PROFUMODIMARE: TERRA, MARE, NATURA, CAMBIAMENTO CLIMATICO, BIODIVERSITÀ, TRANSIZIONE ECOLOGICA

Profumo di mare: Terra, mare, natura, cambiamento climatico, biodiversità, transizione ecologica


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DISCUSSIONI RECENTI

 




  1. Sostenibilità:per una casa green da domani al 4 settembre sarà Singapore “l’ombelico del mondo”

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    Natura
    By Filippo Foti il 1 Sep. 2015
    +1   -1    0 Comments   86 Views
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    Con più del 21% degli edifici costruiti in modo sostenibile Singapore, che quest’anno festeggia i 150 anni di indipendenza, è la città tra le più green del mondo. L'obiettivo che si prefigge, entro il 2030, è quello di arrivare all'80% di edifici green.

    Marina Bay Sands


    Costruire l’edilizia verde in Asia è la piattaforma di principale fonte di informazione di business globale, il networking e la condivisione delle conoscenze per l'ambiente organizzata nel Sud-Est asiatico. L'evento riunisce marchi internazionali di tecnologie avanzate di bioedilizia per le opportunità di business, a favore della sostenibilità.

    La prima edizione di MCE Asia 2015 si concentrerà su quello che gli organizzatori chiamano "tecnologia comfort globale" ed efficienza energetica, l’occasione per tutti i proprietari di edifici che cercano di ridurre i costi e migliorare il loro patrimonio edilizio. Ci sarà anche l’Italia.

    Esposizione internazionale è dedicata a perfezionare alcuni temi importanti come il riscaldamento, condizionamento, refrigerazione, tecnica sanitaria, trattamento acqua, arredamento bagno e servizi termo-idrosanitari.

    Sibos Singapore 2015 0


    "Oggi questi temi sono particolarmente importanti per l'edilizia verde a causa di una maggiore attenzione sui cambiamenti climatici", dice Michelle Lim, direttore generale di BEX, (Singapore, Indonesia e Malaysia) per Reed Exhibitions, l'azienda multinazionale specializzata nell'organizzazione di fiere internazionali con lo scopo di allacciare e mantenere relazioni commerciali selezionate e generare sempre nuove opportunità di business.

    articles Michelle lim transformed
    Michelle Lim

    “E' quindi il momento opportuno per ottenere la conversazione regionale in corso sulla creazione di soluzioni sostenibili nel settore del riscaldamento, ventilazione ed aria condizionata (HVAC). Un esempio è la serie di partnership congiunte tra Vietnam e la Danimarca negli ultimi cinque anni, in base alle quali essi si impegnano a sviluppare le loro conoscenze e la tecnologia nel cambiamento climatico, la crescita verde e l'energia”, ha aggiunto Michelle Lim.

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    Last Post by Filippo Foti il 1 Sep. 2015
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  2. Salve bella gente!

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    Storie
    By FragolaAmorosa il 2 Sep. 2015
    +1   -1    1 Comments   26 Views
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    Salve a tutti io mi chiamo Francesca e ho 23 Anni, seguivo la serie Game Of Thrones, desidero sposarmi in fretta e mi piace qui. Io è da un po' che mi piacciono i treni, ma li ho avuti solo da bambina e non ho tanto spazio in casa. Vivo in Italia, mi piace la cucina oltre ai treni e viaggio molto. Giravo questo forum da un po' e devo dire che è proprio utile, beh comunque spero di trovarmi bene nel forum.
    Last Post by Filippo Foti il 3 Sep. 2015
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  3. Greenpeace ed Emma Thompson vs lobby

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    Mare a 360°
    By Filippo Foti il 3 Sep. 2015
    +1   -1    0 Comments   47 Views
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    Nel centro di Londra, davanti al quartiere generale della multinazionale petrolifera anglo-olandese della Shell, ieri mattina si è esibito una gigantesco orso polare, tipo carro allegorico e si è discusso anche se c'è ancora l'Europa... semmai ci sia mai stata!


    lobbies eu pippo


    Di dimensioni gigantesche, costruito su di un autobus a due piani, un "orso", è servito per una nuova singolare protesta promossa dall’associazione ambientalista Greenpeace contro il colosso petrolifero che vuole trivellare il Mare di Chukchi, nella regione statunitense dell’Alaska.

    Tra i 64 attivisti che manovravano la riproduzione dell’orso, a cui è stato dato il nome di Aurora, ispirato dall'aurora boreale (l'alba del nord) tipica dell’Artico, si è vista anche l’attrice Emma Thompson, 56 anni, che ha partecipato attivamente alla protesta aiutando gli attivisti a manovrare il pesante “orso” davanti alla porta d'ingresso della Shell.

    I manifestanti vogliono che l'orso polare rimanga in questa zona di Londra, South Bank - che si trova tra Waterloo Station ed il Tamigi, il cuore pulsante della città che comprende alcuni importanti edifici e istituzioni culturali - fino a quando a fine mese si concluderà la finestra temporale di trivellazione nell’artico che Shell ha a disposizione per cercare idrocarburi prima dell’arrivo dell’inverno.

    a massive polar bear is outside shells london he



    Sei attivisti si trovano incatenati dentro l'orso, in modo che non possano essere rimossi

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    Sottotitoli in italiano


    Emma Thompson ha dichiarato ai vari media presenti alla singolare protesta: "Shell ha tracciato una linea intorno (Keep Clear, visibile sotto sulla foto) alla sua sede ed i suoi avvocati hanno ingiunto a Greenpeace che non può essere oltrepassata. Beh, anche la Shell, quando trasferì il suo impianto di perforazione nell'Artico, ha attraversato una ' linea ... ' e quindi ho intenzione di scavalcarla anche io. E quando lo faccio, porto i nomi di migliaia di persone che si sono distinte per la protezione dell'Artico. Stiamo disegnando anche noi la nostra linea, una linea nel ghiaccio, e noi stiamo dicendo alla Shell di stare indietro".

    C’è da dire che, nel corso della sua campagna della durata di tre anni, Greenpeace ha ricevuto il sostegno di oltre 7 milioni di persone in tutto il mondo....

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    Last Post by Filippo Foti il 3 Sep. 2015
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  4. Profumo di Mare Buona Buona Domenica

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    Storie
    By Fatina-Gioia il 6 Sep. 2015
    +1   -1    1 Comments   44 Views
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    “Un'isola compiace sempre la mia immaginazione, anche la più piccola, in quanto piccolo continente e porzione integrale del globo.”
    Henry David Thoreau



    Last Post by Carla Krilù il 7 Sep. 2015
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  5. Veleno nell'Artico e il costo umano di energia pulita

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    Mare a 360°
    By Filippo Foti il 9 Sep. 2015
    +1   -1    0 Comments   63 Views
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    Nella Terra malata, i rimedi a volte si rivelano più catastrofici quando ormai la salute del Pianeta è compromessa. L'energia idroelettrica può essere più dannosa per gli ecosistemi del nord del mondo rispetto al cambiamento climatico.

    heavy metals


    Il mercurio (Hg) trasportato dai fiumi e dalle piogge che arriva dal terreno, (nell'Artico, dove l’acqua dolce arriva dallo scioglimento dei ghiacci), attraverso delle reazioni chimiche, si trasforma in metilmercurio (CH3Hg), che assunto dal plancton entra nella catena alimentare.

    In buona sostanza sono i batteri che, in una zona di alimentazione del plancton marino, effettuano un complesso processo chimico che trasforma il naturale mercurio in metilmercurio mortale e di facile accumulazione.

    Il metilmercurio (CH3Hg), una potente neurotossina riscontrabile a livelli significativi soltanto nei prodotti ittici, è particolarmente elevato nella vita marina della regione artica, ma fino a poco tempo fa, gli scienziati non sono stati in grado di spiegare perché.

    Ora, la ricerca presso la John A. Paulson Scuola di Ingegneria e Scienze Applicate (SEAS), una scuola all'interno dell'Università di Harvard Facoltà di Arti e delle Scienze (FAS), suggerisce che alti livelli di metilmercurio nel mondo animale e non solo, dell'Artico, sono un sottoprodotto del riscaldamento globale e dello scioglimento dei ghiacci in mare.

    Per mitigare il riscaldamento globale, molti paesi del mondo globalizzato, dopo aver compromesso lo stato di salute della Terra, si stanno rivolgendo a forme alternative più sostenibili per produrre energia, tipo l’energia idroelettrica; ma una recente ricerca perfezionata appunto dal team di Elsie Sunderland, ingegnere ambientale e professoressa associata di ingegneria ambientale a SEAS e salute ambientale presso la Harvard School Chan, evidenzia anche che le inondazioni per lo sviluppo idroelettrico metteranno ancora più metilmercurio negli ecosistemi rispetto ai cambiamenti climatici. Infatti, l'inondazione di terre produce, come conseguenza di una catena complessa di eventi, l'aumento di metilmercurio in mare.

    muskrat falls lat long


    La ricerca, pubblicata su “Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America (ovvero sugli Atti dell'Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti d'America, una rivista scientifica statunitense, organo ufficiale della United States National Academy of Sciences), (PNAS), ha eseguito una revisione della valutazione dell'impatto ambientale sul progetto di costruzione della diga Muskrat Falls, in Labrador, una ...

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    Last Post by Filippo Foti il 9 Sep. 2015
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  6. "Laudato Sì”, per Steven W. Mosher, è diventata una apocalisse

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    Natura
    By Filippo Foti il 11 Sep. 2015
    +1   -1    1 Comments   237 Views
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    La mistificazione dell'informazione: “Laudato Sì” diventa l"Apocalypse Now". Secondo Steven Westley Mosher: “La Terra non è ‘malata’ e l'umanità è fiorente come mai prima”.


    water in the world jerry boursiquot bousiko


    Steven Westley Mosher, il 9 luglio 2015, ha pubblicato su “The Population Research Institute”, un articolo dal titolo: “The Earth is Not ‘Sick’ and Mankind is Thriving as Never Before”, ovvero, “La Terra non è ‘malata’ e l'umanità è fiorente come mai prima”. Mosher, pur proclamandosi “cattolico” critica però aspramente l’Enciclica Laudato Sì di papa Francesco, datata 24 maggio 2015.

    Il Population Research Institute (PRI) è una organizzazione non-profit con sede a Front Royal, Virginia, Stati Uniti d'America. PRI si descrive come un istituto di ricerca senza scopo di lucro ed organizzazione educativa. E’ stato fondato nel 1989 da Paul Marx, un prete cattolico e monaco benedettino, ha contatti in oltre 30 paesi, ed è diventato un istituto indipendente nel 1996. A partire dal 2015 l'Istituto è diretto proprio da Steven W. Mosher.

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    Com’è il nostro rapporto con il mondo naturale?

    La “Lettera Enciclica Laudato Sì” di papa Francesco, al capitolo primo, propone diversi argomenti per riflettere:

    - Inquinamento e cambiamenti climatici, (il clima come bene comune);
    - La questione dell’acqua;
    - La perdita di biodiversità;
    - Il deterioramento della qualità della vita umana e degradazione sociale;
    - L’iniquità planetaria;
    - La debolezza delle reazioni della politica internazionale;
    - La diversità di opinioni.

    Steven Westley Mosher, commentando solo cinque paragrafi del capitolo primo, (e meno male...), ha messo in evidenza solo pochi aspetti, limitandosi a riportare e commentare brevissime frasi dell’enciclica con tanti “omissis”, non casuali.

    Da “bravo cattolico dell’ultima ora” non ha commentato nessun argomento del capitolo secondo, (il vangelo della creazione); del capitolo terzo, (la radice umana della crisi e ecologica); del capitolo quarto, (un’ecologia integrale); del capitolo quinto, (alcune linee di orientamento e di azione), e del capitolo sesto, (educazione e spiritualità ecologica). Doveva solo fare il “bravo” giornalista...

    Nono...

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    Last Post by guidallacasa il 14 Sep. 2015
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  7. L’eccessivo sfruttamento della Terra ed i limiti biofisici del pianeta

    Tags
    Natura
    By Filippo Foti il 17 Sep. 2015
    +1   -1    1 Comments   191 Views
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    Secondo il “Global Footprint Network”, il 13 agosto scorso è stato l’Earth Overshoot Day, cioè il giorno in cui è stato intaccato il capitale mondiale delle risorse naturali.


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    Secondo il “Global Footprint Network”, un centro di ricerca internazionale sulla sostenibilità che monitora lo stato di salute del nostro pianeta e della nostra civiltà, il 13 agosto scorso è stato il giorno dell’eccessivo sfruttamento della Terra. Si calcola infatti, che la popolazione mondiale ha già consumato tutte le risorse disponibili per il 2015. Un default ecologico, tranne che si riesca di trovare in tempo un altro pianeta abitabile, che va ad aggiungersi a quello economico.

    L’Italia, al centro del Mediterraneo, sta peggio in quanto il giorno del superamento del limite, dedotto in base alle risorse disponibili per terra e mare, è già avvenuto il 6 aprile scorso.

    Fra poche settimane, i leader mondiali si incontreranno alla Conferenza mondiale sul Clima di Parigi, una tappa fondamentale per trovare non solo la strategia per inquinare di meno nei prossimi anni, ma anche di consentire alla umanità di vivere in modo più sostenibile.

    Sottotitoli in italiano.


    Al capolinea (The End of the Line): Robert Murray, racconta la storia amara del catastrofico declino degli stock di pesce su scala globale a causa della pesca eccessiva nei nostri mari ed oceani. Ecco perché è molto importante nutrirsi in modo sostenibile.
    “Physical limits to resource access and utilisation and their economic implications in Mediterranean economies”. Ovvero “Limiti fisici ( meglio biofisici) delle risorse (naturali) nelle economie mediterranee. Accesso ed utilizzo e le loro implicazioni economiche”.

    Abbiamo letto con interesse la ricerca di cui sopra, realizzata da Alessandro Galli, illustre ricercatore con al suo attivo tanti lavori ed impegni scientifici. Un dottorato di ricerca in Scienze Chimiche presso l’università di Siena, autore e co-autore di numerose pubblicazioni, la sua ricerca analizza i cambiamenti storici della dipendenza dell'uomo sulle risorse naturali e sui servizi ecologici attraverso l'utilizzo di indicatori di sostenibilità e dei metodi di contabilità ambientale. Attualmente è il direttore del programma Mediterraneo-MENA Global (Medio Oriente e Nord Africa), nel centro di ricerca internazionale “Global Footprint Network” sulla sostenibilità.

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    Last Post by guidallacasa il 23 Sep. 2015
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  8. Mediterraneo un "Mar Morto" per gente di mare, profughi e naufraghi

    By Filippo Foti il 20 Sep. 2015
    +1   -1    0 Comments   56 Views
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    “Quella lunga scia della gente in silenzio per via, che prega piano sotto il sole, Mediterraneo da soffrire...”, ha scritto è cantato Mango, un grande artista ed anche intelligente profeta.


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    Mediterraneo: il ritratto di un mare, dei suoi profumi, dei colori e delle sensazioni che è sempre in grado di offrire. Teatro di speranze e tragedie che vedono protagonista il cuore immenso del popolo italiano e della gente di mare.

    Non ci piace raccontare queste storie, ma come non si può non dare modesti echi di “stampa” a quanto sta facendo l’Italia nelle operazioni di soccorso in mare. Proprio ieri mattina 19 settembre sono stati tratti in nel corso di 20 operazioni di soccorso, a largo delle coste libiche, 4.343 i migranti. Una triste storia che si ripete: su uno dei gommoni soccorsi c'era purtroppo anche il cadavere di una donna in gravidanza.

    L'operazione di soccorso, come al solito è stata coordinata dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera a Roma del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

    In totale sono state circa venti le operazioni distinte dove Guardia Costiera è stata protagonista con una decina di unità navali e che ha visto impegnati, elicotteri e navi della Marina Militare, della Guardia di Finanza, delle missioni Triton ed EunavforMed, ovvero la missione anti-scafisti partita quest’estate, oltre a quelle messe a disposizione da privati e “Organizzazioni Non Governative”.


    I migranti si trovavano a bordo di 12 gommoni e 8 barconi. In particolare, si è distinta in queste operazioni la nave CP 940 Dattilo, salvando ben 1.137 dei soccorsi, a bordo di due barconi, mentre la nave CP 906 della guardia costiera ha tratto in salvo 379 migranti a bordo di tre gommoni. La nave Bourbon Argos di Medici Senza Frontiere ne ha tratto in salvo 877 che viaggiavano a bordo di due barconi e due gommoni. Altre 301 persone a bordo di 3 gommoni sono state salvate dalla nave Phoenix del Moas.

    Anche il pattugliatore VEGA della Marina Militare Italiana è intervenuto con un gommone, traendo in salvo 99 migranti.
    Un mercantile è stato dirottato dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera prelevando altre 228 persone che si trovavano a bordo di due gommoni, poi trasbordati sulla nave Vega.

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    Le unità navali protagoniste ieri nel Mediterraneo



    Ai 4.343 migranti salvati nelle operazioni elencate si aggiungono altre 335 persone salvate dalla nave S...

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    Last Post by Filippo Foti il 20 Sep. 2015
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  9. Il nostro destino legato a quello del mare

    By Filippo Foti il 23 Sep. 2015
    +1   -1    0 Comments   32 Views
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    Il destino del genere umano è indissolubilmente legato al destino del pianeta Terra, sia che si tratti degli ecosistemi marini e degli ecosistemi terrestri.


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    Valparaiso Chile beach

    Tutti gli ecosistemi sono interconnessi ed integrati, e quello che facciamo per uno, può creare un effetto a catena per tutti gli altri ecosistemi attorno alla Terra. Gli ecosistemi, rappresentando l’unità di base fondamentale della biosfera, sono pertanto degli insiemi complessi, ciascuno dei quali è attraversato da un flusso di materia e di energia e può essere considerato una specie di organismo che si sviluppa e che cambia nel tempo.

    Gli oceani, con la loro vitalità e le correnti che scorrono in mezzo, sono "globalizzati" da sempre, e conseguentemente rappresentano un problema globale che richiede a tutti gli strati della società di lavorare insieme al fine di risolvere alcuni dei problemi più urgenti che stiamo affrontando oggi, e per raggiungere importanti obiettivi come la conservazione e l'uso sostenibile dei mari e delle sue risorse. Un sano oceano è essenziale per contribuire a porre fine alla povertà, spingendo l’umanità alla prosperità, e garantire la salute del nostro pianeta per le generazioni future.

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    L'oceano rende il nostro pianeta abitabile per la vita umana, generando la metà dell'ossigeno che respiriamo e regolando il nostro clima. Il nostro destino è legato a quello del mare e senza di esso non si può parlare di sostenibilità. Infatti la gente che per la loro sussistenza vive di mare, è più di altri informata ed interessata ai cambiamenti a cui stiamo assistendo. Molti degli stock ittici mondiali sono esauriti e sovra sfruttati, Il deflusso ed i detriti stanno soffocando le nostre acque danneggiando la vita marina. Le emissioni di carbonio stanno rendendo più acido l'oceano, minacciando ecosistemi antichi, come le barriere coralline.

    Nel mese di giugno dell’anno scorso, il Segretario di Stato John Kerry ha portato insieme i leader a livello mondiale ed esperti internazionali alla prima conferenza del nostro oceano a Washington, attirando l'attenzione sullo stato disastroso del mare e, pur sottolineando la natura rigenerativa dell'oceano, ha tenuto a mettere in primo piano le azioni collettive che possiamo prendere per rendere il nostro oceano di nuovo sano per le generazioni future. “Affrontare le minacce per l'oceano richiederà infatti innovazione, ricerca e nuovi approcci tecnologici – già oggetto di studio - ma sarà anche necessaria un'azione sign...

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    Last Post by Filippo Foti il 23 Sep. 2015
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  10. Papa Francesco e la decrescita

    By Filippo Foti il 26 Sep. 2015
    +1   -1    0 Comments   58 Views
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    Seminario sull'Enciclica di Papa Francesco “Laudato Si” presso il Centro Don Ernesto Balducci ieri venerdì 25 ottobre.


    papa francesco bolivia


    Il “Forum per i Beni comuni e l'Economia solidale del Friuli Venezia Giulia”, costituito da diverse associazioni operanti nella regione, allo scopo di consentire una gestione responsabile del territorio e per favorire pratiche di economia solidale a sostegno delle imprese locali e dell’occupazione, ieri, venerdì 25 ottobre, unitamente all'Associazione per la Decrescita ed al Centro Ernesto Balducci di accoglienza e di promozione sociale di Zugliano (Udine), che ha messo a disposizione la propria struttura, si è svolto un seminario sull'Enciclica di Papa Francesco “Laudato Si”.

    Il Centro Don Ernesto Balducci.

    Il Centro Don Ernesto Balducci ricorda ai posteri la figura di un uomo molto amato. Nacque a Santa Fiora sul Monte Amiata il 6 agosto 1922 da una famiglia di minatori sacerdote ed intellettuale scomodo, fu molto discusso per le sue posizioni estremamente progressiste. Appartenente all’Ordine degli Scolopi, entrò con una borsa di studio e dove decise di prendere i voti e dove fu ordinato sacerdote il 26 agosto 1945.

    Si laureò in Lettere e filosofia nel 1950, dopo essersi trasferito a Firenze. Qui ebbe occasione di conoscere Giorgio La Pira, successivamente il "sindaco santo" di Firenze - nel 1986 sotto papa Giovanni Paolo II° è stata avviata la sua causa di beatificazione - lo induce ad interessarsi di tematiche sociali e politico-culturali.

    Nel 1958, su pressioni del Sant’Uffizio viene allontanato da Firenze per trasferirsi prima a Frascati e poi a Roma, dove vivrà fino al 1965. A Roma padre Balducci si trova a commentare il Concilio vaticano II° iniziato l’11 ottobre del 1962 ed il pontificato di Giovanni XXIII°.

    Nel corso di una riunione di tutti i vescovi del mondo, in cui vennero affrontati i rapporti tra la Chiesa e la società moderna, ci fu il più grande tentativo compiuto dalla Chiesa cattolica di modernizzarsi dall’inizio della sua storia.
    Deluso dalla mancata riforma della Chiesa e dal fallimento di fatto del Concilio, rivolse la sua riflessione ai grandi temi del rinnovamento culturale e della nascita di un uomo nuovo, capace di ritrovare e difendere il valore della vita. E’ morto in seguito adun incidente automobilistico il 25 aprile 1992.

    Ernesto Balducci: metti il centro di te fuori di te...

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    Last Post by Filippo Foti il 26 Sep. 2015
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