PROFUMODIMARE: TERRA, MARE, NATURA, CAMBIAMENTO CLIMATICO, BIODIVERSITÀ, TRANSIZIONE ECOLOGICA

Profumo di mare: Terra, mare, natura, cambiamento climatico, biodiversità, transizione ecologica


AL SERVIZIO DEL PIANETA DAL 31. 01. 2010 - IL 19/2/2020 CI HANNO VISITATO 910 LETTORI









DISCUSSIONI RECENTI

 




  1. Science Daily, la nuova sezione su "profumodimareforumfree".

    By Filippo Foti il 2 Feb. 2018
    +1   -1    0 Comments   34 Views
    .

    Abbiamo il piacere di presentare ai nostri graditi e sempre più numerosi lettori, la nuova sezione dedicata al sito web americano "Science Daily".


    OwUhJVX


    Gli argomenti che sono pubblicati da "Science Daily", alcuni visibili più sotto (di nostro maggiore interesse) e nella sezione a scorrimento della nostra "home page" sono dedicati al mare, agli oceani e a tutto ciò che gli ruota intorno. Potete cliccare per le Vostre letture, e saranno oggetto di nostri post con traduzioni e approfondimenti di tutto ciò che riteniamo possa interessarvi. Per discutere di qualcosa di specifico non esitate a chiedercelo.

    GLI ARGOMENTI DI NOSTRO MAGGIORE INTERESSE



    EARTH SCIENCE: Atmosphere – Climate – Geochemistry – Geography – Oceanography - Geology.
    SCIENZE DELLA TERRA: Atmosfera – Clima – Geochimica – Geografia – Oceanografia – Geologia.

    ENVIRONMENTAL ISSUES: Pollution - Global Warming - Climate Change - Oil Spills – Sustainability.
    PROBLEMI AMBIENTALI: Inquinamento - Riscaldamento globale – Cambiamento climatico - Fuoriuscite di petrolio – Sostenibilità.

    ENVIRONMENTAL SCIENCE: Biodiversity – Coral Reefs – Ecology – Ecosystems.
    SCIENZE AMBIENTALI: Biodiversità - Barriere coralline – Ecologia – Ecosistemi.

    NATURAL DISASTERS: Tsunamis - Submarine volcanoes - Hurricanes and Cyclones – Tornadoes.
    DISASTRI NATURALI: Tsunami - Vulcani sottomarini - Uragani e Cicloni – Tornado.

    J4KOsru


    ScienceDaily è uno dei siti Web di notizie scientifiche più popolari e premiati su Internet. Dall'inizio del 1995, il sito ha guadagnato la stima di studenti, ricercatori, operatori sanitari, agenzie governative, educatori e del pubblico in generale in tutto il mondo con circa 5 milioni di visitatori al mese.

    Il sito offre ai lettori notizie in tempo reale sulle ultime scoperte scientifiche in un formato di facile utilizzo, tutti liberamente accessibili senza costi di abbonamento. Come per noi, su Science Daily, c'è sempre qualcosa per tutti da leggere, con oltre 200.000 articoli di ricerca riguardanti scienza, salute, tecnologia e ambiente.

    Aggiornato più volte al giorno con le ultime notizie e articoli di approfondimento, sette giorni su sette, il sito copre scoperte in tutti i campi delle scienze fisiche, biologiche, terrestri e applicate. Le storie sono integrate con fotografie e illustrazioni, collegamenti a riviste e studi accademici, ricerche e argomenti correlati e termini enciclopedi...

    Read the whole post...

    Last Post by Filippo Foti il 2 Feb. 2018
    .
  2. Occorre mitigare i pericoli nelle città costiere per contrastare il cambiamento climatico.

    Tags
    Cambiamento climatico
    By Filippo Foti il 7 Feb. 2018
    +1   -1    2 Comments   92 Views
    .

    I piani di attenuazione dei rischi in quasi tutte le città del nostro pianeta sono insufficienti e gli isterismi del clima fanno parte ormai del nostro quotidiano vivere. Studi recenti confermano l’urgenza di provvedimenti estremi per i cosiddetti “eventi estremi”.


    FQCzR3O


    Il settore della pianificazione urbana sta guadagnando interesse dal momento che le città di tutto il mondo stanno affrontando una maggiore esposizione ai rischi e ai pericoli legati al clima che vanno dall'innalzamento del livello del mare alle inondazioni, dall'aumento della temperatura e dall'effetto isola di calore urbano.

    Indicata anche UHI, acronimo di (Urban Heat Island), l’isola di calore urbano è collegato direttamente al cambiamento climatico e consiste in un fenomeno microclimatico che si verifica nei centri urbani per cui la temperatura può arrivare ad aumentare anche di circa cinque gradi, con ricadute rilevanti sia in termini di consumi energetici che di salute pubblica, rispetto alle aree periferiche dove insistono insediamenti e attività localizzate in zone rurali caratterizzate da una bassa densità di popolazione.

    Philip Berke, professore di architettura del paesaggio e pianificazione urbana presso la “Texas A & M University”, ha recentemente completato un progetto di ricerca quinquennale che ha esaminato 175 piani di mitigazione dei pericoli adottati dalle contee e dai comuni lungo il Golfo del Messico, delle coste nordoccidentali dell'Atlantico e del Pacifico. Questi governi locali sono tenuti ad adottare detti piani per poter beneficiare dei fondi di attenuazione pre-catastrofi e post-catastrofi e sono gestiti dalla “Federal Emergency Management Agency” (FEMA), ovvero dell’Agenzia federale di gestione delle emergenze, facente parte del Dipartimento della Sicurezza Interna degli Stati Uniti d'America.

    KADf1ws

    Philip Berke


    L’avanzata del cemento rappresenta un problema planetario che necessita di interventi urgenti che vengono disattesi anno dopo anno. Solo in Europa i terreni che vengono utilizzati per l’attività umana e pertanto cementati ogni anno, sono oltre 1.000 chilometri quadrati.

    Secondo lo studio, i piani di attenuazione dei rischi in città come Houston, la quarta città più grande d'America, sono deboli e con finanziamenti inferiori alle esigenze di spesa previste. Ricorderete che Houston è una delle città che è stata messa più a dura prova dalla devastazione causata dalla tempesta mostruosa di Harvey quando le inondazioni hanno trasformato le strade in fiumi, con le zone rurali del Texas che erano totalmente allagate.

    ...

    Read the whole post...

    Last Post by Filippo Foti il 7 Feb. 2018
    .
  3. Malattie mortali che emergono dal riscaldamento globale.

    Tags
    Cambiamento climatico
    By Filippo Foti il 7 Feb. 2018
    +1   -1    0 Comments   42 Views
    .

    Una bomba a orologeria a base di mercurio è nascosta sotto il permafrost della Terra, e come il mercurio sale nel termometro, potrebbe anche sorgere nell'oceano.


    5MMc84h


    I cambiamenti climatici potrebbero liberare 58 milioni di litri di mercurio intrappolati nel permafrost. E questo è solo nell'emisfero settentrionale.

    Secondo un nuovo studio pubblicato il 5 febbraio sulla rivista Geophysical Research Letters, ci saranno più 58 milioni di litri di mercurio sepolti nel permafrost dell'emisfero settentrionale - circa il doppio di mercurio che si può trovare nel il resto dei suoli della Terra, oceano e atmosfera compresi. E se le temperature globali continuano a salire, tutto quel mercurio - può essere estremamente velenoso per gli umani - potrebbe riversarsi fuori.

    qe2Yh9X


    Mercurio (simbolo chimico Hg) ha un bell'aspetto nella sua forma liquida, lucido e veloce, ma non bisogna toccarlo, in quanto può essere estremamente velenoso per gli umani. Il suo nome deriva dal greco, hydrargyrum, - che significa "argento liquido" - per il riflesso che ha la sua superficie lucida. L'elemento è anche noto per la sua mobilità e prende il nome dal fatto che si muove più velocemente nel sistema solare. Noto all'umanità da secoli, in effetti, prove del suo uso sono state trovate in Cina, India ed Egitto, e tracce di mercurio sono state trovate in tombe egiziane di 3.500 anni fa.

    Il mercurio, vietato in Italia dal 2009 per la misurazione della temperatura corporea, in attuazione di una direttiva CE del 2007, - dal 2020 sarà bandito in tutto il mondo - è un elemento molto tossico. Può entrare nel corpo attraverso una ferita aperta o per inalazione o ingerendolo. Può quindi causare danni ai nervi, al fegato e ai reni, gravi disordini mentali, oltre provocare una serie di altri sintomi.

    Secondo il "College of Natural Resources" dell'Università della California, a Berkeley (CNR), nonostante le sue qualità tossiche, il mercurio può ancora essere utile a noi. L'elemento conduce elettricità e viene utilizzato negli interruttori elettrici di termostati e in alcuni tipi di sveglie con allarme, "Il luogo in cui probabilmente la gente lo vede più comunemente è nelle nuove lampadine fluorescenti compatte, dove i vapori di mercurio sono una delle sostanze chimiche utilizzate", ha affermato Daniel King, professore associato di chimica presso la "Drexel University", e dove si può riscontrare un quantitativo significativamente alto (fino a 4, 5 mg).

    G6Vsnjb


    A causa della sua alta densità e compattezza, il mercurio, ...

    Read the whole post...

    Last Post by Filippo Foti il 7 Feb. 2018
    .
  4. Il terreno disponibile sul pianeta è sempre minacciato dall'espansione urbana.

    Tags
    Natura
    By Filippo Foti il 7 Feb. 2018
    +1   -1    0 Comments   22 Views
    .

    Per contrastare il problema del consumo di suolo, piccoli comuni in particolare con scarsa capacità di pianificazione e conurbazioni, stanno facendo ben poco. Una legge contro il consumo di suolo in Italia promossa da "Forum Salviamo il Paesaggio".


    9TBA5LR



    Un'analisi statistica di vari set di dati disponibili per il consumo del suolo e dello sviluppo socio-economico ha mostrato che l'espansione urbana e il suo impatto sul consumo di suolo non possono essere adeguatamente spiegati dalla sola crescita della popolazione. Altri sviluppi hanno avuto un'influenza molto più significativa, come l'aumento delle famiglie monoparentali. Si prevede pertanto che la tendenza verso maggiori livelli di consumo di suolo continuerà fino alla metà di questo secolo, anche se a un ritmo più lento.

    HmSxyLh


    Poiché sono sottoposti a una pressione di regolamento significativa, i centri urbani e gli agglomerati urbani applicano misure di pianificazione più rigorose rispetto ai comuni piccoli e periferici, ad esempio limitando le zone a bassa densità (proprietà con case unifamiliari) o coordinando la zonizzazione con i trasporti pubblici. I più attivi delle piccole comunità tendono a concentrarsi su misure per prevenire l'accaparramento della terra o applicano cifre di utilizzo molto basse che sono intese a promuovere un'area residenziale compatta e uno sviluppo consolidato della conurbazione.

    Adnkronos.com/sostenibilità, ci offre una lettura interessante di come il consumo di suolo oggi "divora" la terra.


    Una legge contro il consumo di suolo - Pubblicato il: 07/02/2018 12:04

    Dieci articoli per una legge contro il consumo di suolo, per fermare "la modifica o la perdita della superficie agricola, naturale, seminaturale o libera, a seguito di interventi di copertura artificiale del suolo, di trasformazione mediante la realizzazione - entro e fuori terra - di costruzioni, infrastrutture e servizi o provocata da azioni, quali asportazione ed impermeabilizzazione". Dieci articoli per una legge attesa da decenni o, almeno, dal 2009, quando un'ampia aggregazione nazionale di associazioni, comitati e singoli cittadini denunciò il peso della speculazione edilizia.

    Una legge dal basso dopo che lo scioglimento delle Camere ha sancito la fine del testo arenatosi al Senato, e con questo lo sforzo messo in campo all'inizio della legislatura. "Un fallimento, quello dell...

    Read the whole post...

    Last Post by Filippo Foti il 7 Feb. 2018
    .
  5. Trasformare i nostri oceani in petrolio non è un fatto privato di Trump!

    Tags
    Mare a 360°
    By Filippo Foti il 9 Feb. 2018
    +1   -1    0 Comments   66 Views
    .

    Il piano dell'amministrazione Trump aprirebbe il 90% delle riserve offshore della nazione allo sviluppo da parte di compagnie private. Colpisce almeno 22 stati costieri e ha attirato l'opposizione bipartisan dalla maggior parte dei governatori e il sostegno di almeno sei. Trasformare i nostri oceani in petrolio non è un fatto privato di Trump.


    EDsyYFE


    Qualcuno dei nostri lettori potrebbe rispondere a questo post, o quanto meno fare una riflessione: Perché ti occupi così tanto di ciò che succede in America? La risposta è nel titolo di questo post, ma potremmo anche darne altre.

    Ebbene, centinaia di manifestanti, oppositori alle trivellazioni petrolifere offshore, di Sacramento, - una città statunitense, capoluogo della Contea di Sacramento e capitale dello Stato della California - hanno sfilato mercoledì scorso 7 febbraio, al di fuori del "Oregon State Capitol" di Salem (capitale dello Stato dell'Oregon), per protestare all'esterno del palazzo dove era in corso un'audizione federale per denunciare la proposta del presidente Trump di fornire alle compagnie energetiche l'accesso ai leasing al largo della costa del Pacifico.

    Il progetto di legge dell'amministrazione Trump per i contratti di locazione di petrolio e gas offshore a livello nazionale amplierebbe significativamente le trivellazioni offshore offrendo contratti d'affitto nelle acque al largo dell'Alaska, degli oceani Atlantico e Pacifico e del Golfo del Messico orientale. Se approvato, il piano aprirà oceani che sono stati ampiamente off limits per la trivellazione petrolifera, comprese le aree dell'Artico e dell'Atlantico dove Trump sta cercando di revocare le protezioni permanenti.

    Secondo un'analisi del "Center for Biological Diversity" (Centro per la Diversità Biologica), bruciare i combustibili fossili in queste aree contribuirebbe a un inquinamento da biossido di carbonio pari a 49,5 gigatoni, l'equivalente delle emissioni da 10,6 miliardi di automobili guidate per un anno, aggravando la crisi climatica. L'apertura di nuove regioni alla perforazione e uno sversamento in mare aperto potrebbe anche danneggiare le specie in via di estinzione che sono state recentemente in declino, come le balene e gli orsi polari del Nord Atlantico.

    "Siamo qui oggi (mercoledì 7 febbraio '18 ndr) per far vedere all'Amministrazione Trump che non gli permetteremo di trasformare i nostri oceani in petrolio", ha detto Kristen Monsell direttore legale del programma oceanico presso il Center for Biological Diversity. Frustrati, i manifestanti che avevano viaggiato da tante città costiere dello Stato per marciare a Sacramento, lo hanno sfilato applaudendo e...

    Read the whole post...

    Last Post by Filippo Foti il 9 Feb. 2018
    .
  6. In Italia è possibile un nuovo slancio per l’energia eolica?

    Tags
    Natura
    By Filippo Foti il 11 Feb. 2018
    +1   -1    0 Comments   61 Views
    .

    Paesi come Danimarca, Germania, Gran Bretagna e Francia, sono tra i più attivi a sfruttare l’energia eolica. L’Italia sta tentando veramente per recuperare terreno in termini di energie rinnovabili marine (onde, vento e maree)?


    hDecmcM


    Sulla scia di alcuni paesi europei come la Danimarca, Germania e Gran Bretagna, e anche la vicina Francia, l’Italia potrebbe avere ambizioni in termini di nuove energie, grazie alle prospettive delle turbine eoliche offshore. Esistono progetti, ma sono quelli più bocciati che quelli in via di realizzazione. Ma questa energia, come tante altre disponibili e sostenibili, è veramente indispensabile nel Bel Paese!?

    Hub del Mare del Nord: un gigantesco parco eolico per alimentare tutto il nord Europa.


    Progetti già vecchi, dal momento che sono stati lanciati diversi anni fa, e progetti nuovi che non riescono a decollare. Infatti, per avere successo, devono superare difficoltà tecniche e coinvolgere ingenti investimenti oltre ai divieti e alle proteste di ambientalisti che, a volte, fanno opposizioni solo per situazioni di facciata.

    xv7iGaQ

    Si scrive tanto, ma si fa poco!


    vqnv14B

    Ma c'è chi la pensa diversamente ...


    I progetti devono anche superare l'ostacolo di procedure di tutti i tipi e hanno bisogno di un supporto definito da parte dello Stato. Queste tecnologie devono contribuire alla molteplicità indispensabile dei sistemi di produzione di energia e tanto più sono piccoli tanto più sono accettati dai cittadini, oltre a uno sforzo significativo da parte degli industriali del settore per l'energia eolica offshore.

    All’inizio di quest’anno sono stati generati, grazie all’energia eolica, più di 2,1 miliardi di chilowattora (2,1 TWh) che hanno coperto il fabbisogno elettrico nei 28 paesi dell’UE per circa il 22,7%. Il terawattora (simbolo TWh) è un multiplo del wattora (Wh) ed è pari a 1.000.000.000.000 Wh.

    Secondo Alessandro Marangoni, CEO della società milanese di consulenza energetica Althesys, l'Italia - nella strategia energetica nazionale, nota con l'acronimo (SEN) - richiede 40 TWh di produzione eolica entro il 2030, più del doppio del 15 TWh del 2015. "Sia per il vento che per altre fonti, per raggiungere gli obiettivi sarà necessario progredire molto più rapidamente di quanto non sia stato negli ultimi anni", ha dichiarato re...

    Read the whole post...

    Last Post by Filippo Foti il 11 Feb. 2018
    .
  7. Conservare la biodiversità in Europa con Aree Naturali Protette ben collegate.

    Tags
    Natura
    By Filippo Foti il 13 Feb. 2018
    +1   -1    0 Comments   124 Views
    .

    Solo un terzo dei paesi del mondo e metà degli Stati membri dell'UE, al momento, raggiungono gli obiettivi globali quando si tratta di connettività delle Aree Naturali Protette.


    Vpqqi0c

    Parco Nazionale della Foresta Bavarese, la più grande superficie boschiva dell'Europa centrale - il tetto verde d'Europa.


    Lo studio è stato effettuato dal team del Centro Comune di Ricerche (CCR) della Commissione Europea – “Digital Observatory for Protected Areas” (DOPA - Osservatorio digitale per aree protette) – composto dall’ecologa Santiago Saura, del “Joint Research Centre”, da Bastian Bertzky, specialista in Scienze della Conservazione; dal geografo Luca Battistella, Lucy Bastin, esperta di ecologia spaziale; Andrea Mandrici esperto in analisi e gestione di dati spaziali relativi alle risorse naturali, e Grégoire Duboisdel (CCR) della Commissione Europea.

    Mentre il 14,7% della terra in tutto il mondo è coperto da Aree Naturali Protette - le chiameremo fin d’ora con l’acronimo EUAP (elenco ufficiale delle aree naturali protette) - solo il 7,5% sono collegate.

    Attualmente, quando si calcola la media dei livelli di connettività per tutti i paesi dell'UE, il 18,9% del territorio è coperto da (EUAP) collegate (rispetto al 25,7% del territorio dell'UE coperto dalle (EUAP), anche se questa media supera l'obiettivo delle Nazioni Unite di avere, a livello globale, il 17% del territorio coperto da sistemi (EUAP) ben collegati per il 2020.

    ZYzpUY5


    Questi risultati provengono dalla prima valutazione globale della connettività dei sistemi di (EUAP) terrestri a livello nazionale, condotta dal “Joint Research Centre” (JRC) e pubblicata in “Biological Conservation”.

    Le (EUAP), come i siti Natura 2000 o i Parchi Nazionali, sono fondamentali per la conservazione della biodiversità e per sostenere il benessere umano a lungo termine. Tuttavia, se sono isolate l'una dall'altra, è improbabile che possano raggiungere questi obiettivi. Importante è anche la connettività delle (EUAP) tra le aree terrestri e le zone costiere marine.

    UNIRE I PUNTI: PRIORITÀ PER UN SISTEMA (EUAP) BEN COLLEGATO NELL'UE

    Quando le (EUAP) sono collegate, hanno, ad esempio, un impatto diretto e positivo sulla fauna selvatica. Gli orsi bruni in via di estinzione originari della (EUAP) nella Cantabria, nel nord della Spagna, una delle regioni più belle della penisola iberica, sono un buon esempio.

    iaQ1TBf

    Orso bruno in Cant...

    Read the whole post...

    Last Post by Filippo Foti il 13 Feb. 2018
    .
  8. Clamorosa scoperta: Perché il fondo marino si muove.

    Tags
    Mare a 360°
    By Filippo Foti il 16 Feb. 2018
    +1   -1    0 Comments   330 Views
    .

    Il fango composto dalle diatomee, creature unicellulari sedimentate nei fondali marini, può essere la causa determinante per la generazione di mega-scivoli sottomarini e di mega-tsunami

    .

    P7KuUXC

    Diatomee


    Circa il 20 percento dell'ossigeno che respiriamo proviene dalla fotosintesi delle diatomee marine - piccole alghe unicellulari che svolgono un ruolo immenso nel mantenere in funzione l'ecosistema del pianeta. Aiutano a mediare i cicli del carbonio e dell'ossigeno, sono un componente fondamentale delle reti alimentari marine, ed elaborano un'incredibile quantità di silice, che comprende circa un quarto della crosta terrestre.

    DIATOMEE DELLA MORTE

    Le frane sottomarine sono i più grandi movimenti di massa sulla Terra, e probabilmente le meno conosciute. Hanno il potenziale di spostare centinaia di chilometri cubi di materiali per centinaia di chilometri su pendii con pendenze inferiori a 3 %. La meccanica di questi mega spostamenti con basse pendenze indica che gli strati estremamente deboli devono controllare la deformazione, ma l'origine di queste basse resistenze fino a pochi giorni fa non è stata abbastanza chiara.

    Lo studio che stiamo per commentare è il primo a porre vincoli dettagliati sullo strato debole per uno dei mega-scivoli sottomarini che si sono verificati sulle pendici continentali quasi piane, subtropicali e nord-africane.

    In un nuovo documento pubblicato il 9 febbraio 2018 sulla rivista GeoScienceWorld, Morelia Urlaub del Centro Helmholtz per Ocean Research Kiel di GEOMAR e il suo team, hanno esaminato i dati di perforazione oceanica della periferia degli scivoli di Cap Blanc, che è una grossa frana sottomarina che risale a ben 149.000 anni fa, situata al largo della costa di NW africana. Pertanto ha confrontato i dati della riflessione sismica ad alta risoluzione registrati nella stessa area nel 2009 e ha trovato spessi strati di fango di diatomee situati alla base della frana sottomarina.

    rJcwe0c

    S/D:Ulf Riebesell e Morelia Urlaub


    Il documento include questa linea di rifrazione sismica attraverso l'area degli smottamenti, che fornisce dettagli sulle principali caratteristiche dei guasti.
    Img: Dati di rifrazione sismica per la frana sottomarina di Cap Blanc evidenziano la scarpata della frana che potrebbe essere stata generata dalla debole fanghiglia di diatomee.

    I dati di rifrazione sismica - ovvero una serie di tecniche utilizzate nel ramo della geofisica che consentono di interpretare la stratigrafia del sottosuolo -...

    Read the whole post...

    Last Post by Filippo Foti il 16 Feb. 2018
    .
  9. La pesca INN e rigetti in mare due flagelli per gli oceani e l’uomo.

    Tags
    Mare a 360°
    By Filippo Foti il 18 Feb. 2018
    +1   -1    0 Comments   60 Views
    .

    Sradicare la piaga della pesca illegale e ridurre e gestire i rigetti dalla pesca commerciale, per soddisfare i requisiti della recente politica della pesca, sono gli strumenti principali per la crescita blu. Migliorare l'approvvigionamento di pesce per cibo e nutrizione, soprattutto per i Paesi poveri nel mondo.


    BhelNnp


    L'obiettivo principale del regolamento UE per quanto concerne la pesca INN (ovvero la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata) consiste nel prevenire, scoraggiare e porre fine agli scambi di prodotti della pesca provenienti dalla pesca illegale e impedirne l'accesso ai mercati dell'UE. Il regolamento INN è la legge più ambiziosa per combattere la pesca senza freno in tutto il mondo.

    Il 6 febbraio scorso, le più importanti organizzazioni non governative (ONG) che, senza fini di lucro e fungendo da “sentinelle”, - operano nella cooperazione con i paesi in via di sviluppo finanziate tramite donazioni oppure da elargizioni di filantropi, - hanno pubblicato un nuovo rapporto che esamina le fluttuazioni e le anomalie nei flussi di frutti di mare provenienti da paesi terzi con potenziali legami con la pesca INN (in particolare i paesi che hanno già ricevuto una "carta gialla" o "rossa" di cui accenneremo più avanti) e quelli dell'UE.

    Le OGN ambientaliste sono:

    - La britannica “Environmental Justice Foundation (EJF - che lavora a livello internazionale per proteggere l'ambiente e i diritti umani);
    - l’Oceana (si occupa della pesca eccessiva, distruzione degli habitat, e l’inquinamento degli oceani);
    - la “Pew Research Center” (Centro di ricerca Pew) - un gruppo di esperti statunitensi che fornisce informazioni su problemi sociali, opinione pubblica, andamenti demografici sugli Stati Uniti ed il mondo in generale -;
    - e il “World Wide Fund for Nature”, (WWF “Fondo Mondiale per la Natura”, la cui missione è quella di conservare la Natura e ridurre le minacce più pressanti alla diversità della vita sulla Terra.

    zWYXMSR


    Dal 1 gennaio 2010, data in cui è entrato in vigore il Regolamento INN nei 28 paesi facenti parte della UE, sono 25 quelli che sono stati “ammoniti” con un “cartellino giallo” per non avere provveduto ad adottare misure idonee a porre un freno alla pesca illegale, mentre solo 3 sono stati oggetto di un “cartellino rosso”.

    “La maggior parte di questi paesi ha però adottato delle riforme radicali, in seguito alle quali i cartellini gialli sono stati ritirati. Altri paesi invece, sono risultati completamente inadempienti e hanno r...

    Read the whole post...

    Last Post by Filippo Foti il 18 Feb. 2018
    .
  10. I pesci pelagici del canale della Manica migrano nel Mare del Nord.

    Tags
    Mare a 360°
    By Filippo Foti il 21 Feb. 2018
    +1   -1    0 Comments   637 Views
    .

    Come il cambiamento climatico e il conseguente aumento della temperatura degli oceani, orienta gli stock ittici dei pesci pelagici che, dal canale della Manica, migrano verso il Mare del Nord. Uno studio condotto da Ifremer fa luce su questo delicato e pericoloso fenomeno.


    BFFfP3l

    Thalassa


    La nave oceanografica "Thalassa" di Ifremer, è una delle undici navi dell’Istituto francese di ricerca per lo sfruttamento sostenibile del mare che contribuisce, attraverso le sue competenze e il suo lavoro, alla conoscenza degli oceani e delle loro risorse, alla sorveglianza dell'ambiente marino e del litorale e allo sviluppo sostenibile delle attività marittime.

    Come fa ogni anno, a partire dal 1976, entro il primo trimestre, "Thalassa" conduce una campagna di 20 giorni nella Manica e nel Mare del Nord necessari per capire meglio l'evoluzione delle comunità dei pesci e provvede:

    - a progettare e implementare strumenti per l'osservazione, la sperimentazione e il monitoraggio dell'ambiente marino e del litorale;
    - allo sviluppo sostenibile delle attività marittime, gestendo i database oceanografici per la sorveglianza e conoscenza degli oceani e delle loro risorse.

    cTxMWsy

    Occorre studiare le specie ittiche, anche utilizzando
    la pesca a strascico che è condotta dalla poppa della nave.


    Questa campagna europea è stata condotta recentemente dal 21 gennaio all'11 febbraio per valutare gli stock ittici, e consente di calcolare un indice di abbondanza delle principali specie ittiche commerciali sfruttate in quelle aree marine, la cui profondità è compresa tra 15 e 100 metri, con un picco massimo di 700 metri.

    Forse da lontano il team avrà visto l’isola di Wight nella Manica, località a sud di Southampton, dove si svolge una incredibile pesca costiera anche nel periodo della loro ricerca? Non lo sapremo mai!

    Un colpo d'occhio dell'isola di Wight, ascoltando una famosa canzone.


    "Come in passato, anche quest’anno hanno utilizzato reti a strascico di fondo, in questa missione sono state esattamente 60, per la durata di 30 minuti. Sono stati catturati 13.325 pesci, 189 campioni di uova di 77 specie diverse che saranno pesati, misurati e catalogati in base alla loro età (viene valutata grazie alla misurazione degli otoliti, dei piccoli ossicini situati nell'orecchio interno del pesce n.d.r.)", ha dichiarato Yves Vérin, ...

    Read the whole post...

    Last Post by Filippo Foti il 21 Feb. 2018
    .
 
Grafica: Yolia   -   Code: El Gringo 89   -   Vieni a trovarci su www.ffmagazine.forumfree.it