PROFUMODIMARE: TERRA, MARE, NATURA, CAMBIAMENTO CLIMATICO, BIODIVERSITÀ, TRANSIZIONE ECOLOGICA

Profumo di mare: Terra, mare, natura, cambiamento climatico, biodiversità, transizione ecologica


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DISCUSSIONI RECENTI

 




  1. Cambiamento climatico e sconvolgimento nel settore della pesca a livello globale.
    Caratteri:12.524 - Tempo di lettura: 8,44 minuti

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    Si prevede che il riscaldamento delle acque oceaniche, a causa del cambiamento climatico, provocherà la migrazione delle specie ittiche a livello globale e soprattutto nelle piccole isole dell'Oceano Pacifico, creando complicate disuguaglianze nello sviluppo sociale ed economico nel settore della pesca.


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    Le catture nell'oceano Pacifico occidentale e centrale rappresentano oltre la metà di tutto il tonno rastrellato. Gran parte di questo pescato viene prelevato nelle acque di dieci piccoli territori in via di sviluppo, che per la sicurezza alimentare e lo sviluppo economico, dipendono in modo sproporzionato dagli stock di tonno disponibili. Sta di fatto che il cambiamento climatico sta colpendo duramente queste isole, dove il livello del mare sale quattro volte più velocemente rispetto alla media globale, e questo pesce è fondamentale per questi paesi.

    Le parti dell'accordo di Nauru - The Parties to the Nauru Agreement (PNA) sulla gestione della pesca che ha compreso inizialmente otto Stati è stato raggiunto l'11 febbraio 1982. Hanno fatto parte gli Stati Federati di Micronesia, la Repubblica di Kiribati, la Repubblica delle Isole Marshall, la Repubblica di Nauru, la Repubblica di Palau, lo Stato Indipendente di Papua Nuova Guinea, le Isole Salomone e Tuvalu. Nauru, tra i paesi più piccoli del pianeta, 12.511 abitanti nel 2021, ha spinto per un'azione a sostegno dei piccoli Stati insulari in via di sviluppo di fronte alla crisi climatica. Le (PNA) controllano la più grande pesca sostenibile del tonno con reti a circuizione e hanno lo scopo che i Paesi cooperino per gestire e sviluppare in modo sostenibile questa risorsa chiave.

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    Nel Pacifico occidentale e centrale, oltre agli otto Stati su menzionati, ce ne sono altri due che dipendono soprattutto dalla loro pesca per lo sviluppo economico e la sicurezza alimentare, al punto da essere considerati “dipendenti dal tonno” e sono le Isole Cook e Tokelau.

    Il futuro per gli stati delle isole del Pacifico sembra più promettente in scenari di minori emissioni di gas serra, che porterebbero a minori perdite di pescato e di sostentamento. La riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, in linea con l'accordo di Parigi, fornirebbe un percorso verso la sostenibilità e per le economie delle isole che sono tonno-dipendenti. Anche le organizzazioni regionali di gestione della pesca possono svolgere un ruolo nell'aiutare questi paesi per negoziare accordi atti a massimizzare i benefici economici, anche se la futura distribuzione del pesce potrebbe cambiare come vedremo in seguito.

    "È molto significativo, principalmen...

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    Last Post by Filippo Foti il 6 Jan. 2023
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  2. L'ondata di caldo senza precedenti in Europa batte i record durante il pieno inverno.

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    Con la crisi climatica che sta diventando un argomento caldo nei principali mass media, c'è molta confusione su cosa sia effettivamente il cambiamento climatico. Proviamo a chiarire i fatti reali e riflettere sulle contaminazioni delle “bufale”!


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    Il caldo record all'inizio del 2023 ha lasciato gli sciatori delle Alpi con pochissime opzioni se non quella di sciare sull'erba. Anche alcuni paesi in Europa stanno uscendo da un 2022 caldo da record.

    Mentre il Nord America combatte pioggia gelata e forti nevicate, in Europa il 2023 ha portato caldo da record, basti pensare che il nuovo anno ha visto Bilbao in Spagna raggiungere i 24,9 °C. In Bielorussia, Repubblica Ceca, Danimarca, Lettonia, Lituania, Paesi Bassi, Polonia e, dulcis in fundo, Italia le temperature hanno registrato in questi primi giorni di gennaio valori sempre più alti, lasciando gli sciatori delle Alpi "a secco".

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    Le temperature in molte località d’Italia, nei primi giorni di questo mese, hanno raggiunto valori primaverili: Catania 20 gradi, Napoli e Reggio Calabria 16, Milano e Roma 14. Il Met Office del Regno Unito ha avvertito che il 2023 sarà probabilmente uno degli anni più caldi della Terra mai registrati, con una temperatura media globale prevista compresa tra 1,08°C e 1,32°C al di sopra dei livelli preindustriali. In un comunicato stampa, Nick Dunstone del Met Office ha affermato che le previsioni sono state influenzate dalla fine prevista di un prolungato evento climatico La Niña, che ha avuto un effetto di raffreddamento sulle temperature medie globali negli ultimi tre anni.

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    A causa del fatto che l'Artico si sta riscaldando più velocemente di qualsiasi altra regione sulla Terra, è stato dimostrato che quelle temperature più elevate interrompono il comportamento dei vortici polari, indebolendoli in modo che vagano a sud sopra gli Stati Uniti continentali.

    LE TEMPESTE INVERNALI NEGLI STATI UNITI CONTINUERANNO MENTRE L'EUROPA REGISTRA TEMPERATURE RECORD

    Oltre a combattere temperature pericolosamente fredde e vento gelido, parti degli Stati Uniti settentrionali hanno visto forti nevicate e bufere di neve, e recentemente mentre un vortice polare è sceso in tutto il paese, la National Aeronautics and Space Administration (Amministrazione nazionale dell'aeronautica e dello spazio) si è salvaguardata di ricordare al paese stelle a strisce che l'esplosione del fred...

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    Last Post by Filippo Foti il 11 Jan. 2023
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  3. La deglaciazione sarà diffusa su quasi tutti i ghiacciai della Terra entro il XXI secolo.
    Caratteri:15.942 - Tempo di lettura: 11,03 minuti

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    Di recente, un rapporto intitolato “Global glacier change in the 21st century” (Cambiamento globale dei ghiacciai nel 21° secolo) precisa che ogni aumento della temperatura è importante" e che metà dei ghiacciai della Terra potrebbe scomparire entro il 2100.


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    Entro la fine del 21° secolo, si prevede che dal 49 all'83% dei ghiacciai del mondo scomparirà, a seconda delle future emissioni di gas serra. Dato che la perdita di massa è direttamente correlata ai cambiamenti di temperatura, ogni pur piccolo aumento è importante, e poiché i ghiacciai rispondono al cambiamento climatico, le società devono adattarsi ai cambiamenti nella disponibilità di acqua e all’innalzamento del livello del mare.

    L’autore principale del rapporto, David R. Rounce glaciologo e docente di ingegneria alla Carnegie Mellon University, Pennsylvania, USA, ha utilizzato due decenni di dati satellitari per mappare i ghiacciai del pianeta con una precisione mai vista prima. Lo studio è stato pubblicato il 6 gennaio 2023 su Science, il “Global glacier change in the 21st century: Every increase in temperature matters”, (Cambiamento globale dei ghiacciai nel 21° secolo: ogni aumento della temperatura è importante) di cui più sotto vediamo un video esplicativo, sottolineando che ogni aumento della temperatura è importante. Anche il sesto rapporto di valutazione del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite, pubblicato il 28 febbraio 2022, ha avvertito che il tempo per raggiungere l'obiettivo di 1,5°C sta per scadere."Non importa se perderemo, molti ghiacciai. Ma abbiamo la capacità di fare la differenza limitando il numero di ghiacciai che perdiamo", ha dichiarato Rounce.

    Science



    animazione

    Animazione della risposta dei ghiacciai a causa del cambiamento climatico.



    PER STUDIARE GLI IMPATTI DEL CAMBIAMENTO AMBIENTALE GLOBALE, I PARCHI NAZIONALI DEGLI STATI UNITI SONO I LUOGHI IDEALI

    Da ricerche effettuate su ResearchGate, un social networking per scienziati e ricercatori per condividere documenti, porre e rispondere a domande e trovare collaboratori, Myrna Hall - sopra raffigurata - dell’universi...

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    Last Post by Filippo Foti il 23 Jan. 2023
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