PROFUMODIMARE: TERRA, MARE, NATURA, CAMBIAMENTO CLIMATICO, BIODIVERSITÀ, TRANSIZIONE ECOLOGICA

Profumo di mare: Terra, mare, natura, cambiamento climatico, biodiversità, transizione ecologica


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DISCUSSIONI RECENTI

 




  1. L'acqua per tutti per un mondo migliore, più giusto, equo e sostenibile. L'alternativa non esiste ed è semplicemente impensabile.

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    Il cambiamento climatico, l'inquinamento e l'urbanizzazione sono alcune tra le cause che minacciano la quantità e la qualità dell'acqua nel nostro Pianeta.


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    Gli esseri umani usano l'acqua nei gesti semplici del vivere quotidiano. Dal bere e fare il bagno, alla coltivazione, alla generazione di elettricità e al semplice relax e divertimento. Tuttavia, il cambiamento climatico sta producendo profondi cambiamenti di questo prezioso prodotto, minacciando la disponibilità, l'accesso e persino la qualità dell'acqua.
    Il riscaldamento globale ed una delle conseguenze come il cambiamento climatico del nostro Pianeta è tra i principali imputati in questo problema e, tra questi, è l'anidride carbonica (CO2) la principale “protagonista”; una volta rilasciata in atmosfera, intrappola il calore, non consentendo un corretto bilancio termico, con la temperatura della Terra che s’innalza.

    Il riscaldamento globale è già in corso con conseguenze che devono essere affrontate oggi, e se la Terra avrà ancora la forza di sopportarlo, anche in un prossimo futuro. La prova di cambiamenti nei processi fisici, chimici e biologici della Terra è ora evidente in ogni continente.

    Per apprezzare appieno l'urgenza del cambiamento climatico, è importante comprendere i modi in cui influisce sulla società e sull'ambiente naturale. I livelli del mare stanno salendo e i ghiacciai si stanno riducendo; registrare alte temperature e forti temporali e siccità stanno diventando sempre più comuni. I cambiamenti nelle temperature e nei modelli di pioggia alterano il comportamento di piante e animali e hanno implicazioni significative per l'uomo.

    In questo articolo, esploriamo le connessioni tra i dati climatici e i cambiamenti in atto intorno a noi - e quelli che puoi aspettarti di vedere in futuro - in tutte le parti del globo, incluso nel nostro ristretto spazio vitale.

    Non solo sono attualmente in atto cambiamenti indotti dal riscaldamento globale, ma gli scienziati si aspettano anche ulteriori effetti sulla società umana e sugli ambienti naturali in tutto il mondo. Un ulteriore riscaldamento è già inevitabile a causa delle emissioni passate di intrappolamento termico già accennate; a meno che non riduciamo in modo aggressivo le emissioni odierne, gli scienziati prevedono un ulteriore riscaldamento e quindi ulteriori impatti.

    GLI IMPATTI CLIMATICI ATTUALI E FUTURI NELL'ACQUA

    Il calo dell'acqua potabile, sia nella quantità che della qualità, è atteso per questi motivi:

    - I sistemi fognari comunali possono traboccare in caso di eventi estr...

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    Last Post by Filippo Foti il 4 Feb. 2020
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  2. Coronavirus, la sconfitta esistenziale della razza umana ed effetto collaterale del cambiamento climatico.

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    Il coronavirus non è davvero una sorpresa per gli scienziati che studiano le malattie infettive, è solo uno dei numerosi agenti patogeni che hanno il potenziale di raggiungere lo stato calamitoso.


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    E, pur se non ci sono dati certi che i cambiamenti climatici abbiano innescato questo particolare virus per passare dagli animali agli umani in questo particolare momento, o che un pianeta più caldo lo abbia aiutato a diffondersi, un dato incontrovertibile che il nuovo focolaio sta mettendo a dura prova l'economia mondiale, in quanto le misure protezionistiche contro la Cina, in un momento così difficile, non faranno altro che accelerare e aggravare l'impatto del virus sull'economia globale.

    È triste pensare che raramente i decisori politici che si occupano, ad esempio, di sanità o ambiente, sono degli esperti. Quegli scranni sono spesso appannaggio di persone che non capiscono nulla o male informati di eventi che mettono a repentaglio la salute dei cittadini anche con questa nuova epidemia del coronavirus. Avrebbero bisogno di scienziati sociali, la nuova generazione di scienziati che spiegano la scienza?

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    Last Post by Filippo Foti il 7 Feb. 2020
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  3. In Borneo uomini e oranghi amici per la pelle.

    Tags
    Natura
    Storie
    By Filippo Foti il 10 Feb. 2020
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    In Borneo succedono cose straordinarie. Orfanotrofio per oranghi dove l'uomo si sostituisce alle madri uccise, li alleva, li istruisce e per riconoscenza offrono la loro "mano" per aiutarlo.


    hhh


    Bellissima la storia di un orango - il grande mammifero arboreo che condivide con l'uomo il 97% del patrimonio genetico ed è perciò tra gli animali più simile ai senzienti più evoluti, si fa per dire, la nostra razza. L’orango protagonista di questa storia, tra pochi altri ormai in pericolo di estinzione, tende la sua mano per aiutare un uomo a uscire dalle acque di uno stagno infestate dai serpenti nel Borneo.

    Questo è il tipo esatto di gentilezza che noi umani dobbiamo imparare a mostrare e descrivere ad altri “umani” di quanto occorre riflettere in questi tempi disperati in cui viviamo. Purtroppo, si stima che la popolazione di oranghi del Borneo sia diminuita dell'80% nelle ultime tre generazioni e che circa 150.000 oranghi siano stati uccisi solo negli ultimi 15 anni.

    Ciò è dovuto alla deforestazione, alla “bonifica” del loro habitat nella foresta pluviale per il disboscamento, il cui legname è materiale appetito da molte industrie che lavorano il legno, e per fare posto alle piantagioni di olio di palma.

    C’è da aggiungere la pratica veramente terribile del bracconaggio delle madri di orango e la vendita delle loro creature come animali domestici. Noi umani dovremmo fare di meglio, dobbiamo smettere di uccidere così tanti animali innocenti e trattarli così male, altrimenti condanneremo il futuro del nostro pianeta e anche della nostra stessa specie.

    INCREDIBILE

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    Last Post by Filippo Foti il 10 Feb. 2020
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  4. Una nuova ricerca supporta studi precedenti sull'innalzamento del livello del mare globale

    Tags
    Mare a 360°
    By Filippo Foti il 12 Feb. 2020
    +1   -1    3 Comments   104 Views
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    L'Universo scientifico lancia continui allarmi per ammonire i governi del mondo che il piccolo ed unico, oggi disponibile, (Pianeta Terra) potrà presto diventare un (Pianeta Oceano).


    145uoto


    Il livello del mare è un importante indicatore climatico, ampiamente governato dai cambiamenti della temperatura globale. Il livello medio globale del mare aumenta quando la temperatura media sale. Ciò è in gran parte dovuto a due contributi. Il primo è l'espansione termica causata dalla diminuzione della densità del riscaldamento dell'acqua di mare. Il secondo è la massa aggiunta all'oceano con lo scioglimento dei ghiacciai e delle calotte glaciali.

    Utilizzando i dati dei satelliti europei, l'approccio preferito per misurare il livello del mare, Tadea Veng, che studia fisica e ingegneria della terra e dello spazio presso l’Istituto di Ricerca Danese per l'Astronomia, la geofisica e la fisica, “DTU Space, National Space Institute, Technical University of Denmark” ha dimostrato che l'innalzamento del livello del mare globale è accelerato negli ultimi quattro decenni.

    A causa del riscaldamento globale, gli oceani del mondo sono aumentati dal 1993, in media, di circa 3 mm all’anno. Ma quanto sono aumentati di anno in anno è stato oggetto di un certo dibattito tra esperti, ad esempio nel quadro dell'IPCC sul clima delle Nazioni Unite. L'aumento è costante o sta accelerando ogni anno?

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  5. Preoccupa la crescita esponenziale della quantità di anidride carbonica nell'atmosfera.

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    Jean-Pascal van Ypersele: "le emissioni da combustibili fossili e dalla deforestazione devono essere ridotte a zero per fermare il pericoloso aumento del livello di anidride carbonica nell'atmosfera.


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    Greta Thunberg e Jean-Pascal van Ypersele protagonisti su Twitter a denunciare l'aumento della CO2.


    Da quanto apprendiamo dalla National Oceanic and Atmospher Administration, lunedì scorso 10 febbraio, la concentrazione di anidride carbonica nell'atmosfera ha raggiunto un record storico che ha suscitato nuovi appelli per la comunità internazionale da parte di scienziati ed attivisti climatici per porre fine alle emissioni nel pianeta di combustibili fossili e dalla selvaggia deforestazione.

    Secondo il Mauna Loa Observatory del NOAA, una delle principali strutture di ricerca atmosferica che ha continuato a monitorare e raccogliere dati relativi ai cambiamenti atmosferici fin dal 1958, la media giornaliera dei livelli di CO2 il 10 febbraio scorso è stata di 416,08 parti per milione. Negli ultimi anni, i crescenti tassi di concentrazioni di CO2 nell'atmosfera hanno segnalato che il mondo non sta affrontando la crisi climatica in modo ambizioso, un termine quest’ultimo molto abusato da chi alle parole non fa seguire i fatti.

    A maggio del 2019, la media ha raggiunto un picco di 414,7 parti per milione come è stato annunciato il 4 giugno dagli scienziati del NOAA e Scripps Institution of Oceanography dell'Università della California di San Diego. Una crescita costante, così come risulta dal grafico sotto riprodotto.

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    Greta Thunberg, che ben conosce soprattutto chi ci frequenta, ha twittato martedì la nuova scoperta del NOAA: "La cosa più triste è che non saranno le ultime notizie. E in pratica nessuno capisce il pieno significato di questo. Perché siamo in una crisi che non è mai stata trattata come tale". Così si è espressa la diciassettenne che è stata addirittura candidata nel 2019 per il Nobel per la Pace.

    Lo scienziato belga per il clima Jean-Pascal van Ypersele, professore presso l'Istituto di Terra e Vita dell'Università Cattolica di Leuwen, in Belgio, già vicepresidente del Pannello Intergovernativo sul Cambiamento climatico (IPCC), premio Nobel per la pace nel 2007 ed entusiasta sostenitore di “Fridays for Future”, ha scritto su Twitter martedì scorso che “il record di concentrazioni di CO2 nell'atmosfera non è qualcosa da potere essere orgogliosi&...

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    Last Post by Filippo Foti il 14 Feb. 2020
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  6. E’ vero che la natura potrebbe risolvere il cambiamento climatico ed autorigenerarsi e che una balena vale migliaia di alberi?

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    Si dice: "Quando si tratta di salvare il pianeta, una balena vale migliaia di alberi". Possono aiutarci nella lotta al cambiamento climatico? “La natura ormai mutilata e sfruttata non riesce più a rigenerarsi e ci rifiutiamo di ammetterlo”. [JACQUES CHIRAC]


    nabu-cleanup

    Fondazione NABU International Nature Conservation.


    E’ vero che la natura con l'aiuto degli oceani potrebbe risolvere il cambiamento climatico ed autorigenerarsi e che una balena vale migliaia di alberi?

    "Lo scopriremo solo vivendo"! Intanto riportiamo alcuni stralci di commenti sul Web:

    - Clima: una soluzione dal mare: "Le balene assorbono il 40% della CO2 prodotta nel mondo";
    - Salvare le balene rappresenta una delle chiavi più importanti contro il riscaldamento globale, contribuiscono infatti alla fotosintesi oceanica, consentendo un maggiore smaltimento dell’anidride
    carbonica;
    - Piantare alberi può salvare il clima?;
    - Non basta piantare più alberi per salvare il mondo!

    Da una parte si dice che piantare gli alberi e salvare le balene salverà il pianeta, dall'altra si dice che non è vero, o che non lo è del tutto. Allora chi ha ragione? Quali e di chi sono le notizie diffuse in rete per orientare o disorientare le persone?

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    Last Post by Enrico Franco Amoroso il 28 April 2020
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  7. Come il sole colora i fiori, così le api colorano la nostra vita.

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    Il cambiamento climatico in tutto il mondo rappresenta una grave minaccia per tutti gli imenotteri. Per le api, i fiori sono la fonte delle loro e delle nostre vite, e per i fiori sono un messaggero d'amore. C'è da meravigliarsi che il dio dell'amore sia ritratto con le ali?


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    I bombi sono, ad esempio, gli imenotteri impollinatori fondamentali per la sicurezza alimentare umana e sono parenti stretti, ma più grossi e più pelosi, delle api domestiche e delle vespe. Imenottero deriva dalle parole greche “imene”, che significa membrana e “ptera”, che significa ali. Il poeta Kahlil Gibran descrisse magnificamente questa relazione simbiotica. "Per un'ape un fiore è la fonte della vita e per il fiore l'ape è un messaggero d'amore".Questi insetti ed altre creature trasportano polline da un fiore all'altro aiutando a nutrire il pianeta. C'è da meravigliarsi che Eros o Cupido, il dio dell’amore nella mitologia greca e latina sia ritratto con le ali?

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    Last Post by Filippo Foti il 22 Feb. 2020
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  8. Smartphone &Tecnologia vs Natura & Umanità
    Parole 4145, tempo di lettura 18,84 minuti.

    Tags
    Natura
    Storie
    By Filippo Foti il 28 Feb. 2020
    +1   -1    0 Comments   94 Views
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    Una delle epidemie più virali nel mondo è il sovradosaggio digitale. L'umanità sta rapidamente perdendo la sua vera identità in cambio della virtualità. Le persone si nascondono dietro i social network con nomi utente e immagini manipolate.


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    PREMESSA

    Sarai tentata/o a non leggere questo articolo, e non perché è abbastanza lungo, (circa: 4089 parole e 18,60 minuti di lettura) bensì per non “distrarti” dalla tua dipendenza di sovradosaggio digitale. Senza presunzione, è solo per aiutarti. Però a te non costa nulla, procedi, se non altro, per premiare il nostro lavoro e se ti va successivamente, commenta pure e non per smentire noi se ci riesci, ma le nostre fonti e la scienza, citando argomenti e fonti decisamente attendibili.
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    Osservare la natura “impegna la mente senza fatica e tuttavia la esercita, la tranquillizza e inoltre la ravviva”, scrisse durante la seconda metà dell'Ottocento il pionieristico architetto paesaggista Frederick Law Olmsted, interessato allo studio scientifico e tecnico dei problemi ambientali. A partire dal polmone verde di New York, aperto al pubblico nel dicembre 1859, nel centro di Manhattan, Olmsted progettò una serie di eccezionali parchi pubblici. Nel 1860 il polmone verde, attirò 2000 carrozze e 10.000 persone durante i pomeriggi, mentre 100.000 lo visitarono in occasioni speciali.

    È bello uscire di tanto in tanto e godersi la natura, sia nel giardino, in un parco, in campagna o nella natura selvaggia. Arte, letteratura, design e buon senso lo attestano. Il movimento artistico “Arts and Crafts” (Arti e Mestieri) - il cui scopo è stato la rivalutazione dell'artigianato contro la soverchiante produzione industriale e lo scadimento del gusto - e il modernismo Bauhaus del XX secolo - la scuola di design che ancora oggi rappresenta il punto di riferimento per tutti i movimenti di innovazione nel campo del design e dell'architettura - hanno gettato le basi per un buon design attento all’ambiente. Ma le rivendicazioni per la natura sono ancora più profonde: la natura ripristina e ravviva. Incontrare ambienti naturali significa essere alleviati dallo stress della vita moderna.

    Michela Dawe, ceramista, sostiene: “È passato più di un secolo da quell’epoca. Trasformo l’argilla in pezzi unici fatti a mano. Tutto è cambiato eppure penso che molte delle idee e dei principi di quel movimento oggi possano essere quanto mai urgenti. In un mondo così tecnologico fatto di high tech, smartphones e social network, dove il reale è virtuale; in una società dove quasi tutto è prodotto a basso costo e in un presente così frenetico e alienante, penso che l’artigianato sia un’attività da promuovere e diffondere. Un tempo l’espressione “fatto a mano” era intesa come garanzia della qualità di un prodotto; in seguito, non so esattamente per quale motivo, essa è venuta eclissandosi quasi che fosse una nota di demerito. Si assisteva così ad una sorta di ribaltamento del giudizio, come se solo ciò che era fatto industrialmente e aveva una grande firma potesse essere qualcosa di qualitativamente valido”.

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    Last Post by Filippo Foti il 28 Feb. 2020
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