PROFUMODIMARE: TERRA, MARE, NATURA, CAMBIAMENTO CLIMATICO, BIODIVERSITÀ, TRANSIZIONE ECOLOGICA

Profumo di mare: Terra, mare, natura, cambiamento climatico, biodiversità, transizione ecologica


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DISCUSSIONI RECENTI

 




  1. Lampedusa fuori dai confini del nostro ex “Bel Paese”

    By Filippo Foti il 1 Jan. 2016
    +1   -1    0 Comments   141 Views
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    Lampedusa “un’isola felice”, piccolo purgatorio nell’inferno globalizzato dell’accoglienza.


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    Ci sarebbe tanto da scrivere su Lampedusa, tipo la sua identità troppo spesso raccontata in modo distorto dai media, ma che, nell’immaginario collettivo, ha saputo fare dell’accoglienza il proprio vessillo.

    Un articolo pubblicato in questa sezione e stranamente impossibile da visualizzare, ci ha incuriosito per saperne di più e, nelle nostre ricerche abbiamo avuto la possibilità di scoprire storie e volti sconosciuti ai più e che, nel silenzio dei media, sono impegnati a fare di Lampedusa "un’isola felice”, “purgatorio” nell’inferno globalizzato dell’accoglienza.

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    Abbiamo scoperto che c’è gente che opera spesso nel silenzio assordante dei media, quando invece diventa protagonista fuori dai confini del nostro ex “Bel Paese”. Tanti sono gli angeli dei migranti che sbarcano nell’isola e che si occupano dell’accoglienza. Sono uomini che fanno parte, ad esempio dell’associazione Libertaerarestare.org, un sito che ci ha consentito di conoscere belle persone e da cui abbiamo estratto qualche notizia che vi racconteremo.

    Prima di accedere via mare alle coste africane, Lampedusa, assieme a Linosa, rappresenta l’estremo lembo insulare italiano. Poco più di 6.000 abitanti, per chi ama il mare e il sole, la natura selvaggia e le immersioni, è una delle destinazioni più ambite e richieste nelle agenzie turistiche di mezzo mondo.

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    A Lampedusa, malgrado gli sforzi delle istituzioni locali, in mancanza di strutture adeguate, nascono pochi bambini, le mamme infatti prima di partorire devono fare le valigie e recarsi in Sicilia. Basti pensare che nel 2014 l'unica donna che ha partorito nella piccola isola è stato il figlio di una migrante, sbarcata in avanzato stato di gravidanza.

    Sopra abbiamo accennato a Libertaerarestare.org, dove abbiamo letto di un campo di volontariato già svolto, a quanto pare, dal 2 al 14 ottobre dello scorso anno che, come a noi riferito da Francesco Manieri referente dell’Associazione di Promozione Sociale "Libertà era restare", si è posto l'obiettivo di “mettere in relazione giovani del territorio di Monte Sole, luogo dove si svolse il più grave eccidio di civili della seconda guerra mondiale, e giovani lampedusani perché possano conoscere, di persona, le diverse realtà e le problematiche legate a questi luoghi, in particolare Lampedusa, spesso distorta dai media”.

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    Last Post by Filippo Foti il 1 Jan. 2016
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  2. Batteri mangia plastica capaci di degradare e purificare

    By Filippo Foti il 2 Jan. 2016
    +1   -1    1 Comments   86 Views
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    Per combattere l'inquinamento da plastica un team di scienziati internazionale ha scoperto microorganismi capaci di degradare e purificare i rifiuti di plastica.



    Chania, sull’isola greca di Creta
    Chania Creta.


    Si tratta di un innovativo processo biotecnologico, sviluppato dal progetto Bioclean e finanziato dall’Unione Europea.

    La notizia, come riporta adnkronos.com, è stata diffusa da CORDIS (Community Research and Development Information Service), la principale piattaforma legata alla Ricerca e Sviluppo della Commissione Europea.

    E’ noto che la biodegradazione di plastica sintetica si verifica anche in modo naturale, nei sedimenti ed ambienti marini, in discarica, compost e nel suolo. Bioclean, comunque, è specializzata alla ricerca di soluzioni biotecnologiche per la degradazione e la purificazione di:

    Rifiuti di plastica nelle discariche esistenti;
    Frammenti di plastica che entrano nel compostaggio dei rifiuti e digestori anaerobici;
    Frammenti di plastica che si verificano in habitat marini, contribuendo così a mitigare l'impatto attuale delle materie plastiche negli ecosistemi marini.

    L'unità MBT e Discarica a Korakia, Acrotiriou, C
    Struttura comunale di compostaggio di Chania, sull’isola greca di Creta.



    Si tratta di un nuovo processo biotecnologico, (si legge su adnkronos.com n.d.r.), sviluppato dal progetto finanziato dall’Ue Bioclean, che utilizza alcuni batteri per scomporre la plastica. In questo modo gli scienziati sperano di ridurre i danni ambientali e di sostenere le imprese creando nuove opportunità nel settore dei rifiuti sposando a pieno la filosofia dell'economia circolare dove i materiali vengono valorizzati e riutilizzati.

    Come si legge su Cordis, la piattaforma legata alla Ricerca e Sviluppo della Commissione Europea, il progetto ha avuto inizio con l’isolamento e la selezione di microbi prelevati da rifiuti plastici provenienti da mare, discariche, strutture per il compostaggio, impianti di trattamento anaerobico dei rifiuti e siti industriali inquinati.

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    Sono stati quindi valutati i batteri e i funghi, e quelli che mostravano di essere efficaci nella scomposizione, detossificazione e valorizzazione della plastica sono sta...

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    Last Post by Rogostei il 18 Jan. 2016
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  3. La sorella maggiore che Utopia non ha mai conosciuta!

    By Filippo Foti il 4 Jan. 2016
    +1   -1    0 Comments   57 Views
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    Un amletico dubbio sugli “esperti veri”, ovvero dei “professorini sul pisello”… non è meglio vederci chiaro!?


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    Cera una volta un principe che voleva sposare una principessa, ma ella doveva essere una principessa vera, una fanciulla di sangue blu. Chi non ha mai letto “La principessa sul pisello”, la fiaba scritta da Hans Christian Andersen nel 1835, un classico della letteratura per bambini? E chi l’ha letta sa benissimo che è una fiaba per bambini e non per adulti.

    Abbiamo ricevuto, e pubblichiamo, una riflessione amletica del prof. Franco Ortolani, noto geologo di fama internazionale, sul momento che sta vivendo, ormai da lungo tempo, la società cosiddetta globalizzata con affermazioni scientifiche o pseudo tali di noti luminari della scienza, quelli che insomma stanno sempre sul piedistallo costruito ad arte da persone o organizzazioni, la cosiddetta “longa manus”, dotata di ampi poteri che opera, in maniera più o meno clandestina e talvolta al limite della legalità.

    Ci pare di ricordare un post che abbiamo pubblicato il 24 gennaio scorso dal titolo: “La grande scatola del mondo globalizzato!”, in cui si dissertava della “Civiltà del mondo, globalizzato che è come una grande scatola con tutto il cibo contenuto in essa, e di sopra c'è chi comanda...!”


    Mi è capitato, scrive il prof. Ortolani, di cogliere un “amletico dubbio” tra le righe di affermazioni da parte di attenti e fedeli difensori degli interessi industriali e delle scelte di varie istituzioni pubbliche riguardanti attività che hanno e che possono avere un impatto significativo sulle risorse ambientali di importanza strategica per i cittadini (quelli di oggi e quelli di domani) che usano la superficie del suolo.

    Si tratta, a volte, di affermazioni degne di
    “professorini sul pisello” bravi nella loro produzione scientifica che viene valutata in riviste internazionali. Il dubbio che li “avvolge...

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    Last Post by Filippo Foti il 4 Jan. 2016
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  4. Calamaro gigante dagli abissi alla conoscenza dell'uomo

    Tags
    Mare a 360°
    By Filippo Foti il 5 Jan. 2016
    +1   -1    0 Comments   236 Views
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    “Piccolo Kraken” (genus Architeuthis) da spettacolo alla vigilia di Natale, nelle acque del porto di Toyama, sulla costa occidentale del Giappone, circa 300 chilometri a nord-ovest di Tokyo.


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    L’uomo, per tante generazioni, è stato sempre affascinato dall'inafferrabile calamaro gigante. Questo abitante dei mari profondi è probabilmente l'ispiratore di mostri marini come il mitologico Kraken, l’enorme e vorace cefalopede, con tentacoli capaci di avviluppare e ridurre a briciole anche una nave di grosse dimensioni.

    Ma in un mondo dove i grandi abitanti delle profondità marine sono ormai conosciuti quasi tutti, i mostri marini, descritti più che altro da racconti e disegni come il Kraken che ha terrorizzato i marinai per secoli, non hanno più segreti, in quanto stanno diventando più familiari grazie a numerose riprese televisive che spesso riescono a documentare i loro movimenti.

    L’avvenimento più recente, che ha consentito a tante persone di fermarsi per dargli una occhiata, si è verificato quando un calamaro gigante è spuntato nel porto di Toyama, sulla costa occidentale del Giappone la vigilia di Natale.

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    I calamari giganti sono i più grandi tra tutti i cefalopodi viventi e il più grande invertebrato del Pianeta. A dire il vero però, c’è qualcosa ancora da conoscere circa la sua identità, la distribuzione, la biologia e il comportamento.

    Gli avvistamenti di calamari giganti sono abbastanza rari, e in effetti per centinaia di anni sono stati considerati come un mito. Questi enormi mostri marini che vivono al largo delle coste della Norvegia e la Groenlandia, hanno probabilmente ispirato il poeta inglese Alfred Lord Tennyson che nel 1830 scrisse appunto The Kraken .

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    The Kraken è un sonetto di quindici righe che trae le sue “immagini” dalla leggenda scandinava di un gigantesco mostro marino che ha catturato soprattutto l'immaginazione di marinai e bambini che spalancavano gli occhi a vedere e leggere di questi mostri che regnano nelle parti dell'oceano dove né uomo né luce possono entrare.
    Le prime osservazioni in assoluto di un calamaro gigante nel suo habitat naturale, sono state effettuate nelle acque profonde nel nord del Pacifico agli inizio del nuovo millennio, dove l’emittente di stato giapponese NHK, insieme con la Discovery Channel, e grazie alla oceanografa ed esperta di calamari Edie Widder della “Ocean Research & Conservation Association” che faceva parte della squadra, hanno filmato nel 2012 un calamaro gigante (Architeuthis dux) nel suo habitat naturale.

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    Last Post by Filippo Foti il 5 Jan. 2016
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  5. COP21 di Parigi è stato programmato solo a beneficio di una specie, l’uomo!

    Tags
    Natura
    By Filippo Foti il 6 Jan. 2016
    +1   -1    1 Comments   110 Views
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    Dopo l'accordo di Parigi che fine faranno circa 8 milioni di specie animali, senza contare le piante?


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    Nel mese di dicembre, tutti i paesi del mondo hanno concordato un piano aggressivo per combattere il cambiamento climatico. Ma che cosa, se non altro, produrrà l'accordo di Parigi, punto di riferimento per migliaia di specie già minacciate dal riscaldamento globale? La parola "biodiversità" è stata scritta solamente una volta in 32 pagine dell’accord. Appare "Foreste" un paio di volte, ma "oceani"e “biodiversità”, non risulta alcuna traccia evidente.

    Ecco perché questo accordo impone a tutti i paesi che hanno firmato a COP21 di prendere in seria considerazione "l'importanza di garantire l'integrità di tutti gli ecosistemi, compresi gli oceani, e la tutela della biodiversità", ma ci sembra che l'accordo non ha evidenziato dettagli su come i singoli paesi dovrebbero, o addirittura potrebbero agire circa la salvaguardia delle specie in pericolo di fronte alle crescenti temperature.

    Non si parla di estinzione, ad esempio di fauna selvatica, barriere coralline, uccelli, rane, orchidee, orsi polari e di pika, uno degli animali più rari del mondo.

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    pika


    Ciò non sorprende più di tanto: l'accordo di riferimento di Parigi è stato programmato solo a beneficio di una specie, l’uomo! Non è mai stato pensato per affrontare direttamente le conseguenze innegabili del riscaldamento globale su otto milioni o giù di lì di altre specie del mondo, la maggior parte di loro ancora senza nome. Ma molti esperti dicono che cuiò non significa che questa biodiversità non potrà beneficiare dall’accordo, soprattutto se i 196 partecipanti saranno effettivamente veloci a mantenere gli impegni presi.

    "L'accordo è fondamentale sia per le persone come pure per la biodiversità", ha detto Edward Perry, coordinatore Climate Change Policy, Birdlife International, nel corso di COP21, dove ha sottolineato che il cambiamento climatico è trasversale ed "interdisciplinare", e richiede soluzioni integrate.

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    La popolazione dei pinguini in Antartide è crollata come conseguenza della diminuzione del krill, a causa della riduzione del ghiaccio marino.
    La maggior parte degli esperti di biodiversità ha concordato che l'accordo di Parigi è stato un importante passo in avanti, ma nessuno ha pensato che sarebbe stato sufficiente per contrastare i grandi rischi posti alla biodiversità dal riscaldamento globale. Infatti un recente studio pubblicato su S...

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    Last Post by Tiziano Gianni il 2 Mar. 2016
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  6. "Cintura blu" di oltre 200.000 km² attorno all’isola di Ascension nel sud Atlantico

    By Filippo Foti il 9 Jan. 2016
    +1   -1    0 Comments   433 Views
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    La riserva marina di Ascension Island ha un patrimonio di biodiversità marina tra i più importanti del Pianeta con importanti aree di nidificazione delle tartarughe verdi.


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    Così come ha annunciato James Duddridge, il ministro per i Territori d'oltremare del Regno Unito, il governo britannico creerà una riserva marina ad Ascension Island.

    Appena un migliaio di abitanti, per lo più britannici ed americani, a circa metà strada tra l'Africa (distante 1.600 km ) e il Sud America nel Sud dell'Oceano Atlantico, l’isola è una dipendenza di Saint Helena Island, territorio d'oltremare del Regno Unito, (1.300 km di distanza verso SE), luogo di esilio per prigionieri importanti, tra cui circa 6.000 boeri, l'ultimo re degli Zulu, Dinuzulu, i principi del Bahrein e, naturalmente, Napoleone, morto a Sant'Elena. L'isola ha anche svolto un ruolo importante durante l'abolizione della schiavitù.

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    La sovvenzione, che sarà gestita dalla Blue Marine Foundation”, l’organizzazione che si occupa della tutela costante degli oceani e degli ecosistemi marini, consentirà la protezione delle acque, descritta dall’International Union for the Conservation of Nature (Unione internazionale per la Conservazione della Natura), come un "hope spot" (luogo di speranza) ad elevata biodiversità marina

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    Helena Bonham posa nuda con tonno per Blue Marine Foundation.


    Ascension Island ha una ricca biodiversità marina, di rilevanza internazionale, con importanti aree di nidificazione delle tartarughe verdi, colonie di uccelli marini e diverse specie marine costiere non trovate in nessun altro luogo sulla terra.
    Le acque dell’isola hanno una serie di specie straordinarie, tra cui alcuni dei più grandi marlin del mondo, una delle più grandi popolazioni di tartarughe verdi, grandi colonie di uccelli marini tropicali e l'uccello “fregata” che gonfia il sacchetto rosso sotto il becco, (tecnicamente detta sacca gulare), per attrarre le femmine. SI ciba prevalentemente di pesci, meduse, crostacei e calamari.

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    Uccello “fregata”



    James Duddridge ha dichiarato:"Il governo del Regno ...

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    Last Post by Filippo Foti il 9 Jan. 2016
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  7. Pianeta antropizzato: il 2015 brucia la Terra. Laudato si' Francesco!

    By Filippo Foti il 9 Jan. 2016
    +1   -1    0 Comments   52 Views
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    Il 2015 è stato il secondo anno più caldo mai registrato a livello globale.


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    National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) e NASA lo hanno affermato ufficialmente sia per gli Stati Uniti, dovuto ad un forte impulso fornito di calore incredibile che nel mese di dicembre ha interessato la metà orientale del paese, sia a livello globale.

    Il record è stato dovuto, in parte, da uno dei più forti El Nino mai registrato, e principalmente ai contributi di riscaldamento globale causato dall'uomo. La classifica delle temperature degli Stati Uniti "è emblematica di ciò che, in ultima analisi, può essere considerato l'anno più caldo per il mondo," ha dichiarato, nel corso di una recente conferenza stampa, Deke Arndt, capo del “NOAA Climate Monitoring Branch.

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    Deke Arndt


    Entro la fine di novembre, gli Stati Uniti stavano avendo il loro quinto anno più caldo, ma dicembre si è rivelato incredibilmente di 3° C, al di sopra della media del 20° secolo, e con la temperatura degli oceani che ha fatto registrare un aumento di 0,78° C.


    Uno dei risultati più evidenti della scienza del clima è che il riscaldamento globale amplifica l'intensità, la durata e la frequenza degli eventi di calore estremo. Anche un piccolo cambiamento della temperatura media globale può portare a drammatici cambiamenti regionali di eventi estremi.

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    A causa del riscaldamento globale, gli eventi di calore estremo hanno un impatto sulla Terra dieci volte maggiore di quanto non sono stati, ad esempio, da 1951 al 1980. Ecco un elenco di eventi di calore estremo che si sono verificati durante il 2015:

    Una bruciante ondata di caldo in India, ha ucciso più di 2.300 persone alla fine di maggio, il che rende il quinto anno più funesto mai registrato nella storia del mondo;
    Nel mese di giugno, il Pakistan ha subito la sua micidiale ondata di caldo mai registrata, con il bilancio di 1.213 vittime. E’ stata l'ottava più letale ondata di caldo mai registrata a livello globale. L'indice di calore ha raggiunto i 49,4° C., con punte di 45°C in varie zone di Karachi;
    Oregon e Washington hanno avuto la più calda estate, con l’Oregon che ha avuto 2,6° C sopra la media, superando il record precedente del 2003 di 0,6°C. La temperatura estiva di Washington è stata di 2,9° C sopra la media, battendo il record precedente del 1958 con 0,6° C;
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    Last Post by Filippo Foti il 9 Jan. 2016
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  8. David Bowie: un mito che sopravviverà nella musica pop

    By Filippo Foti il 11 Jan. 2016
    +1   -1    0 Comments   28 Views
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    Il leggendario musicista conosciuto per l'innovazione musicale e la sperimentazione, si è spento, all'età di 69 anni, dopo 18 mesi dalla diagnosi di una malattia incurabile.


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    Incomparabile e camaleontica capacità di reinventarsi per più di quattro decenni, un appuntamento fisso della musica pop.
    La scomparsa di Bowie arriva appena due giorni dopo la pubblicazione il suo 25° ed ultimo album (Blackstar).

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    Ha pubblicato un video musicale per il brano 'Lazarus' la scorsa settimana, che lo vede fragile, avvolto in bende e sdraiato su un letto d'ospedale. Bowie è riuscito a trasformare anche la sua prematura scomparsa in arte. E con questa canzone ci ha detto addio.

    Al momento oltre 4.000.000 di visite su YouTube.



    Starman, con Space Oddity, le canzoni che ci piacciono di più!


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    Last Post by Filippo Foti il 11 Jan. 2016
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  9. Attrazione fatale della luna e migrazione verticale nell'Artico

    By Filippo Foti il 12 Jan. 2016
    +1   -1    0 Comments   486 Views
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    La migrazione verticale (LVM) quotidiana di zooplancton al “chiaro di luna”. Nell’inverno artico, creature marine tipo 'lupo mannaro', migrano dalle profondità verso l’alto alla luce della luna.


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    È una delle più grandi migrazioni sul pianeta, ma che fino ad ora è rimasta un po' misteriosa. Una enorme quantità di zooplancton - gli scienziati dicono di decine di milioni, di varie dimensioni di animali come i crostacei che formano il krill, ma anche organismi di una certa mole come meduse - ogni notte si avvicinano alla superficie del mare, per evitare di essere mangiati. Un pendolarismo quotidiano che li porta a ritornare nelle profondità oscure non appena sull’oceano arrivano le prime luci dell’alba.

    Lo zooplancton è il componente animale del plancton, l’altro è il fitoplancton (la componente vegetale). La componente animale è costituita da un’infinità di protozoi (26.000 specie viventi, il gruppo animale più abbondante, sia come numero di specie che come biomassa e che comprende zooflagellati, sporozoi, sarcodini e ciliati) e metazoi (1.800.000 specie di organismi classificati, presenti sulla Terra).

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    Essi sono trascinati in senso orizzontale dalle correnti marine, alle quali non riescono ad opporsi, ma hanno la capacità di compiere delle vere migrazioni trasversali che sono di vitale importanza per evitare, sia le forti correnti degli oceani durante le ore diurne, sia i loro accaniti predatori, le esotossine che vengono prodotte dal fitoplancton, come anche potere passare indisturbati attraverso i tentacoli dei coralli.

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    I predatori dello zooplancton si identificano dai piccoli copepodi, piccoli crostacei, fino al gigantesco capodoglio, e forniscono alimento a piccole specie come sardine, acciughe, nonché ai più grandi animali marini come balene, lo squalo elefante e lo squalo balena.

    Nelle alte latitudini, come negli ambienti marini estremi che sono senza illuminazione solare in inverno, la migrazione biologica mediata dalla luce è stata storicamente considerata inesistente. Tuttavia, è stato dimostrato che la migrazione verticale di zooplancton si può verificare anche durante la parte più buia della notte polare, quando i livelli di illuminazione sono eccezionalmente bassi.

    Pochi mesi fa, i ricercatori hanno segnalato una scoperta sorprendente, pubblicata sulla rivista Current Biology il 7 gennaio scorso, ovvero che le creature marine che vivono in un fiordo Artico, anche in assenza di luce solare, è la luna che pilota le migrazioni verticali dei piccoli animali marini. Il comportamento è più probabile che sia un tentativo da par...

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    Last Post by Filippo Foti il 12 Jan. 2016
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  10. Regine incontrastate degli abissi del mare, stremate su una spiaggia dell’India

    By Filippo Foti il 14 Jan. 2016
    +1   -1    0 Comments   78 Views
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    Più di 100 balenottere sono state trovate spiaggiate sulla costa del Tamil Nadu in India. Per 45 di loro, malgrado i soccorsi, non c’è stato nulla da fare.


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    Almeno 45 piccole balene pilota a pinne corte, (Globicephala macrorhynchus) delle 100 che sono state trovate lunedì scorso sul tratto di costa lungo 16 km da Alanthalai a Kallamozhi, nel Tamil Nadu, non ce l’anno fatta a riprendere la via del mare, malgrado gli sforzi compiuti da numerosi soccorritori.

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    Globicephala macrorhynchus


    Alcune di esse, sono state salvate dai pescatori. Uno di essi, è stato il primo testimone che poi ha dato l’allarme.“Le balene hanno cominciato a raggiungere la riva in gruppi intorno alle cinque del mattino. E' molto strano, anche nel 1973, quando eravamo ragazzi, abbiamo assistito allo stesso fenomeno. Se molti di noi pescatori non li avessimo aiutate, molte altre balene sarebbero morte”. I pescatori, infatti, sono rimasti svegli tutta la notte per mantenere le balene in acqua trascinandole di nuovo in mare.


    Funzionari del Parco Nazionale Marino di Ramanathapuram, che sono corsi sul posto per ispezionare tutta la costa, hanno detto che faranno indagini per tentare di stabilire le cause di questo enorme spiaggiamento di massa delle balene.

    Membri relativamente grandi appartenenti alla famiglia dei delfini (Delphinidae), sono animali abbastanza longevi, buoni e sornioni, abbastanza socievoli, infatti e raro vederli da soli, e preferiscono rimanere in branchi numerosi come è successo in India. Le femmine possono arrivare a vivere anche 60 anni, mentre i maschi vivono circa 10 anni di meno. Sono

    Quali i possibili motivi?

    L’ex direttore di Zoological Survey K. Venkataraman ha riferito al "Times of India" che i cetacei, come questi spiaggiati, “sono mammiferi marini sociali. Vivono in gruppo, e se il leader è disturbato, soprattutto da rumori eccessivi sott'acqua, si disorientano immediatamente. Cominciano a deviare dal loro percorso normale e si dirigono verso la costa, ovvero allo loro fine”.
    Però, c’è da dire, che anche terremoti moderati, deviazioni geo-magneticche, e correnti di marea possono disorientare i cetacei.

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    “Lunedì scorso, ha detto Venkataraman, un terremoto di magnitudo 6,5 della scala Rich...

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    Last Post by Filippo Foti il 14 Jan. 2016
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