PROFUMODIMARE: TERRA, MARE, NATURA, CAMBIAMENTO CLIMATICO, BIODIVERSITÀ, TRANSIZIONE ECOLOGICA

Profumo di mare: Terra, mare, natura, cambiamento climatico, biodiversità, transizione ecologica


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DISCUSSIONI RECENTI

 




  1. Aleksander Doba irripetibile navigatore solitario in kajak.

    By Filippo Foti il 10 Nov. 2017
    +1   -1    0 Comments   887 Views
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    Aleksander Doba, detto Olek, polacco e incorreggibile sognatore, è uno dei più importanti navigatori del mondo. Nominato "Avventuriero dell'Anno 2014" da National Geographic, a bordo di un kayak di sette metri in fibra di vetro, denominato Olo, si è reso protagonista di tante spedizioni da record.


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    Olek in compagnia di una delle tante ammiratrici.


    Aleksander (Olek) Doba recentemente ha acquistato popolarità dopo essere apparso come ospite, con Kasia Nosowska, nel corso del talk show “Dzień Dobry “sulla rete televisiva polacca di Varsavia TVN, dove ha recentemente ricevuto il premio “Dzień Dobry TVN” (Buon giorno TVN), come “uomo positivo”.

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    Olek riceve un bacio da Kasia Nosowska, a destra nella foto.


    Olek, che si è presentato in studio insieme con la nipote Olga, ha ricevuto in premio la statuetta nel corso del consueto programma televisivo del mattino di TVN condotto da Dorota Wellman e Marcin Prokop. Quest'ultimo, nel presentare Olek, ha messo in evidenza come “nonostante diverse difficoltà e ostacoli, è possibile realizzare i sogni”. Il riconoscimento sarà ancora una volta assegnato a persone che come Olek “condividono l'energia, la passione e l'ottimismo con gli altri, creando un sorriso sui loro volti”.

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    Marcin Prokop si congratula con Olek.


    Questo energico 71enne, ingegnere in pensione, laureatosi all'Università di Tecnologia di Poznan, è nato il 9 settembre 1946 a Swarzędz, un comune polacco del distretto di Poznan, ovunque vada non manca mai di raccontare episodi affascinanti della sua vita. Olek è anche il primo uomo della storia che ha viaggiato da solo su un kayak, attraversando l'Oceano Atlantico.

    Il suo kayak negli ultimi 37 anni ha navigato per 62.000 miglia (99.779,328 km). Tra i suoi esordi ricordiamo le circumnavigazioni del Lago Baikal (1.200 miglia) e del Mar Baltico (2.600 miglia).

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    Ignorando ogni tipo di buon senso e di cautela non è la prima volta che Olek ha attraversato l'Atlantico in un kayak. Il suo primo viaggio (2010-2011) dall'Africa all'America del Sud, durò 98 giorni; il secondo, dal Portogallo alla Florida (2013-2014), 167 giorni di navigazione; il terzo, da New York alla costa francese, è iniziato nel maggio di quest'anno e si è concluso a settembre, quasi quattro mesi sul mare.

    Solo tre altri canoisti hanno realizzato qualcosa di simile (Franz Romer nel 1928, Hannes Lindeman...

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    Last Post by Filippo Foti il 10 Nov. 2017
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  2. I circhi non sono habitat naturalistici!

    By Filippo Foti il 14 Nov. 2017
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    Confermando il testo uscito dal Senato, 265 voti a favore, 13 i no, "approvata" la legge che prevede il divieto di utilizzo di animali negli show circensi o in spettacoli itineranti. La situazione in Europa.


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    Centinaia di circhi operano ogni giorno sfruttando, più che utilizzando, 2.000 animali selvatici in Italia. Questi spettacoli che ormai appartengono a una cultura di "road show" del passato, saranno vietati in tempi brevi, così come ha deciso la Camera dei deputati italiana che ha approvato una legge che vieta lo sfruttamento degli animali per scopi di intrattenimento.

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    Le regole su come l'Italia attuerà la dismissione di tutti gli animali utilizzati nei circhi saranno stabilite entro un anno da un decreto ministeriale. Si va comunque verso un “graduale superamento”: l’Aula della Camera dei Deputati ha approvato, in via definitiva, la Legge del Codice dello Spettacolo n.4652, confermando il testo uscito dal Senato.

    Su iniziativa di diversi deputati dal 21 marzo 2013, come la presidente del Movimento animalista l’onorevole Michela Vittoria Brambilla, fondatrice della Lega italiana Difesa Animali e ambiente, il divieto dovrebbe essere presto operativo per vietare l’utilizzo di animali in circhi, spettacoli e mostre viaggianti. Il Governo in carica o il prossimo dopo le elezioni che si terranno probabilmente a marzo del prossimo anno, sono tenuti a formulare, entro la fine del prossimo anno, un Decreto Legislativo.

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    I difensori dei diritti degli animali plaudono alla decisione italiana. Citato dal noto quotidiano britannico "Daily Express", Jan Creamer, presidente dell'associazione "Animal Defenders International" (ADI), ha dichiarato: "Durante il viaggio da un luogo ad un altro, settimana dopo settimana, utilizzando gabbie e recinzione temporanea, i circhi non possono semplicemente fornire le necessità degli animali [...] Abbiamo dimostrato la violenza e gli abusi che vengono usati per forzare questi animali a obbedire per fare spettacolo".

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    Jan Creamer


    Le conseguenze per gli animali utilizzati nei circhi sono stati ripetutamente denunciati dalle associazioni che perseguono il benessere degli animali, tipo la follia o l’aggressività verso gli esseri umani.

    L'Italia è o sarà uno dei tanti Paesi ad adottare una legge nazionale per vietare gli animali nei circhi? Più della m...

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    Last Post by Filippo Foti il 14 Nov. 2017
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  3. Impegni concreti di azione per il clima alla COP 23 di Bonn.

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    Cambiamento climatico
    By Filippo Foti il 19 Nov. 2017
    +1   -1    1 Comments   89 Views
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    Venerdì scorso 17 novembre si è conclusa la Conferenza delle Nazioni Unite COP 23 sui cambiamenti climatici. Il tempo per salvare il nostro pianeta sta per scadere!

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    Venerdì scorso 17 novembre si è conclusa la Conferenza delle Nazioni Unite COP 23 sui cambiamenti climatici e Paesi, città, Stati, regioni, imprese e società civile firmatari dell’accordo si preparano a dare seguito alle decisioni negoziali finali, auspicando che tutti i provvedimenti, che più sotto citeremo, non si rivelino insufficienti o evanescenti.

    Il messaggio comune di tutte le parti di questa conferenza, approvato da 197 Paesi, è stato che si rende necessaria una urgente azione per raggiungere gli obiettivi dell'Accordo sui cambiamenti climatici di Parigi e raggiungere, in ultima analisi, gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030. Il tempo per salvare il nostro pianeta sta per scadere e tutti devono semplicemente fare molto meglio insieme per guidare ulteriormente e più rapidamente l'azione per il clima.

    Soprattutto, ciò significa aumentare rapidamente l'attuale ambizione globale di agire sul cambiamento climatico che può realizzarsi con una serie completa del “National Climate Change Action Plan”, i Piani Climatici Nazionali (NDC), che sono al centro dell'accordo di Parigi. Il Partenariato NDC, sebbene abbia solo un anno, sta già dimostrando di avere un ruolo chiave da svolgere per incoraggiare i governi ad adottare approcci per il clima e anche a incoraggiare i partner di sviluppo a migliorare il coordinamento e la reattività.

    Lanciato alla COP 22, il partenariato NDC arriva nel momento opportuno per accelerare l'azione per il clima in tutto il mondo. Questa partnership è una piattaforma vitale e collaborativa per aiutare i paesi a integrare i loro NDC in tutti i settori e in tutti i livelli decisionali. Attraverso il partenariato NDC, vengono coinvolti anche più settori privati, ed è esattamente il tipo di iniziativa intelligente e orientata all'azione che occorre realizzare sulla base della promessa dell'accordo di Parigi.

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    FINANZIAMENTO DELL'AZIONE PER IL CLIMA “INSURESILIENCE INITIATIVE”. DALLE PAROLE AI FATTI?

    Le principali iniziative hanno incluso fondi per sostenere i più poveri e i più vulnerabili, la cui situazione è stata portata in una prospettiva nitida dal clima estremo di quest'anno. L'iniziativa “InsuResilience Initiative”, mira ad aumentare la copertura assicurativa per proteggere le persone dagli impatti negativi di eventi meteorologici estremi. Il suo obiettivo è ...

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    Last Post by guidallacasa il 21 Nov. 2017
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  4. Nessuno è al sicuro dall'inquinamento globale senza un'azione concertata.

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    Natura
    By Filippo Foti il 20 Nov. 2017
    +1   -1    0 Comments   275 Views
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    Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente: “The world's largest killer“, ovvero il più grande assassino del mondo, sempre in agguato per minacciare l’umanità.

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    Sulla Terra, chi più e chi meno, siamo tutti colpiti dall'inquinamento. Ciò che viene definito dall’United Nations Environment Programme (UNEP) - il “Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente“, The world's largest killer“, ovvero il più grande assassino del mondo e, mentre le soluzioni sono a portata di mano, sono tutte disperatamente necessarie nuove politiche, una maggiore leadership del settore pubblico e privato, investimenti reindirizzati e massicci finanziamenti. E’ ciò che sostiene la nota agenzia delle Nazioni Unite che coordina le attività ambientali, assistendo i paesi in via di sviluppo nell'attuazione di politiche e pratiche rispettose dell'ambiente.

    Secondo l'UNEP, oggi e più di ieri, l'inquinamento ha impatti negativi significativi sulla salute umana e sugli ecosistemi, ed esorta la leadership politica a tutti i livelli, ad impegnarsi per arrivare a una Terra senza inquinamento.

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    La collina di Raisina, a Nuova Delhi, in India, sede del potere del governo è vista inghiottita dallo smog del mattino un giorno dopo il festival Diwali, il 20 ottobre 2017.


    La relazione presentata da Erik Solheim Direttore esecutivo dell'UNEP e sottosegretario generale delle Nazioni Unite: “Towards a Pollution-Free Planet”, (Verso un pianeta privo di inquinamento), analizza gli impatti sulla salute umana e sugli ecosistemi provocati nell'aria, nella terra, nell'acqua dolce e nel mare.

    Solheim fornisce, ove fosse necessario, un'immagine più chiara che mai della scala della minaccia dell'inquinamento e della portata dell'azione sottolineando che: “nessuno di noi è al sicuro, quindi ora tutti noi dobbiamo agire”.

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    Il rapporto evidenzia che quasi un quarto di tutti i decessi nel mondo, ovvero 12,6 milioni di persone all'anno - sono dovuti a cause ambientali. Gli effetti sulla salute sono netti, con l'inquinamento atmosferico che, da solo, uccide circa 6,5 milioni di persone all'anno, colpendo per lo più le persone più povere e vulnerabili.

    Così come pubblicato il 19 ottobre 2017 sulla rivista medica peer-reviewed “The Lancet” dalla “The Lancet Commission” su inquinamento e salute - la Commissione medica sull'inquinamento e la salute si occupa dei costi sanitari e economici di aria, acqua e inquinamento del suolo – “l'inquinamento è la più grande causa ambientale di malattia e mort...

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    Last Post by Filippo Foti il 20 Nov. 2017
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  5. I droni: gli occhi e le orecchie di un “grande fratello”.

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    Natura
    By Filippo Foti il 26 Nov. 2017
    +1   -1    0 Comments   76 Views
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    A Napoli, la Capitaneria di porto e il Politecnico "Fermi Gadda", venerdì 17 novembre, assieme per lo sviluppo del “Laboratorio Sperimentale Dronico”.

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    Non ci saranno più segreti nei fondali marini?


    Com’è noto i droni, negli ultimi anni, da semplici macchine volanti di superficie si sono evoluti al punto che possono essere utilizzati come attrezzatura utile per fotogrammetria e rilievo topografico, che stanno dando prova di buona affidabilità, acquisizione video HD, scansione 3D, monitoraggio, ecc. È possibile equipaggiare un drone con numerose apparecchiature HW come sensori di misurazione (temperatura, umidità, radiazioni, rumore, inquinamento ecc.), scanner laser 3D, videocamere e fotocamere fotografiche HD e iniziare a volare in giro, scattare foto facendo video, scansionare tutto ciò che si può pensare, e persino andare nelle profondità marine.

    Il monitoraggio con droni dell'inquinamento atmosferico e marino rappresenta pertanto uno degli aspetti più importanti per avere una visione reale e tempestiva dello stato di salute del nostro Pianeta.

    I vantaggi nella tecnologia informatica, il posizionamento globale e la miniaturizzazione con l’utilizzo dei droni, hanno contribuito a rimuovere considerevoli barriere dall'entrata in questa nuova era. Tuttavia, non dobbiamo dimenticare che questi sono a tutti gli effetti delle macchine volanti e, potenzialmente, oggetti pericolosi che possono causare danni e lesioni alle persone se non utilizzati correttamente.

    I droni possono svolgere il lavoro in modo molto accurato, tutto controllato da un operatore che, ovunque si trovi, non corre alcun rischio e in una breve frazione di tempo. L'uragano Harvey, ad esempio, è la prima grande catastrofe in cui i droni sono stati utilizzati su larga scala da entrambi gli operatori istituzionali e commerciali.

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    Drone di ricerca sul cambiamento climatico che utilizza tecnologie remote innovative per monitorare i cambiamenti negli ecosistemi degli oceani attorno ai siti di acquacoltura.


    Oltre a garantire la sicurezza degli operatori addetti alle emergenze, consentendo loro di cercare persone intrappolate dalle inondazioni e ispezionare i danni nelle aree ad alto rischio, l'uso dei droni può accelerare il processo di recupero. Possono sorvolare su strutture come serbatoi di carburante, linee elettriche e binari ferroviari prima che possano essere raggiunti via terra, consentendo ai servizi pubblici di identificare la necessità più urgente di riparazione.

    Tuttavia, l'uso di droni da parte di compagnie assicurative e altri utenti commerciali è limitato dalle norme della “Federal Avia...

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    Last Post by Filippo Foti il 26 Nov. 2017
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  6. Disputa tra gli scienziati: il riscaldamento globale è reale?

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    Cambiamento climatico
    By Filippo Foti il 29 Nov. 2017
    +1   -1    1 Comments   153 Views
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    Spesso si parla di riscaldamento globale e cambiamento climatico come se fossero lo stesso fenomeno.


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    In questi ultimi anni, il dibattito attorno al riscaldamento globale è un argomento, è il caso di dire caldo in tutto il mondo. La scienza è divisa tra coloro che credono che hanno le proprie ragioni scientifiche per sostenere le loro affermazioni, altri che invece hanno le proprie per ignorare la loro teoria. Capire il riscaldamento globale e il suo impatto è importante per affrontare le sfide che pone.

    Spesso si parla di riscaldamento globale e cambiamento climatico come se fossero lo stesso fenomeno. Invece occorre fare un distinguo:

    - Il riscaldamento globale si riferisce all'aumento delle temperature medie della Terra nel tempo ed è considerato causato dall'uomo e principalmente dalle concentrazioni sempre più crescenti di gas ad effetto serra nell'atmosfera, ovvero del graduale ma costante aumento della temperatura media del pianeta che avuto luogo nel corso dell’ultimo secolo. Il riscaldamento globale sta causando modelli climatici che cambiano, e in sé rappresenta solo un aspetto del cambiamento climatico;

    - Il cambiamento climatico include il riscaldamento globale e il suo conseguente impatto sulla Terra. E' un termine più ampio che riflette il fatto che l'inquinamento da CO2 non fa altro che riscaldare il nostro pianeta e sta anche cambiando i modelli di pioggia e neve, aumentando il rischio di tempeste intense e siccità, si riferisce appunto a qualsiasi cambiamento significativo nelle misure del clima che durano per un periodo prolungato nel tempo. In altre parole, il cambiamento climatico comprende grandi variazioni di temperatura, precipitazioni, venti e altri effetti, che si verificano nell'arco di diversi decenni o molto più a lungo.

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    Il cambiamento climatico, secondo l'agenzia federale statunitense che si interessa di meteorologia, la "National Oceanic and Atmospheric Administration" (NOAA), include sia il riscaldamento che gli impatti del riscaldamento, come lo scioglimento dei ghiacciai, i cambiamenti delle condizioni meteorologiche, gli uragani sempre più pericolosi o la siccità più frequente."Detto in un altro modo, il riscaldamento globale è un sintomo del problema molto più grande dei cambiamenti climatici causati dall'uomo", afferma NOAA.

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    Ci sono alcune altre distinzioni tra i due termini che non tutti conoscono. Ad esempio, il riscaldamento globale, un termine relativamente recente utilizzato dagli scienziati, si riferisce solo al riscal...

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    Last Post by Enrico F. Amoroso il 30 Nov. 2017
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