PROFUMODIMARE: TERRA, MARE, NATURA, CAMBIAMENTO CLIMATICO, BIODIVERSITÀ, TRANSIZIONE ECOLOGICA

Profumo di mare: Terra, mare, natura, cambiamento climatico, biodiversità, transizione ecologica


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DISCUSSIONI RECENTI

 




  1. Generazioni e stereotipi "ad libitum" a confronto in un mondo allo sbando.
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    Per i nostri lettori con più di 60 anni, sappiate che siete tra i cattivi emettitori di gas serra.
    Le nostre impronte di carbonio dipendono dal comportamento, dalla ricchezza, dallo stile di vita e ... dall'età.


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    Source: Sopra un commento estrapolato da un articolo di Jean M. Twenge, autrice del libro "Generation Me.", docente di psicologia alla San Diego State University, con una aggiunta di due “stereotipi”, per quanto ancora possono essere percepiti, non ancora "ufficiali".

    Le persone anziane, definite da molti media come "baby boomers", secondo molti analisti come Edgar Hertwich direttore del programma di ecologia industriale della "Norwegian University of Science and Technology" (NTNU) e ricercatore sul clima, spendono più soldi per il mantenimento delle loro abitazioni, consumo di energia e cibo.

    Jean_Twenge

    Jean M. Twenge



    Tesi sostenuta anche da Heran Zheng, un borsista post-dottorato presso la stessa (NTNU) che dichiara:“In pensione il reddito si riduce, ma gli anziani nei Paesi sviluppati hanno accumulato valore, principalmente nelle loro abitazioni che hanno visto un forte aumento del valore delle loro proprietà. Gli anziani sono in grado di mantenere i loro elevati consumi attraverso la loro ricchezza e ciò accade soprattutto nelle aree ad alta intensità di carbonio provenienti dalla produzione di energia elettrica e dalle industrie”. Una percentuale crescente di questa fascia di età vive da sola, ma, ovviamente, questo non è il caso in tutti i Paesi, ma riflette il quadro generale.

    I ricercatori hanno esaminato le emissioni di gas serra negli anni 2005, 2010 e 2015 per fascia di età negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Australia, in Giappone, in Norvegia e nei 27 paesi dell'UE. Nel 2005, le persone con più di 60 anni avevano un'impronta di carbonio inferiore rispetto alle persone di età compresa tra 30 e 44 o tra 45 e 59, rappresentando il 25,2% delle emissioni nazionali basate sui consumi. Entro il 2015 rappresentavano il 32,7% delle emissioni, in parità con la fascia di età dai 45 ai 59 anni. Poiché i "baby boomers", o più semplicemente Boomers - si fa riferimento alla generazione dei nati tra la seconda metà degli anni Quaranta e la seconda metà degli anni Sessanta, individui quindi che hanno oggi, nel 2022, tra i 58 e i...

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    Last Post by Filippo Foti il 1 April 2022
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  2. Oceani, mari, laghi: come è diventato difficile averne contezza.
    Caratteri 7505 - Tempo di lettura 5,34 minuti

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    Mare a 360°
    Natura
    By Filippo Foti il 6 April 2022
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    Sembra una domanda banale, ma in realtà non lo è affatto. Spesso alcuni dissenzienti si chiedono perché il Mar Mediterraneo non è considerato un grande lago o un oceano. Ecco le differenze fondamentali tra mari ed oceani.


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    Nella scienza, di solito, c'è un termine “quasi” esatto per ogni cosa. Precisiamo che il quasi virgolettato, ci sta, e come, in quanto esiste un principio per cui non sussiste l’infallibilità, ovvero il concetto di dimostrazione rigorosa, che porti a conoscere qualcosa con assoluta certezza. E ciò è in relazione al fatto che il campo scientifico si riferisce spesso ad aree che sono spesso correlate in qualche modo l'una all'altra, rendendo ulteriormente difficile il raggiungimento appunto della completa certezza. D'altra parte, si può anche sostenere che è possibile raggiungere la quasi completa certezza in matematica e scienze naturali, pur con qualche distinguo filosofico.

    Ad esempio, diversi scienziati hanno condotto molti studi sul cambiamento climatico e, dalle loro ricerche, hanno concluso che la temperatura media globale è effettivamente in aumento. Questo è del tutto certo poiché tutte le ricerche concordano sul fatto che questo è un fatto incontrovertibile, in quanto può essere dimostrato con prove scientifiche rigorose. Insomma, vogliamo sottolineare che questa è una introduzione di chi “colpevolmente”

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    Last Post by Filippo Foti il 6 April 2022
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  3. L'ultimo rapporto IPCC: cos'è e perché è importante?

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    Cambiamento climatico
    By Filippo Foti il 9 April 2022
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    L'ONU ha pubblicato il 4 Aprile un nuovo rapporto sul clima: ecco cosa spiega e cosa si può fare al riguardo del cambiamento climatico. La natura nostra preziosa alleata per combattere il cambiamento climatico.


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    L’IPCC che sta per “Intergovernmental Panel on Climate Change”, è il gruppo scientifico formato dalle Nazioni Unite per monitorare e valutare tutta la scienza globale relativa al cambiamento climatico, ed ogni rapporto si concentra sui suoi diversi aspetti.

    Nel 2010-2019 le emissioni globali medie annuali di gas serra hanno raggiunto i livelli più alti nella storia umana, ma il tasso di crescita è rallentato, pertanto, senza una riduzione immediata e profonda delle emissioni in tutti i settori, limitare il riscaldamento globale a 1,5° C. è fuori portata.

    L'IPCC, il 4 aprile 2022, ha pubblicato un nuovo rapporto sul clima, basandosi sui risultati del precedente reso noto il 28 febbraio scorso. Ma cos'è esattamente l'IPCC? Cosa significano questi rapporti e in che cosa differiscono dai rapporti precedenti? Il rapporto “Summary for Policymakers of the IPCC Working Group III, Climate Change 2022: Mitigation of climate change”, è la terza parte del “Sixth Assessment Report [AR6- Working Group III WG3], ovvero del (6° rapporto di valutazione dell'IPCC (AR6 Gruppo di lavoro III). Raccoglie le ultime conoscenze sul cambiamento climatico, le minacce che stiamo già affrontando oggi e cosa possiamo fare per limitare ulteriori aumenti di temperatura e i pericoli che rappresentano per l'intero pianeta. Il rapporto è stato approvato da 195 governi membri dell'IPCC, attraverso una sessione di approvazione virtuale iniziata il 21 marzo.

    Il rapporto di 2913 pagine è il culmine dello sforzo globale di 278 autori scientifici e 65 governi (il 41% dei quali sono Paesi in via di sviluppo) per raggiungere un consenso basato su oltre 18.000 articoli scientifici e la risoluzione di oltre 59.000 commenti di revisioni tecnologiche, ambientali, economiche e sociali della mitigazione del cambiamento climatico. Integra tutto il lavoro precedente, compresi i rapporti dei gruppi di lavoro I (lo stato del riscaldamento globale) e II (rischio climatico e adattamento), che sono stati pubblicati rispettivamente a novembre 2021 e marzo 2022. Questa terza relazione seguirà, entro la fine dell'anno, da una relazione di sintesi.
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    Last Post by Filippo Foti il 9 April 2022
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  4. Tintarella finta Vs tintarella protetta

    Tags
    Storie
    By Filippo Foti il 13 April 2022
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    La pelle è l'organo del corpo umano più esposto alle radiazioni solari nocive. Identificati ingredienti naturali chiave, da aggiungere alle creme protettive tradizionali, come antiossidanti per evitare gli effetti dannosi del sole.


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    La pelle, l'organo più grande del corpo umano, costituisce un'efficace barriera tra essa e l'ambiente prevenendo l'invasione di agenti patogeni e respingendo gli attacchi chimici e fisici, nonché la perdita sregolata di acqua e soluti. Questo la rende più esposta ad esposizioni ambientali come inquinamento, temperatura e radiazioni che, a seconda delle risposte biologiche governate dai vari fattori genetici interni e non, possono contribuire al suo invecchiamento. Assieme ai suoi derivati (capelli, unghie, sudore e ghiandole sebacee) costituiscono il sistema tegumentario. Una delle principali funzioni della pelle è la protezione. Protegge il corpo da fattori esterni come batteri, sostanze chimiche e temperatura. La pelle contiene secrezioni che possono uccidere i batteri e il pigmento melanina fornisce una difesa chimica del pigmento contro la luce ultravioletta che può danneggiare le cellule della pelle.

    Con l'estate a portata di mano, è di nuovo tempo di soleggiate avventure all'aria aperta! Ma la cosa migliore che si può fare, per mantenere la pelle giovane e sana e prevenire le rughe, è evitare l'esposizione diretta e costante ai raggi del sole. Cosa che non è mai buona.

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    La generica protezione solare - figuriamoci l'impiego di apparecchiature dotate di lampade UV, ovvero mediante l'uso delle "lampade abbronzanti" che rendono la pelle abbronzata artificialmente - non protegge come dovrebbe. Ecco che la scienza ha pensato di porre rimedio! Infatti, secondo un nuovo studio sull'invecchiamento cutaneo, correlato al sole, condotto dalla dott.ssa Charareh Pourzand presso l'Università di Bath nel Regno Unito, è stato trovata la soluzione: in tutte le creme solari ed antietà manca un ingrediente chiave affinché la nostra pelle sia protetta molto meglio dagli effetti dannosi del sole, ovvero una ricca fonte di foto protezione naturale.

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    L'ingrediente mancante, secondo la Pourzand, è una classe di antiossidanti (un tipo di molecola stabile) che si trova comunemente in natura. Gli esperimenti hanno dimostrato che queste molecole antiossidanti eliminano il ferro in eccesso nelle cellule, aiutandole a mantenere un livello sano di radicali liberi (un tipo di molecola instabile). Quest...

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    Last Post by Filippo Foti il 13 April 2022
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  5. Cina:sempre a caccia di animali da cancellare dalla faccia della Terra.
    8564 caratteri - 5,81 min. tempo di lettura

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    Mare a 360°
    Natura
    Storie
    By Filippo Foti il 21 April 2022
    +1   -1    0 Comments   43 Views
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    In attesa che gli umani compromettano definitivamente la propria sopravvivenza, continua imperterrito il massacro di molte specie di animali in via di estinzione.


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    Pezzo essiccato di vescica natatoria di totoaba.


    La vaquita, il più piccolo mammifero marino del mondo, è da tempo sull'orlo dell'estinzione. La popolazione di focene contrassegnate da occhi cerchiati di nero e bocche sorridenti e all'insù è diminuita di un devastante 99% nell'ultimo decennio. Ora gli scienziati affermano che il loro futuro è più precario che mai, dopo che un recente sondaggio ha rilevato che meno di 10 individui sono rimasti nelle acque del loro limitato home range tra Baja California e Messico. Ma alcuni dicono che c'è ancora speranza per le specie in via di estinzione che hanno resistito contro ogni previsione.

    Il nostro ecosistema è composto da animali e piante interdipendenti che costituiscono una complessa rete di vita e varietà sulla Terra. Ciò, definito tradizionalmente come biodiversità, presenta numerose interazioni tra le specie ed è estremamente vitale per l'esistenza del nostro pianeta e, in particolare, dell'umanità. Così, infatti, l'estinzione di una singola specie può interessare l'intero sistema biologico relativo alla vita e agli stessi esseri viventi. Sfortunatamente, gli interventi impropri in natura degli esseri umani stanno spingendo molte delle specie nell'ecosistema sull'orlo dell'estinzione. Innaturale e senza precedenti l'estinzione di queste specie non solo ha messo in pericolo il funzionamento dell'ecosistema, ma ha anche influenzato in larga misura le questioni ecologiche.

    Molte specie marine, inclusi mammiferi marini, tartarughe marine e salmonidi, sono sull'orlo dell'estinzione poiché il cambiamento climatico e la pesca eccessiva diventano una grave minaccia per la loro esistenza. Allo stesso modo, anche sulla Terra da creature sconosciute a megafauna carismatica, queste sparizioni nell'ecosistema accadono frequentemente, animali come l'orangutan, il rinoceronte nero, il leopardo dell'Amur ed il panda gigante sono alcune delle specie più in pericolo di estinzione al mondo.

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    Secondo l'Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN), centinaia di specie marine in tutto il mondo rientrano nelle categorie di specie in via di estinzione e in pericolo critico. L'IUCN, ad intervalli regolari, determina infatti lo stato...

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    Last Post by Filippo Foti il 21 April 2022
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  6. Conosciamo il nostro pianeta, prima che sia troppo tardi
    5762 Caratteri - 3,98 min. tempo di lettura

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    Conosciamo meglio il nostro pianeta: i laghi che possono esplodere, la perdita di acqua dolce, il colore viola della terra primordiale ed inoltre tuoni e fulmini che rivelano il lato più feroce del nostro pianeta.


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    I LAGHI POSSONO ESPLODERE



    In Camerun, al confine tra Ruanda e Repubblica Democratica del Congo, ci sono tre laghi mortali: Nyos, Monoun e Kivu, e tutti e tre sono di origini vulcaniche. Il magma sotto la superficie rilascia anidride carbonica, creando uno strato profondo e ricco di anidride carbonica proprio sopra il fondo del lago. Quell'anidride carbonica, può essere rilasciata in un'esplosione, asfissiando i passanti.

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    Ma c’è di più: Questi laghi si trovano tutti sopra regioni tettonicamente attive, dove gas vulcanici come la CO2 filtrano, dal profondo della Terra, verso l'alto. I laghi sono profondi e le loro acque non si mescolano dall'alto verso il basso con gli sbalzi di temperatura stagionali. Invece, il gas disciolto si accumula in strati inferiori più densi, ricoperti da un "tappo di pressione” delle acque soprastanti. Se i gas si accumulano a tal punto da formare bolle, questi laghi possono letteralmente esplodere come una bottiglia di champagne. Un evento esterno può anche "far scoppiare il tappo" - come una siccità che potrebbe abbassare i livelli del lago e ridurre la pressione sulle acque gassose sottostanti; una frana, un terremoto o una lava che erutta sul fondo del lago potrebbero spostare gli strati d'acqua o aggiungere abbastanza calore tale da far fuoriuscire il gas.

    CON LA RIDUZIONE DEI GHIACCIAI STIAMO PERDENDO ACQUA DOLCE



    L'acqua di fusione superficiale può accumularsi sulla superficie del ghiacciaio formando grandi laghi che possono drenare in modo catastrofico, tipo il ghiacciaio Belcher (Isola del Devon, Nunavut - Canada).
    Con il cambiamento climatico la catena di ghiacciai dell'Artico canadese ha perso di volume come il ghiacciaio Belcher, il più grande ghiacciaio di marea che scorre dalla calotta glaciale del Devon. E, mentre i ghiacciai si stanno sciogliendo velocemente, gli esseri umani lasciano il loro segno sul pianeta in tutti i modi più strani. Ad esempio, i test nucleari negli anni '50 hanno gettato nell'atmosfera una “spolverata” di radioattività. Secondo l'...

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    Last Post by Filippo Foti il 25 April 2022
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