati dall'aumento del livello del mare legato al clima e dalle tempeste che si intensificheranno a causa del calore degli oceani.

    Gli tsunami, le mareggiate e le onde alte possono mettere a rischio la vita umana e le proprietà delle persone sulla costa. I marinai hanno esigenze particolari in termini di tempo e di rischio oceanico per prevenire danni a se stessi e all'ambiente.

    In poche parole, gli tsunami, un tempo eventi estremi e rari, oggi si stanno intensificando come numeri e come potenza distruttiva. Possono essere provocati da vari eventi come: terremoti, eruzioni vulcaniche, frane (comprese quelle che si verificano sott'acqua, attenzione al Marsili in Italia...) e ad alcuni sistemi meteorologici, che spesso vengono chiamati "Meteotsunami", anomalie del livello del mare dovute a energici fronti temporaleschi, tempeste tropicali, tornado, come anche a improvvisi cali della pressione atmosferica.

    LE INIZIATIVE RECENTI PER AFFRONTARE AL MEGLIO GLI TSUNAMI

    Un workshop sul sistema di allarme precoce e mitigazione dello tsunami, allo scopo di essere preparati ad affrontare il prossimo tsunami che inevitabilmente si riproporrà nella regione mediterranea occidentale, si è svolta a Rabat, capitale del Marocco, dal 15 al 16 novembre, scorso. L’esito dell’incontro ha messo in evidenza il notevole progresso nel sistema di allarme e attenuazione dello tsunami nell'Atlantico nord-orientale, nel Mediterraneo e mari collegati (NEAMTWS) sin dalla sua istituzione nel 2005.

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    Tsunami 2017 in Marocco.


    I partecipanti hanno condiviso conoscenze ed esperienze relative agli esistenti sistemi nazionali di allarme rapido. Il workshop si è svolto in parallelo con l'incontro sull&...

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    Last Post by Filippo Foti il 10 Dec. 2018
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  8. COP 24, stiamo per arrivare alle comiche finali?

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    Cambiamento climatico
    By Filippo Foti il 11 Dec. 2018
    +1   -1    0 Comments   44 Views
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    Peccato che solo i giovani abbiano preso conoscenza e coscienza del pericolo causato dal cambiamento climatico. Una considerazione sorge spontanea: I decisori politici di oggi, quando erano giovani, forse protestavano come succede oggi?


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    Harley la vede così!


    Gruppi indigeni e giovani hanno interrotto un evento sponsorizzato dagli Stati Uniti ai colloqui sul clima delle Nazioni Unite in Polonia. Wells Griffith, un consigliere amministrativo di Trump parlando ieri a COP24, ha detto che gli Stati Uniti continueranno a estrarre combustibili fossili e messo in guardia contro chi crea allarmismo sui cambiamenti climatici.

    L'esperto sul clima Andrew Light, del World Resources Institute, ha affermato invece che l'intervento del consigliere amministrativo di Trump non avrà alcun impatto sull'esito dei colloqui sul clima della COP24 e ha dimostrato soltanto che ancora una volta gli Stati Uniti sono isolati rispetto alla comunità globale su questo importantissimo problema.

    Nel video, fino a quando sarà disponibile e non censurato su Youtube, si notano i manifestanti che interrompono il dibattito sui combustibili fossili di Wells Griffithi. Il discorso che elogia il carbone, petrolio e gas è stato interrotto dalle urla e dalle risate ironiche e canti di "vergogna per l'oratore.


    La protesta di ieri è arrivata durante una tavola rotonda della delegazione ufficiale degli Stati Uniti, che ha usato la sua unica apparizione pubblica per continuare a dimostrare uno stato di pseudo ignoranza e tanta negligenza continuando a promuovere carbone, petrolio e gas. Sebbene queste industrie siano la principale fonte di emissioni di carbonio che stanno causando il riscaldamento globale, gli oratori si sono vantati che gli Stati Uniti avrebbero ampliato la produzione per la sicurezza energetica globale e progettato una nuova flotta di centrali a carbone con tecnologia che successivamente spera di esportare in altri paesi.

    L'evento ha visto protagonisti importanti promotori dei combustibili fossili e l'energia nucleare, tra cui Wells Griffith, consigliere di Donald Trump su energia e clima globale, Steve Winberg, assistente segretario per l'energia fossile presso il Dipartimento Energia, e Rich Powell, direttore esecutivo della ClearPath Foundation, un'organizzazione senza scopo di lucro incentrata su "energia pu...

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    Last Post by Filippo Foti il 11 Dec. 2018
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  9. COP 24 non si smentisce! Siamo purtroppo pessimisti. Come la pensano i negazionisti!?

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    Cambiamento climatico
    By Filippo Foti il 14 Dec. 2018
    +1   -1    1 Comments   47 Views
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    Secondo "Committee for a Constructive Tomorrow" (CFACT), l'associazione scettica nei confronti della responsabilità antropica dei cambiamenti climatici, presente con una delegazione a Katowice per COP24,"la follia sul clima deve essere frenata". CFACT si sta impegnando a fondo per avviare questo processo in contrapposizione al mondo intero.


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    Manuel Pulgar Vidal, l'allora presidente di COP20, oggi moderatore a COP24, si rilassa ballando!


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    Il "Centro Congressi Internazionale" di Katowice, nei pressi del "Museo di storia del carbone della città", continua a essere "l'ombelico del mondo", ovviamente per continuare a discutere di cambiamento climatico. Non se ne può più, sono passati 23 anni dalla prima COP1! Questa ennesima Conferenza delle Parti dell'UNFCCC (United Nations Framework Convention on Climate Change) che si è affacciata alla ribalta per la prima volta a Berlino dal 28 marzo al 7 aprile 1995, a essere sinceri, partì subito con molte incertezze. Fu appunto chiamata COP1 ed è meglio conosciuta come il "Mandato di Berlino", che regolamentava una prima fase di analisi e ricerche della durata di due anni, per negoziare le azioni che fossero gradite ai Paesi coinvolti per decidere, pur con responsabilità comuni ma anche differenziate secondo le indicazioni della UNFCCC.

    L'ALTRA CAMPANA:"COMMITTEE FOR A CONSTRUCTIVE TOMORROW" (CFACT)

    Secondo fonti CFACT, un comitato composto da negazionisti sul cambiamento climatico, sono presenti a Katowice:

    30.000 politici, attivisti, esperti di tecnologie informatiche e cambiamenti climatici, burocrati, avvocati, giornalisti, venditori di energie rinnovabili ed "alcuni scienziati" (sono a Katowice, in Polonia, e ci resteranno fino a oggi tranne un probabile rinvio per le decisioni (ndr).


    CFACT sostiene...

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    Last Post by Enrico F. Amoroso il 17 Dec. 2018
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  10. La COP24 termina senza altri passi avanti dopo COP21 di Parigi. Vergogna!

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    Cambiamento climatico
    By Filippo Foti il 16 Dec. 2018
    +1   -1    0 Comments   52 Views
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    Appena due mesi dopo che il Comitato intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC) delle Nazioni Unite ha avvertito che sono rimasti 12 anni per salvare la Terra, COP24 si è conclusa senza una chiara promessa di un'azione rafforzata sul clima.


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    Il salto in diretta...!


    COP24 ha discusso per approvare il regolamento dell'Accordo di Parigi, ma alla fine del summit non è stato raggiunto un chiaro impegno collettivo per migliorare gli obiettivi di azione sul clima, nonostante le aspettative che Katowice avrebbe potuto concedere.

    Jennifer Morgan, direttore esecutivo internazionale di Greenpeace:

    Un anno di disastri climatici e un terribile avvertimento da parte dei migliori scienziati del mondo avrebbero dovuto avere maggiore considerazione. Invece, i rappresentanti dei Paesi hanno deluso tutti, mentre ignoravano la scienza e la situazione delle persone più vulnerabili. Riconoscere l'urgenza delle ambizioni sollevate e adottare una serie di regole per l'azione per il clima non è neanche sufficiente, quando interi Paesi sono in via di estinzione. Senza un'azione immediata, anche le regole più incisive non ci porteranno da nessuna parte. Le persone si aspettavano dei fatti concreti, ma questo è ciò che i governi non hanno fatto. Questo è moralmente inaccettabile e ora i rappresentanti devono sopportare l'indignazione delle persone e andare al summit del Segretario generale delle Nazioni Unite nel 2019 con obiettivi più alti di azioni sul clima.


    Greenpeace esorta i governi ad accelerare immediatamente l'azione e a dimostrare di aver ascoltato le richieste delle persone. Il nuovo rapporto dell'IPCC che ha raccomandato di dimezzare le emissioni di gas serra entro il 2030 e abbatterle del tutto entro il 2050 non è statopreso in considerazione in quanto solo così potremmo mantenere il riscaldamento glob...

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    Last Post by Filippo Foti il 16 Dec. 2018
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