PROFUMODIMARE: TERRA, MARE, NATURA, CAMBIAMENTO CLIMATICO, BIODIVERSITÀ, TRANSIZIONE ECOLOGICA

Profumo di mare: Terra, mare, natura, cambiamento climatico, biodiversità, transizione ecologica


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DISCUSSIONI RECENTI

 




  1. Barcellona:ragazzo precipita dalla nave da crociera «Roma Cruise».

    By Filippo Foti il 31 Mar. 2014
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    Studente italiano muore a Barcellona precipitando dalla nave da crociera della Grimaldi Lines, la «Roma Cruise», ormeggiata nel porto della città spagnola.



    È avvolta nel mistero la morte avvenuta a Barcellona, in Spagna, di un ragazzo di 15 anni, Gabriele Russo, di San Giovanni la Punta, in provincia di Catania, precipitato la notte scorsa da una nave della Grimaldi Lines, la «Roma Cruise», ormeggiata nel porto della città spagnola durante quello che doveva essere un viaggio di istruzione e che invece si è trasformato in una tragedia.

    Il ragazzo, studente del liceo scientifico «Ettore Majorana», partecipava al festival della letteratura «Amare leggere» a bordo di una nave della compagnia, salpata sabato scorso da Civitavecchia, insieme con altri cinquemila ragazzi provenienti da scuole di tutta Italia.

    Gabriele Russo in una foto tratta da Facebook


    Secondo quanto riferiscono alcuni testimoni, la notte scorsa si sarebbe buttato da un ponte al decimo piano della nave, al ritorno da un tour nella città. A bordo della Roma Cruise, ad accompagnare i ragazzi della scuola, c’è la preside, Carmela Maccarrone, che è «portata a pensare che sia stata una bravata, forse determinata dall’euforia del momento. Lo hanno visto prendere la rincorsa verso la ringhiera della nave - ha detto Maccarrone -e appoggiarsi, facendo leva sulla braccia, per poi proiettarsi in avanti. Probabilmente ha perso l’equilibrio. È stato visto cadere. Il compagno che gli era più vicino gli ha detto: “Ma che stai facendo?”, ma non l’ha potuto agganciare».

    «Stando a quanto riferiscono i ragazzi, il giovane - ha continuato la preside - all’improvviso, senza essere stato provocato, ha cominciato a saltellare; poi si è sganciato dal gruppo e ha preso a spintoni i compagni. Infine, la rincorsa verso la ringhiera». «Eravamo tornati da una passeggiata fatta con i ragazzi - ha aggiunto - e avevamo detto loro di prepararsi per la giornata di oggi che prevedeva una sveglia alle sette. Alle due meno un quarto mi hanno chiamato alcuni ragazzi dicendomi che un compagno si era buttato in mare. Eludendo gli ordini e la sorveglianza, invece di andare a letto, alcuni studenti avevano deciso di fare una passeggiata sulla nave».

    Tra le testimonianze, anche quella del rappresentante dell’Istituto, che ha un fratello a bordo della nave, il quale ha detto che «a un tratto questo ragazzino, sicuramente non lucido, si è voltato d...

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    Last Post by Filippo Foti il 31 Mar. 2014
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  2. Yokohama, Giappone: IPCC Report è servito ai "grandi" della Terra!

    By Filippo Foti il 1 April 2014
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    IPCC Report: Un clima che cambia a causa dei riscaldamenti climatici crea rischi che tendono a diffondersi ovunque, ma esistono opportunità. Sapranno e vorranno i decisori politici del mondo globalizzato porvi rimedio?



    Si è concluso a Yokohama, Giappone il congresso che ha visto impegnati dal 25 al 31 marzo 1.729 scienziati, esperti ed accademici di tutto il mondo. Ne è scaturito il “Quinto Rapporto di Valutazione sui Cambiamenti Climatici dell'IPCC (WGII AR5), la più aggiornata e completa rassegna della conoscenza globale sul tema. Il rapporto, destinato ai leader politici del pianeta, è denominato “Cambiamenti climatici 2014: impatti, adattamento e vulnerabilità”.


    Il gruppo di esperti intergovernativo sui cambiamenti climatici ( IPCC ) ha emesso proprio ieri un rapporto costituito da 48 pagine che sarà oggetto di riflessioni che dovranno trovare una soluzione, si spera, nella riunione Cop 20 di Lima a fine anno, e nel corso del Cop 21 di Parigi del prossimo anno. La Cop 2014 che si terrà a Lima, già si dice che rinvierà tutto a Parigi.

    Nel suo ultimo rapporto l’Ipcc, il Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico dell'Onu, si leggono cose già lette e rilette. Gli esperti riferiscono che gli effetti del cambiamento climatico si stanno già verificando in tutti i continenti e attraverso tutti gli oceani e i mari.


    Il mondo, in molti casi, è scarsamente preparato per i rischi di un clima che cambia e la relazione pone l’accento anche sulle opportunità per rispondere a tali rischi, anche se saranno difficili da gestire con gli alti livelli di riscaldamento.

    Un totale di 309 coordinatori, provenienti da 70 paesi, sono stati selezionati per produrre il rapporto, si sono adoperati anche 436 autori per un totale di 1.729 esperti ed utenti governativi.

    La relazione precisa che la risposta al cambiamento climatico comporta scelte scottanti sui rischi in un mondo che cambia. La natura dei rischi del cambiamento climatico è sempre più chiara, anche se il cambiamento del clima continuerà a produrre sorprese.


    La relazione individua le persone più vulnerabili, le industrie, e gli ecos...

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    Last Post by Filippo Foti il 1 April 2014
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  3. International Court of Justice (ICJ) UN: stop massacro balene!

    By Filippo Foti il 2 April 2014
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    Il 31 marzo 2014 rappresenta una data storica per le balene.



    Esattamente alle ore 10:44, la Corte Internazionale di Giustizia delle Nazioni Unite, con 12 voti favorevoli e 4 contrari, ha espresso il giudizio che il Giappone non abbia agito in conformità con diverse clausole della convenzione internazionale per la regolamentazione della caccia alle balene.

    Capitano Paul Watson


    Il giudice Peter Tomka ha stabilito che il programma della baleniera giapponese non è scientifico e che il governo giapponese non è riuscito a giustificare il numero di piccole balenottere uccise. Pertanto ha ordinato l’arresto temporaneo della macellazione annuale delle balene effettuato dal Giappone nell'Oceano Antartico dopo aver concluso che la caccia non è, come il Giappone rivendica, condotta per la ricerca scientifica.


    Il Giappone aveva precedentemente messo in discussione il diritto del giudice a pronunciarsi sul caso, ma ha detto, prima della sentenza, che avrebbe accettato il suo verdetto. Le sentenze della Corte sono vincolanti e non possono essere oggetto di ricorso.
    Il Giappone e l'Australia sono stretti partner economici e strategici con valori ed interessi comuni ed è pertanto auspicabile che questa decisione non influisca nelle buone relazioni tra i due paesi.


    Clare Perry, capo del campagna cetacei presso la Environmental Investigation Agency, con sede nel Regno Unito, ha così commentato: "Questa è una decisione storica che ha messo a nudo, una volta per tutte, la parodia triste della cosiddetta caccia alle balene 'scientifica' del Giappone esponendo al mondo la falsità palese”.

    Clare Perry


    "Il mito che questa caccia non aveva nessun connotato scientifico può ora essere confermato, una volta per tutte", ha detto Willie MacKenzie, attivista p...

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    Last Post by Filippo Foti il 2 April 2014
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  4. I coralli non mentono: scoperta crescita temperature e del livello del mare dal 1795 al 2010.

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    Mare a 360°
    Natura
    By Filippo Foti il 2 April 2014
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    Un carotaggio di alcuni fondali corallini dell'Oceano Indiano orientale danno indicazioni di come le uniche barriere coralline dell’Australia occidentale sono influenzate dalle correnti oceaniche e dalla temperatura dell'acqua.



    Scienziati della University of Western Australia (UWA), del Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation (CSIRO), e dell'Università di San Diego, hanno effettuato un carotaggio di alcuni fondali corallini dell'Oceano Indiano orientale, per capire come le uniche barriere coralline dell’Australia occidentale sono influenzate dalle correnti oceaniche e dalla temperatura dell'acqua. I risultati forniscono nuove informazioni su come La Niña, (il fenomeno accoppiato oceano-atmosfera che è la controparte di El Niño) e la fluttuazione nel Pacifico tropicale, colpisce la Corrente Leeuwin e come i nostri oceani stanno cambiando. La ricerca è stata pubblicata ieri sulla rivista internazionale “Nature Communications”.


    La Corrente di Leeuwin attuale è un flusso caldo di acqua tropicale superficiale di bassa salinità che scorre verso il polo sud, dal nord-ovest Australia a Cape Leeuwin e poi verso est per il Great Australian Bight. Scorre principalmente, ma non esclusivamente, in autunno e inverno.

    Può essere influenzata dagli eventi atmosferici estremi nel Pacifico e nell’Indiano provocati da La Nina, come è successo durante la stagione 2010-2011 quando i venti record da est nel Pacifico e da nord nell’Oceano Indiano si sono combinati per formare una insolita corrente calda e quindi un riscaldamento estremo delle acque. L’evento, in quella circostanza, ha causato un grande impatto nell’ecologia marina, compresa la morte di pesci e lo sbiancamento dei coralli. causando il riscaldamento dell’acqua fino a 5 gradi sopra la media stagionale.


    Lo scienziato Jens Zinke, assistente presso l'Istituto Oceani dell’UWA, ha detto: "A causa della mancanza di osservazioni a lungo termine del clima marino, per fornire un record del passato, abbiamo studiato lunghi carotaggi di nuclei di corallo, con bande di crescita annuali simili agli anelli degli alberi. Abbiamo ottenuto in tal modo registrazioni delle ultime temperature marine misurando la composizione chimica dello scheletro del corallo da un anno all'altro. Questo ha fatto vedere ...

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    Last Post by Filippo Foti il 2 April 2014
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  5. Novellame prelibato gran salasso s'è pescato!

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    Mare a 360°
    By Filippo Foti il 2 April 2014
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    Guardiacostiera.it", le notizie fornite da "Capitanerie di Porto", che potete seguire anche in versione radio e visibili in fondo alla nostra Homepage, con le notizie aggiornate 24 ore su 24.




    Guardiacostiera.it: Villa San Giovanni: sequestrati 5 quintali di novellame illegalmente detenuti - source strill.it -02/04/2014 - Articolo inserito da: Reggio Calabria - Prosegue senza soste l’attività di controllo della filiera pesca per garantire la tutela del cittadino quale consumatore finale e del patrimonio ittico nazionale.



    Nella serata di lunedì 31 marzo, personale del nucleo ispettivo pesca della Capitaneria di Porto di Reggio Calabria congiuntamente ai militari dell’Ufficio Locale Marittimo di Villa San Giovanni, nel corso di controlli mirati a prevenire la pesca abusiva di novellame, hanno fermato un furgone isotermico pronto ad imbarcarsi per la Sicilia presso gli imbarchi privati a Villa San Giovanni.

    Durante la perquisizione del mezzo, opportunamente occultate tra altri prodotti ittici regolarmente detenuti, sono state rinvenute 115 cassette di polistirolo contenenti novellame di sarda, più comunemente chiamato “bianchetto”, per un totale di circa 500 kg; prodotto che venduto al dettaglio avrebbe fatto ricavare oltre 10.000 euro.


    L’autista del mezzo intestato ad una ditta di Rossano (CS) che commercia prodotti ittici, è stato identificato e deferito alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, mentre l’intero prodotto ittico è stato posto sotto sequestro.

    Dopo la certificazione del medico veterinario competente dott. Cosmano che ne ha attestato l’idoneità al consumo umano e l’autorizzazione del magistrato di turno Sost. Proc. Dott.ssa Arena, tutto il prodotto è stato donato in beneficenza a vari istituti caritatevoli locali per il successivo consumo presso le mense degli stessi trasformando, così, una condotta non conforme alle vigente disposizioni normative, in un gesto a favore dei soggetti più bisognosi.

    All’interno del mezzo è stato altresì rinvenuto e successivamente sequestrato un esemplare di pesce spada di circa 12 kg (donato in beneficienza), pescato in tempi vietati, in quanto nel mese di marzo era vigente il fermo della pesca. Al conducente è stato altresì el...

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    Last Post by Filippo Foti il 2 April 2014
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  6. William Bligh: la storia di un grande uomo mistificata da Hollywood.

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    Storie
    By Filippo Foti il 5 April 2014
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    William Bligh e il più famoso ammutinamento nella storia della marina britannica.



    La vera storia dell’ammutinamento del Bounty del 1789, è molto più complicata di quanto suggerito dalle versioni cinematografiche che si sono succedute nel corso degli anni passati, e che hanno spesso sottolineato la crudeltà gratuita del capitano della nave, William Bligh.

    Già Jules Verne nel 1879, nel suo racconto “I ribelli del Bounty” (Les Révoltés de la Bounty), preferisce una chiave di lettura concentrata sulla figura del capitano della nave, e del difficile viaggio, compiuto a bordo di una scialuppa di soli sette metri, con cui Bligh e i 18 uomini rimastigli fedeli raggiunsero la colonia olandese di Timor dopo aver navigato per 47 giorni e percorso 3.618 miglia nautiche.


    La tragedia del Bounty (Mutiny on the Bounty), conosciuta anche col titolo “Gli ammutinati del Bounty”, è un film del 1935 diretto da Frank Lloyd, tratto dal romanzo omonimo di Charles Nordhoff e James Norman Hall, ispirato sempre all'episodio storico dell'ammutinamento. Nei panni del tenente Fletcher Christian il grande divo tenebroso degli anni ’40 Clark Gable.

    Sempre con il titolo di “Mutiny on the Bounty”, nel 1962 è stato realizzato un “remake” ovvero il rifacimento del film del 1935, diretto da Lewis Milestone ed interpretato da Marlon Brando. L’attore-mito, morto nel 2004, acquistò l’atollo nel 1967 durante le riprese del film “Gli ammutinati del Bounty”.


    Da allora l’isola polinesiana di Tetiaroa venne soprannominata proprio “The Brando”. E che ci troviamo, una chicca: dal 1° luglio, il resort polinesiano di Tetiaroa si propone come il paradiso eco-friendly più eco-compatibile del mondo. 35 ville con piscina privata, ristorante sulla spiaggia (che proporrà piatti tipici della cucina polinesiana e francese), “lagoon bar” su tre livelli e una Spa con trattamenti estetici e terapeutici polinesiani e/o tradizionali.


    Vari libri e film di cui abbiamo accennato, lo hanno ritratto come un cattivo, un uomo violento e sgradevole, ma è vero? Il comando di una nave richiedeva un uomo di forte carattere, e sicuramente Bligh non fu peggiore r...

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    Last Post by Filippo Foti il 5 April 2014
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  7. Yellowstone National Park: Big One per l'America?

    By Filippo Foti il 6 April 2014
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    Anche se gli scienziati respingono l’ipotesi che il vulcano di Yellowstone stia per eruttare, la popolazione teme il “Big One”, così come lo chiamano gli americani.



    Un possibile futuro terremoto che potrebbe essere superiore al decimo grado della Scala Richter ed uno dei più potenti mai verificatisi negli Stati Uniti?

    I responsabili del Parco Nazionale di Yellowstone stanno assicurando continuamente gli ospiti e la popolazione, non sappiamo con quale preciso criterio lo fanno…, che il super-vulcano sotto il parco non è previsto che possa eruttare in presto ed in qualunque momento presto, nonostante un video allarmante fa vedere bisonti in fuga che presagiscano una tale calamità.

    Si tratta di un avvertimento che arriva dal mondo degli animali, capaci, in alcuni casi, di avvertire importanti cambiamenti ambientali?


    Il vulcano di Yellowstone, è il più potente dei vulcani esistenti nel mondo e dal 28 marzo sono state registrate 25 scosse, l’ultima delle quali di magnitudo di 4,5 è avvenuta il 30 marzo. I funzionari di Yellowstone, che hanno ricevuto decine di chiamate e messaggi di posta elettronica, pur non mettendo in discussione la veridicità del video, sdrammatizzano con un comunicato del portavoce del parco Amy Bartlett che ha parlato di “un evento naturale e che non poi la fine del mondo."


    Alcuni geologi hanno rilasciato comunicati rassicuranti sostenendo che il terremoto, di magnitudo 4,8 che è stato avvertito domenica scorsa vicino il "Norris Geyser Basin" nella sezione nord-ovest di Yellowstone, che si estende su 3.472 chilometri quadrati di Wyoming, Montana e Idaho, non ha causato lesioni o danni e non ha provocato evidenti alterazioni al paesaggio.


    Secondo gli esperti del parco, lo hanno dichiarato giovedì scorso, la ragione per cui gli animali lasciano il parco è l’inverno periodo in cui i mammiferi in genere migrano verso quote più basse al di fuori del parco, quando il cibo scarseggia e, quando la neve si scioglie. Inoltre, il video che ha destato preoccupazione per la fuga dei bisonti è stato girato molto prima del terremoto di domenica, quindi non c'è alcun legame tra il movimento deg...

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    Last Post by Filippo Foti il 6 April 2014
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  8. ProfumodiMare:Buona Notte ♥

    AvatarBy Fatina-Gioia il 6 April 2014
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    Dolcissima notte a tutti



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    www.profumodimare.forumfree.it - Zoagli-di-Notte-

    Last Post by Fatina-Gioia il 6 April 2014
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  9. Greenpeace e WWF manifestano davanti alla sede della Regione siciliana a Palermo.

    By Filippo Foti il 6 April 2014
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    “No Trivelle nel Canale di Sicilia” - “Il mare di Sicilia non si tocca”.



    Questi gli slogan lanciati venerdì scorso davanti a palazzo d'Orleans, a Palermo, da WWF e Greenpeace, che hanno inscenato una manifestazione di civile protesta.

    La newletter pervenuta alla nostra redazione.

    “Le associazioni chiedono al presidente Rosario Crocetta di fermare le trivellazioni petrolifere, puntare su efficienza energetica e fonti rinnovabili pulite, e di convocare al più presto un tavolo tecnico con gli ambientalisti. In pochi minuti, gli attivisti hanno allestito un simbolico tavolo con sedie, per dimostrare quanto poco ci voglia ad avviare una fase consultiva (promessa, ma non avviata mai) per tutelare il mare della Sicilia.


    Le estrazioni petrolifere nel Canale di Sicilia non solo mettono in pericolo l’ecosistema e la ricca biodiversità di quest’area, ma anche quei settori vitali dell’economia come la pesca e il turismo, che dipendono dal mare" dichiarano Greenpeace e WWF.

    “Da tempo Greenpeace e WWF, si legge nel comunicato, ci battiamo per impedire i numerosi progetti di trivellazione che minacciano il Canale di Sicilia; lo scorso febbraio abbiamo lanciato insieme una petizione sulla piattaforma change.org rivolta al presidente Crocetta perché mantenesse le sue promesse per un futuro senza trivelle e, al momento, oltre 36.000 persone hanno deciso di sottoscrivere l’appello, al quale però il presidente non ha mai risposto.”


    Nel frattempo Edison e ENI stanno per essere autorizzati a trivellare fino a ventuno pozzi al largo di Pozzallo per l’estrazione di bitume con la piattaforma “Vega B”. Una follia che non genera occupazione (la piattaforma sarà automatizzata) e rischia di avviare la corsa all’oro nero nel Canale di Sicilia. Per fermare questa follia, Greenpeace e WWF hanno distribuito un documento che riassume compiti e obiettivi del tavolo tecnico: progetti legislativi, iniziative politico-istituzionali, collaborazioni scientifiche e progetti culturali.


    "Chiediamo un impegno for...

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    Last Post by Filippo Foti il 6 April 2014
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  10. Ulsan S-olio Seoul - Korea: sversati 150.000 barili di petrolio.

    By Filippo Foti il 7 April 2014
    +1   -1    0 Comments   43 Views
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    Fuoriuscita di petrolio da un serbatoio di stoccaggio presso la raffineria di Ulsan S-olio, nella città portuale a 410 chilometri a sudest di Seul, che fortunatamente non ha raggiunto il mare.



    S-Oil Corporation è una società che raffina petrolio, con sede a Seoul, Korea fondata nel 1976. Produce prodotti petroliferi , petrolchimici e prodotti lubrificanti. L'azienda è una delle società energetiche più redditizie in Corea , diventando una delle più competitive nella raffinazione del petrolio nella regione emergente Asia - Pacifico.
    La società gestisce l'impianto di raffineria di petrolio con la capacità di 580.000 barili al giorno e altre strutture che possono produrre prodotti petrolchimici e oli lubrificanti in Onsan Refinery in Ulsan.


    Solamente ieri, 6 aprile, i funzionari della S-Oil Corp, hanno dato comunicazione, di una fuoriuscita di petrolio da un serbatoio di stoccaggio del suo stabilimento a sud-est della città che si è verificato due giorni prima.

    "La perdita di petrolio si è completamente fermata alle 21:5 di ieri dopo che abbiamo trasferito la maggior parte del rimanente grezzo dal serbatoio di stoccaggio danneggiato ad un serbatoio vicino. La situazione è ora sotto controllo, senza alcun danno a persone o fuoriuscita di petrolio in mare", ha detto un funzionario della società Al-Mahashe nel corso di una conferenza stampa a Ulsan, una città portuale a 410 chilometri a sudest di Seul.

    CEO S-Oil Nasser Al-Mahashe


    “La perdita è iniziata venerdì e fermata domenica ed ha causato la perdita di quasi 150.000 barili di petrolio. Abbiamo trasferito il petrolio nel serbatoio di sinistra e faremo lo stesso con il greggio fuoriuscito", ha detto Park Yong-lae, vigile del fuoco di Ulsan.
    Il serbatoio che si è danneggiato è uno dei 15 serbatoi degli impianti di raffineria della società, dove viene raffinato il greggio importato dall'Arabia Saudita.


    Una struttura di cemento di tre metri costruita intorno al serbatoio ha impedito al petrolio di raggiungere l'oceano.
    La causa principale della perdita si ritiene sia stato un malfunzionamento di...

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    Last Post by Filippo Foti il 7 April 2014
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