PROFUMODIMARE: TERRA, MARE, NATURA, CAMBIAMENTO CLIMATICO, BIODIVERSITÀ, TRANSIZIONE ECOLOGICA

Profumo di mare: Terra, mare, natura, cambiamento climatico, biodiversità, transizione ecologica


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DISCUSSIONI RECENTI

 




  1. Climate Action 2016 Forum apre oggi i battenti

    By Filippo Foti il 4 May 2016
    +1   -1    0 Comments   46 Views
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    Il cambiamento climatico e la sostenibilità rappresentano le questioni importanti della nostra epoca, e una robusta risposta multi-settoriale dovrà spostare le società verso un futuro più sostenibile per tutti.


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    In qualità di leader globale nella ricerca ambientale, analisi politiche e azioni per il clima; come co-sponsor di Azione per il clima 2016, e in linea con il ruolo come istituzione per la promozione della ricerca e della formazione per il bene pubblico, l'Università del Maryland è impegnata a sostenere i leader di governo, imprese, finanza, mondo accademico, della filantropia e della società civile nella effettiva attuazione di un nuovo regime climatico.

    A sostegno di questo impegno, l'Università del Maryland ospita oggi 4 maggio il “Climate Action 2016 Forum” con una conferenza pubblica a sostegno degli obiettivi prefissati. Il vertice si sposterà domani a Washington, DC e si protrarrà il giorno successivo 6 maggio.

    Il punto di riferimento sarà l’accordo di Parigi dello scorso dicembre che impegna tutti i paesi a tenere l'aumento della temperatura globale a "ben al di sotto di 2 gradi Celsius". Questa impresa richiede trasformazioni nazionali e globali dell'intera economia. Una robusta, risposta multisettoriale sarà la componente chiave di questa soluzione per spostare le società verso un futuro più sostenibile per tutti, in cerca del futuro che vogliamo.

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    Ma non è la fine della storia; è solo l'inizio.

    L'accordo di Parigi riconosce che il nuovo regime climatico prevede il sostegno attivo del mondo degli affari e della finanza, sindaci e governatori, del mondo accademico e della società civile, come così come dei governi nazionali. Il nuovo regime climatico creerà un piano per il progresso, per cercare la coalizione di tutti questi attori per determinare come è possibile accelerare le ambizioni e raggiungere il tipo di progressi necessari per garantire il nostro futuro.

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    La nostra comprensione del cambiamento climatico si sta rapidamente evolvendo dal problema più grande del mondo, alla più grande opportunità per il mondo.

    Il “Climate Action 2016 Forum”che vedrà la partecipazione di molte parti interessate si terrà due settimane dopo la cerimonia per la firma dell'accordo di Parigi, e otto mesi dopo l'adozione degli obiettivi di sviluppo sostenibile da tutti i governi del mondo. L’azione per il clima 2016 cercherà di rendere questa organizzazione su larga scala di azione in modo tale che sia più efficace e sostenibile, e di fornire un trampolino di lancio per l'attuazione degli ...

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    Last Post by Filippo Foti il 4 May 2016
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  2. Climate Action 2016 Forum: le sorti del pianeta in primo piano

    By Filippo Foti il 5 May 2016
    +1   -1    0 Comments   35 Views
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    Climate Action 2016 Forum, dove si discute la lotta al cambiamento climatico, attira giovani e un pubblico internazionale.


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    Come accennato nel post precedente, ieri, l'Università del Maryland ha ospitato il preludio di ciò che da oggi, e fino a domani, si sta discutendo a Washington, DC.

    Nel corso dell’evento inaugurativo, sono state tre le sessioni che si sono svolte, ognuna delle quali ha previsto dei percorsi che i partecipanti sono stati in grado di affrontare liberamente. Il ruolo accademico degli istituti di ricerca in attuazione del cambiamento climatico; La capacità di un futuro più resiliente attraverso opportuni investimenti; Cambiamenti climatici, povertà e vulnerabilità, nel terzo.

    L'Università del Maryland ha un fondo di sostenibilità che prevede il finanziamento di progetti che promuovono un impatto positivo sulla sostenibilità ambientale, nel campus e/o nella comunità locale, riducendo la quantità di rifiuti prodotti, ponendo molta attenzione alle risorse dei materiali utilizzati, per incoraggiare comportamenti sostenibili, e integrare la sostenibilità nella didattica e nella ricerca, migliorando l'esperienza degli studenti.

    Quale migliore sede come quella del Maryland, dunque, per organizzare un forum che riunisce professionisti del mondo imprenditoriale, della società civile, dei media e di tutti coloro che nella comunità accademica hanno lavorato su questi temi.

    Il presidente dell’università Wallace Loh ha detto che affrontare il cambiamento climatico è "forse la cosa più importante che può fare la generazione del nuovo millennio".

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    "Questo forum ha lo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica e portare tutte le parti diverse insieme, perché il governo non può farlo da solo", ha detto Loh. "Deve essere un processo che deve partire dal basso verso l’alto su tutta la società. Abbiamo bisogno di incorporare tutto il nostro programma di studi con il senso di urgenza che può fare la nostra nuova generazione", ha aggiunto, tra l'altro.

    Ben Cardin, senatore democratico del Maryland è intervenuto alla plenaria di apertura e di benvenuto intrattenendosi sulla "diplomazia" del clima e del successo dell'accordo di Parigi che ha avuto nella vita di tutti di tutte le persone del mondo, in quanto il cambiamento climatico non ha confine e che il Congresso farà in modo che gli Stati Uniti svolgano il loro impegno come promesso.

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    Tim Wirth, ex sottosegretario di stato per gli affari globali, un leader su questi temi fin dall&#...

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    Last Post by Filippo Foti il 5 May 2016
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  3. "Italian Offshore" combatte la petrolmonnezza nel Mediterraneo

    By Filippo Foti il 6 May 2016
    +1   -1    0 Comments   49 Views
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    Il mare non è solo quello che al momento appare come una meravigliosa distesa di luce e di vita, ma è anche “una barriera naturale dietro la quale si nasconde un intero mondo di piattaforme e condotte metalliche …”


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    "Italian Offshore", è un documentario-inchiesta sulle trivellazioni nei mari italiani che denuncia lo sfruttamento degli idrocarburi nell'Adriatico, con interviste e filmati di mare, lanciato recentemente per mezzo di un “crowdfunding”, ovvero, la pratica di finanziamento di un progetto con tante piccole somme di denaro elargite da un gran numero di persone, in genere tramite Internet. Musicisti, registi ed artisti hanno ricevuto con successo fondi promuovendo la consapevolezza di alcuni problemi attraverso appunto il crowdfunding.

    L'idea di Italian Offshore è stata premiata come il miglior progetto di inchiesta al DIG – Documentari Inchieste Giornalismi 2015, sezione Focus on Italy, da una giuria composta da alcuni tra i più importanti nomi del giornalismo di inchiesta italiano e straniero.

    Realizzato da Marcello Brecciaroli, con Manuele Bonaccorsi e Salvatore Altiero, il loro obiettivo è stato quello di produrre un documentario d'inchiesta che faccia luce su chi guadagna e chi perde nella nuova corsa al petrolio nel Mediterraneo.



    Marcello Brecciaroli è nato in Brasile e vive a Roma. Regista e giornalista, ha lavorato per alcune tra le maggiori emittenti televisive italiane tra cui Current TV, La7, Dmax. I suoi lavori sono stati approvati e finanziati da alcuni dei più importanti bandi europei, scrive e dirige documentari di inchiesta sociale.

    Manuele Bonaccorsi, giornalista professionista, nato in Sicilia e vive a Roma. Ha lavorato per Liberazione, Left, La7 e ha collaborato con Il Fatto Quotidiano e Report. Specializzato in inchieste economiche e ambientali (finanza, industria, rifiuti). Nel 2009 è stato tra i primi a scoprire e denunciare il sistema della Protezione Civile nel libro “Potere Assoluto, La Protezione Civile ai tempi di Bertolaso” (edizioni Alegre).

    Salvatore Altiero, nato a Napoli e vive a Roma. Ha un dottorato di ricerca in diritto ambientale. Collabora come blogger con Il Fatto Quotidiano e attualmente con l’Associazione “A Sud Ecologia e Cooperazione”, che si occupa di cooperazione tra nord e sud del mondo e il Centro per la documentazione dei conflitti ambientali. Ha pubblicato diversi articoli accademici su questioni legali, su riviste come "Gli Asini" e "Lo Straniero".

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    Last Post by Filippo Foti il 6 May 2016
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  4. Occhi “persi” nel blu e nel verde, per vivere meglio

    By Filippo Foti il 6 May 2016
    +1   -1    0 Comments   58 Views
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    La visibilità degli spazi blu e verdi come medicina naturale … il suo colore dà serenità e invita alla calma.


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    Viviamo in un mondo sempre più urbanizzato. Un sacco di paesi ricchi hanno oltre l'85 per cento della popolazione che vive nelle città, non sempre con panorami mozzafiato. Anzi in centri urbani dove cemento cozza contro cemento. E’ lì che vengono riscontrati i casi di maggiori disagi mentali.

    “Mens sana in corpore sano”, ovvero, mente sana in un corpo sano è stata pronunciata per la prima volta dal poeta Decimo Giunio Giovenale nel I° secolo d.C. e i latini sottolineavano l'importanza dell'attività fisica nel mantenere delle buone funzioni cerebrali.

    Un tempo si attribuiva più importanza all’attività fisica per migliorare la circolazione, la respirazione, il trofismo muscolare, e accusare una minore fatica nel compiere i normali gesti quotidiani diminuendo la percentuale di grasso corporeo. Oggigiorno un miglioramento ad adattarsi nel sociale e avere più sicurezza nei rapporti con gli altri, e pertanto ridurre lo stress fisico e psicologico, deriva, anche se non soprattutto, dagli effetti rilassanti e calmanti che possiamo avvertire nel luogo dove abitiamo o dove spesso andiamo.

    Ricercatori dell'Università di Canterbury (Nuova Zelanda) e del Michigan State University negli Stati Uniti, utilizzando vari dati topografici, hanno studiato la visibilità degli spazi blu e verdi da posizioni residenziali a Wellington, Nuova Zelanda, esaminando gli effetti che avevano l’osservazione rispettivamente degli spazi blu e verdi.

    Il team ha esaminato circa 450 adulti a Wellington City, Nuova Zelanda e ha utilizzato i dati sulla visibilità dello spazio "blu" e dello spazio "verde" da luoghi residenziali della zona. Spazio blu incluso il Mar di Tasmania e l'Oceano Pacifico, che circondano Wellington, mentre lo spazio verde compreso tra foreste e parchi verdi.

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    La domanda è apparsa spontanea: Vivere vicino al mare, che i ricercatori chiamano spazio blu, può migliorare la nostra salute mentale?

    La nuova ricerca suggerisce che c'è un'affinità tra la nostra qualità del vivere quotidiano e l'ambiente marino. In poche parole chi vive in una casa con vista su uno specchio d’acqua, come può essere anche un lago, un fiume, o gli occhi spaziano verso spazi verdi, ma soprattutto il mare, dove si sono di più concentrati gli studi, beneficia di un miglioramento della propria salute mentale.

    Secondo Ambra L. Pearson del...

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    Last Post by Filippo Foti il 6 May 2016
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  5. Creato un emettitore di luce blu a base di cemento

    By Filippo Foti il 6 May 2016
    +1   -1    0 Comments   42 Views
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    I materiali possono essere modificati per l'impiego e la durata. Nuova scoperta che rende le strutture a base di cemento luminose senza la necessità di energia elettrica.


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    Creato un emettitore di luce blu a base di cemento che assorbe l’energia solare e la restituisce all’ambiente che può durare fino a 100 anni per illuminare strade, autostrade o piste ciclabili, senza la necessità di energia elettrica.

    Al fine di illuminare strade, autostrade o piste ciclabili, senza la necessità di energia elettrica, Ph.D. José Carlos Rubio, presso l'Università di Michoacan di San Nicolas Hidalgo, ha creato qualcosa di veramente straordinario.

    "Nove anni fa, quando ho iniziato il progetto, ho capito che non c'era nulla di simile in tutto il mondo, e così ho iniziato a lavorare su di esso. Il problema principale è che il cemento è un corpo opaco che non consente il passaggio della luce al suo interno”, ha sottolineato il dottor Rubio.

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    Ha spiegato che il cemento comune è una polvere che quando viene mescolato con l’acqua, si dissolve come una pillola effervescente. "In quel momento inizia a diventare un gel, simile a quello utilizzato per lo styling, ovvero la messa in piega per i capelli, ma molto più forte e resistente. Allo stesso tempo, si formano alcuni fiocchi cristallo, questi sono indesiderabili sottoprodotti del cemento indurito".

    Per questo motivo, il ricercatore ha focalizzato la sua ricerca sulla modifica della microstruttura del cemento al fine di eliminare i fiocchi di cristalli e renderlo completamente gel, contribuendo così ad assorbire l'energia solare e poi restituirla all'ambiente come luce.

    Il dr. Rubio ha precisato che questo nuovo materiale può avere un mercato ampiamente commerciale. Gli edifici, le strade, autostrada o una struttura che è fatta di questo nuovo cemento è in grado di assorbire l'energia solare ed emetterla durante la notte per circa 12 ore.

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    José Carlos Rubio


    Considerando che la maggior parte dei materiali fluorescenti sono fatti di plastica e hanno una media di 3 anni di vita, perché decadono con i raggi UV, tuttavia, questo nuovo cemento è molto resistente al sole ed ha una durata stimata di 100 anni.

    Inoltre, è ecologico perché è fatto di sabbia, polvere o argilla che diventa il gel, e durante il suo ciclo di vita l'unico residuo che produce è vapore acqueo. Attualmente, esiste in colore blu o verde, e l'intensità della luce può essere regolata per evitare agli automobilisti di essere abbaglianti.
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    Last Post by Filippo Foti il 6 May 2016
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  6. “Gerbera Gialla 2016" a Reggio Calabria

    By Filippo Foti il 8 May 2016
    +1   -1    0 Comments   75 Views
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    “Gerbera Gialla” lo scorso 2 maggio, organizzata dall’Associazione “Riferimenti - Coordinamento nazionale antimafia” di Adriana Musella, a Reggio Calabria.


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    Il presidente del Senato Piero Grasso, in occasione della sua visita presso la Scuola Allievi Carabinieri di Reggio Calabria, la 23a edizione della “Gerbera Gialla”, ha detto, tra l’altro: “Molti cittadini saranno chiamati tra poche settimane al voto per rinnovare le amministrazioni comunali”. Vi troverete di fronte a un bivio: da una parte la richiesta di un favore, una raccomandazione, uno scambio indecente. Dall’altra la dignità, la bellezza e la fierezza di un comportamento onesto, etico, responsabile, consapevole di non anteporre l’interesse individuale al bene pubblico. Vi assicuro che non c’è moneta, utilità che valga il rifiuto di quello che Paolo Borsellino definiva ‘il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità".

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    Il Presidente Pietro Grasso e Adriana Musella premiano il Comandante Andrea Alessandrelli Direttore Marittimo di Calabria e Basilicata.


    “Voi tutti, ragazze e ragazzi, rivolgendosi agli allievi Carabinieri di Reggio Calabria, ne siete l’esempio: siete qui perché alcuni adulti hanno creduto profondamente nella vostra formazione civica, hanno voluto impegnarsi e dedicare tempo e risorse per farvi conoscere la storia del vostro territorio e di chi per questa terra ha dato la vita. Quella che dobbiamo ancora vincere è la battaglia della trasparenza, dell’impegno, della cultura. Per poter vincere abbiamo bisogno di alcune cose: un’imprenditoria onesta, una politica pulita, un’informazione libera, cittadini consapevoli. Per contrastare le mafie la politica deve fare una scelta di campo chiara e inequivocabile contro la corruzione, l’economia sommersa, il riciclaggio, i capitali illeciti, l’evasione fiscale, i delitti societari”.

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    La cerimonia, come si legge nell’articolo segnalato in questa sezione, svolta lo scorso 2 maggio, è stata organizzata dall’associazione “Riferimenti - Coordinamento nazionale antimafia” di Adriana Musella.

    “Gerbera Gialla, si legge nel breve resoconto, nasce per ricordare le vittime della criminalità e in particolare la strage del 3 maggio 1982 in cui venne ucciso il noto industriale Gennaro Musella. Durante la cerimonia, il Direttore Marittimo della Calabria e Basilicata tirrenica, Capitano di Vascello Andrea Agostinelli - accompagnato dal 1°Maresciallo Claudio Giannuzzi in rappresentanza degli equipaggi della motovedetta CP326 - ha ricevuto dalle ...

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    Last Post by Filippo Foti il 8 May 2016
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  7. Aree Marine Protette: obiettivo 10X20 in mari e oceani concordato a livello globale

    By Filippo Foti il 11 May 2016
    +1   -1    0 Comments   166 Views
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    Aree Marine Protette in Italia: poco più dell'1% dell'intero Mar mediterraneo è sotto protezione. E nel resto del pianeta solo poche eccellenze.


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    Granchio, (Brachyura Linnaeus):sono apparsi sulla Terra durante periodo Giurassico, 200 milioni di anni fa. E’ arrivato il tempo anche per loro?


    Complessivamente si stima che, su circa 22.280 chilometri quadrati di mare di propria giurisdizione, è protetto solo un decimo delle coste italiane. Nel resto del pianeta non si sta molto meglio. Le aree marine protette nell’intero pianeta coprono appena il 2% della superficie oceanica globale. Ci sono pure delle eccellenze come, ad esempio, in Gran Bretagna, dove il governo, malgrado alcuni oppositori, protegge 8.000 miglia quadrate, più del 20% delle loro acque in tutto il Regno Unito. Comunque, circa 3 milioni di chilometri quadrati di acque marine, nel 2015 anno da record per la protezione dei mari, sono state trasformate, in aree marine protette.

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    Per avere una reale protezione degli ecosistemi marini, contribuendo a ripristinare gli stock ittici del mare a beneficio di tutti noi e soprattutto delle popolazioni costiere, la percentuale tutelata dalle aree marine protette, deve raggiungere almeno il 10% entro il 2020. Da questa percentuale è nato “10 x 20”. E ciò vale a livello globale nel pianeta.

    Secondo la classificazione che fornisce il Ministero dell’Ambiente, aggiornata al 22.07.2013 le Aree Marine Protette (AMP), si distinguono in:

    Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea (ASPIM) e Aree marine istituite.

    La lista delle Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea (ASPIM), comprende 32 siti, tra i quali anche l’area marina protetta internazionale del Santuario per i mammiferi marini. Le aree marine protette italiane (ASPIM), inserite nella lista delle sono 10:

    Portofino; Miramare; Plemmirio; Tavolara Punta Coda Cavallo; Torre Guaceto; Capo Caccia Isola Piana; Punta Campanella; Porto Cesareo; Capo Carbonara e Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre.

    Le aree marine istituite, che tutelano in tutto circa 228.000 ettari di mare, circa 700 chilometri di costa e, unitamente a 2 parchi sommersi, sono 30:

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    Area marina protetta Capo Caccia - Isola Piana; Area marina protetta Capo Carbonara; Area marina protetta Capo Gallo - Isola delle Femmine; Area marina protetta Capo Rizzuto; Area marina protetta Cinque Terre; Area marina protetta Costa degli Infreschi e della Masseta; Area marina protetta Isola dell'Asinara; Area marina protetta Isola di Bergeggi; Area marina protetta Iso...

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    Last Post by Filippo Foti il 11 May 2016
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  8. La Norvegia limita il petrolio e si da alla pesca...

    Tags
    Mare a 360°
    By Filippo Foti il 16 May 2016
    +1   -1    0 Comments   210 Views
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    La Norvegia chiude alcuni impianti estrattivi di petrolio e si da ... alla pesca.


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    La notizia che la compagnia petrolifera norvegese Statoil avrebbe iniziato la procedura per la chiusura degli impianti estrattivi di petrolio presenti sulla piattaforma continentale nel Mare del Nord, era già circolata a metà luglio del 2012. Non ci abbiamo creduto! Infatti in quel periodo si susseguirono una serie di smentite.

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    In quel periodo la Statoil, interamente controllata dallo Stato, era stata interessata da uno sciopero dei lavoratori appunto nel mese di luglio, per una richiesta di prepensionamento a 62 anni, non presa in considerazione. In quel periodo la produzione di petrolio della Norvegia scese al livello più basso dall'agosto del 1991, quando la piattaforma di gas "Sleipner A", una struttura in cemento armato per acque profonde, affondò nel Mare del Nord, durante un test di zavorra controllata.

    Il 23 Agosto del 1991, l’affondamento della piattaforma provocò una perdita stimata in 700 milioni di dollari. La rottura causò addirittura un effetto sismico del terzo grado della scala Richter. Le analisi effettuate dopo l’incidente provarono che il disastro fu causato da un errore di analisi computazionale.

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    La Norvegia da un colpo al cerchio e uno alla botte.

    La notizia inaspettata è che il primo produttore europeo di petrolio ha deciso di investire sulle rinnovabili e trarre il massimo profitto con la pesca del salmone. I livelli in cui oggi si sta attestando il prezzo del petrolio, fanno diventare questo pesce quasi redditizio come l’oro nero.

    La multinazionale norvegese Statoil, sta facendo però un’azione di forza per potere operare nei pressi degli arcipelaghi delle Lofoten e delle Vesterålen, isole dove la pesca è l’unica fonte di reddito, ma le associazioni ambientaliste si oppongono tenacemente per salvaguardare uno dei posti più suggestivi e ricchi di tante specie di pesci, come anche il merluzzo e dove sono presenti le condizioni climatiche ottimali per l’essiccazione all’aperto su apposite rastrelliere esposte al sole e al vento, diventando stoccafisso, il più famoso al mondo, che nel 2014 ha ottenuto la denominazione di origine protetta.

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    Last Post by Filippo Foti il 16 May 2016
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  9. L’oro nero ormai al tramonto non è poi così nero

    By Filippo Foti il 19 May 2016
    +1   -1    0 Comments   160 Views
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    Il petrolio, ormai al tramonto, rimane sempre un cappio al collo per l’umanità, anche se non è tutto nero, quello che è stato l’oro nero.


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    Il petrolio si è formato molti milioni di anni fa, quando soprattutto nel mare c’era tanta fauna marina. E questo è un processo, che in molte zone inesplorate, continua ancora oggi.

    Organismi animali e vegetali che si depositano e si decompongono in ambienti (bacini) privi di ossigeno, danno origine all’oro nero. Una volta, si accumula in rocce serbatoio che contengono petrolio e gas metano in alto, e acque salmastre stratificate in basso. La temperatura all'interno di queste rocce può raggiungere 150°C e la pressione circa 900 atmosfere.

    La distillazione del petrolio.

    Da una raffineria di petrolio greggio, formato da una miscela di idrocarburi a diverso peso molecolare, si ottengono diversi prodotti derivanti dalla distillazione frazionata del petrolio. Gli addetti ai lavori stimano che da un barile, che contiene 163,65 litri di petrolio, si ricavano circa 50 litri di benzina (più o meno il 22% del barile, il primo prodotto che si estrae dal petrolio greggio) e circa 50 litri di gasolio (il 23% circa del barile e il secondo prodotto che si estrae). Quasi il 90% è il ricavato in carburante.
    Altri prodotti sono: il 7% circa del barile per ricavare cherosene per gli aerei, il 5% di gpl (gas di petrolio liquefatto), il 5% di bitume per manti stradali e per rivestire e impermeabilizzare, il 5% per produrre materiali in plastica, e il 3% per produrre lubrificanti. I dati possono variare in base ai diversi sistemi di distillazione e alle diverse fonti da cui si attingono le notizie.

    Oltre alla benzina per le nostre auto, il petrolio greggio si trasforma in una varietà infinita di prodotti che usiamo ogni giorno. Quanto per citarne alcuni: da prodotti personali come shampoo e lozioni, conservanti alimentari e fertilizzanti, e per i sacchetti di plastica e imballaggi che oggi sono onnipresenti.

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    Conosciamolo meglio.

    Il mercato per il petrolio greggio decollò dopo che il geologo canadese Abraham Gesner, nel 1846 e per la prima volta, iniziò a distillare kerosene dal carbone. Il suo uso si diffuse rapidamente oltre che in Pennsylvania anche nella città di New York grazie anche al fatto che l'olio di balena, usato sino a quel momento come combustibile per l'illuminazione, cominciava a scarseggiare a causa della pesca anche allora intensiva nell’Atlantico.

    Ma il capodoglio era l'obiettivo principale per il petrolio nel corso di molti anni, creat...

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    Last Post by Filippo Foti il 19 May 2016
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  10. Ciò che la plastica può diventare

    By Filippo Foti il 19 May 2016
    +1   -1    0 Comments   55 Views
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    Una delle cose che tutti noi possiamo fare per proteggere e migliorare il nostro ambiente è il riciclaggio.


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    Oggi una bottiglia di plastica può contenere tanti liquidi, ma che cosa può diventare dopo averla usata?
    Diamo uno sguardo ad alcune delle materie plastiche che si utilizzano tutti i giorni:
    Bottiglie e contenitori utilizzati per il latte, shampoo, detersivi per bucato, detergenti per la casa ed altro ancora.

    Che cosa possono diventare?

    Quando sono riciclate si possono fare nuove bottiglie e contenitori, tavoli da picnic, panchine per giardini, attrezzature per parchi giochi, recinzioni e giochi per bambini, contenitori per il riciclaggio, tappi di bottiglia, batterie per le nostre auto, rastrelli da giardino, contenitori, borse per la spesa riutilizzabili, corde, scope ... e chi più ne ha ne citi.

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    Bimbi campioni di riciclo, assegnati premi 'R-Generation' per raccolta Pet a scuola
    è quanto leggiamo in questa sezione dedicata da adnkronos alla sostenibilità.

    Un kit di 160 attrezzi da palestra realizzati in plastica riciclata, è il premio assegnato oggi all'Istituto comprensivo Elsa Morante di Roma, vincitore della quarta edizione del premio ‘R-Generation’ nella campagna educativa sul riciclo 'Raccogli la plastica, semina il futuro', promosso da Nestlé Vera del Gruppo Sanpellegrino e patrocinata dal ministero dell'Ambiente.

    Oltre ai ragazzi romani ad aggiudicarsi il premio della quarta edizione della campagna che ha coinvolto 107 scuole primarie tra Lazio, Sicilia e Campania, sono stati anche gli studenti dell'Istituto comprensivo De Filippo di Napoli e dell'Istituto comprensivo Perez di Palermo.

    Da novembre 2015 a gennaio 2016, sono state raccolte dagli alunni quasi 1 milione di bottiglie di plastica, per un totale di circa 23 tonnellate di Pet prelevati dalle scuole delle 3 città coinvolte. Con la plastica raccolta quest’anno si possono produrre 47.000 coperte di pile o 35.000 felpe.

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    "Riciclando la plastica possiamo creare nuove cose", questo è quello che Riccardo, studente dell'Elsa Morante dice di aver imparato da questo progetto. "E' un progetto di educazione all'ecologia molto carino - commenta Camilla Buitoni, vicepresidente del consiglio d'Istituto dell'Elsa Morante di Roma - oltre a far parte del consiglio d'istituto sono mamma di un bambino che è andato raccattando bottiglie...

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    Last Post by Filippo Foti il 19 May 2016
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