PROFUMODIMARE: TERRA, MARE, NATURA, CAMBIAMENTO CLIMATICO, BIODIVERSITÀ, TRANSIZIONE ECOLOGICA

Profumo di mare: Terra, mare, natura, cambiamento climatico, biodiversità, transizione ecologica


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DISCUSSIONI RECENTI

 




  1. Venezia: gli specchietti per le allodole.

    By Filippo Foti il 4 Nov. 2012
    +1   -1    0 Comments   37 Views
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    La Puglia a Venezia, venerdì 9 novembre, per dire No al petrolio in mare,
    Sì allo sviluppo ecosostenibile, insieme alle Regioni italiane e alle quattro nazioni adriatiche.


    Maria Rita D'Orsogna contro l'oro nero!


    Saturday, November 3, 2012
    Venezia: gli specchietti per le allodole.
    E cosi decidono di fare una maxi-conferenza a Venezia per parlare del futuro del nostro Adriatico il 9 Novembre.

    In teoria sarebbe anche una cosa buona, ma invece - secondo me - sara' solo una gran presa in giro.

    Un po' come il questionario farsa circolato in pompa magna per questa nuova SEN: strategia energetica nazionale con le domande dell'azzecca garbugli.

    "Se non avete fede in me, non facciam niente. Chi dice le bugie al dottore, vedete figliuolo, è uno sciocco che dirà la verità al giudice. All'avvocato bisogna raccontar le cose chiare: a noi tocca poi a imbrogliarle"...


    E questo per due motivi:

    1. E' una roba di politica, non di cosa e' meglio da un punto di vista scientifico, non di cosa vogliono le persone, non di informazione vera. Clini ha perso ogni credibilità ai miei occhi, dalla storia infinita dell'Ilva di Taranto allo stoccaggio di Rivara non si e' dimostrato un vero difensore dell'ambiente, della gente, quanto invece una sorta di lacche' dei petrolieri, degli inquinatori, il mastro dei possibilisti, del non si sa, del compromesso, dell'equilibrio.

    Cosa può argomentare uno cosi in favore del mare?

    2. E una roba dove non ci sarà nessuno veramente che sta sul campo a difendere il mare. Ormai sono 5 anni che vado in giro per l'Italia a sentire conferenze, a farne, e più o meno li conosco tutti gli universitari attivi, gli attivisti disinteressati e che hanno a cuore il problema. Qui ci sono nomi mai sentiti prima e che di attivismo hanno ben poco.

    E chi invitano? I politici.

    Ma che deve dire, per esempio, Gianni Chiodi il governatore dell'Abruzzo?

    Non ne sa niente di trivelle in mare, non ha mai fatto niente per fermarle lui le trivelle e...

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    Last Post by Filippo Foti il 4 Nov. 2012
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  2. profumodimare: novembre...

    AvatarBy Fatina-Gioia il 4 Nov. 2012
    +1   +1   -1    0 Comments   20 Views
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    Al mare si sta fermi;
    movenze del gabbiano
    che affronta il vento.
    Vita sospesa.

    Antonio Castronuovo, Se mi guardo fuori, 2008


    Attached Image
    www.profumodimate.forumfree.it

    Last Post by Fatina-Gioia il 4 Nov. 2012
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  3. Convegno a Napoli sulle Aree Protette e Programma MAB.

    By Filippo Foti il 4 Nov. 2012
    +1   -1    3 Comments   313 Views
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    Napoli 8 e 9 Novembre. Settimana di Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2012.
    Convegno sulle Aree Protette e Programma MAB.



    Il Consiglio Nazionale delle Ricerche, l'Istituto di Studi sulle Società del Mediterraneo, l'Università degli Studi di Napoli Parthenope, l'Università degli Studi di Salerno, l'Assessorato all’Ecologia ed alla Tutela dell’Ambiente, l' A.G.C. 05 “Settore Ecologia” e la Federazione Italiana Club e Centri UNESCO, organizzano:
    La Settimana di Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2012, Convegno sulle Aree Protette e Programma MAB.
    L'8 ed il 9 Novembre alle ore 9.30, presso la Sala Convegni CNR, Via Pietro Castellino 111 a Napoli si terrà un convegno sulle Aree Protette e sul Programma MAB.

    I temi dell'incontro saranno la tematica della conservazione e valorizzazione del paesaggio e le questioni relative alla governance di un’area protetta.

    Così come riportato sul sito del C.N.R., "Le 1.144 aree protette italiane costituiscono oggi uno strumento di tutela dell’ambiente di fondamentale importanza, ma anche un elemento di sensibilizzazione per i cittadini sui temi dell’ecosostenibilità, della biodiversità, della salvaguardia del paesaggio fino al “turismo verde”.
    In Italia le aree protette sono strettamente integrate all’insediamento ed all’attività umana; il numero di residenti in tutti i parchi italiani è complessivamente di 4.407.741 e 5.700 sono i centri storici coinvolti. Le aree protette interessano e coinvolgono, spesso, le zone materialmente più povere e marginali (ricche di qualità naturali e scarse di quantità economiche) dove l’Ente parco, facendo convergere le comunità locali verso obiettivi comuni, potrebbe costituire l’elemento propulsore per il riscatto e la rinascita delle comunità locali.
    Le questioni relative alla governance di un’area protetta legate alle politiche coordinate di tutela ambientale capaci di coniugare l’ambito naturalistico con quello economico, sociale e culturale, sono ormai diventate centrali. Il ruolo delle aree protette può svilupparsi non solo attraverso lo stimolo al non abbandono, all’azione conservativa, ma anche con la creazione di occasioni per la riproposizione e il rilancio delle culture locali. Le domande alle quali si cercherà di dare risposte sono:
    - Lo stato dell’arte della gestione delle aree protette;
    - Cosa si può fare per migliorare la gestione delle aree protette;
    - Quali sono le buone pratiche realizzate nelle aree protette;
    - Vi sono dei modelli esportabili di buone pratiche nelle aree protette? Come è possibile e...

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    Last Post by ricciomare il 7 Nov. 2012
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  4. Stephen Salter stopperà gli uragani?

    By Filippo Foti il 4 Nov. 2012
    +1   -1    3 Comments   52 Views
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    The Guardian oggi ha pubblicato: "The man who would stop hurricanes with car tyres".



    L'uomo che avrebbe bloccato gli uragani con dei pneumatici.

    "Le idee per la soppressione degli uragani risalgono a più di 100 anni, ma i tentativi si sono per lo più dimostrati tragicomici", ha detto Jim Fleming, autore di una nuova storia di geo-ingegneria. Le idee hanno incluso la creazione di file di cannoni sulla costa della Florida per abbatterli, utilizzando raggi laser dallo spazio, e "semina" con ioduro d'argento.

    Ci sono state anche "manipolazioni" di un uragano da parte del governo degli Stati Uniti nel 1940 che ha fatto cambiare rotta ed ha colpito la Georgia, provocando 20 milioni di dollari di danni e uccidendo due persone. Nel 1962, subito dopo la crisi dei missili a Cuba, Fidel Castro si è lamentato del fatto che gli Stati Uniti hanno "modificato" un uragano che, notevolmente, indugiava sull'isola per quattro giorni dopo aver esercitato una inversione di marcia.

    Molti paesi, compresi gli Stati Uniti e la Russia, hanno cercato di militarizzare la ricerca meteorologica, cercando di deviare uragani e tempeste nel percorso dei loro nemici.
    Salter è stato ispirato per inventare il suo dispositivo dopo aver visto i danni causati da Katrina.

    Animazione dedll'uragano Sandy visto dalla NASA con la tecnica fotografica ad intervallo di tempo.


    Stephen Salter


    Stephen Salter, uno scienziato britannico dell'università di Edimburgo, brevetta un sistema per stoppare le terrificanti tempeste che si abbattono sul nostro pianeta, tipo l'ultimo devastante in ordine di tempo, Sandy.
    Questa nuova scoperta ha dell'incredibile e se si viene a sapere che nientemeno Bill Gates, fondatore di Microsoft, è entrato a far parte di questo progetto, la cosa appare abbastanza importante e credibile.

    Devastanti tempeste tr...

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    Last Post by Filippo Foti il 5 Nov. 2012
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  5. Livello dei mari in aumento ormai inarrestabile!

    By Filippo Foti il 5 Nov. 2012
    +1   -1    0 Comments   82 Views
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    Perché è in aumento il livello dei mari? Davanti alle previsioni,
    le stime della percentuale potrebbero essere troppo ottimistiche.


    Università del Colorado


    Il livello dei mari sta crescendo più velocemente di quanto previsto dal riscaldamento globale e studi effettuati presso l'Istituto di Geologia dell'Università del Colorado, hanno portato a delle conclusioni che abbiamo letto su vari siti web on-line americani e di cui vi diamo opportuna e puntuale informazione.

    L'ultimo rapporto ufficiale dell'IPCC nel 2007 ha previsto un aumento globale del livello del mare tra 0,2 e 0,5 metri entro il 2100. Ma le misure di aumento equivalenti o superiori al limite massimo del range, indicano un aumento di un metro o più entro la fine del secolo. Ulteriori proiezioni globali, possono essere molto diversi da effetti locali.

    Sette fattori determinano la posizione del livello del mare, in un dato luogo: 1) il volume di acqua nell'oceano, 2) la posizione dei sistemi atmosferici di alta e bassa pressione, 3) l'equilibrio tra le evaporazioni e le precipitazioni; 4) il movimento della superficie terrestre, 5) l'attrazione gravitazionale delle lastre di ghiaccio, 6) la velocità di rotazione della Terra, 7) le variazioni del volume dei bacini oceanici.


    Solo gli ultimi due fattori possono essere trascurati per le proiezioni del cambiamento del livello del mare nel corso dei secoli successivi. Altri fattori invece controllano il volume di acqua, la massa d'acqua, la sua temperatura e salinità. Le masse d'acqua più importanti al di fuori del mare sono gli strati di ghiaccio, i ghiacciai di montagna, le acque sotterranee, laghi e fiumi.

    La fusione dei ghiacciai montani si verifica rapidamente ed è attualmente il fattore più importante che contribuisce al cambiamento del livello del mare.


    La calotta glaciale della Groenlandia si sta sciogliendo ed anche l' Antartide inizia a sciogliersi a livelli crescenti. L'estrazione delle acque sotterranee è significativa e ciò aumenterà la siccità.

    Nel secolo scorso la costruzione di dighe e lo stoccaggio di acqua dolce s...

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    Last Post by Filippo Foti il 5 Nov. 2012
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  6. Pantelleria verde di Madre Natura ma non per "L'Italia dei Parchi".

    Tags
    Mare a 360°
    Natura
    By Filippo Foti il 5 Nov. 2012
    +1   -1    0 Comments   146 Views
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    "L'Italia dei Parchi". Guardandola con attenzione... Pantelleria perchè non è colorata "almeno" in verde,
    come lo sono altre isole dello Stretto di Sicilia, Lampedusa e le Egadi, ad esempio...
    E meno male che a colorarla verde di fatto ci pensa Madre Natura.



    La cosa che più mi piace nell'articolo pubblicato stamane da "Profumo di Mare" sul Convegno in programma giovedì e venerdi prossimi a Napoli sulle Aree Protette è la mappa della Federparchi a corredo che qui a lato riporto. E' una mappa denominata "L'Italia dei Parchi". Guardandola con attenzione, il nostro Paese sembra proprio una isola felice, cosparsa com'è di Parchi Nazionali (24, colorati in arancione), Aree Marine Protette (26, colorate in verde scuro). e Parchi Regionali (ben 140 in verde chiaro)... Che vogliamo di più? Verrebbe da dire...

    Eppure c'è qualcosa che non quadra, se proprio ieri, in un paio di articoli in tema di minacce ambientali, abbiamo scelto di paragonare i nostri territori nazionali, marini o terrestri che siano, addirittura quelli della Nigeria. E ciò a causa degli scempi che certe società internazionali del settore petrolifero, per loro interessi privati, stanno facendo da anni anche a danno delle comunità ivi residenti, e non sempre in modo limpido e trasparente. Inutile dire altro. Capite bene di cosa parliamo...

    Tormando alla mappa in questione, il motivo per cui mi piace riprenderla a lato, con un'unica indicazione geografica aggiuntiva relativa a Pantelleria, che evidenzia in modo chiaro un dato di fatto che riguarda quest'isola in cui ho scelto tempo fa di vivere. Pantelleria, infatti, è un'isola che, già nel 1991, dalla legge quadro sulle AMP allora emanata, fu individuata come "area di reperimento", indicando con ciò che il mare intorno a Pantelleria avrebbe dovuto essere tutelato attraverso l'istituzione di un "Area Marina Protetta".

    In altre parole, ad oltre venti anni di distanza, sulla mappa di Federparchi quest'isola oggi dovrebbe essere "almeno" colorata di verde, come lo sono altre isole dello Stretto di Sicilia, Lampedusa e le Egadi, ad esempio... E meno male che a colorarla verde di fatto ci pensa Madre Natura, oltre che la Riserva Naturale Integrata istituita in alcune aree terrestri dell'isola, curate attualmente dalla Forestale...

    Ma dicevo "almeno" per una ragione più che valida. Infatti l'isola, che vediamo totalmente bianca sulla mappa di Federparchi, avrebbe diritto ad esser colorata addirittura in arancione, il co...

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    Last Post by Filippo Foti il 5 Nov. 2012
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  7. Great Dying: la prossima estinzione potrebbe essere dietro l'angolo?

    By Filippo Foti il 6 Nov. 2012
    +1   -1    1 Comments   97 Views
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    Il mondo in cui viviamo potrebbe già stare andando incontro ad una nuova estinzione di massa.
    Una nuova (Armagedon) apocalisse? La prossima estinzione potrebbe essere dietro l'angolo?



    Ricercatori americani hanno scoperto perché, a causa delle conseguenze ambientali delle temperature in aumento, le piante e gli animali hanno avuto un momento difficile riprendendosi poi dalla più grande estinzione di massa nella storia della Terra 250 milioni di anni fa. Il motivo? Il riscaldamento globale.

    In questo studio, è emerso che le specie che sono sopravvissute all'estinzione non sono riuscite a riprendersi completamente per 5 milioni di anni a causa delle conseguenze ambientali delle temperature in aumento. L'estinzione di massa del Permiano–Triassico, detta anche estinzione del Permiano, è anche nota informalmente in inglese come il " Great Dying" in italiano la Grande Morìa. Fu una estinzione che avvenne circa 250 milioni di anni fa, facendo da limite tra il Permiano ed il Triassico.


    Fu il più grave evento di estinzione che si sia mai verificato sulla Terra, la "madre di tutte le estinzioni di massa", con la scomparsa del 90% delle specie marine e del 70% delle specie di vertebrati terrestri. Si estinsero l'83% di tutti i generi ed il 57% di tutte le famiglie. La perdita di tanta biodiversità, causò una lenta ripresa della vita sulla Terra rispetto ad altri eventi di estinzione di massa meno importanti. Questo evento, fda vari studi condotti, si è prestato nel tempo a tre interpretazioni.

    Sono stati proposti svariati meccanismi per spiegare le estinzioni: il primo fu probabilmente dovuto ad un graduale cambiamento ambientale, mentre un altro motivo è probabilmente attribuibile ad un evento catastrofico, come una collisione con un grande meteorite ovvero ad un aumento dell'attività vulcanica, o all'improvviso rilascio di idrati di metano dal fondo marino. I cambiamenti graduali includono il mutamento del livello del mare, un'anossia, un aumento dell'aridità ed una modifica della circolazione delle correnti oceaniche in seguito al cambiamento climatico di cui si parla tanto oggi.

    La pros...

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    Last Post by ricciomare il 7 Nov. 2012
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  8. Golfo del Messico:sono passati 30 mesi e continua a perdere petrolio.

    By Filippo Foti il 6 Nov. 2012
    +1   -1    1 Comments   41 Views
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    Altro petrolio nel golfo e negli stomaci. Il Golfo del Messico continua a perdere petrolio


    Zona di mare interdetta alla pesca durante lo scoppio del golfo del Messico.


    TUESDAY, NOVEMBER 6, 2012.
    Il Golfo del Messico continua a perdere petrolio. L'ultimo allarme verso il 10 Ottobre 2012 quando la Guardia Costiera americana confermò che il petrolio trovato a galla nelle acque della Louisiana era proprio proveniente da Macondo.

    Sono passati 30 mesi. Hanno speso finora 14 miliardi di dollari. Altri soldi verranno. Ci sono le pubblicità in TV che va tutto bene, anche se in verità non va bene niente.

    E il petrolio e' ancora li!

    Ma perche' e' ancora li? Nessuno lo sa, e la risposta giusta e' che queste sono tutte operazioni difficili, sperimentali, mai fatte prima. Siamo a 1.5 km sotto il livello del mare. Ci possono essere lesioni, fessure, imprecisioni nel cemento, nel tappamento. Altre fessure prima non viste. La BP non e' affidabile e anche se lo fosse, errori, problemi, incapacita' tecnica non sono mai da escludersi.

    E mentre il petrolio in qualche maniera continua a sgorgare dalla pancia della terra, non sappiamo neanche niente di quel che succedera' a chi vive li, con tutto questo petrolio, con tutti questi dispersanti. Come detto, e' tutto un grande esperimento sulla pelle delle persone.

    Coincidenza vuole che proprio in questi giorni esca un nuovo articolo scientifico sugli effetti del magico dispersante Corexit sulle persone.

    Lo studio e' stato pubblicato il 23 Ottobre 2012 sulla rivista mBio della American Society for Microbiology e qui vengono messi in evidenza i possibli legami fra il dispersante misto al petrolio e i suoi effetti sul tratto digestivo degli umani, sulla flora betterica, sul sistema immunitario.

    L'autore si chiama Carl Cerniglia ed e' del National Center for Toxicological Research at the USFDA, che sta per Food and Drug Administration degli USA, una sorta di Ministero dell'Agricoltura. Cerniglia conclude che gli effetti cumulativi di petrolio e di dispersante sono piu' pericolosi dei singoli composti presi singolarmente e sono di grande preoccupazione per la salute delle persone perche' la loro presenza causa squilibri ed alterazioni nella flora batterica.

    Infatti e' stato dimostrato che il Corexit ed il petrolio assie...

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    Last Post by ricciomare il 7 Nov. 2012
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  9. TEEB (L'economia degli ecosistemi e della biodiversità).

    By Filippo Foti il 7 Nov. 2012
    +1   -1    1 Comments   39 Views
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    I leader della società globalizzata uniscono le forze nel forum globale per la valutazione del capitale naturale.



    I leader internazionali provenienti da imprese, governo e organizzazioni non governative si sono riuniti ieri a Singapore in occasione del lancio della nuova sede della TEEB (L'economia degli ecosistemi e della biodiversità) per "Business Coalition" che mira a realizzare un cambiamento nel comportamento aziendale per conservare e valorizzare, piuttosto che esaurire il capitale naturale della terra.
    La Coalizione riunisce attori e partner, tra cui IUCN, per studiare e standardizzare i metodi di contabilizzazione del capitale naturale per attivare la propria valutazione e la comunicazione nel mondo degli affari.

    Questa è l'applicazione business del G8 +5 ed il programma dell'UNEP sostenuto dal "TEEB", guidato da Pavan Sukhdev. Essa fornisce una ragione convincente economica per la conservazione del capitale naturale ed è la pietra angolare della politica attuale della Green Economy.
    "Valorizzare la natura è al centro dello sviluppo sostenibile ed è interesse di tutti. Se vogliamo raggiungere l'obiettivo di arrestare la perdita di biodiversità entro il 2020, dobbiamo coinvolgere tutti i settori della società, non ultimo il settore privato. Ecco perché IUCN, coinvolto dal TEEB fin dal suo inizio, aiuta le aziende a integrare i valori di biodiversità e sostentamento nel loro processo decisionale. Mi auguro che il TEEB per Business Coalition andrà verso un lungo cammino per la promozione della biodiversità e per le nuove aziende in tutto il mondo ", dice direttore generale IUCN Julia Marton-Lefèvre.

    Pavan Sukhdev


    TEEB (L'economia degli ecosistemi e della biodiversità) per "Business Coalition", è una "coalizione" senza scopo di lucro ed ha ottenuto dei finanziamenti dalla Gordon e Betty Moore Foundation, oltre che dal Regno Unito e dal governo di Singapore. Con sede a Singapore, fornirà un perno di conoscenza crescente nella regione Asia-Pacifico ed internazionale in materia di valutazione del capitale naturale nel mondo degli affari.

    L'attività della TEEB e quella di concentrarsi sul coinvolgimento delle parti interessate a livello globale, la ricerca mirata e sviluppo di metodi ...

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    Last Post by ricciomare il 7 Nov. 2012
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  10. Obama rieletto: l'Italia è contenta e lo è anche M.R. D'Orsogna!

    By Filippo Foti il 7 Nov. 2012
    +1   -1    1 Comments   54 Views
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    Obama! - part 2 - E' finita, Obama è stato rieletto.

    Good luck, Mr President



    Tuesday, November 6, 2012.

    Ovviamente sono stata contenta della vittoria e ho seguito tutta la serata con trepidazione ed anche un po' di sorpresa e quanto sia stata "facile".
    Non c'e' che dire. Alla fine e' stato uno speech elettrizzante, pronunciato davanti ad una platea gioiosa e fatta di persone di tutti i colori. Si e' parlato dell'essere il presidente di tutti, che il lavoro vero inizia adesso, e che il ruolo dei cittadini non finisce con le elezioni, ma che occorre fare il nostro dovere civico tutti i giorni.

    Si e' parlato di investire nell'high tech, di diminuire le diseguaglianze sociali e del fatto che sebbene tutti abbiano diritto e desiderio di perseguire i propri obiettivi personali, c'e' una cosa piu' grande e che ci porta al successo collettivo, il sentirci parte di un unica nazione in cui si cresce assieme. Ha parlato di "love, compassion, pattriottism", e ha parlato di una nazione che vuole essere "generous, tolerant, compassionate" verso tutti, bianchi e neri, ricchi e poveri, gay e non gay, e di tutte le razze. Ha fatto comparsa anche il global warming.

    Sul perche' della vittoria e' stato detto un po' di tutto: che i democratici sono stati avvantaggiati dai cambi demografici USA, in cui i bianchi sono passati dall'84% dell'elettorato al 72%, con il restante facente parte di minoranze etniche che tendono a votare democratico; che la campagna elettorale di Obama e' stata meglio organizzata e non (solo) per raccolta soldi, ma soprattutto per il modo in cui sono stati al passo con i tempi, usando la tecnologia del 2012 come twitter, facebook, programmi televisivi, giovani, aprendo uffici elettorali presso comunita' che tendenzialmente non votano; che Romney e' stato indebolito dalle primarie del partito repubblicano in cui ha dovuto porsi piu' a destra del dovuto per prendere i voti del tea party, per poi invece doversi ri-creare una immagine centrista alle elezioni generali; e che il ruolo delle donne e' stato fondamentale in queste elezioni.

    Si potrebbe continuare.

    Ma una volta finite le festivita' la doman...

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    Last Post by ricciomare il 10 Nov. 2012
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