PROFUMODIMARE: TERRA, MARE, NATURA, CAMBIAMENTO CLIMATICO, BIODIVERSITÀ, TRANSIZIONE ECOLOGICA

Profumo di mare: Terra, mare, natura, cambiamento climatico, biodiversità, transizione ecologica


AL SERVIZIO DEL PIANETA DAL 31. 01. 2010 - IL 19/2/2020 CI HANNO VISITATO 910 LETTORI









DISCUSSIONI RECENTI

 




  1. Se l’uomo tratta bene la natura allora lei sarà indulgente e si farà “guidare".

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    La distruzione della natura coincide con la diffusione di pandemie nel mondo. Non dimentichiamoci però che in realtà l'io è sempre un "noi" (*), come in questi momenti drammatici del COVID-19, mai identificato prima negli esseri umani.


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    Come in questi momenti che dobbiamo restare lontani gli uni agli altri, a causa del COVID-19, mai identificato prima negli esseri umani, la distruzione della natura coincide con la diffusione di pandemie nel mondo. Non dimentichiamoci però che incontrare nuove persone, fare nuove amicizie, in questo momento aumenta le nostre responsabilità. (*)Pertanto, il problema è che se io cado, sto andando a danneggiare non solo me stesso ma anche chi ci sarà a noi vicino. Pertanto è necessario il distanziamento sociale.

    In questo post riecheggia una frase di Sir Francis Bacon, (Londra, 22 gennaio 1561 - 9 aprile 1626), filosofo, politico, giurista e saggista inglese: “Natura non nisi parendo vincitur”, “Alla natura si comanda solo ubbidendole”, ovvero con altra interpretazione, “La natura può essere vinta solo ubbidendole”. Da “Pensieri e conclusioni sulla interpretazione della natura o sulla scienza operativa” (Cogitata et Visa de Interpretatione Naturae 1607-1609).

    Non è la prima volta nella storia umana, che stiamo assistendo a una distruzione mondiale delle basi biologiche della Terra. E noi, come tutta l'umanità, ne siamo pienamente responsabili e ne stiamo pagando le conseguenze con la triste storia che stiamo vivendo. Non sentiamo o sappiamo di essere parte della Terra e ci siamo posti al di fuori e al di sopra di essa. Ergo, la distruzione della natura, il legame strettissimo tra la diffusione di pandemie e le dimensioni della perdita della vita nel pianeta.

    Questa separazione è un terribile fraintendimento che ci ha portato a distruggere gran parte della Terra e molte delle sue forme di vita, e quindi parte di noi stessi. Noi siamo Natura! Siamo fatti dello stesso materiale di tutte le belle forme di vita che condividiamo con il Pianeta. E pensiamo che non capiamo cosa facciamo a noi stessi quando disturbiamo le sue basi biologiche.

    BENESSERE PER TUTTO CIÒ CHE VIVE

    La nostra visione del mondo è quella di una società ampia che comprende più della semplice società umana. Una società globale e interconnessa di tutte le forme di vita e tutto ciò che sono: mare, fiumi, laghi, corsi d’acqua, montagne, foreste, colline, animali, piante e altro. Ecco perché la nostra visione della sostenibilità è: benessere sostenibile per tutto ciò che vive. Facciamo parte di questa meravigliosa e bellissima Terra e il suo benessere è strettamente collegato al benessere di noi stessi. Se trattiamo la Terra con le cure necessarie e in modo sostenibile, ciò si rifletterà sulla nostra salute e nel nostro equilibrio interiore in un rapporto biunivoco con la natura. Ormai dovrebbe essere assodato che il vero uso dell’energia che non distrugge l’ambiente in cui viviamo è soltanto la natura e cioè quello che non è artificiale com'era nell'epoca primitiva.

    L'unica cosa che non degrada in maniera irreparabile, anche se col tempo può degenerare a causa di determinate esperienze negative, è la coscienza, l'unica cosa che può ritrovare se stessa attraverso la conoscenza che possiamo gestire in maniera equilibrata o se vogliamo naturale.

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    Last Post by Filippo Foti il 2 April 2020
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  2. Studi clinici correlati a covid-19 – “Aevi prudentia nostri"?
    N° parole 3069 tempo di lettura 14,06 min.

    Tags
    Coronavirus
    Natura
    By Filippo Foti il 5 April 2020
    +1   -1    0 Comments   109 Views
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    Il mondo gira ma è sempre tondo... . Ma fino a quando con questi "chiari di luna"?. Una confusione sconcertante che potrebbe creare più decessi per psicosi collettiva con reazioni esasperate o incontrollate, che per il coronavirus in se stesso.

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    Gli scienziati Andrea Gambotto e Louis Falo hanno annunciato giovedì 2 aprile ’20 un potenziale vaccino contro la SARS-CoV-2, il nuovo coronavirus che causa la pandemia di COVID-19. La ricerca è uscita sulla rivista EBioMedicine e pubblicata da Lancet (Microneedle array delivered recombinant coronavirus vaccines: Immunogenicity and rapid translational development, Eun Kim et al). Testato su topi, il vaccino, battezzato PittCoVacc, (abbreviazione di Pittsburgh CoronaVirus Vaccine), somministrato attraverso un cerotto delle dimensioni di un dito, produce anticorpi specifici per SARS-CoV-2 in quantità ritenute sufficienti per neutralizzare il virus.

    Secondo quanto riporta l’Ansa ed altre fonti scientifiche, il vaccino sarebbe "altamente scalabile", ovvero può essere disponibile per fronteggiare un aumento della richiesta. E, una volta prodotto, può non essere necessaria la refrigerazione durante il trasporto o lo stoccaggio. I ricercatori - coordinati dall’italiano Andrea Gambotto coautore senior della School of Medicine dell'Università di Pittsburgh e da Louis Falon coautore senior, professore e direttore del dipartimento di Dermatologia dell'Università di Pittsburgh e dell’Università di Pittsburgh Medical Center (UPMC) - in un comunicato stampa hanno detto. "Per la maggior parte dei vaccini, per cominciare, non è necessario affrontare la scalabilità; quando si tenta di sviluppare rapidamente un vaccino contro una pandemia, questo è il primo requisito". Pertanto, il vaccino potrebbe essere implementato abbastanza rapidamente.

    I ricercatori sono stati in grado di agire rapidamente perché avevano già gettato le basi durante le precedenti epidemie di coronavirus. "Abbiamo avuto esperienze precedenti su SARS-CoV nel 2003 e MERS-CoV nel 2014. Questi due virus, che sono strettamente correlati a SARS-CoV-2, ci insegnano che una particolare proteina, chiamata “proteina spike”, è importante per indurre l'immunità contro il virus.

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    Last Post by Filippo Foti il 5 April 2020
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  3. L'epidemia globale di coronavirus di ieri 6 Aprile, registra il triste bilancio che supera 70.000 decessi.
    N° parole 1187 tempo di lettura 5,40 minuti

    Tags
    Coronavirus
    By Filippo Foti il 6 April 2020
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    Angela Merkel, cancelliera tedesca, ha descritto la pandemia di coronavirus come il più grande test dell'UE dalla sua creazione.


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    La tigre del Bronx Zoo risultata positiva al COVID-19 nella città di New York.



    L'epidemia globale di coronavirus di ieri 6 Aprile, registra il triste bilancio che supera 70.000 decessi, complessivamente. Sono 271.013 le persone che hanno confermato di essersi riprese dopo aver contratto il virus. La vera portata della pandemia purtroppo sarà probabilmente maggiore poiché alcuni Paesi sottostimano le loro cifre.

    Nel tentativo di arginare l'epidemia di coronavirus, i medici cinesi hanno curato alcuni pazienti infetti usando il plasma dei sopravvissuti con Covid-19. Questa, al momento, potrebbe essere una tecnica che gli ospedali americani stanno verificando in attesa di ricevere il permesso dalla Food and Drug Administration per iniziare questo studio su larga scala. Queste infusioni di sangue potrebbero essere sia un trattamento per i malati, che una protezione virale temporanea per le persone ad alto rischio, come un vaccino. Sebbene i medici non abbiano la garanzia che funzionerà, "non lo sapremo fino a quando non lo faremo, ma le prove storiche sono incoraggianti", ha dichiarato Arturo Casadevall della Johns Hopkins University all'Associated Press Television News.

    Anche nel nostro Paese ci si muove in questa direzione, l’Azienda Socio Sanitaria Territoriale di Mantova inizierà ad usare il plasma prodotto dai pazienti che sono guariti. Si presume che a fine di questa settimana 20 malati saranno trattati considerando che si sono visti i primi miglioramenti per cinque ricoverati che fino ad ora hanno potuto usufruire della terapia.

    In Italia, al momento della Conferenza stampa delle ore 18 di oggi 6 aprile si registrano: 132.547 i casi totali, le persone attualmente positive sono 93.187, i deceduti 16.523 e i guariti 22.837. Secondo i dati dell'Autorità della Protezione Civile Italiana, tra i 93.187 positivi: 60.313 si trovano in isolamento domiciliare, 28.976 ricoverati con sintomi e 3.898 in terapia intensiva. Il numero totale di casi di coronavirus in Italia fino ad oggi, inclusi decessi e 22.837 persone recuperate, si è attestato a 132.547. Segue mappa in diretta con il Dipartimento della Protezione Civile - Ministero della Salute - Regioni

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    Last Post by Filippo Foti il 6 April 2020
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  4. Abbiamo sempre pensato di possedere il “parco giochi”, definire le regole e cavarcela.

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    Mai, prima d'ora, l'umanità ha dovuto affrontare lutti, sofferenze e privazioni come oggi. Il nostro pianeta ci ha lanciato una sfida e un ammonimento: rinunciamo alla sfida e cambiamo rotta prima che sia troppo tardi.


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    È necessario un vero cambiamento, non solo da interventi dei politici e imprese, ma da tutti noi. Senza comprendere la situazione e senza sviluppare una consapevolezza più profonda della vita che stiamo conducendo e delle conseguenze che ne possono derivare, se non si verifica un radicale cambiamento del nostro modo di vivere distruggeremo il nostro “parco giochi”. L'abbiamo usato come un "giocattolo" ed anche se fosse sanificato, cosa su cui non scommettiamo, potremo avere una modesta speranza che la Natura si possa risvegliare e con essa anche l’uomo.

    La Terra, che abbiamo abusato per secoli, ha finalmente deciso di averne abbastanza e ha "pensato": è arrivato il tempo di ripristinare il gioco delle parti. Abbiamo sempre pensato di possederla, definire le regole e cavarcela. Ma forse eravamo in pochi a pensare che in tal modo non si poteva continuare. Si era invece in molti che predicavamo bene ma razzolavamo male.

    [....]"Nel nostro delirio di onnipotenza, scrive in un suo recente studio Claudio Viacava - (Biologo, Nutrizionista, Naturopata, Psicologo, Psicoterapeuta) - spesso tocchiamo maldestramente certi spazi sacri che non si dovrebbero mai invadere od alterare; per questo le informazioni ed i messaggi di Madre Natura, per raggiungerci e farci capire i nostri errori, devono prendere altre strade..... [...] alludendo ovviamente ai virus "creature non viventi”, ed ancora, i “virus vivi” sono sempre morti. Ovvero i virus presentano caratteristiche che sono incompatibili con la vita in quanto non possiedono metabolismo, non hanno capacità di movimento e non possono replicarsi, ma solo riprodursi attraverso un organismo ospite, cosa che rappresenta un limite o mistero della biologia. "Il messaggio simbolico da comprendere, sostiene Viacava, è, fra gli altri, il nostro obbligo ad inchinarci alla Natura, dopo averla ripetutamente inquinata, violata, umiliata ed aver rinnegato le sue regole". Ma sono tanti i virus e rappresentano un "regno" a se sulla Terra come anche in fondo agli oceani rispetto ai cinque/sei già noti, tanto che il virologo americano Chris Sutle ha coniato il termine di cui si discute tanto oggi: Virosfera. Curtis Suttle è professore di Scienze della Terra e dell'Oceano, microbiologia e immunologia e botanica; Decano associato dell'Università della Columbia Britannica.

    La prima rivoluzione industriale, iniziata quasi 300 anni fa, mise in moto un nuovo modo di vivere che dipendeva dalla tecnologia e dalle industrie pesanti, il cui scopo fu progresso e business che, mentre cominciava ad esaurire le risorse naturali del pianeta, man mano l'aria diventava sempre più irrespirabile. Il 20° secolo ha poi accelerato l'abuso dell'ambiente con una crescita senza precedenti e con uno sviluppo economico che ha creato un nuovo stile di vita dal quale non sappiamo se e quando potremo uscire.

    Alla fine del mese scorso gli scienziati hanno riferito di un calo "miracoloso" dell'inquinamento atmosferico grazie alle immagini satellitari dell'Agenzia Spaziale Europea che hanno mostrato livelli ridotti di biossido di azoto (NO2). E ciò è successo in quanto l'uomo ha ridimensionato, costretto come è stato, ad essere meno ingombrante nella biosfera che ha sempre maltrattato fino a farla ammalare usando tutti i veleni di cui oggi dispone. Uno su tutti, l'espressione più alta della via sulla Terra, se stesso!

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    Last Post by Filippo Foti il 8 April 2020
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  5. COVID -19 in Italia è avvenuto tramite la prima infezione tedesca documentata il 27 gennaio 2020.

    Tags
    Coronavirus
    Storie
    By Filippo Foti il 11 April 2020
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    La quantificazione della pandemia oscura più di quanto illumini. I ricercatori che hanno mappato parte della diffusione originale del coronavirus nell'uomo, hanno scoperto che esistono varianti del COVID-19 in tutto il mondo.


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    Mentre l'infezione dal nuovo coronavirus si diffondeva da Wuhan in Europa e Nord America I ricercatori del Cambridge, Regno Unito e Germania hanno ricostruito i primi "percorsi evolutivi" del COVID-19 negli esseri umani, usando "tecniche di rete genetica", verosimilmente il (Canadian Institute for Advanced Research (CIFAR), un'organizzazione di beneficenza globale con sede in Canada che convoca menti straordinarie per affrontare le questioni più importanti della scienza e dell'umanità. La comunità di colleghi del CIFAR comprende 19 premi Nobel e oltre 400 ricercatori provenienti da 22 Paesi. Lo afferma, per tutti, l’autore principale dello studio, il genetista Dr. Peter Forster (è nato 52 anni fa, lo vedrete più sotto in una foto che lo ritrae da giovane, giorno e mese come chi scrive 27 giugno =/ …), dell'Università di Cambridge e membro del McDonald Institute of Archaeological Research di Cambridge.

    I risultati sono stati pubblicati l'altro ieri sulla rivista “Proceedings of National Academy of Sciences” (PNAS). Il software utilizzato nello studio, nonché le classificazioni per oltre 1.000 genomi e conteggio del coronavirus, sono disponibili gratuitamente su fluxus-technology.com.

    Analizzando, tra il 24 dicembre 2019 e il 4 marzo 2020, i primi 160 genomi virali completi e sequenziati da pazienti umani e campionati da tutto il mondo, gli scienziati hanno mappato parte della diffusione originale del nuovo coronavirus attraverso le sue mutazioni, che crea diversi lignaggi virali.

    "Queste tecniche, ha affermato Forster, sono state possibili grazie ad un algoritmo di rete matematica per visualizzare simultaneamente tutti gli alberi plausibili sono per lo più note per mappare i movimenti delle popolazioni umane preistoriche attraverso il DNA. Pensiamo che questa sia la prima volta che sono state usate per tracciare le vie di infezione di un coronavirus come COVID-19".Forster e colleghi hanno scoperto che il tipo più vicino di COVID-19 a quello scoperto nei pipistrelli tipo 'A', il "genoma del virus umano originale" - era presente a Wuhan, ma sorprendentemente non era il tipo di virus predominante della città.

    La ricerca ha rivelato tre "varianti" distinte di COVID-19, costituite da gruppi di lignaggi strettamente correlati, che etichettano come 'A', 'B'e C'. La variante 'A', più strettamente correlata al virus trovato sia nei pipistrelli che nei pangolini, è descritta dai ricercatori come "la radice dell'epidemia". Il tipo 'B'' deriva da 'A', separato da due mutazioni, quindi 'C' è a sua volta una "figlia" di 'B'. Versioni mutate di 'A' sono state osservate negli americani che avevano vissuto a Wuhan e un gran numero di virus di tipo 'A'è stato trovato in pazienti provenienti dagli Stati Uniti e dall'Australia.

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    Last Post by Filippo Foti il 11 April 2020
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  6. Equilibrio stravolto tra uomo e mondo naturale. Le pandemie faranno parte del nostro futuro?

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    Il confinamento ha dato agli animali libero accesso mentre gli umani devono iniziare ad avere più tempo per osservare, amare e rispettare la natura.


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    Riconoscere che nuove malattie stanno emergendo e diffondendosi in questo modo ci mette in una posizione più forte per combattere nuove pandemie, che sono una parte inevitabile del nostro futuro. Un secolo fa, la pandemia di influenza spagnola ha infettato circa 500 milioni di persone e ucciso tra 50 e 100 milioni in tutto il mondo. Il progresso scientifico e gli ingenti investimenti nella salute globale potranno aiutare a gestire meglio i virus ora e in futuro. Ciò nonostante, il rischio rimane reale e potenzialmente catastrofico: se qualcosa di simile accadesse di nuovo, senza che circa otto miliardi di persone abbiano a disposizione di sempre nuovi vaccini la vita nel mondo, unitamente ad altri effetti collaterali tipo il cambiamento climatico, potrebbe cambiare o eliminare gli umani nel mondo.

    A metà del 20° secolo, alcuni “addetti ai lavori” in Occidente affermarono che le malattie infettive erano risolvibili, ma poiché l'urbanizzazione e le disuguaglianze sono cresciute, e non ultimo il cambiamento climatico che sconvolge ulteriormente i nostri ecosistemi, dobbiamo riconoscere le malattie emergenti come un rischio crescente.

    Negli ultimi 50 anni il modo in cui vivono umani e animali è cambiato: rispetto al 35% di allora il 55% della popolazione mondiale vive attualmente in città. I cambiamenti ambientali, climatici e coronavirus stanno rimuovendo e alterando l'habitat degli animali che si stanno riappropriando di spazi rurali ed urbani in diverse città nel mondo.

    Sempre negli ultimi 50 anni, una serie di malattie infettive si è diffusa rapidamente dopo aver fatto il salto evolutivo dagli animali all'uomo. La crisi dell'HIV/AIDS degli anni '80 che ebbe origine dalle grandi scimmie, la pandemia di influenza aviaria del luglio 2004 che venne dagli uccelli, e l’influenza suina dai maiali che provocò la pandemia nel 2009 avrebbe dovuto insegnare qualcosa al mondo globalizzato. Più di recente, il COVID-19 che proviene dai pipistrelli, tramite gli zibetti (civetta delle palme, un piccolo mammifero simile ad una mangusta), sta dando il colpo di grazia a una umanità che ha ormai perso il senso della sua essenza. In Cina, malgrado non si devono più mangiare animali domestici tanto cari a noi occidentali e che non osiamo neanche citare, la carne di zibetto venduta ai mercati è ancora molto apprezzata.

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    Last Post by Filippo Foti il 16 April 2020
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  7. L'importanza della mascherine laddove si possono reperire

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    Coronavirus
    Natura
    Storie
    By Filippo Foti il 16 April 2020
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    Cinesi, durante i tre giorni di festività del "Qing Ming Festival", irresponsabilmente socializzano nonostante gli avvertimenti degli ufficiali sanitari che la pandemia del Coronavirus non è ancora finita. L'esperimento presso la Scuola di Sanità pubblica dell'Università di Hong Kong

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    In Cina durante i tre giorni di festività del "Qing Ming Festival", nonostante gli avvertimenti degli ufficiali sanitari che la pandemia del Coronavirus non è ancora finita, migliaia di persone impantanate insieme, molte delle quali non indossavano mascherine per il viso. Le foto sono state scattate sabato 4 aprile.

    Al fine di tracciare le particelle che affiorano nell'aria, alcuni giorni fa, NHK Japan ha condotto un esperimento e i risultati hanno mostrato che se non indossi una maschera per parlare con la persona infetta o ti trovi nello stesso spazio interno, il rischio di contrarre il virus COVID-19 aumenterà in modo significativo. Il team ha utilizzato raggi laser e telecamere ad alta sensibilità in quanto questa tecnologia li ha aiutati a rilevare goccioline anche di appena 0,1 micrometri di larghezza.

    L'esperimento, nel video osserviamo Keiji Fukuda, direttore e professore clinico presso la School of Public Health dell'Università di Hong Kong, è iniziato con una persona che starnutiva. L'occhio nudo può vedere solo una secrezione nasale, in realtà ci sono molte goccioline nasali nell'aria. Sebbene alcune grandi goccioline siano visibili ad occhio nudo, l'analisi attraverso la telecamera ad alta sensibilità da diverse angolazioni ha rivelato un risultato scioccante. Mostra migliaia di micro-goccioline che fluttuano nell'aria e che altrimenti non ci sono visibili. Lo stesso vale per la tosse, infatti si potrebbe non vedere saliva, ma se chi sta difronte non copre la bocca, anche molte goccioline di saliva schizzeranno fuori.

    Il filmato menziona anche che la gravità non abbatte queste minuscole particelle, il che significa che possono rimanere a lungo nell'aria e quindi toccare facilmente lo stesso spazio, o anche la persona di fronte e le goccioline fini si diffonderanno su tutto il viso e il corpo del malcapitato e lo infetteranno attraverso gli occhi, la bocca o il naso. La goccia rimarrà nell'aria per circa 20 minuti, e nel video si capisce che nel corso dell'esperimento che coinvolge circa 10 persone all'interno di una stanza chiusa, la diffusione di circa centomila goccioline si osserva anche se una persona ha tossito solo una volta. Mentre le goccioline di grandi dimensioni cadono sul pavimento in un minuto, le micro-goccioline continuano a vagare e si diffondono in tutta la stanza dopo 20 minuti poiché è un ambiente chiuso.

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    Last Post by Filippo Foti il 16 April 2020
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  8. … quel poco di natura che ancora riesce a sopravvivere alla malvagità umana.

    Tags
    Natura
    By Filippo Foti il 20 April 2020
    +1   -1    0 Comments   76 Views
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    Sua maestà aquila testa calva, detta anche aquila di mare testa bianca, (Haliaeetus leucocephalus), come mai l’avete vista.


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    Explore.org è la più grande rete di webcam dal vivo sul pianeta. Ti offre la natura senza infingimenti, così come si svolge in tempo reale davanti alle loro trappole/telecamere ad infrarossi che consentono le riprese anche di notte. Il nido d'aquila (Haliaeetus leucocephalus), che potete osservare per qualche giorno h24 anche nella homepage del blog, si trova vicino a un vivaio di trote a Decorah (Iowa), uno stato appartenente al Midwest degli Stati Uniti. Simbolo nazionale queste aquile si trovano solo in Nord America. La loro gamma si estende dall'estremo nord del Canada e dell'Alaska fino al nord del Messico e tendono ad accoppiarsi tornando sempre allo stesso nido anno dopo anno, come hanno fatto in questo caso che vediamo nel video.

    Dopo che in precedenza due nidi furono distrutti, il team del “Raptor Resource Project” iniziò a costruire questo nido con la speranza che le aquile lo adottassero; e lo hanno fatto!

    Il “Raptor Resource Project” non profit è specializzato nella conservazione di falchi, aquile, falchi pescatori, e gufi. Creano, migliorano e gestiscono direttamente oltre 50 nidi e siti di nidificazione, fornendo formazione sulla creazione e gestione dei siti di nidificazione, sviluppando innovazioni nella gestione e visualizzazione dei siti che avvicinano le persone al mondo naturale. La loro missione è preservare e rafforzare le popolazioni e la conservazione di rapaci, ed aiutare a promuovere la prossima generazione di conservazionisti che s dovranno impegnare alla conservazione dell'equilibrio dell'ambiente naturale. Di seguito il video live.

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    Last Post by Filippo Foti il 20 April 2020
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  9. Dal 79° di latitudine Nord una intervista a Marco Casula per “profumodimare”.

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    Nello scenario della stazione Dirigibile Italia di Ny-Alesund, (78° 55′ N, 11° 56′ E), nell'arcipelago norvegese di Spitzbergen (Svalbard), un ragazzo, Marco Casula, tecnico del Cnr e "Acting Station Leader", è un uomo solo come italiano al comando. L'intervista.

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    Marco Casula ci saluta da 79° di latitudine Nord.


    Anche se l'accostamento sembra irriverente, si può ravvisare in Marco, come è stato il mitico Fausto Coppi, un unico italiano solo al "comando" che, bloccato sulla cima del mondo a causa della pandemia da coronavirus, si destreggia a studiare parametri atmosferici, oceanografici, e catene di sensori per la misura dei profili di temperatura nello strato del permafrost. La sua attività, che interessa un team di circa trenta ricercatori, riguarda soprattutto il campionamento di particolato atmosferico e di neve superficiale in quanto il cambiamento climatico comincia a essere evidente non solo sui ghiacciai alpini, ma anche nel polo Nord.

    Angelo Viola è un primo ricercatore dell'Istituto di Scienze Polari del CNR, uno dei 250 esperti e ricercatori italiani uniti contro il negazionismo climatico che nel luglio del 2019 hanno inviato una lettera al Presidente della Repubblica, del Senato, della Camera dei Deputati e al Presidente del Consiglio dei Ministri, chiarendo il legame tra i cambiamenti climatici e le attività di origine antropica (umane).

    La temperatura media dell’Artico aumenta con una velocità doppia rispetto alla media del Pianeta. Se per la Terra nel suo complesso la temperatura è aumentata di 1.2° C rispetto all’era preindustriale, quella dell’Artico è già aumentata a più di 2° C. L’ex villaggio minerario di Ny-Alesund, ora denominato stazione di ricerca internazionale, ospita 12 basi di ricerca tra cui, oltre alla già citata Dirigibile Italia - la stazione fu nominata così in onore della spedizione del mitico Umberto Nobile del 1928 - accoglie, in uno spirito di pace e collaborazione, ricercatori da ogni parte del mondo godendo di una propria autonomia scientifica.

    Il sole di mezzanotte è un fenomeno astronomico che si verifica nelle regioni polari dal 21 marzo, e fino al 21 settembre circa Casula lavorerà pubblicando di tanto in tanto nel suo profilo di Facebook delle immagini che, come lui stesso dichiara, "possano portare un po' di serenità e che si possa tornare col tempo alla normalità", riferendosi ovviamente al coronavirus. Marco assicura che al momento non interessa il 79° di latitudine Nord.

    L'INTERVISTA A MARCO CASULA

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    Last Post by Filippo Foti il 13 April 2021
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  10. Coronavirus e ambiente: alcuni dei cambiamenti che ci dobbiamo aspettare

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    Coronavirus
    Natura
    By Filippo Foti il 30 April 2020
    +1   -1    0 Comments   93 Views
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    Mentre le emissioni sono diminuite dall'inizio della pandemia, è improbabile che ne conseguano cambiamenti diffusi e di lungo periodo. Ma, al momento, proviamo a vedere il bicchiere mezzo pieno.


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    MIGLIORE QUALITÀ DELL'ARIA

    Mentre il mondo si ferma, l'improvviso arresto della maggior parte delle attività industriali ha ridotto drasticamente i livelli di inquinamento atmosferico. Le immagini satellitari hanno persino rivelato un netto calo dei livelli globali di biossido di azoto (NO2), un gas che viene emesso principalmente da motori di automobili e impianti di produzione commerciali ed è responsabile della scarsa qualità dell'aria in molte città principali del pianeta.

    LE EMISSIONI DI CO2 DIMINUISCONO

    Come l'NO2, anche le emissioni di anidride carbonica (CO2) sono state ridotte a seguito della crisi COVID-19. Quando l'attività economica si blocca, così pure le emissioni di CO2 - in effetti, l'ultima volta che è successo è stata durante la crisi finanziaria del 2008-2009. Nella sola Cina, secondo Carbon Brief, le emissioni sono diminuite di circa il 25% quando il Paese è entrato in blocco. Ma è probabile che questo cambiamento sia solo temporaneo.

    UN NUOVO MONDO PER LA FAUNA SELVATICA URBANA

    Mentre tutti si ritirano nelle loro case, alcuni animali hanno approfittato della nostra assenza. La riduzione del traffico stradale implica che piccole creature come i ricci che escono dal letargo hanno meno probabilità di essere colpite dalle automobili. Nel frattempo, altre specie come le anatre potrebbero chiedersi dove siano andate tutte le persone e dovranno trovare altre fonti di cibo oltre al pangrattato che spesso viene offerto loro nei parchi.

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    Last Post by Filippo Foti il 30 April 2020
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