PROFUMODIMARE: TERRA, MARE, NATURA, CAMBIAMENTO CLIMATICO, BIODIVERSITÀ, TRANSIZIONE ECOLOGICA

Profumo di mare: Terra, mare, natura, cambiamento climatico, biodiversità, transizione ecologica


AL SERVIZIO DEL PIANETA DAL 31. 01. 2010 - IL 19/2/2020 CI HANNO VISITATO 910 LETTORI









DISCUSSIONI RECENTI

 




  1. È utile non bere acqua minerale confezionata in bottiglie di plastica. Perché è consigliabile?

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    Natura
    Storie
    By Filippo Foti il 1 Mar. 2020
    +1   -1    1 Comments   134 Views
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    L'acqua confezionata in bottiglia a lungo termine può essere dannosa per la salute umana per contaminanti non sempre controllati a dovere.


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    A molte persone piace avere una bottiglia d'acqua con sé ovunque vadano e, per questo scopo, usano in genere bottiglie di plastica usa e getta. Nonostante la convenienza di questo approccio e la straordinaria disponibilità di acqua minerale arricchita con vitamine - sostanze ritenute, a torto o a ragione, utili alla nostra salute - vale la pena prendere in considerazione un diverso approccio con l'acqua in bottiglie di plastica.

    Ci sono diversi buoni motivi per riconsiderare l’abitudine all'acqua in bottiglia e trovare un modo più intelligente per idratarsi durante il giorno senza essere costretti a bere acqua di rubinetto non filtrata e rischiare la salute e la sostenibilità dell'ambiente a lungo termine. Copriamo alcuni punti critici che meritano l’attenzione dei nostri lettori che potrebbero convincere a passare a un'altra fonte di idratazione.

    I RIFIUTI DI PLASTICA METTONO IN PERICOLO L'AMBIENTE

    Le bottiglie d'acqua in plastica contribuiscono in modo significativo alle crisi ambientali che stiamo affrontando. Ovviamente la plastica può essere riciclata, ma solo una piccola parte di rifiuti (forse meno del 10%) viene elaborato correttamente e riutilizzato di nuovo. L'acqua in bottiglia significa enormi profitti aziendali e meno supporto per la nostra acqua pubblica. Società multinazionali come Nestlé Waters, PepsiCo e Coca-Cola vendono bottiglie di plastica monouso - rifiuti che finiscono in discarica e, alla fine, sporcano i nostri oceani. Perfino gli scienziati che hanno iniziato a condurre il primo conteggio al mondo di quanta plastica è stata prodotta, scartata, bruciata o messa in discarica, sono rimasti inorriditi dalla vastità dei numeri.

    "Tutti sapevamo che ci fu un rapido ed estremo aumento della produzione di plastica dal 1950 ad oggi, ma effettivamente quantificare il numero cumulativo per tutta la plastica mai prodotta è stato piuttosto scioccante", afferma Jenna Jambeck, ingegnere ambientale dell'Università della Georgia specializzata nello studio della plastica rifiuti negli oceani.

    Usando regolarmente bottiglie d'acqua usa e getta, i consumatori forniscono continui incentivi finanziari alle aziende idriche per continuare a produrre enormi quantità di rifiuti, mentre è quasi impossibile monitorare il modo in cui le bottiglie vengono prodotte e la percentuale di plastica riciclata. È molto più ecologicamente vantaggioso utilizzare contenitori r...

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    Last Post by Giovanna Foti1 il 3 Mar. 2020
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  2. Franco Ortolani: un memoriale di Angelo Sanzò che ci ha commosso.

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    Storie
    By Filippo Foti il 5 Mar. 2020
    +1   -1    0 Comments   138 Views
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    Come può un uomo che non si conosce di persona suscitare tanta commozione. Prima che diventasse senatore Franco Ortolani, il Maestro per tanti amanti di Scienze della Natura, è stato un fulgido esempio di come si può essere grandi "sempre e con chiunque, disponibile al dialogo, stando sempre al suo fianco, mai di fronte".


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    Organizzato da SIGEA e dall’Ordine dei Geologi del Lazio “La bonifica dei siti inquinati” è stato l’argomento di un corso di aggiornamento professionale che si è tenuto a Roma il 29 novembre 2019, presso la Sala Convegni del CNR. Il corso è stato l’occasione di aggiornare ricercatori, tecnici e tutti coloro interessati, come noi, alla problematica del dissesto delle nostre terre.

    Sono stati discussi vari argomenti che si sono sviluppati in quattro sessioni, in cui hanno fatto da protagonisti, quanto per citarne alcuni, le analisi e modellazione dei processi geo-idrologici, come frane, alluvioni e sprofondamenti; l’evoluzione dei processi e sistemi di monitoraggio; l’interferenza dei processi geo-morfologici con strutture e infrastrutture; e gli interventi strutturali e non per mitigare i rischi.

    Eravamo interessati agli approcci innovativi per le tecnologie di bonifiche, quando, scorrendo le pagine della locandina che ha presentato il corso, abbiamo visto citato un personaggio che ci è stato molto caro e che ha spesso “imperversato” nel blog “profumodimare.forumfree.it, amministrato da chi ha avuto ed ha ancora l’onore di citarlo e ricordarlo: il Maestro Franco Ortolani. Davamo spesso risalto a quanto pubblicava in vari siti, non ultimo il nostro.

    Chi ha scritto un memoriale - lo abbiamo letto tutto d’un fiato, anche se molte cose già conoscevamo di Franco - è il geologo Angelo Sanzò, vicepresidente della Sezione Campania/Molise, una delle 14 in ambito regionale della “Società Italiana di Geologia Ambientale” (SIGEA) riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente come "associazione di protezione ambientale”.

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    Last Post by Filippo Foti il 5 Mar. 2020
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  3. Grotte di Artà a Maiorca nel Mediterraneo: “Un ritorno al passato della Terra”.

    +1   -1    0 Comments   118 Views
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    Maiorca nel Mediterraneo è la principale delle isole Baleari. Celebre patrimonio naturalistico, accoglie montagne remote e borghi ricchi di storia arroccati sulle colline con incantevoli spiagge e cieli azzurri. Ma, come vedremo più avanti, non è solo meta turistica di tutto l’anno.


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    Le grotte del Drago


    A Maiorca si sono registrate presenze storiche come quella del romanziere Jules Verne che nel 1864 rappresentò una serie di grotte nel suo libro “Viaggio al centro della Terra”, ispirandosi alle famose grotte di Artà, dove si trovano una serie di caverne, alcune delle quali hanno nomi che sono stati ispirati dalla Divina Commedia di Dante come la camera dell'inferno e quella del Purgatorio.

    Ma ci sono stati “turisti” particolari alle grotte di Artà luogo in cui recentemente dei ricercatori hanno carpito “antichi segreti” che si sono conservati e che sono stati una importante chiave di lettura per cercare di capire un fenomeno largamente discusso dalla scienza: l’incidenza del riscaldamento globale e il record dell'aumento del livello degli oceani. Maiorca è una delle aree chiave nel Mediterraneo occidentale che può fornire informazioni importanti sulla storia del livello del mare. Infatti, secondo una nuova ricerca,

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    Last Post by Filippo Foti il 9 Mar. 2020
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  4. ORA TUTTI A CASA PER TORNARE AD ESSERE LIBERI!

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    Natura
    Storie
    By Filippo Foti il 11 Mar. 2020
    +1   -1    0 Comments   54 Views
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    TUTTI A CASA PER POTERE TORNARE AD ESSERE PRESTO LIBERI!


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    Edited by Filippo Foti - 12/3/2020, 19:50
    Last Post by Filippo Foti il 11 Mar. 2020
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  5. Pesca illegale, cambiamento climatico e COVID-19: uniti si vince per distruggere la vita nel mare e sulla Terra.

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    Mare a 360°
    By Filippo Foti il 12 Mar. 2020
    +1   -1    0 Comments   55 Views
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    Sea Shepherd, (letteralmente pastore del mare) una garanzia negli oceani contro la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (INN) - [Illegal, Unreported and Unregulated (IUU) fishing]. Sono uomini e donne che lottano per proteggere la vita nel mare.


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    SEA SHEPHERD

    Sono attivisti ispirati da Paul Watson ed impegnati nella salvaguardia della fauna ittica e degli ambienti marini e lottano contro la pesca illegale in tutto il mondo. Pesci che, come vedremo più avanti, devono fare i conti con il cambiamento climatico anche sul fondo degli oceani. Insomma, sulla superficie del mare come anche nelle profondità continua lo sterminio, che aggiunto alla distruzione sulla terraferma, vedono per protagonista un “virus” molto più micidiale della malattia (COVID-19 che sta per Corona Virus Disease 2019), “protagonista” di queste nostre giornate.
    Questo famigerato “virus”, tra gli esseri viventi sulla Terra, è ancora chiamato uomo o se preferite umanità!

    Nell'ambito dei suoi continui sforzi per proteggere gli oceani del mondo utilizzando la legge e la politica, Sea Shepherd Legal ha siglato a Quito, Ecuador, il 20 gennaio 2020 un accordo ufficiale con l'Ufficio del procuratore generale per aumentare la capacità del Paese di combattere la pesca illegale e attività criminali connesse - flagelli che minacciano la biodiversità e le economie marine in tutta l'America Latina.

    L'Ecuador ospita alcuni degli ecosistemi marini più straordinari del pianeta che fungono da allevamento, vivaio e aree di alimentazione per una vasta gamma di specie marine uniche e altamente sensibili. Sfortunatamente, tale ricchezza attira il bracconaggio, minacciando la vitalità a lungo termine della biodiversità marina,

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    Last Post by Filippo Foti il 12 Mar. 2020
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  6. C'è poco da dire a proposito del coronavirus: tutta colpa dell'uomo!

    +1   -1    0 Comments   173 Views
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    L'interconnessione del mondo moderno è stata una manna per SARS-CoV-2. Senza aerei, treni e automobili il virus non sarebbe mai arrivato così lontano, così in fretta. I gas ad effetto serra se non vengono frenati - per ora ci sta pensando appunto e purtroppo il coronavirus - danneggeranno tutti gli esseri viventi e fino ad oltre un miliardo di persone.


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    Lo scrittore scientifico David Quammen, così come ha affermato in tempi "non" sospetti nel suo libro del 2017 "Spillover" (il più venduto online su Amazon), afferma che il virus - recentemente l'Organizzazione Mondiale della Sanità lo ha dichiarato un'emergenza sanitaria globale - è solo l'ultimo esempio di come i patogeni che iniziano negli animali migrano verso l'uomo con frequenza crescente e con conseguenze mortali.

    "Quando c'è un ospite animale, allora diventa molto, molto più difficile sradicare o persino controllare un virus infettivo, afferma Quammen. Di questo nuovo coronavirus - che si tratti o meno di una grande catastrofe o qualcosa che possiamo controllare - una cosa che sappiamo è che non sarà l'ultimo".

    "Stiamo invadendo il loro territorio. Li stiamo accantonando. Stiamo tagliando la foresta del Congo. E quando gli alberi cadono, tutto cade. Stiamo mangiando scimmie, scimpanzé, pipistrelli e roditori di frutta che sono gli ospiti naturali di questi virus. Spediamo carne di animali selvatici in tutto il mondo. Tossiamo e starnutiamo gli uni sugli altri”.

    Quammen nota che "gli umani sono l'anello comune di tutte le zoonosi, (ovvero delle malattie infettive degli animali trasmissibili all'uomo n.d.r.). Noi umani siamo così numerosi e così disgustosi su questo pianeta. [... ] Stiamo tagliando le foreste tropicali.

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    Last Post by Filippo Foti il 14 Mar. 2020
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  7. Tutto tornerà come prima, gli italiani non mollano!

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    Natura
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    By Filippo Foti il 17 Mar. 2020
    +1   -1    0 Comments   58 Views
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    L'Italia amata nel mondo ha il senso della comunità. Ma ora manteniamo le distanze e tutto tornerà come prima!


    tranquillo


    Per rendere più sopportabile la quarantena italiana a causa del Sars-Cov2 alcuni giorni fa è stato lanciato sui social di tutta Italia un’animazione “medicina“ canora e musicale che spopola sui Social Network e su mamma Rai: il cosiddetto Flash-mob improvvisato dai balconi e terrazzi di tutta la penisola.

    Gli italiani cantano le canzoni più amate di ieri e di oggi. Le più gettonate sono ovviamente legate alle città di origine degli artisti, ma su tutti primeggia l’Inno nazionale di Mameli e il suo simbolo tricolore.

    Si canta “Azzurro", “Il cielo è sempre più blu", "Va' pensiero" e tante altre; come anche si assiste alla esibizione di frati che cantano in terrazzo a Messina e, spesso, a Reggio di Calabria, ogni giorno echeggia nella zona della basilica di S. Antonio l’inno della squadra di calcio della città. Si cerca dunque di esorcizzare, come meglio è possibile, il nemico invisibile.

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    Last Post by Filippo Foti il 17 Mar. 2020
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  8. Non si tratta di una “Fake News”: il pensiero di un cugino d'oltralpe.

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    Natura
    Storie
    By Filippo Foti il 19 Mar. 2020
    +1   -1    0 Comments   113 Views
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    Non si tratta di una “Fake News”: “Non c'è bisogno di bloccare l'economia e vietare le riunioni: la soluzione è un'igiene impeccabile e una mascherina per tutti, ovunque, per tre settimane.


    A sinistra l’immagine satellitare dell'inquinamento atmosferico in Cina (immagini della NASA)
    dopo le misure drastiche per eliminare Coronavirus, a destra un mese dopo.


    Vi proponiamo, cari lettori, il pensiero di un medico che in Francia sta avendo il coraggio di dire ciò che pensa e che sicuramente non possiede una Azienda che produce mascherine che vanno tanto di moda oggi. Lui è Pierre-Jacques Raybaud.

    Per Raybaud non c'è bisogno di bloccare l'economia e vietare le riunioni: la soluzione è un'igiene impeccabile e una mascherina per tutti, ovunque, per tre settimane.

    Pierre-Jacques Raybaud in qualità di medico ed esperto in medicina e biologia dello sport, il 15 marzo 2020 ha comunicato al Presidente della Repubblica francese - dopo quanto ha pubblicato il 2 marzo su Médiapart una rivista online indipendente di investigazione e opinione francese – quanto segue: “il necessario confinamento ha senso solo se accompagnato da altre misure, alcune delle quali, le più importanti, non sono state prese. Peggio ancora: senza queste misure, il fatto sarebbe persino controproducente. La priorità assoluta è la distribuzione di maschere ai francesi, quindi la loro produzione in serie".

    Pierre-Jacques Raybaud in vari commenti pubblicati sui social asserisce che è necessario e dovrebbe essere effettuato al più presto uno studio su un limitato gruppo di persone, ovvero su pazienti contaminati per verificare l'efficacia di soluzioni che si stanno sperimentando in diversi Paesi del mondo. D'altra parte, sostiene, che indossando sistematicamente la mascherina protettiva a partire dal 60 % della popolazione in zona confinata si blocca l'epidemia. Se addirittura lo fa il 90 %, in un mese e mezzo l'epidemia sarà fermata. L'efficacia di una sciarpa, di un fazzoletto spessi, o altro, ben messo è quasi identica a quella di una mascherina chirurgica con un tasso di fuga dal 10 al 20 %. Basterebbe passarlo due volte al giorno con un asciugacapelli molto caldo (120-150 gradi) per stare più tranquilli.

    Pierre-Jacques Raybaud sostiene: "Abbiamo a che fare con un virus estremamente contagioso, ma anche fragile. Si trasmette attraverso i tratti respiratori e oro-fecali, cioè viene espulso nelle ...

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    Last Post by Filippo Foti il 19 Mar. 2020
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  9. Trade-off in Cina simbolo di degrado e di efficienza nell'era del COVID-19

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    Natura
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    By Filippo Foti il 20 Mar. 2020
    +1   -1    0 Comments   58 Views
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    Compromesso in Cina tra efficienza energetica (crescita sostenuta) e sviluppo (degrado ambientale sostenibile?). Sono in grado di compensarli?


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    Lo stato di sviluppo economico della Cina continua a crescere, ma anche il suo problema di degrado ambientale sta diventando una preoccupazione globale. L'energia viene utilizzata in grandi quantità per creare una crescita economica che può provocare un deterioramento della qualità dell'aria, che molti studiosi associano anche alla recente epidemia da COVID-19. Il fattore chiave dell'utilizzo della politica nell'uso dell'energia è come ridurre il fattore di influenza negativa dell'inquinamento ambientale. Dai risultati che combinano il rapporto tra l'utilizzo dell'energia e le prestazioni ambientali si può vedere che la politica energetica e le prestazioni ambientali hanno una relazione molto stretta nel livello provinciale cinese relativamente al periodo di studio dal 2014 al 2017. Condotto da Liang-han Ma e Xueyuan Rd (Department of Business Administration, Taipei City University of Science and Technology Xueyuan Rd.,Beitou, Taipei) e Jin-chi Hsieh e Yung-ho Chiu (Department of Economics, Soochow University, 56, Kueiyang St., Sec. 1, Taipei) il 13 febbraio 2019, lo studio "ammonisce" che la Cina deve promuovere una politica di sviluppo economico nell'ambito di una politica di utilizzo dell'energia a basso inquinamento.

    Abbiamo sottolineato in un precedente post del 14 marzo che, secondo la maggior parte degli esperti, la distruzione della biodiversità, l’avanzare dell’urbanizzazione e la globalizzazione potenziano il meccanismo del cosiddetto salto di specie (“spillover”) da specie selvatiche a uomo di nuovi virus.

    La Cina è stata presa a modello da molti Paesi, e molti hanno iniziato in questi giorni, con sistemi seppure autocratici che però hanno consentito rapidamente la soppressione dell'epidemia di coronavirus che ha travolto Wuhan e stava minacciando il resto del paese, anche se ora, molti altri casi stanno comparendo in altre parti del mondo. Il contrattacco cinese può essere replicato ma richiederà velocità, denaro, immaginazione e coraggio politico. Per i Paesi che agiscono rapidamente, il contenimento è ancora possibile anche se abbiamo focolai che si verificano a livello globale. Ci sono voluti però oltre 100.000 contagi in più di 90 paesi in tutto il mondo, perché l’Organizzazione Mondiale della Sanità dichiarasse il coronavirus "Pandemia globale".

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    Last Post by Filippo Foti il 20 Mar. 2020
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  10. Coronavirus: i prezzi dei pesci e soprattutto dei frutti di mare sono crollati.

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    Mare a 360°
    Natura
    By Filippo Foti il 21 Mar. 2020
    +1   -1    1 Comments   146 Views
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    Il grave impatto economico della crisi dovuto al coronavirus non fa sconti neanche nel settore della pesca e dell'acquacoltura.


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    Quanto per fare un esempio, crostacei decapodi come gli scampi, diffusi soprattutto nell’Est Atlantico, in Islanda e in Marocco (isole britanniche e Norvegia comprese) e anche nel Mediterraneo, molto richiesti in molti Paesi sono stati venduti a prezzi raddoppiati, altre specie meno pregiate per mancanza di acquirenti, sono crollati nelle vendite.

    I venditori di pesce, laddove possono tenere aperte le loro pescherie, hanno poco da esporre in quanto non sanno se possono vendere a causa della crisi. In Spagna e Italia la vendita è sospesa e ovviamente “ne fanno le spese” i grandi gruppi di distribuzione. Non tutti i pesci pregiati vengono venduti in quanto, di solito, sono prelibatezze servite nei ristoranti, e quando sono chiusi non è un bel vedere.

    La situazione è seria anche perché i grandi gruppi di distribuzione hanno annunciato che non saranno più in grado di sostenere i prezzi garantendo prelievi minimi, pertanto saranno in molti coloro che presto getteranno la spugna.

    In risposta al grave impatto economico del coronavirus nel settore della pesca e della filiera ittica, l’European Commission's Directorate - General for Maritime Affairs and Fisheries (DG-MARE), ovvero la Direzione della Commissione europea - Direzione generale per gli affari marittimi e la pesca - ha pubblicato una nota informativa per fornire orientamenti agli Stati membri dell'UE delineando gli strumenti esistenti a sostegno delle loro comunità locali. Questi due settori sono stati particolarmente colpiti da importanti perturbazioni del mercato, anche a causa della chiusura obbligatoria dei ristoranti.

    La nota informativa fornisce dettagli agli Stati membri sulle misure di sostegno che sono immediatamente disponibili e che possono essere utilizzate senza indugio. Esistono numerose opzioni, sia in base alle attuali norme del Fondo europeo per gli affari marittimi e della pesca sia al quadro temporaneo di aiuti di Stato recentemente adottato. Il nuovo quadro, adottato il 19 marzo 2020, consente agli Stati membri di sostenere i pescatori, le donne e i produttori di acquacoltura interessati consentendo aiuti fino a un livello di € 120.000 per impresa attraverso sovvenzioni dirette, anticipi rimborsabili o agevolazioni fiscali.

    Inoltre, la nota fornisce una guida per le misure che saranno disponibili anche per il settore della pesca e dell'acquacoltura dopo l'entrata in vigore del pacchetto di risposta alle emergenze del coronavirus. Questo pacchetto è stato proposto dalla Commissione il 13 marzo ed è attualmente all'esame del Parlamento europeo e del Consiglio.

    Oltre alle misure di cui sopra, la Commissione europea continua a studiare altre opzioni per sostenere i settori della pesca e dell'acquacoltura in questi tempi difficili. La Commissione, pertanto, rimane in stretto contatto con le organizzazioni professionali, nonché con le autorità degli Stati membri e il Parlamento europeo.

    L'ente europeo dell'industria della pesca Europêche (Associazione delle Organizzazioni Nazionali delle Imprese di Pesca) dell'Unione Europea e l'Associazione europea delle organizzazioni di produttori ittici (EAPO) si impegnano congiuntamente a mantenere l'offerta di prodotti ittici.

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    Last Post by Enrico Franco Amoroso il 21 Mar. 2020
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