PROFUMODIMARE: TERRA, MARE, NATURA, CAMBIAMENTO CLIMATICO, BIODIVERSITÀ, TRANSIZIONE ECOLOGICA

Profumo di mare: Terra, mare, natura, cambiamento climatico, biodiversità, transizione ecologica


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DISCUSSIONI RECENTI

 




  1. Grecia: ricerche sismiche, per individuare i punti migliori per cercare il petrolio.

    By Filippo Foti il 1 June 2011
    +1   -1    1 Comments   163 Views
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    Anche la Grecia si sta attrezzando per la corsa al petrolio: "lo ha dichiarato in questi giorni il vice ministro per l'Ambiente Yannis Maniatis".




    le aree dove esiste una maggiore probabilità di trovare depositi di petrolio



    La Grecia cerca il petrolio. Infatti sta conducendo delle ricerche sismiche, per studiare la produzione di idrocarburi ed individuare i punti migliori in cui perforare nuovi pozzi. Lo sta facendo nelle acque tra il Mare Jonio ed a sud dell’isola di Creta e si prevede che si concluderanno l’anno prossimo, quando poi il governo di Atene provvederà all'assegnazione di contratti per consentire le prospezioni petrolifere in quei mari.


    Yannis Maniatis



    Il vice ministro per l'Ambiente, energia e cambiamento climatico Yannis Maniatis, ha recentemente dichiarato che: "il processo di concedere permessi per la ricerca di idrocarburi, indagini geofisiche e geologiche, l'uso non esclusivo nella regione del Mar Ionio e la Grecia occidentale, non è sufficiente per avviare finalmente qualcosa che si muova per il bene del nostro paese". E' certamente un buon inizio per coprire gli errori del passato ma sono necessari altri passi da fare. Grandi e veloci passi, in modo da iniziare presto a ridurre l'insopportabile debito nazionale".

    Iraklis Kalogerakis

    Le responsabilità ed i compiti di questo gruppo di lavoro che sta svolgendo ricerche nelle acque tra il Mare Jonio ed a sud dell’isola di Creta, comporterà l'acquisizione di dati geofisici da aziende internazionali che si faranno carico dei costi di ricerca, la promozione e la vendita di dati alle compagnie petrolifere internazionali che prevedono di investire in ricerca e produzione di idrocarburi. Pertanto si deve fare riferimento a studi che hanno un costo non trascurabile e di investimento. Infatti le problematiche che caratterizzano la perforazione in acque profonde sono riconducibili a:
    - fattori ambientali;
    - fattori geologici;...

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    Last Post by ricciomare il 1 June 2011
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  2. Parco Naz.le del Cilento e V. di Diano: conferenza AIM 3-4 e 5 giugno di G.Picchetti.

    By Filippo Foti il 1 June 2011
    +1   -1    1 Comments   318 Views
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    Il Patrimonio Costiero del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano




    A cura di Guido Picchetti:
    Il Patrimonio Costiero del Parco Nazionale del Cilento, dai Dohrn ai nostri giorni" è il titolo della Conferenza che l'Associazione Identità Mediterranee organizza i giorni 3,4 e 5 giugno 2011 a Santa Maria di Castellabate, nella splendida cornice di Villa Matarazzo, in collaborazione con l'Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e con il patrocinio del Comune di Castellabate.



    I Dohrn, capostipiti dell'ambientalismo italiano, contribuirono negli anni '60 alla diffusione della coscienza della tutela della Natura e dell'attivismo rivolto alla sua protezione. Il Cilento vide anche grazie alla loro opera il nascere di iniziative importanti, quali i campi antincendio e la prima area marina protetta italiana. E vide un gruppo di giovani,ricercatori, scienziati e semplici amanti della propria terra, iniziare un percorso che li avrebbe portati a ricoprire un ruolo importante nel campo dello studio e della protezione ambientale.


    La conferenza si snoda attraverso un percorso di ricordi e di attualità, che rende vitale il messaggio dei Dohrn soprattutto rispetto al Parco Marino e al Patrimonio Costiero del Cilento, e si interroga sul futuro di valorizzazione sostenibile di un Parco Nazionale, quello del Cilento e Vallo di Diano, riconosciuto dall'UNESCO Patrimonio dell'Umanità per i suoi paesaggi culturali, la sua riserva di Biosfera e la particolarità della Dieta Mediterranea.

    www.identitamediterranee.org/index.php?sel=eventi&id=4

    Edited by [Harley] - 6/6/2011, 09:10
    Last Post by ricciomare il 1 June 2011
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  3. Ferrettare: Saverio Romano apre una Commissione d'inchiesta.

    By Filippo Foti il 1 June 2011
    +1   -1    0 Comments   233 Views
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    Il ministro Saverio Romano: la lotta alla pesca illegale rappresenta una priorità importante.
    Allo studio un provvedimento per il corretto uso delle ferrettare.




    Non ha perso tempo il ministro Saverio Romano, dopo le contestazioni di violazioni di norme comunitarie mosse all'Italia da parte di ispettori europei nelle scorse settimane e dopo che è venuto a conoscenza che in data 27/05/2011 circa 3000 metri di reti "ferrettare" salpate in mare aperto, a trenta miglia a nord ovest da Alicudi, sono state poste sotto sequestro. Il peschereccio sequestrato è di Acitrezza ed è iscritto nel compartimento marittimo di Catania.


    un peschereccio siciliano



    Gli uomini della Guardia Costiera di Messina diretta da capitano di fregata Salvatore Scimone, hanno constatato la presenza di 500 metri in più di rete rispetto del consentito che , com'è noto, deve essere di 2 km e mezzo. Il comandante dell'unità da pesca sarà multato per 2.000 euro ed è stato disposto il trasferimento della sua imbarcazione direttamente a Messina, mentre le reti sono state depositate nella base di Marisicilia. Prossimamente, altre tre unità della Guardia Costiera messinese partiranno per rinforzare i controlli e per fornire il necessario supporto per il controllo della costa tirrenica e ionica.



    La pesca con l'utilizzo della ferrattara è un'attività con regole e restrizioni spesso disattese, non solo per il superamento della lunghezza massima consentita ma anche per quanto concerne le specie ittiche catturabili e la distanza massima dalla costa ed è largamente diffusa in tutto il Mediterraneo. Il ministro dunque si è vistro costretto ad istituire "una Commissione d'inchiesta con il compito di verificare l'attività di vigilanza e controllo sull'utilizzo delle reti ferrettare nonchè, sull'efficacia delle successive azioni finalizzate al contrasto della pesca illegale con reti da posta derivanti". Un lavoro, quello della Commissione ministeriale, che consentirà, secondo il Ministro, "di individuare in modo compiuto e mirato eventuali responsabilità e le future linee guida sulle quali ...

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    Last Post by Filippo Foti il 1 June 2011
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  4. CO2: emissioni record nel corso di quest'anno 2010 in tutto il pianeta.

    By Filippo Foti il 2 June 2011
    +1   -1    0 Comments   181 Views
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    La sfida di migliorare e mantenere in tutti i paesi del mondo la qualità della vita,

    limitando le emissioni di CO2 oggi dev'essere affrontata con molto impegno

    allo scopo di evitare danni irreversibili.




    La prospettiva di limitare l'aumento globale della temperatura di 2°, al 2020, stabilito dal vertice di Cancun nel mese di dicembre dell'anno scorso, come ha dichiarato il dr. Fatih Birol, capo economista presso l'AIE, che sovrintende l'annuale World Energy Outlook, ormai è diventata quasi una chimera. Infatti, le emissioni di CO2 raggiungono già un record nel corso di quest'anno, in quanto l'80% delle emissioni del settore energetico è stato già raggiunto con dieci anni di anticipo.
    Dopo il calo del 2009 causato dalla crisi finanziaria globale, si stima che nel corso di quest'anno, con la ripresa della produzione industriale, le emissioni nell'atmosfera di CO2, hanno raggiunto un record di 30,6 gigatonnellate, ovvero miliardi di tonnellate, un salto del 5% rispetto all'anno precedente, quando ha raggiunto livelli di 29,3 gt.
    La sfida di migliorare e mantenere in tutti i paesi del mondo una buona qualità della vita, limitando le emissioni di CO2 , oggi dev'essere affrontata con molto impegno allo scopo di evitare danni irreversibili alla natura e di conseguenza all'uomo.






    Un dato significativo emerge dalla stima che, nel 2010, "solo" il 40% delle emissioni globali proviene dai paesi dell'OCSE, (Australia, Austria, Belgio, Canada, Corea del Sud, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Messico, Norvegia, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica ceca, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Turchia, Ungheria) che rappresentano solo il 25% di crescita dell'emissioni rispetto al 2009. In paesi non appartenenti all'OCSE, tipo Cina ed India, si sono potuti constatare aumenti più forti delle emissioni, in funzione della loro crescita economica accelerata. I paesi dell'OCSE collettivamente hanno emesso 10 tonnellate, confrontati con 5,8 t per la Cina e 1,5 t in India.

    In molti paesi del mondo, per fronteggiare la dispersione della CO2 , nell'atmosfera, si stanno tentando sperimentazioni a dire il vero molto costose che, nelle scienze ambientali, vengono ...

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    Last Post by Filippo Foti il 2 June 2011
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  5. Mare Artico: non c'è più pace !!!!

    By Filippo Foti il 3 June 2011
    +1   -1    0 Comments   36 Views
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    ARRESTATI ATTIVISTI DI GREENPEACE NEL MARE ARTICO: IN QUEI MARI LA "GUERRA" PER IL PETROLIO E' INIZIATA !





    Le fasi della consegna del "pod" di sopravvivenza per agli attivisti di Greenpeace


    Un commento video a cio che abbiamo scritto nel post precedente quando, attivisti di Greenpeace, hanno scalato la parte inferiore della piattaforma di 53.000 tonnellate. Leiv Eiriksson ha assicurato un "pod" di sopravvivenza artica sospeso 30 metri sopra il freddo mare, con acqua e cibo sufficienti a restare per dieci giorni. La loro azione impedisce l'impianto l'uso dell'impianto di perforazione a 100 miglia a ovest della costa della Groenlandia. L'impianto di perforazione ha iniziato una profonda esplorazione petrolifera gestito dalla compagnia petrolifera Cairn Energy, che sta guidando la nuova corsa del petrolio nell'artico.


    Le fasi dell'arresto degli attivisti di Greenpeace

    [/CENTER]Gli attivisti di Greenpeace che ha scalato la piattaforma petrolifera artico ed hanno impedito di perforazione in acque profonde al largo della costa della Groenlandia per quattro giorni hanno promesso di continuare la loro campagna. Dopo gli scalatori sono stati arrestati.
    Last Post by Filippo Foti il 3 June 2011
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  6. "Queen Anne's Revenge" : recuperata una delle tre ancore nell'Oceano Atlantico.

    By Filippo Foti il 3 June 2011
    +1   -1    0 Comments   909 Views
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    Recuperata un'ancora della nave "Queen Anne's Revenge" del pirata Barbanera (al secolo Edward Teach) scoperta sott'acqua nel 1996 a largo della costa della Carolina del Nord, nell'oceano Atlantico.




    un dipinto del celebre Barbanera[/color]

    Lo scorso Venerdì, ma la notizia si è diffusa ieri, è stata recuperata dall'Oceano Atlantico, al largo della costa della Carolina del Nord, un'ancora di dimensioni notevoli. Si pensa possa appartenere ad una delle tre, la più maneggevole, della nave "Queen Anne's Revenge" del pirata Barbanera che nel 1996 fu scoperta sott'acqua. Sì, Barbanera il pirata più cattivo ed impossibile da uccidere che nel diciottesimo secolo ha terrorizzato le coste della Carolina del Nord e che molti di voi hanno visto nel film interpretato dall’attore inglese Ian McShane.


    l’attore inglese Ian McShane "mixato" con il suo celebre personaggio



    Gli storici riferiscono si chiamasse Edward Teach. Nacque intorno al 1680, probabilmente a Bristol; non si conosce molto riguardo la sua origine (il nome stesso Edward Teach potrebbe essere falso) ma, una volta intrapresa la carriera di pirata, le malefatte compiute nei Caraibi a bordo della sua “Queen Anne's Revenge” lo fecero ricordare come uno dei più famigerati fuorilegge.
    Fra il 1701 ed il 1714, mentre infuriava la guerra di secessione spagnola, Edward Teach si era arruolato come mercenario nella marina inglese che gli permetteva di saccheggiare le navi francesi e spagnole. Finita la guerra, Teach rimase disoccupato ed invece di accontentarsi di un pezzo di terra da coltivare unitamente ad una discreta somma di denaro per i servizi resi, si mise in proprio diventando ufficialmente il pirata Barbanera. Nel 1717, dopo essersi impossessato del vascello francese «La Concorde» che trasportava schiavi, Barbanera ribattezzò l’imbarcazione “Queen Anne's Revenge” (la vendetta della regina Anna) facendone l'ammiraglia della sua piccola flotta.




    All’inizio del 1718 Barbanera mise il blocco alla città di Charleston ottenendo un riscatto di 400 sterline dagli inglesi, ma anche facendosi molti nemici. Il 21 novembre dello stesso anno le truppe della Virginia lo accerchiarono sul...

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    Last Post by Filippo Foti il 3 June 2011
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  7. Prelude della Shell sarà la piattaforma più grande al mondo.

    By Filippo Foti il 4 June 2011
    +1   -1    0 Comments   428 Views
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    La nave gigante "Prelude", verrà ancorata al fondale ed estrarrà metano dai giacimenti offshore delle coste
    nord-occidentali dell'Australia. Sarà lunga 488 m e larga 74 m.





    Il colosso anglo-olandese Royal Dutch Shell dopo avere già deliberato l'approvazione del progetto di costruzione di questa nave gigante è pronto ad avviare la realizzazione della megastruttura. Il progetto prevede il raffreddamento del gas naturale per l'esportazione in mare, permettendo di sbloccare i depositi di gas recuperabili centinaia di miglia da terra.
    Diversi progetti di navi simili per potere operare in acque profonde sono allo studio in tutto il mondo con la caratteristica di non prevedere tubazioni di gas che tornino a terra per essere liquefatto. Ciò sarebbe troppo costoso e questa peculiarità, al momento è riservata a questo mega impianto a forma di nave. La domanda di gas è in forte aumento ed i paesi sono impeganti a bruciare meno carbone e petrolio per ridurre le emissioni, accusate di provocare il riscaldamento globale.



    L'interesse è particolarmente forte in Asia ed in Giappone, che non dispongono di risorse sufficienti, stesso discorso per la Cina e l'India, dove il rapido sviluppo dell'economia crea un crescente bisogno di carburante. Shell ha già deciso di vendere GNL alla giapponese Osaka Gas Co e ad altri clienti a partire dal 2016.
    Malcolm Brinded, direttore esecutivo del monte Internazionale alla Shell : "La nostra decisione di andare avanti con questo progetto è un vero passo avanti per l'industria del GNL, dando un impulso significativo per contribuire a soddisfare la crescente domanda mondiale per il bruciare combustibile fossile più pulito .
    Più grande di una portaerei, "Prelude" verrà posta nelle acque al largo della costa nord-occidentale dell'Australia.
    La struttura galleggiante avrà la capacità di raffreddare il gas naturale prodotto a -162 ° C, riducendo pertanto il suo volume di 600 volte in modo che possa essere spedito ai clienti in altre parti del mondo.
    Sarà il più grande impianto offshore galleggiante del mondo. La struttura Prelude FLNG sarà costruita a "Samsung Heavy Industries" nella Corea del sud. Il cantiere Samsung è uno dei pochi cantieri al mondo abbastanza grande per costruire un impianto di queste dimensioni. Una volta costruito, l'impianto sarà trainato nella sua...

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    Last Post by Filippo Foti il 4 June 2011
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  8. "World Oceans Day": in Italia la giornata si festeggia a Trapani.

    By Filippo Foti il 5 June 2011
    +1   -1    0 Comments   117 Views
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    "World Oceans Day" : una occasione per ricordare a tutti l'importanza che si deve al pianeta Mare.





    "World Oceans Day" è la giornata mondiale degli oceani ufficialmente riconosciuta dalle Nazioni Unite dal 2002 e rappresenta una grande opportunità per celebrare l'oceano, ma per quanto riguarda gli altri 364 giorni dell'anno? Si fa ben poco in Italia?
    Ma non è così nel resto del mondo, forse perchè fortunatamente, il nostro paese non ha vissuto o vive la drammatica situazione in cui versano gli oceani nel nostro pianeta.
    Gli oceani sono essenziali per la sicurezza alimentare, la salute e la sopravvivenza di tutta la vita del pianeta blu. La "World Oceans Day" è un'occasione per aumentare la consapevolezza globale delle sfide che dobbiamo affrontare come parte integrante della comunità internazionale, in relazione alla vita degli e negli oceani.




    La "World Oceans Day" deve servire a coinvolgere le persone in tutto il pianeta per celebrare ed onorare il mare e le acque oceaniche. Sentire questo giorno dedicato agli oceani rappresenta un fattore di crescita a livello mondiale! Questo giorno punta a sensibilizzazione la gente sul ruolo degli oceani nel sistema climatico e l’importanza delle coste e dei mari per la nostra salute e il nostro benessere, nonché la denuncia energica sull’impatto dei cambiamenti climatici globali sull’ambiente marino che poi si riflette sull'uomo. "La giornata Mondiale degli Oceani" si celebra ogni anno il giorno 8 Giugno dal 2003.
    Proteggere i nostri mari per il futuro è un nostro dovere e sta a ciascuno di noi contribuire a garantire un buono stato di conservazione alle generazioni future. Questa giornata dedicata al mare, ci consente d'incoraggiare le persone a pensare a ciò che l'oceano significa per loro e che cosa ha da offrire a tutti noi. Imparare a scoprire la ricchezza della vita che popola il mare e gli oceani e come le nostre azioni quotidiane possono influire, in qualche modo, alla sua conservazione.
    La giornata mondiale degli oceani in Italia prevede vari programmi di iniziative ed in contemporanea nei cinque continenti, finalizzata alla sensibilizzazione e divulgazione di tematiche relative alla salvaguardia dei nostri mari ed oceani. Infatti enti, associazioni, acquari, musei, istituti scolastici, università ed istituzioni celebrano il &qu...

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    Last Post by Filippo Foti il 5 June 2011
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  9. Greenpeace:diciotto attivisti scalano la nota piattaforma petrolifera.

    By Filippo Foti il 5 June 2011
    +1   -1    0 Comments   53 Views
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    Nuova azione di Greenpeace contro piattaforma petrolifera a 180 km dalla Groenlandia.





    La società Cairn Energy, responsabile della piattaforma, ha finora rifiutato di rendere pubblico il piano di intervento in caso di fuoruscita o sversamento di petrolio, violando tutte le norme industriali del settore.
    Ieri mattina, diciotto attivisti di Greenpeace hanno scalato la nota e pericolosa piattaforma petrolifera a 180 chilometri dalle coste della Groenlandia. Si tratta della "Leiv Ericsson", della compagnia Cairn Energy, un gigante di 53.000 tonnellate, contro la quale Greenpeace sta conducendo da settimane una serrata azione di ostruzione ed ostacolo alle attività di ricerca di greggio e perforazione previste nei mari artici.
    Gli attivisti hanno sfidato le acque gelide per arrampicarsi lungo le gigantesche braccia della piattaforma; una volta a bordo una delegazione di Greenpeace ha chiesto al responsabile delle operazioni di esplorazione petrolifera una copia dell'Oil Spill Response Plan, il piano di intervento in caso di fuoruscita o sversamento di petrolio.
    La società Cairn Energy, responsabile della piattaforma, ha finora rifiutato di rendere pubblico questo documento, violando tutte le norme industriali del settore. Greenpeace aveva messo in campo, nei mesi scorsi, ogni possibile richiesta per ottenere tali informazioni, recandosi anche ad Edinburgo, dove ha sede la compagnia, per parlare direttamente con i suoi dirigenti.



    L'azione di ieri mattina, cominciata alle 5,00 dell'alba, ha visto impegnati cinque gommoni partiti dalla nave Esperanza di Greenpeace. Hanno trasportato la loro delegazione sfuggendo alla sorveglianza della nave da guerra danese che scorta la Leiv Ericsson. Per garantire che il gruppo fosse in condizione di raggiungere la piattaforma, la Esperanza si è spinta al limite dei 500 metri della zona di esclusione imposta dall'imbarcazione militare.
    Prima di avviare l'azione, Ben Ayliffe, responsabile della campagna petrolio di Greenpeace International, a capo della delegazione, ha dichiarato: «La Cairn Energy sta tenendo nascosti i piani di intervento in caso di perdita di petrolio. Per questo ci stiamo dirigendo sulla piattaforma dove sicuramente c'è almeno una copia di quei piani. È ovvio il perché la Cairn non dice cosa farebbe per ripulire queste acque in caso di un incidente come quello del Golfo del Messico: perché non possono essere ripulite in alcun modo. Tutti ...

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    Last Post by Filippo Foti il 5 June 2011
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  10. "Divers for Africa Dive Days 2011" a Ravenna dal 24 al 26 Giugno.

    By Filippo Foti il 5 June 2011
    +1   -1    0 Comments   173 Views
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    Il Divers for Africa Dive Days dal 24 al 26 Giugno a Ravenna.



    I “Divers for Africa”, da anni impegnati nel sostegno del St. Francis Hospital a Ifakara in Tanzania attraverso la organizzazione di eventi teatrali e di un ricchissimo concorso fotografico, nel 2011 si trasferiscono al mare nelle giornate del 24 – 25 – 26 giugno.
    Per quanti ancora non conoscessero l’attività dei “Divers for Africa - onlus”, ricordiamo come tutte le loro iniziative siano da sempre finalizzate al mantenimento del fattivo rapporto di collaborazione instauratosi fra la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Ospedale S. Orsola di Bologna e l'Ospedale S. Francis di Ifakara in Tanzania.
    Rapporto di collaborazione che, nel corso degli anni, si è trasformato ufficialmente in una “convenzione” stipulata fra i due Ospedali in nome di un comune “amico”: il medico-chirurgo e subacqueo Manuele Grazia fondatore dei Divers for Africa.

    "Consiglio dei Governatori"



    Recentissimo fiore all’occhiello per i DFA è l’avere contribuito alla promozione del St. Francis da “semplice ospedale” a polo distaccato della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Dar es Salaam. E’ nel solco di questa nuova realtà che nel 2011, presso la facoltà di Medicina a Bologna, la Onlus finanzierà due mesi di stage e ricerca mirata a “terapie specialistiche” per alcuni medici di Ifakara .
    Con i “Dive Days”, tre giornate di immersioni, spettacolo e cultura rese possibili grazie al Patrocinio del Comune di Ravenna, della Pro loco di Marina di Ravenna, della Autorità Portuale di Ravenna, della Università di Bologna/Ravenna e con la collaborazione della Associazione Paguro e dei comandanti delle locali motobarche, tutti i subacquei partecipanti potranno essere accompagnati da “guide” nella visita del famoso “


    relitto Paguro



    Nelle giornate di sabato e domenica, immersioni a parte, sarà inoltre possibile partecipare a visite guidate presso il Centro Iperbarico di Ravenna in compagnia del Dott. Longobardi, direttore sanitario del Centro dal 1989, così come sarà visitabile il Museo Storico delle Attività Subacquee gestito dalla HDS Italia che, per l’occasione, provvederà alla sua apertura in orario continu...

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    Last Post by Filippo Foti il 5 June 2011
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