PROFUMODIMARE: TERRA, MARE, NATURA, CAMBIAMENTO CLIMATICO, BIODIVERSITÀ, TRANSIZIONE ECOLOGICA

Profumo di mare: Terra, mare, natura, cambiamento climatico, biodiversità, transizione ecologica


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DISCUSSIONI RECENTI

 




  1. Sbiancamento "ad libitum" della Grande Barriera Corallina

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    Mare a 360°
    By Filippo Foti il 3 Dec. 2016
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    La Grande Barriera Corallina, in Australia, la più generosa struttura vivente di Madre Natura incredibilmente ricca di biodiversità, quest’anno ha subito il peggiore sbiancamento di massa dei coralli finora mai registrato.


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    Questo inestimabile dono di Madre Natura si estende per circa 2.300 chilometri, su di una superficie di 344.400 km², una icona naturale che è così grande che può anche essere osservata dallo spazio. Famosa soprattutto per il suo grande labirinto di scogliere colorate, la sua architettura prevede anche una casa per un numero enorme di piante e animali. Alcuni di questi ultimi, come tartarughe e coccodrilli, sono stati in giro per gli oceani fin dai tempi preistorici, modificando di poco la loro struttura nel corso dei millenni.

    La varietà maestosa di creature marine comprende 600 tipi di coralli duri e molli, più di 100 specie di meduse, 3.000 molluschi, 500 specie di vermi, 1.625 tipi di pesci, 133 varietà di squali e razze, e più di 30 specie di balene e delfini (Source: Australian Government).

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    La Grande Barriera Corallina è anche unica nella sua estensione, in quanto si sviluppa dalle zone costiere poco profonde del Queensland, alle acque oceaniche profonde. Comprende inoltre 11.500 km² di mangrovie costiere; è compresa tra 60 e 250 chilometri di larghezza; ha una profondità media di 35 metri nelle sue acque costiere, mentre nelle acque oceaniche profonde si estende fino ad una profondità di oltre 2.000 metri.

    All'interno di questa vasta distesa insiste una gamma unica di comunità ecologiche, di habitat e specie, che rendono il Reef uno dei più complessi ecosistemi naturali in tutto il mondo.

    LA GRANDE ESTENSIONE DEL PARCO MARINO DELLA GRANDE BARRIERA CORALLINA?

    Gran parte della Grande Barriera Corallina fa parte di un Parco Marino, istituito nel 1975 per proteggerne l’ecosistema dall’impatto distruttivo dell’uomo:

    . comprende più o meno la stessa area dell’Italia, Giappone, Germania, e Malesia;
    . circa la metà delle dimensioni del Texas;
    . leggermente più piccola di tutto il Mar Baltico.

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    GLI STUDI RECENTI STUDI

    In soli nove mesi di quest’anno, lo sbiancamento causato dall’acqua più calda ha ucciso circa il 67% del corallo in una zona precedentemente incontaminata. "Abbiamo visto tre eventi di sbiancamento (nella barriera) e in ogni occasione possiamo spiega...

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    Last Post by Filippo Foti il 3 Dec. 2016
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  2. Migrazioni ambientali e prospettive nell’immediato futuro

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    Il riscaldamento globale non controllato è la più grande minaccia per la sicurezza nel 21° secolo in cui la migrazione di massa potrebbe essere una 'nuova normalità'.


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    Se nel 2013, secondo l'Internal Displacement Monitoring Centre, 22 milioni di persone sono state costrette a lasciare le loro terre a causa di disastri ambientali , in un futuro più che prossimo, sarebbero circa 30 milioni i potenziali migranti climatici.

    E’ stato Maj Gen Munir Muniruzzaman, ex consigliere militare del presidente del Bangladesh e presidente del “Global Military Advisory Council on Climate Change” - una rete globale che si occupa delle crescenti minacce alla sicurezza globale e alla pace posta a causa del cambiamento climatico - a lanciare l’allarme che solo un metro di innalzamento del livello del mare inonderà il 20% della sua nazione e che la migrazione di massa potrebbe essere una 'nuova normalità'.

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    Maj Gen Munir Muniruzzaman


    IL COMPLESSO RAPPORTO TRA CAMBIAMENTI AMBIENTALI E FLUSSI MIGRATORI.

    In questo post commentiamo l’articolo che è apparso in questa sezione dedicata alle “ultime notizie in tempo reale di Adnkronos sulla sostenibilità”. Su iniziativa di Legambiente si è svolta a Roma la “Prima conferenza internazionale sul fenomeno delle migrazioni causate dai cambiamenti climatici”.
    Giovedì scorso 1° dicembre ed il giorno successivo, Legambiente ha infatti promosso ed organizzato “The path: la sfida delle migrazioni”, insieme ad Azione Cattolica, Caritas, Ucoii, l’Sdsn e all’Anci.

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    La conferenza si è svolta a Roma, presso la Pontificia Università Lateranense, dove i convenuti sono stati accolti dal cardinale Peter K.A. Turkson, presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, Arcivescovo emerito di Cape Coast (Ghana) e primo cardinale nativo del Ghana.

    Le due giornate di incontri e confronti hanno avuto per oggetto le criticità del percorso che tanti popoli migranti devono sostenere, già affrontati da papa Bergoglio nell’enciclica “Laudato sii”, in cui Francesco si è occupato, tra l’altro, degli effetti dei cambiamenti climatici. La finalità è stata quella di capire quali siano le cause che stanno scatenando in questi anni i nuovi flussi di migranti e quale la strada giusta da intraprendere.

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    Anche se da tempo esistono molte pubblicazioni in cui si tenta di stimare quante persone nel mondo sono interessate alle migrazioni, come ad esempio per guerre, condizioni di scarsità idrica ed ...

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    Last Post by Filippo Foti il 6 Dec. 2016
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  3. Top 3: i paesi più verdi del mondo nel 2016

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    Natura
    By Filippo Foti il 10 Dec. 2016
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    Secondo l'indice di performance ambientale (EPI), nella speciale classifica del 2016, la Finlandia è il paese più ecologico del mondo. Seguono Islanda e Svezia.


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    Anche se in linea generale la relazione dell’Environmental Performance Index 2016 (EPI), dimostra che il mondo sta facendo progressi per affrontare alcune questioni ambientali, mentre altri sono peggiorati notevolmente, ci sono tendenze promettenti sugli impatti relativi alla salute, accesso all'acqua potabile e ai servizi igienici. La qualità dell'aria e della pesca, tuttavia, mostrano dati preoccupanti.

    Secondo il rapporto (EPI), la Finlandia occupa il primo posto tra i paesi più verdi del nostro pianeta. Il punteggio ottenuto, si basa soprattutto sull'impegno del paese per raggiungere emissioni zero entro il 2050, con obiettivi attuabili e indicatori misurabili dello sviluppo sostenibile. Ha raggiunto ottimi risultati sulla salute, acqua e servizi igienici, biodiversità e habitat.

    OBIETTIVI, PROBLEMI E INDICATORI EPI

    L'EPI ogni anno, dal 2002, misura l'impatto ambientale delle politiche e dei regolamenti di 180 nazioni, dopo che le Nazioni Unite hanno pubblicato i loro obiettivi di sviluppo del nuovo Millennio. L’EPI è stato promosso dalla “Yale University Center for Environmental Law and Policy”, “Columbia University Center for International Earth Science Information Network”, “World Economic Forum”, e dal “Joint Research Center” della Commissione europea.

    L'EPI considera una consistente serie di dati e analisi per verificare le prestazioni dei paesi sulle questioni ambientali ad alta priorità in due aree: tutela della salute umana e la protezione degli ecosistemi. All'interno di questi due obiettivi politici vengono considerate nove aree tematiche composte da più di 20 indicatori che misurano come ogni paese si adopera per raggiungere gli obiettivi stabiliti a livello internazionale o, in assenza di obiettivi concordati, come le nazioni si confrontano l'un l'altra.

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    Nel 2016, gli obiettivi dell'EPI sono stati la salute dell'ambiente, ovvero la vitalità degli ecosistemi, la qualità dell'aria e dell'acqua e servizi igienico-sanitari. Le questioni relative alla vitalità degli ecosistemi sono stati: le risorse idriche, l'agricoltura, le foreste, la pesca, la biodiversità e gli habitat, il clima e l'energia. Questi problemi sono stati misurati sulla base di indicatori specifici che derivano dal monitoraggio di fattori ambientali quali:inquinamento atmosferico, qualità dell'acqua potabile...

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    Last Post by Filippo Foti il 10 Dec. 2016
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  4. Città del Capo Sud Africa:15/18 gennaio 2017, 1° Forum mondiale ONU per lo Sviluppo Sostenibile

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    Natura
    By Filippo Foti il 12 Dec. 2016
    +1   -1    0 Comments   54 Views
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    Per migliorare la vita dei popoli, a Città del Capo (Sud Africa), dal 15 al 18 gennaio 2017, aprirà i battenti la prima edizione del Forum delle Nazioni Unite, con la presenza di più di mille capi di stato, scienziati, economisti e rappresentanti della società civile.


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    Tra i partecipanti, provenienti da più di 100 paesi e che hanno dato la loro adesione al forum, fanno parte anche di istituti nazionali di statistica, scienziati del settore privato e del mondo accademico, organizzazioni internazionali, così come i leader politici e sostenitori che assistono il Segretario generale dell'ONU nella campagna per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile.

    L'elenco dei sostenitori per gli obiettivi di sviluppo sostenibile vanta una serie impressionante di persone illustri, tra cui capi di stato reali, imprenditori e politici di primo piano, leader accademici, artisti famosi e personaggi dello sport che hanno dimostrato eccezionale leadership nei loro campi.

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    Allo scopo di generare slancio e impegno per il raggiungimento di obiettivi importanti per il nostro pianeta e per tutti gli esseri viventi che ne fanno parte, parteciperanno, tra gli altri, anche sua Maestà la Regina Matilde del Belgio, il primo ministro norvegese Erna Solberg, Paul Polman, amministratore delegato della multinazionale anglo-olandese Unilever e Leo Messi, famosa stella del calcio. L’obiettivo dichiarato è porre fine alla povertà, combattere le disuguaglianze e affrontare il cambiamento climatico.

    Il Forum si terrà presso il “Cape Town International Convention Center”, e sarà un'occasione unica di collaborare per i grandi produttori e utilizzatori di dati e statistiche, lanciare nuove iniziative e soluzioni innovative per fornire dati migliori per la salute, l'istruzione, il reddito, indicatori ambientali e altri aspetti dello sviluppo sostenibile.

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    Città del Capo (Sud Africa).


    Il forum si articolerà in più di 100 sessioni e eventi paralleli, che vanno dai laboratori di dati e spazi di condivisione di conoscenza di maggiore ampiezza interattiva, discorsi programmatici e tavole rotonde, dove tutti i partecipanti avranno una piattaforma per contribuire con le loro idee.

    Gli obiettivi della sostenibilità globale sono 17 e riguardano una serie di possibili soluzioni intergovernative che i leader mondiali hanno adottato all'unanimità nel mese di settembre dello scorso anno per definire l'agenda di sviluppo per i prossimi 15 anni, per “affermare la dignità umana e non lasciare indietro nessuno”.

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    Last Post by Filippo Foti il 12 Dec. 2016
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  5. Tutti i ghiacciai si ritirano, ma Pio XI° (o Brüggen) sfida la tendenza mondiale.

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    Natura
    By Filippo Foti il 15 Dec. 2016
    +1   -1    0 Comments   828 Views
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    In contrasto con la tendenza generale per i ghiacciai della Patagonia e di tutto il mondo, il ghiacciaio Pio XI (o Brüggen) dal 1945 è avanzato di 9 km e si comporta controcorrente. Cresce dai 2 a 50 metri al giorno, e ad oggi, è avanzato per complessivi 19 km. Caso assolutamente anomalo in Cile e assai raro sull’intero pianeta.


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    Nel tentativo di capire meglio questo comportamento, Ryan Wilson, Daniela Carrión e Andrés Rivera, ricercatori presso “Glaciology and Climate Change Laboratory, Centro de Estudios Cientificos (CECs) in Cile”, hanno pubblicato On-line il 19 settembre 2016 su “Annals of Glaciology” della “Glaciological Society International” di Cambridge, Regno Unito, uno studio sulle fluttuazioni frontali, velocità e aumento del ghiaccio, e sulle morene superficiali, provenienti dal set di dati geospaziali degli ultimi decenni.

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    L'United States Geological Survey (USGS), l'agenzia scientifica geologica del Governo degli Stati Uniti, ogni venerdì fornisce delle belle immagini del nostro pianeta in cui si possono notare i cambiamenti della Terra nel corso del tempo causati dall’uomo.

    Landsat 8 che fa parte della missione “Landsat Data Continuity Mission” (LDCM) lanciato l’11 febbraio 2013 per l’osservazione della Terra via satellite, è l'ottavo della serie Landsat, che è diventato operativo il 23 luglio 1972. Osservazioni globali della terra che sono fondamentali in molti settori, come la salute ambientale, gestione delle acque, monitoraggio delle foreste, pianificazione nurbana, recupero disastri e l'agricoltura.

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    LA NASA E L'USGS GESTISCONO CONGIUNTAMENTE IL PROGRAMMA LANDSAT.

    Con immagini e dati provenienti da Landsat 8, una missione congiunta della NASA e US Geological Survey, gli scienziati stanno fornendo una visione quasi in tempo reale di ogni grande ghiacciaio sulla Terra. Il progetto “Global Land Ice Velocity Extraction” finanziato dalla NASA, è frutto di una collaborazione tra scienziati della “Universià del Colorado”, della “Universià dell’Alaska”, e della “Jet Propulsion Laboratory” della NASA a Pasadena, in California. Denominata “GoLive”, la missione ha lo scopo di mappare quasi tutto il ghiaccio che scorre nel mondo e capire meglio sta cambiando il flusso di ghiaccio e il suo impatto sul livello del mare.


    Sono tanti i ghiacciai in tutto il mondo che ritirandosi stanno perdendo massa di ghiaccio. Però uno di questi, il “Southern Patag...

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    Last Post by Filippo Foti il 15 Dec. 2016
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  6. L'Italia, in Europa, ha il maggior numero di decessi connessi con l'inquinamento

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    Natura
    By Filippo Foti il 17 Dec. 2016
    +1   -1    1 Comments   137 Views
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    La materia particolata e il danno che può fare alla salute di tutti gli esseri viventi, si esprime con i simboli PM10 e PM2,5 che assassinano l'uomo e la Natura. I dati recenti secondo l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA).

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    Nel 2015, l'ISPRA riferisce che il 90% della popolazione nei Comuni considerati risulta esposto a livelli medi annuali superiori al valore guida PM10 (≤ 10 µm) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ovvero al (“Particulate Matter” o Materia Particolata, cioè delle particelle piccole), l’82% a quello del particolato ancora molto più piccolo PM2,5 (≤ 2,5 µm), e cioè di particelle di diametro aerodinamico inferiore o uguale ai 2,5 µm e il 27% a quello del biossido di azoto (NO2) l’inquinante che, di solito,viene generato a seguito dei processi di combustione. Il “µm” (micrometro o micron) equivale ad un millesimo di millimetro.

    La nocività delle polveri sottili dipende dalle loro dimensioni e, ovviamente, tanto più sono più piccole le polveri tanto più facilmente riescono a oltrepassare le difese dell'apparato respiratorio:

    - Per valori fino a 1,1 µm: alveoli polmonari;
    - Per valori fino a 2,1 µm: bronchi terminali;
    - Per valori fino a 3,3 µm: bronchi secondari:
    - Per valori fino 4,7 µm: trachea e bronchi primari;
    - Per valori fino a 7 µm: laringe;
    - Per valori fino i 7 µm: cavità orale e nasale.

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    Smog a Milano.


    PM10

    Allo scopo di comprendere l’importanza della "materia particolata" e del danno che può fare alla salute di tutti gli esseri viventi, con la sigla PM10 si identificano le polveri, fumo e le piccole gocce di sostanze liquide che si trovano in sospensione nell'atmosfera, il cui diametro è uguale o inferiore a 10 µm (10 millesimi di millimetro).

    Le principali fonti di queste polveri sottili, di origine antropiche e naturali, sono causate da:

    - Incendi, erosione del suolo, eruzioni vulcaniche e polline;
    - Combustione nei motori a scoppio, negli impianti di riscaldamento e nelle attività industriali;

    PM2,5

    - Emissione diretta di particelle cosiddette primarie, dovuta alla reazione nell’atmosfera di composti chimici quali ossidi di azoto e zolfo, ammoniaca e composti organici (particelle secondarie);
    - Emissioni da traffico veicolare, utilizzo di combustibili (carbone, oli, legno, rifiuti, rifiuti agricoli), emissioni industriali (cementifici, fonder...

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    Last Post by Enrico F. Amoroso il 17 Dec. 2016
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  7. Balene: dall’osservazione alla protezione il passo è stato breve

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    Mare a 360°
    By Filippo Foti il 19 Dec. 2016
    +1   -1    4 Comments   95 Views
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    Un nuovo sistema di previsione delle posizioni delle balene blu aiuterà i comandanti delle navi a identificare i loro hotspot per evitare collisioni mortali.


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    Gli scienziati hanno a lungo utilizzato tag satellitari per monitorare le balene per imparare come gli animali più grandi del pianeta, trovano abbastanza krill per nutrirsi e sostenere le loro enormi dimensioni. Ora i ricercatori del settore della pesca del NOAA, dell’Università Statale dell'Oregon e dell’Università del Maryland, hanno combinato importanti dati di monitoraggio con le osservazioni satellitari delle condizioni oceaniche per sviluppare il primo sistema per la previsione delle posizioni delle balene blu al largo della costa occidentale degli Stati Uniti.

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    Il sistema, chiamato “Whalewatch”, è uno strumento di gestione dinamica per prevedere la densità delle balene blu con la possibilità di vederle nel loro habitat naturale. Elabora cioè delle mappe mensili dei "punti caldi” di queste splendide creature allo scopo di avvertire i comandanti delle navi che si trovano in imminente rischio di investirle.

    I ricercatori del settore della pesca del NOAA hanno pertanto iniziato a pubblicare ogni mese le mappe sul proprio sito web “westcoast.fisheries.noaa.gov”. Un nuovo articolo scientifico pubblicato il 29 novembre 2016 sulla rivista di ecologia applicata “Journal of Applied Ecology”, descrive appunto lo sviluppo del sistema Whalewatch e la metodologia che sta dietro di essa.


    "Stiamo utilizzando da molti anni i dati dei tag satellitari per monitorarle e che ci dicono dove sono dirette le balene", ha detto l’autore principale dello studio Elliott Hazen, un ricercatore in ecologia presso il settore della pesca del NOAA. "Se noi sappiamo che cosa spinge le balene verso i loro hotspot (“punti caldi”), possiamo valutare più chiaramente le diverse opzioni di gestione per ridurre i rischi verso cui vanno incontro”.

    Hazen ha utilizzato modelli al computer per cercare i rapporti tra i movimenti delle balene e i fattori ambientali, come la temperatura dell'oceano e la concentrazione di clorofilla.

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    Helen Bailey, la responsabile del progetto Whalewatch presso il Centro di Scienze Ambientali dell'Università del Maryland e coautrice dello studio, ha descritto il progetto come una combinazione innovativa di tecnologie satellitari e modelli al computer che aiuterà a proteggere le bale...

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    Last Post by Filippo Foti il 22 Dec. 2016
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  8. Paesi con il maggior invecchiamento della popolazione nel mondo

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    Natura
    By Filippo Foti il 19 Dec. 2016
    +1   -1    0 Comments   100 Views
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    Il Giappone ha i cittadini con 65 o più anni di età nei suoi confini. L'Italia sta subito dietro.


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    Con 32.000 nuovi centenari, ora ci sono più di 65.000 persone
    in Giappone che hanno vissuto 100 anni o più.


    Il mondo sta invecchiando piuttosto rapidamente.Tuttavia, ci sono alcuni paesi, come il Giappone e l'Italia, che si distinguono da tutti gli altri, a causa dell'alto numero dei loro cittadini con più di 65 anni di età.

    Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, entro il 2050, quasi due miliardi di persone in tutto il mondo dovrebbero arrivare a più di 60 anni, una cifra che è più del triplo di quella che era nel 2000. A causa di ciò, una parte delle maggiori economie del mondo hanno iniziato a fare fronte ai crescenti aumenti dei loro costi sanitari, costi pensionistici più elevati, e ad una proporzione decrescente di cittadini attivi nel mondo del lavoro.

    Un importante fattore che contribuisce a questa tendenza è stato il diminuito tasso di fertilità in questi paesi negli ultimi decenni, ulteriormente “aggravata” dalla durata di vita più lunga.

    Molti paesi, al fine di potersi adattare a questo fenomeno in crescita, hanno aumentato l'età pensionabile, ridotto le prestazioni pensionistiche, e hanno iniziato a spendere di più per l'assistenza agli anziani. Con un minor numero di persone che entrano a fare parte della popolazione e le persone che vivono una vita molto più lunga, i cittadini di età superiore ai 65 anni ora costituiscono una quota crescente della popolazione totale del mondo. Diamo ora un'occhiata a quei paesi che sono particolarmente noti per il numero rapidamente crescente di cittadini anziani.

    I 10 PAESI CON POPOLAZIONE MAGGIORE DI 65 ANNI.

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    Il Giappone occupa la prima posizione, con il 26,3% di cittadini con 65 o più anni di età. Nel 2014, la percentuale era di circa il 25,8%, il che dimostra che il numero è in costante aumento ogni anno. Si prevede che, entro il 2030, il (32,2%) quasi un terzo del popolo giapponese, sarà composto da persone anziane. Al momento attuale, più di uno su quattro persone in Giappone sono di età superiore ai 65 anni, mentre la popolazione del paese di età compresa tra i 15 e 64 è sceso del 4% tra il 2000 e il 2010.

    Al secondo posto si trova il nostro paese, con il 22,4% della popolazione con 65 o più anni di età. La popolazione anziana del paese è rimasta intorno al 20% nel periodo tra il 2005 e il 2010, ma, da allora, è stato costantemente in aumento negli ultimi anni. Più inter...

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    Last Post by Filippo Foti il 19 Dec. 2016
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  9. Il mare rilevanza planetaria in questo nuovo secolo blu

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    Mare a 360°
    By Filippo Foti il 23 Dec. 2016
    +1   -1    0 Comments   75 Views
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    Nave Carabiniere, classe FREMM (fregata europea multi missione), è partita il 20 dicembre dal molo Varicella di La Spezia alla volta dell'Australia e Sud-est asiatico. 20.000 miglia nautiche per sostenere un “futuro blu”, come ambasciatrice della cultura, delle tradizioni e delle eccellenze italiane.


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    Uno dei fattori chiave per uno sviluppo sostenibile nel nostro paese è rappresentato dalla fusione di tre risorse fondamentali come la crescita commerciale, occupazionale e tecnologica. Questa la sintesi del discorso che ha svolto, tra i tanti intervenuti, l’ammiraglio di squadra Valter Girardelli, nella storica biblioteca di Palazzo Marina, venerdì 16 dicembre 2016, in ci si è sentito parlare di “future o blue century” una “crescita blu su cui puntare in un contesto dove la marittimità rappresenta una risorsa fondamentale”; e dove, ancora una precisazione di Girardelli, “tanti studiosi convergono nel definire il secolo che è appena iniziato come il secolo blu, per cui il mare ha una rilevanza planetaria”.

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    Valter Girardelli


    A Palazzo Marina, alla presenza del Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano, il Capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Valter Girardelli, ha presentato infatti la “Campagna di nave Carabiniere” in Australia e Sud-est asiatico. Un viaggio lungo 20.000 miglia nautiche della durata di oltre 4 mesi, in cui saranno toccate otto nazioni, (Arabia Saudita, Australia, Indonesia, Malesia, Oman, Pakistan, Singapore e Sri Lanka), più di dieci porti e due continenti.

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    La “Campagna di nave Carabiniere” della Marina Militare Italiana vede la collaborazione di numerosi partner industriali tra cui spiccano Fincantieri ma anche Leonardo, Elettronica, MBDA Italia e Telespazio, che costituiscono anche una vetrina internazionale per l'industria italiana, che si affaccia nei nuovi mercati sostenendo il “sistema Italia”.

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    L'intervento di Mauro Moretti Amministratore Delegato di Leonardo.


    Durante la sosta in Malesia Fregata Carabiniere parteciperà alla Langkawi International Maritime and Aerospace Exhibition 2017, la più importante esposizione del settore Difesa del Sud Est Asiatico.


    Nave Carabiniere, come informa il “Notiziario online della Marina”, ha l’obiettivo di “assicurare presenza e sorveglianza marittima, ra...

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    Last Post by Filippo Foti il 23 Dec. 2016
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  10. Cade la neve, ma lei non verrà

    By Filippo Foti il 24 Dec. 2016
    +1   -1    1 Comments   49 Views
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    Un evento atmosferico molto raro nel deserto del Sahara, vicino alla città di Ain Sefra, Algeria, ha spolverato di bianco uno dei deserti più famosi del mondo…


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    ... ma la neve può cadere anche in una sera in cui un uomo aspetta una donna che non verrà…




    CADE LA NEVE

    Cade la neve
    tu non verrai questa sera
    cade la neve
    non ci vedremo lo so.

    La città che dorme
    si copre di bianco
    intanto il mio cuore
    si veste di buio.

    Questa sera non verrai
    invano aspetterò
    ma cade la neve
    lentamente dal cielo.

    Cade la neve
    tu non verrai questa sera
    cade la neve
    non ci vedremo lo so.

    Nella via deserta
    nemmeno una voce
    mi sento morire
    non mi sei vicino.

    Questa sera non verrai
    invano aspetterò
    ma cade la neve
    lentamente dal cielo
    ma cade la neve
    lentamente dal cielo.

    A presto con un altro post!
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    Last Post by Fatina-Gioia il 31 Dec. 2016
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