PROFUMODIMARE: TERRA, MARE, NATURA, CAMBIAMENTO CLIMATICO, BIODIVERSITÀ, TRANSIZIONE ECOLOGICA

Profumo di mare: Terra, mare, natura, cambiamento climatico, biodiversità, transizione ecologica


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DISCUSSIONI RECENTI

 




  1. Da dove arrivano i pericoli per il mare...
    e cosa si può fare per ovviare!

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    Mare a 360°
    Storie
    By Filippo Foti il 5 Feb. 2010
    +1   -1    0 Comments   56 Views
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    Il livello di inquinamento e le sostanze nocive presenti nel mare ha superato ampiamente le capacità sua capacità di autodepurazione.


    batiscafo_Trieste

    Jacques Piccard e Don Walsh emergono dal batiscafo Trieste dopo la loro riuscita discesa
    con equipaggio sul fondo della Fossa delle Marianne nel gennaio 1960


    Dall’antichità classica in poi, fino ai giorni nostri, la collocazione dell’Italia nel centro del Mediterraneo appare vitale, sia per motivi culturali, che per motivi socio-economici.
    È nel mare della nostra penisola che si gioca la partita decisiva di uno sviluppo sostenibile e dei futuri equilibri geopolitici internazionali.

    Ma il Mediterraneo, purtroppo, è un mare a rischio: esso, pur rappresentando solo lo 0,8% delle acque di tutto il globo terrestre, raccoglie il 12% della biodiversità marina totale, poiché possiede un patrimonio di biodiversità tra i più significativi del mondo. Noi stiamo perdendo questo patrimonio inestimabile a causa dell’inquinamento.

    Certamente il mare ha una grande capacità di autodepurazione: l’enorme quantità di acque diluisce le sostanze nocive e tuttavia il livello di inquinamento ha superato ampiamente le capacità di autodepurazione del nostro mare.Le cause dell’inquinamento marino sono ormai ben note a tutti: l’aumento della popolazione sulle coste, lo sviluppo industriale, i rifiuti delle imbarcazioni , le collisioni delle petroliere, le navi che scompaiono e così via.

    Gli effetti dell’inquinamento marino sono devastanti. Le sostanze tossiche di origine industriale (come il lindane, che è un pesticida, e inoltre il piombo, il cromo e il mercurio), non essendo biodegradabili, si accumulano. Passano da un organismo all’altro lungo la catena alimentare: dalle alghe ai piccoli crostacei, che vengono mangiati dai piccoli pesci, a loro volta preda di pesci più grandi, come tonni e merluzzi. In ognuno di questi passaggi la sostanza tossica si concentra e diventa sempre più pericolosa. L’uomo che è l’ultimo anello di questa catena alimentare, ne subisce le conseguenze, contraendo malattie immunodepressive, endocrine e tumorali.

    Altri effetti, alquanto dannosi, riguardano la perdita dell’habitat; i cetacei sono certamente tra le specie che meglio testimoniano lo stato di salute del nostro mare dove, su ventuno specie di cetacei che dovrebbero abitarlo, soltanto otto sono regolarmente avvistate.

    Per salvaguardare la biodiversità è sorta una grande comunità di persone, ovvero il ( Il Countdown 2010).

    Per esercita...

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    Last Post by Filippo Foti il 5 Feb. 2010
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  2. Le bellezze delle profondità marine
    lo spettacolo della natura.

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    Mare a 360°
    By Filippo Foti il 5 Feb. 2010
    +1   -1    0 Comments   112 Views
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    Con una superficie più che doppia rispetto alle terre emerse (310 milioni di chilometri quadrati, otto volte quella della Luna!) il mare è un vero e proprio mondo nascosto agli occhi degli uomini. Quattro quinti della flora e della fauna del mondo intero vivono nei mari costieri poco profondi che limitano i continenti e solo con cifre di smisurata grandezza si può definire la densità di popolazione di queste acque.
    Una piccolissima parte di questa vita è rappresentata da pesci, poriferi, conchiglie, coralli e alghe dove la natura sembra aver giocato con le forme e i colori per stupire ogni volta noi uomini, ultimi arrivati a scoprire questo fantastico pianeta blu.
    In nessun luogo al mondo la vita sfoggia una moltitudine di colori e forme maggiore che nelle formazioni madreporiche, le cosiddette barriere coralline. Si tratta di vere e proprie città del mondo sottomarino: comunità sovrappopolate a cui danno il loro contributo organismi appartenenti a quasi tutti i gruppi più importanti del regno animale e vegetale.
    La distribuzione mondiale delle scogliere coralline è certamente limitata da fattori ambientali quali, la temperatura.
    Lo sviluppo delle scogliere avviene solo in quelle aree dove la temperatura media annua dell'acqua non scende al di sotto dei 20° C.
    La luce , la simbiosi con organismi autotrofi determina una distribuzione verticale di questi organismi limitata ai 60 metri di profondità: al di sotto, la scarsa luce non permette una sufficiente attività fotosintetica ed alcune specie di pesci, non possono sopravvivere.
    La necessità di vivere in acque estremamente limpide, prive cioè di materiale in sospensione che impedisce alle madrepore di sviluppare grosse formazioni in prossimità dei grandi sistemi fluviali, ad esempio lungo la costa occidentale dell’Africa e la costa orientale dell’America Meridionale, zone dove gli elevati tassi di sedimentazione diminuiscono.

    Edited by Filippo Foti - 13/12/2020, 17:54
    Last Post by Filippo Foti il 5 Feb. 2010
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  3. Vi presento la mia barca
    ....fateci conoscere la vostra..

    By Filippo Foti il 5 Feb. 2010
    +1   -1    0 Comments   50 Views
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    Image and video hosting by TinyPicQuesta è la mia barca, vuoi mostrarci la tua,..ma quella vera però :D image
    Last Post by Filippo Foti il 5 Feb. 2010
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  4. A me piace la pesca subacquea
    .........ed a voi?

    By Filippo Foti il 5 Feb. 2010
    +1   -1    2 Comments   82 Views
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    ATTREZZATURE

    Ecco uno degli argomenti basilari e sicuramente più interessanti per chi inizia.
    Per chi inizia, le attrezzature necessarie per effettuare la pesca subacquea sono:la boa segnasub, la maschera ed il fucile.
    Dai siti, dalle riviste specializzate e dai manuali si possono facilmente apprendere le varie nozioni, però è sempre meglio rivolgersi a qualche amico sub.Vi darà consigli più "disinteressati"!
    Al primo posto, a mio avviso, riveste molta importanza il pallone segnasub: è di vitale necessità per la nostra sicurezza in mare.Devono essere presi alcuni accorgimenti importanti per impedire che questo attrezzo influisca negativamente sulla nostra azione di pesca. Il pallone dovrà sempre essere trainato e dovremo avere la possibilità di sganciarlo velocemente in ogni evenienza.
    Inoltre, dovremo assicurarci che, almeno, il tratto finale del sagolone non spaventi eccessivamente i pesci, che naturalmente non gradiscono questo cordone ombelicale. In particolare, dovremo legare il pallone ad un sagolone galleggiante (circa 10-15 mt), magari dotandolo sulla parte finale di un galleggiante piccolo e idrodinamico. A questo punto costruiremo la parte che unirà il sagolone al subacqueo immerso, utilizzando un tratto di nylon del 50 - 60 lungo circa 10 mt, in modo che sia invisibile al pesce che insidieremo. Il nylon così utilizzato terminerà in un moschettone a sgancio rapido che potremo collegare ad un pedagno (piombo) anch'esso sgancio rapido.
    Si usa spesso, ad esempio, collegare la parte terminale del nylon ad un piccolo spezzone di sagola (della lunghezza di circa 30 cm) e poi al moschettone. Questo consente di controllare e maneggiare meglio il tutto che avrà meno probabilità di intrigarsi con i piombi.
    Potremo quindi iniziare la nostra battuta di pesca svolgendo circa 20 mt di sagola, in modo da avere il pallone alla giusta distanza di sicurezza evitando però che intralci nostra battuta di pesca. Ricordiamoci che il pallone dovrà sempre essere munito della bandiera rossa con diagonale bianca che, normativamente, è il solo riconoscimento del subacqueo immerso. Un pallone sprovvisto di bandierina ci esporrà ad una contravvenzione di circa 1032 Euro.
    Il Fucile: non essendo ancora sub specializzati ...

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    Last Post by Filippo Foti il 5 April 2010
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  5. Spaghetti alle vongole
    anche mettendo le cozze va bene.

    By Filippo Foti il 5 Feb. 2010
    +1   -1    0 Comments   64 Views
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    Spaghetti alle vongole
    INFORMAZIONI
    - per 2 persone;
    - per 420 Kcal a porzione
    - facile a prepararsi;
    - pronta in 30 minut;i
    - ricetta light.

    NOTE: il tempo di preparazione indicato non tiene conto dello spurgo delle vongole, procedura necessaria per eliminare i residui di sabbia. Occorre lasciarle a bagno in acqua e sale per due ore circa. La proporzione giusta è di un cucchiaio di sale ogni litro d’acqua.

    INGREDIENTI
    - 500 gr. di vongole;
    - una decina di rametti di prezzemolo;
    - 1 spicchio d'aglio;
    - 2 cucchiai d'olio extravergine di oliva;
    - pepe;
    - 160 gr. di spaghetti;
    - sale grosso.

    PREPARAZIONE


    Lavare accuratamente le vongole sotto acqua corrente e metterle in una casseruola adeguata. Porle sul fuoco a fiamma vivace ed attendere che si aprano. Generalmente occorrono 5-7 minuti e mescolare di tanto in tanto.
    Quando sono pronte sgusciarle lasciandone qualcuna intera per decorare e filtrare il liquido di cottura.
    Selezionarne le foglie di prezzemolo e tritarle finemente con la mezzaluna su un tagliere assieme allo spicchio d'aglio spellato.In una padella mettere l'olio, il trito e farlo soffriggere a fiamma dolce facendo molta attenzione a che l'aglio non bruci. Unire le vongole e mescolare accuratamente aggiungendo appena un bicchiere d'acqua, far insaporire qualche istante, unire una grattugiata di pepe, spegnere il fuoco e coprire.
    Lessare la pasta in abbondante acqua salata e, poco prima di scolarla, aggiungere mezzo mestolo di acqua di cottura nella padella del condimento, quindi accendere il fuoco.
    Saltare la pasta scolata a fiamma vivace nella padella del condimento per qualche minuto, girando di frequente.
    Servire immediatamente con un filo d'olio a crudo e decorare con foglie di prezzemolo.

    E...............buon appetito!!!!!!!! Suggerisci tu una ricetta.... ;)



    ...

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    Last Post by Filippo Foti il 5 Feb. 2010
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  6. Il nostro benvenuto,
    a tutti gli ospiti in "profumo di mare".

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    Storie
    By Filippo Foti il 5 Feb. 2010
    +1   -1    9 Comments   92 Views
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    Italy's itineraries are innumerable, like its beauty, whicth attract many tuorists and scholars from all over the world.

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    Itinéraires Italie sont innombrables, comme sa beauté, whicth attirer tuorists nombreuses et universitaires de partout dans le monde.
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    In Italien gibt unzählige Routen, wie ihre Schönheit, whicth ziehen viele tuorists und Wissenschaftler aus der ganzen Welt.

    Vous étes les bienvenus dans nos mers.You are welcome in our seas.
    Last Post by Stanchibus il 20 April 2010
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  7. Sciogliamo il ghiaccio...
    proponetene una voi.

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    By Filippo Foti il 5 Feb. 2010
    +1   -1    0 Comments   57 Views
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    Il più bello dei mari

    Il più bello dei mari
    è quello che non navigammo.
    Il più bello dei nostri figli
    non è ancora cresciuto.
    I più belli dei nostri giorni
    non li abbiamo ancora vissuti.
    E quello
    che vorrei dirti di più bello
    non te l'ho ancora detto.

    NERUDA

    Qui io ti amo.
    Tra i pini scuri si srotola il vento.
    Brilla fosforescente la luna su acque erranti.
    Passano giorni uguali, inseguendosi l'un l'altro.

    Si dirada la nebbia in figure danzanti.
    Un gabbiano d'argento si stacca dal tramonto.
    A volte una vela. Alte, alte stelle.

    O la croce nera di una nave. Solo.
    A volte mi alzo all'alba e persino la mia anima è umida.
    Suona, risuona il mare lontano.
    Questo è un porto.
    Qui io ti amo.

    Qui io ti amo e invano l'orizzonte ti occulta.
    Ti sto amando anche in mezzo a queste cose fredde.
    A volte vanno i miei baci su quelle navi gravi,
    che corrono sul mare dove non arriveranno.
    Mi vedo già dimenticato come quelle vecchie ancore.

    Sono più tristi le banchine quando ormeggia la sera.
    Si stanca la mia vita inutilmente affamata.
    Amo quel che non ho. Tu sei così distante.
    La mia noia lotta con lenti crepuscoli.
    Ma poi giunge la notte e inizia a cantarmi.
    La luna proietta la sua pellicola di sogno.

    Mi guardano con i tuoi occhi le stelle più grandi.
    E poiché io ti amo, i pini nel vento
    vogliono cantare il tuo nome con le loro foglie metalliche.

    Edited by Filippo Foti - 4/4/2021, 22:52
    Last Post by Filippo Foti il 5 Feb. 2010
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  8. Non poteva non essere che........
    questo disco........

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    Storie
    By Filippo Foti il 5 Feb. 2010
    +1   -1    0 Comments   37 Views
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    Dedicata ai nuovi utenti di " https://profumodimare.forumfree.it "





    Edited by Filippo Foti - 25/2/2019, 10:32
    Last Post by Filippo Foti il 5 Feb. 2010
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  9. Dedicato a chi ama il mare blu,
    ai miei amici di "Blumania".

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    Mare a 360°
    By Filippo Foti il 5 Feb. 2010
    +1   -1    0 Comments   82 Views
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    DEDICATO A CHI AMA IL MARE ED AI VERI VALORI CHE NASCONO E CRESCONO ATTORNO A " LUI "


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    Ora è inverno. Non sento più il suono delle onde del mare che si infrangono sulla scogliera né le urla dei pescatori che strillano per vendere la loro mercanzia. Non vedo più al mio orizzonte, la luce di un faro che mi faccia orientare nella giungla della vita né, tantomeno, barche di pescatori, di diportisti, di gommoni e di barconi con disperati clandestini in cerca di un mondo migliore.

    Pensieri che si rincorrono nella mia mente a mo' di un valzer ammaliatore sulle onde di questo Mediterraneo che ha visto scorrere tanta storia e tanti navigatori. Quel “mare nostrum” che ci racconta l’odissea dei tanti marinai di passaggio.

    Ho avuto la forza di "ascoltare" gente di mare ed ho offerto loro un rum al bar del porto ed essi a volte mi hanno dato la loro amicizia e rivelato la loro storia.
    Mi hanno fatto credere, mi hanno incoraggiato, mi hanno fatto sognare, mi hanno creato anche delle "illusioni".
    Loro, gli anziani, con ampi solchi che datavano i loro volti senza pietà alcuna, dicevano: “provate a guardare il mare è difficilmente riuscirete a dimenticarlo, provate a navigarlo e sarete per sempre suoi per sempre. Invece, il mare, nel suo essere inesplorato, nella sua immensità, sembra quasi che ci guardi con supponenza.
    Ma no, non è così! Non ci ignora, è troppo superiore per farlo. Cerca solo la nostra attenzione, il nostro rispetto. Ed allora quale miglior modo di concederglielo, accarezzandolo su una qualsiasi imbarcazione, piccola o grande che sia?

    Il silenzio irreale di una prora che fende il pelo dell’acqua rappresenta una sensazione unica che solo i veri amanti della vita riescono ad apprezzarne l'essenza.
    Sarà difficile trovare questo silenzio, quando lui si arrabbia, si Lui e non esso, perché il mare non è una cosa ma è una Vita. Infatti nell’imponente ed implacabile forza in tempesta e nell’ira del vento, suo fedele alleato, sembra voglia ricordarci quanto siamo piccoli al Suo cospetto.

    Andare per mare ci insegna a valutare le situazioni, ad affrontare i pericoli, il giusto modo per crescere e trovare quell’equilibrio che il quotidiano, ci impedisce molto spesso di raggiungere. Andare per mare insegna a non sottovalutare niente ed educa al rispetto delle regole, soprattutto a quelle della vita.

    La corretta valutazione delle difficoltà che si incontrano, il confronto con le proprie capacità e l’opportunità di conoscere e valutare le singole situazioni sono la base propedeutica nell’andare per mare e per imparare che non esistono limiti...

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    Last Post by Filippo Foti il 5 Feb. 2010
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  10. Gioca con noi. Puoi anche votare se ti piacciono o meno i test su argomenti del blog.

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    Mare a 360°
    Natura
    Storie
    By Filippo Foti il 5 Feb. 2010
    +1   -1    1 Comments   78 Views
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    Che tipo da spiaggia sei tu? Un polpo, una sirena che non esce mai dall'acqua? Esistono tanti tipi da spiaggia diversi quasi quante sono le spiagge delle Isole Canarie. Scopri quale sei tu! Clicca l'immagine per fare il test e scopri il tuo personaggio.



    Source:ciaoisolecanarie.com

    Edited by Filippo Foti - 5/4/2021, 21:09
    Last Post by Filippo Foti il 6 Feb. 2010
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Grafica: Yolia   -   Code: El Gringo 89   -   Vieni a trovarci su www.ffmagazine.forumfree.it